Serie A
Torino-Udinese: probabili formazioni e dove vederla
Martedì 23 alle ore 21.45 allo stadio Grande Torino i granata padroni di casa tornano in campo per la giornata numero 27 contro l’Udinese, dopo il pareggio nel recupero del sabato sera contro il Parma che ha dato il via al ritorno della Serie A. Il Torino ha dato qualche segnale di ripresa, anche se non è riuscito portare a casa i tre punti. L’Udinese nell’amichevole di qualche giorno ha battuto 2-0 il Brescia.
Qui Torino
Longo per il ritorno in campo potrebbe affidarsi al 4-3-3 inserendo Edera dal primo minuto al posto di Zaza e affidandosi a Lukic in mediana. Davanti a Sirigu nella difesa a 4 ci saranno De Silvestri a destra e Bremer a sinistra. Si fanno sentire le assenze di Ansaldi sulla sinistra, di Baselli in mediana e di Verdi come alternativa nei ruoli d’attacco.
Qui Udinese
Il tecnico Gotti, pronto alla firma del rinnovo appena l’Udinese avrà portato a casa la salvezza, scende in campo col modulo 3-5-2 dove gli unici dubbi sembrano essere sulla coppia d’attacco. La coppia Okaka e Lasagna è la favorita per la gara. A centrocampo saranno determinanti due giocatori al centro del futuro mercato De Paul e Mandragora. Sulle fasce Larsen e Sema.
Probabili formazioni
TORINO (4-3-3): Sirigu; De Silvestri, Izzo, Nkoulou, Bremer; Lukic, Rincon, Meité; Edera, Belotti, Berenguer. Allenatore, Longo.
UDINESE (3-5-2): Musso; Troost-Ekong, Nuytinck, Samir; Larsen, De Paul, Mandragora, Fofana, Sema; Okaka, Lasagna. Allenatore, Gotti.
Precedenti
Torino-Udinese è una sfida che in Piemonte in Serie A è stata giocata 34 volte: metà di queste sfide sono state vinte dai granata, 7 invece dall’Udinese, i pareggi sono stati 8. Il Torino ha segnato 44 gol, i friulani 27.
Dove vederla
La sfida salvezza Torino–Udinese di martedì 23 alle 21.45 è un’esclusiva Sky, trasmessa sul canali 202 e 251 del satellite e 473 del digitale terrestre. Inoltre per gli abbonati è possibile seguire la partita anche in streaming attraverso le app Sky go e Now TV.
Serie A
Inter, verso il derby: in dubbio Taremi, Acerbi e Calha…
Dopo la vittoria contro il Monaco, l’Inter si ritrova ad Appiano Gentile per preparare il derby contro il Milan: tanti i dubbi di Inzaghi.
L’Inter si prepara per il derby con Acerbi e Calhanoglu
L’Inter può tirare un sospiro di sollievo in vista dell’atteso derby, grazie alle buone sensazioni per Francesco Acerbi e Hakan Calhanoglu. Entrambi i giocatori sembrano essere in ottima forma e pronti a scendere in campo, offrendo alla squadra di Simone Inzaghi una spinta fondamentale per affrontare i rivali cittadini. La presenza di Acerbi in difesa e di Calhanoglu a centrocampo potrebbe rivelarsi determinante per la strategia nerazzurra.
Dubbi su Correa e Taremi: lavoro a parte per i due attaccanti
Nonostante le buone notizie su Acerbi e Calhanoglu, l’Inter deve ancora fare i conti con le condizioni di Joaquin Correa e Mehdi Taremi. I due attaccanti continuano a lavorare a parte e la loro partecipazione al derby rimane incerta. L’assenza di questi due giocatori potrebbe rappresentare un problema per l’attacco nerazzurro, che dovrà trovare alternative per non perdere incisività.
Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.
Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio.
#Inter, buone sensazioni per #Acerbi e #Calhanoglu in vista del #Derby. Ancora lavoro a parte invece per #Correa e #Taremi https://t.co/opENc26MMj
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) January 30, 2025
Serie A
Parma, Pecchia: “Dopo Milano abbiamo analizzato sia le cose positive che negative. Domani non ci saranno né Man che Hernani”
Il tecnico del Parma Fabio Pecchia ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro Il Lecce, valido per la 23^ giornata.
A seguire la conferenza stampa completa
Parma-Lecce, le parole di Pecchia
Che giornate sono state dopo la beffa di Milano?
