PAOLO VANOLI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Al termine di Torino-Hellas Verona, l’allenatore dei granata, Paolo Vanoli, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico del Torino dopo il pareggio contro l’Hellas Verona. Con questo punto i granata agganciano in classifica l’Udinese e raggiungono il decimo posto.
Nel primo tempo il Toro è parso bloccato: che succedeva?
“È vero, l’ho detto anche ai ragazzi. Non possiamo permetterci di regalare 45 minuti. Il caldo? Valeva anche per il Verona. Questo è un ulteriore passo da fare. La Lazio imponeva il proprio ritmo, per noi invece è fondamentale iniziare a condurre la partita. Siamo stati troppo lenti nel far girare palla, nel trovare Ricci e nel cercare la profondità. Così abbiamo favorito un Verona ben organizzato, per loro un punto valeva tantissimo dopo il pari del Lecce. Dobbiamo crescere da qui alla fine. Sono esigente con i miei, ma nel secondo tempo, dopo l’episodio del rigore sbagliato e l’errore di Vanja, hanno reagito. È un segnale di crescita: stiamo costruendo, giorno dopo giorno, un mattoncino alla volta. Da domani penseremo già al Como”.
Elmas può essere un elemento chiave per il futuro del Toro?
“L’ho già detto prima della partita: non penso troppo al futuro, guardo al presente. Adesso rifletto su quello che abbiamo fatto oggi, poi penserò al Como. A gennaio abbiamo aggiunto qualità, ma una squadra con queste caratteristiche non può permettersi un primo tempo come quello visto. Abbiamo cercato qualcosa e continueremo a farlo fino alla fine”.
Come valuti l’errore di Vanja?
“Fa parte del percorso. Ci ha salvato tante volte, ha carattere e questo non mi preoccupa. Così come non mi allarma il rigore sbagliato da Adams. Dobbiamo reagire e sappiamo farlo, come già successo a Roma. Nelle ultime 14 abbiamo perso solo una volta: significa che la squadra è viva. Dobbiamo migliorare, ma siamo lì”.
Cosa ha cambiato nell’intervallo per aggiustare la difesa?
“Oggi nel calcio è difficile farsi sorprendere. Sapevamo che Valentini cercava le corse in profondità di Sarr e Mosquera. Nel primo tempo siamo stati troppo lenti con la palla. Quando le cose non ti riescono ti innervosisci, abbassi lo sguardo e finisci per soffrire anche dietro. Sono i dettagli a fare la differenza. Mi sono arrabbiato perché un difensore non può scivolare così. Da tempo mi chiedo se siano i campi nuovi o i tacchetti a provocarlo… Le prossime sfide saranno diverse: guardate il Parma, basta abbassare un attimo l’attenzione e ti trovi nei guai. Dobbiamo crescere anche pensando al futuro”.
ADAMS TORINO CALCIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Era Adams il rigorista designato?
“Sì, era lui. Ma di rigori ne abbiamo visti pochi…”.
Sei più deluso o soddisfatto oggi?
“Non posso essere contento del primo tempo, ma nella ripresa abbiamo reagito bene, dopo un rigore sbagliato e un gol subito per un nostro errore. Situazioni che avrebbero potuto abbattere chiunque, invece abbiamo tenuto botta. Contro squadre chiuse serve pazienza, e sotto questo aspetto abbiamo fatto un passo avanti. Eravamo preparati e si è visto”.
È stato un problema mentale l’approccio iniziale?
“È una questione di atteggiamento da migliorare. Lo ripeto spesso: diventeremo davvero forti quando sapremo accendere e spegnere l’interruttore al momento giusto. È una capacità che va acquisita. E chi ha esperienza, come Maripan o Biraghi, può trasmetterla. Dobbiamo coltivarla ogni giorno”.
Aggiornato al 06/04/2025 18:05
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