Serie A
Torino, Vanoli: “Da qui alla fine, siamo tutti sotto esame. Valutiamo Lazaro”

Il tecnico del Torino, Paolo Vanoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida interna contro l’Empoli, in programma sabato alle 20:45.
Paolo Vanoli, allenatore del Torino, è intervenuto in conferenza stampa a poco più di 24 dalla gara casalinga contro l’Empoli di D’Aversa. Sarà un match difficile per i granata che dovranno frenare le voglie di tre punti della formazione toscana, in piena zona retrocessione.

L’URLO DI PAOLO VANOLI INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino, le parole di Vanoli
Com’è andata la settimana?
“Abbastanza bene, tranne qualche imprevisto da valutare durante la rifinitura. Speriamo di avere in gruppo Lazaro: ha subito una brutta entrata, vediamo in rifinitura. Poi dobbiamo vedere Sanabria e Walukiewicz che ha preso un colpo, ma per il polacco non dovrebbero esserci problemi”.
Che partita si aspetta?
“Dobbiamo stare sul pezzo. Nelle ultime partite tutte le squadre avranno motivazioni di vario tipo, soprattutto chi lotta per rimanere in serie A. A Parma abbiamo lo abbiamo visto nel secondo tempo. L’Empoli è in un momento negativo per i risultati, ma come prestazioni è viva e resta in partita, oltre all’impresa contro la Juve. All’andata fecero un girone strepitoso, una squadra giovane può avere dei bassi. Ma anche contro la Roma è stata 1-0 fino alla fine, ha preso gol nei primi 20 secondi. Sono pericolosi fuori casa, è una squadra brava ad attaccare in campo aperto e lo abbiamo visto in coppa Italia proprio qui. Dovremo stare attenti all’aspetto mentale, alla mentalità. E’ uno step che dobbiamo fare”.
Tornate al Grande Torino…
“I tifosi sono una parte importante, lo abbiamo visto a Monza e Parma. L’ho sempre detto: non dobbiamo deludere i tifosi, poi i risultati a volte vengono e a volte no. Nel ritorno, voglia e determinazione sono state dimostrate e la gente ci ha dimostrato affetto in casa e fuori. Dovremo approfittarne”.
Ci sono giocatori imprescindibili per il Toro del Toro? E sperimenterà qualcosa di nuovo?
“Non mi piace sperimentare, l’obiettivo è fare un finale di stagione importante. In base alla rosa che hai, possono esserci varianti ma non sono per sperimentare, bensì per fare risultato. Dobbiamo lottare per avere ambizioni, e ne abbiamo tante. E questo ci servirà per il futuro per vedere chi è da Toro. Siamo stati bravi a uscire da una situazione difficile, ora dobbiamo continuare. Sperimentare sembra che non abbiamo obiettivi, mi dà fastidio. A Parma mi ha dato fastidio la parola presuntuosi…Se cambio, è perché ho visto determinate cose o servono determinate caratteristiche”.
Pensa di riproporre i due trequartisti? E’ questa l’idea di Toro per il futuro?
“Abbiamo cambiato perché c’era l’esigenza. Dovevamo aspettare il timing, all’inizio si parlava di difesa a cinque…Il timing viene determinato dalle circostanze. Ora i nuovi hanno dato carica e qualità, questa è la strada. Poi cosa ci sarà domani, non lo so…Io guardo, traccio un’idea. Quando sono arrivato avevo un’idea e poi l’ho dovuta cambiare. Stiamo portando avanti questa idea, ora pensiamo all’Empoli”.
Quali sono le motivazioni in questo finale di stagione?
“Possono riguardare le classifica, o chi ha voglia di tenere questa maglia e dare qualcosa. Sono venuto qui per provare a fare qualcosa d’importante: voglio dai miei giocatori questa capacità. Un obiettivo è cambiare mentalità, voler costruire qualcosa. A volte la dà la classifica, o la volontà di restare a Torino per costruire qualcosa. Siamo tutti sotto esame, io compreso”.
Coco è reduce da scivoloni…
“Se si vuole un giocatore da Toro, bisogna andare sopra le critiche. Altrimenti non lo sei…Uno deve saper accettare le critiche: qui si pretende tanto, devi essere bravo a cancellare. A Coco ho fatto l’esempio di Maripan, alla sua espulsione con l’Inter e all’errore con la Fiorentina…Maripan ha la personalità di lasciarsi scivolare addosso. Sono convinto che Coco sia forte, abbiamo fatto un investimento”.
L’Empoli segna molto di più in trasferta…
“Fuori casa fanno meglio perché hanno giocatori di gamba e sanno ripartire bene. Dobbiamo stare molto attenti: attaccare una difesa a cinque non è facile, a volte vieni trasportato dall’entusiasmo e lasci campo. Dovremo capire i momenti e la partita, è un passo importante di mentalità. A Parma non abbiamo capito come gli avversari sono rientrati in campo”.