“Abbiamo metabolizzato e analizzato le tantissime cose positive e anche gli aspetti negativi. Bisogna pensare a quello che dobbiamo fare domani e cosa va migliorato. Se vogliamo andare a prenderci la vittoria, tutto quello di buono che abbiamo fatto finora non è servito”.
E’ uno spareggio salvezza?
“La partita importante è sempre quella imminente. Lo abbiamo dimostrato, siamo andati a Milano perché volevamo giocarci quella partita. Domani la partita è con il Lecce, la classifica dice che siamo a pari punti con lo stesso percorso. La partita che vale è quello che succede sul campo domani, vogliamo vincere”.
Djuric ha agevolato i compagni di reparto, ora torna anche Bonny:
“Per Djuric non è stato semplice per il tipo di partita che si è sviluppata a San Siro. Si tratta di inserirsi in un nuovo gruppo e abituarsi ad un nuovo tipo di lavoro. Lo sappiamo, per noi è importante, è un punti di riferimento. Toglie peso ai nostri attaccanti e ci dà un’alternativa importante, dobbiamo saperla utilizzare. La condizione fisica di Bonny è condizionata dall’influenza, è stato qualche giorno fermo. Vediamo se riusciamo ad averlo a pieno regime, per me è una valida soluzione giocare con entrambi oppure solo con Bonny”.
Può esser la partita giusta per vederli insieme?
“La valutazione iniziale è vedere come stanno loro a livello di condizione e come va strutturato il reparto offensivo. Cambia molto avere due giocatori così, la squadra deve avere una struttura idonea per supportare questo tipo di attacco. Per me sono complementari, possono giocare insieme. Dipende dalla condizione di Angelo, Djuric sta bene”.
La squadra ha fatto tesoro della gara di San Siro? C’è lo spirito giusto?
“La serenità me la dà la squadra, il modo in cui hanno lavorato a Milano e in questa settimana. Recuperare giocatori e condizioni, oltre a entusiasmo, questo è importante. Usciamo da tre stadi importanti, Torino, Napoli e Milano con grande amarezza e rabbia. Se dobbiamo vincere le partite, compreso domani con il Lecce, dobbiamo fare qualcosa di meglio tutti insieme. La squadra la vedo con energia e fiducia, domani bisogna mettere ciò che serve sul campo”.
Delprato squalificato, Vogliacco o Hainaut al suo posto?
“Hainaut ha ricoperto quel ruolo tante volte, giocando partite importanti a Torino e Como. Può farlo anche Vogliacco o Leoni. Vedremo”.
Il 4-4-2 ha dato equilibrio, è possibile rivedere quell’assetto?
“Sono due soluzioni diverse, quello che sceglierò dipende dal tipo di gara da fare, ma anche e soprattutto dalla condizione individuale dei giocatori. Scelgo in base a cosa vedo in settimana per poi trovare l’equilibrio giusto. Non va fatta la valutazione singola ma di reparto: servono due esterni con certe caratteristiche, oppure una punta e un trequarti con altre. Sono entrambi soluzioni utilizzabile, è un vantaggio per me”.
Per quanto tempo pensa che Hernani e Sohm possano portare avanti la carretta?
“Hernani è uscito non al top da Milano, credo non ce lo avremo. Estevez ha lavorato un’altra settimana, poi vedere Bernabé in mezzo al campo è un piacere da vedere dopo un lungo periodo fuori. Domani sarà con il gruppo, abbiamo bisogno che stia con i ragazzi e riprenda a vivere le emozioni dello spogliatoio e delle partite. Questa è la cosa positiva. Sohm sta facendo un grande campionato ma voglio ancora di più, è in grado di farlo”.
Ondrejka ha lavorato un’altra settimana, è pronto per questo campionato?
“Dipende da quello che succede. Fisicamente sta bene, ha giocato nelle ultime settimane. Va inserito in un contesto di squadra, mi piace come si sta ponendo. Ha qualità importanti negli ultimi trenta metri, è in grado di chiudere ma anche mandare i compagni in gol. Deve farsi trovare pronto, il campionato lo impone, non possiamo aspettare troppo tempo”.
Man non ci sarà?