Quali sono le altre cose che chiede ai giocatori nelle ultime dieci gare?
“Per ora, mi sono appuntato l’aspetto della mentalità: è ciò che farà la differenza in tutte le squadre che affronterai. L’anno scorso, in B, ho fatto un errore: abbiamo perso la A diretta per questo. L’ultima gara con lo Spezia vincevamo 1-0 al primo tempo, il Como perdeva ed eravamo matematicamente promossi, io mi sono concentrati sul Como e non sullo Spezia che lottava per i play-out.
Loro ci hanno mangiato, non abbiamo saputo reagire all’aspetto mentale di uno Spezia che doveva dare tutto. E su questo ho sbagliato io. Ed è ciò che dobbiamo capire nelle ultime 10 partite: se vai in vantaggio con l’Empoli, devi sapere che daranno tutto e noi stare concentrati. O, al contrario, se vai sotto servirà pazienza. E’ ciò che ci manca, ma siamo sulla strada giusta”.
Ha timore che l’anno prossimo debba ripartire da una rosa differente? O ha avuto rassicurazioni dalla società sulla progettualità?
“Un accenno su questo c’è già stato, ma oggi penso solo all’Empoli. La prospettiva futura da parte mia e dei giocatori dipende dalle prossime dieci partite. Voglio gente mentalmente pronta, dobbiamo dimostrarlo. Poi la società e il direttore guarderanno in prospettiva avanzata”.
Come si può sostituire Lazaro?
“Non abbiamo in squadra un giocatore come lui, che sappia fare quel ruolo e che ci dia equilibrio. Pedersen è un giocatore che in questo sistema lo vedo più a quattro, Dembele è cresciuto e lo tengo in considerazione come terzino destro. E’ una cosa che sto valutando, anche Karamoh è capace di farlo ma si esprime meglio a piede invertito. Karamoh ci ha aiutato tanto nel momento di difficoltà, può fare quel ruolo. Ma ci sono altre soluzioni che devo vedere. Speriamo di recuperare Lazaro, ci garantisce equilibrio. E Salama può fare quel ruolo, ma il nostro è un campionato tattico e deve imparare certe situazioni. Se devo trovare oggi una difficoltà, è proprio sostituire Lazaro: vediamo, qualcosa ho in mente”.
Aspettando le decisioni di Spalletti, su cosa sta lavorando Casadei? Qual è il prossimo step?
“E’ un ragazzo giovane, ha mostrato potenzialità ma deve crescere ancora per stare ad alti livelli. Ha caratteristiche importante, quelle che mancavano al nostro centrocampo, e può migliorare nei tempi d’inserimento e di gioco. A volte è tanto sopra alla linea del pallone, a volte deve capire quando inserirsi…Deve imparare a vedere prima la giocata. Ma è un giocatore che si è imposto con determinazione in un campionato difficile, gli va fatto un grande elogio. I nuovi hanno dato carica e il credo che possiamo fare le cose”.
Anche Casadei può essere un potenziale sostituto di Lazaro?
“Non ha le sue caratteristiche…Oggi i ragazzi sono bravi e preparati che non devono fossilizzarsi su un solo ruolo. E’ un giocatore che preferisco guardi la porta per i tempi d’inserimento, spostato sulla trequarti sarebbe penalizzato perché giocherebbe più spalle alla porta. Non è Vlasic che si gira con un tocco…Il sostituto di Lazaro, in questa rosa con quelle caratteristiche, non è facile da trovare”.
Ed Elmas a destra?
“Ha fatto tanti ruoli, anche il finto nove. Quando tecnicamente sei forte, riconosci gli spazi e lo può ricoprire. A volte, vedendo la sua storia e sono stato criticato perché l’ho tolto a Parma, ma è più di un anno e mezzo che non gioca. Per farlo rendere al massimo devi avere equilibrio, bisogna tenerlo in forma anche perché sta facendo il Ramadan. E’ un’ipotesi, ma a volte è meglio tenerlo dove sta facendo la differenza”.
Masina può giocare centrale?
“Si sta allenando bene, è un ragazzo su cui conto. Lo vedo più come difensore centrale: lui nasce da quinto e da braccetto, all’inizio ha giocato tanto e ha fatto bene. Ci sta dando tanto. Lazaro, Walukiewicz e Sanabria mi hanno detto: ‘Mister, noi ci siamo’. Ed è una soddisfazione. Magari non ce la facciamo, ma questa è già una vittoria. Ed è lo spirito che dobbiamo avere, mettersi davanti a ogni cosa. Non so se recuperano, ma questo è bello. Vuol dire che ci siamo, poi a volte c’è delusione per aver buttato via due punti a Parma, o anche a Bologna, ma fa parte della crescita. E sta a me aiutarli a crescere”.
Serie A
Venezia, Di Francesco dalla graticola alla salvezza?