“Sì, rispetto a domenica perdiamo tre giocatori importanti, sapevamo che questo mese sarebbe stato impegnative. Si accumulano tante cose, mi appello al gruppo. Dobbiamo affrontare le partite, chi c’è deve avere il giusto entusiasmo. Puntiamo tutto su quelli che hanno energie, sono vivi e sono sani”.
Come sta la squadra dal punto di vista del morale?
“Queste sconfitte rimangono, il tempo passerà, si giocheranno e vinceranno partite ma quelle rimangono nella testa e nei ricordi di ognuno. Una partita giocata per 92 minuti, poi ti trovi con un risultato negativo. Son cose che succedono, ieri è capitato anche in Champions. La squadra deve insistere e lavorare con fiducia, crederci fortemente. Giocare così per 91 minuti non è casuale, è merito, bravura e capacità”.
Domani è più importante vincere o non perdere?
“Non facciamo questi discorsi. Sul 2-2 a Milano non si firma per un punto, la mentalità deve esser sempre quella di andare a giocare con voglia e energia, anche la leggerezza che abbiamo dimostrato. Sennò non segni due gol e crei tante occasioni se sei pessimista. Domani la voglio così la squadra, proiettata per la vittoria”.
Cosa chiede ai tifosi del Parma in questo momento delicato?
“Noi abbiamo emozionato il nostro pubblico, ricevendo grandi risposte. Si è creato un bel rapporto. Io ho chiesto sempre ai ragazzi di trasmettere emozioni, tante volte ci siamo riusciti, alcune volte no. Se vogliamo andarci a prendere qualcosa di importante abbiamo bisogno di tutti”.
Serie A
Torino, ecco perchè Elmas è un colpo “furbo”
Il Torino ha definito nei giorni scorsi il ritorno in Italia di Eljif Elmas dal Lipsia. Vagnati ha messo a segno un colpo importante ma soprattutto furbo.
L’ex Napoli aveva lasciato il club azzurro per mancanza di spazio, portando oltretutto quasi 25 milioni di euro nelle casse del presidente De Laurentiis.
Torino, Elmas cuore italiano: conosce la Serie A come le sue tasche
La mossa di Vagnati ha sorpreso un po’ tutti, compresi gli stessi tifosi, ma Vanoli è ben consapevole delle qualità del ragazzo e non vede l’ora di rimetterle sotto i riflettori del massimo campionato italiano.
L’operazione si è chiusa sulla base di un prestito con diritto di riscatto fissato a 17 milioni di euro. L’inizio di stagione del macedone non è stato dei migliori e Marco Rose non l’ha quasi mai impiegato. Sono infatti solo 6 le presenze fra tutte le competizioni e nemmeno tutte da titolare, segnale che era arrivato il momento di cambiare aria.
Il suo addio a malincuore durante lo scorso calciomercato invernale al club che lo ha lanciato nel panorama del calcio europeo ha lasciato un vuoto nel cuore di Elmas, che sarebbe rimasto volentieri in Serie A. Da qui anche la scelta del Torino di puntare ancora su di lui e sulle sue qualità.
In Italia ha collezionato 14 gol e 10 assist in 143 presenze, praticamente una garanzia dal punto di vista realizzativo visto il ruolo che ricopre di solito. Probabilmente nello scacchiere di Vanoli occuperà il ruolo di mediano nella linea a 4 del 3-4-1-2, prendendo il posto di Ilic e Ricci candidati principali all’addio. E se dovesse concretizzarsi anche l’arrivo di Casadei potrebbe cambiare davvero tutto dalle parti del Filadelfia.
-
Calciomercato3 giorni fa
Milan, colpo del Condor: accordo totale per Luka Jovic
-
Notizie6 giorni fa
Milan, scambio con il Bologna: i nomi in ballo
-
Calciomercato5 giorni fa
Il Manchester City la spunta per Nypan? Ecco l’indizio di mercato
-
Serie A5 giorni fa
Juventus, Di Gregorio: “Subiamo troppe rimonte, serve capire il motivo”
-
Serie A5 giorni fa
Napoli, Spinazzola: “Con Conte non c’è mai riposo, ci fa dare sempre il massimo”
-
Serie A5 giorni fa
Lecce-Inter, statistiche e curiosità
-
Serie A5 giorni fa
Napoli, Conte: “Intensità da partita europea. E sul mercato…”
-
Serie A5 giorni fa
Juventus, Motta: “Ottimo primo tempo, ma a Napoli ormai perdiamo da 6 gare”