Il Venezia di Di Francesco ha superato un altro esame molto complicato e può sfruttare il periodo negativo dell’Empoli per completare una rimonta clamorosa.
I pareggi con le grandi (Lazio, Atalanta e Napoli) hanno dimostrato che la squadra lagunare ha le carte in regola per conquistare una clamorosa salvezza.
Venezia, Di Francesco suona la carica: il calendario
Un super Radu ha fermato anche la corazzata partenopea e il punto conquistato ha messo un altro tassello sulla disperata corsa alla salvezza. L’importante in questo momento è dare continuità alle prestazioni ma di clamoroso c’è l’inversione di rendimento dall’ultimatum ricevuto dal tecnico prima della partita contro la Lazio.

GAETANO ORISTANIO AL TIRO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Questo il calendario per le prossime 9 partite del Venezia:
- Venezia-Bologna
- Lecce-Venezia
- Venezia-Monza
- Empoli-Venezia
- Venezia-Milan
- Torino-Venezia
- Venezia-Fiorentina
- Cagliari-Venezia
- Venezia-Juventus
Fondamentale sarà ovviamente lo scontro diretto in casa dell’Empoli in programma il weekend del 20 aprile. Ci saranno però altri scontri salvezza contro Monza, Lecce e Cagliari in mezzo alle tante sfide contro le grandi che però a questo punto possono diventare armi vincenti.
Serie A
Inter, Lautaro non si ferma per la sua Argentina: Scaloni punta tutto sul Toro

Inter, l’infortunio di Messi costringe il ct Scaloni a non risparmiare Lautaro Martinez. Il bomber nerazzurro e’ pronto a prendersi l’attacco albiceleste.
Se Marcus Thuram sarà risparmiato dagli impegni della nazionale a causa dei noti problemi fisici, lo stesso non si può dire per Lautaro Martinez.
La coppia di attaccante dell’ Inter, infatti, vivrà in maniera diametralmente opposta queste due settimane di sosta per le nazionali.
Il francese e’ stato autorizzato a lasciare il ritiro transalpino dopo le valutazioni da parte del ct Didier Deschamps.
Come rivelato nei giorni scorsi da Simone Inzaghi, “Tikus” non e’ ancora recuperato al 100%, ma gioca con l’aiuto di infiltrazioni per non lasciare sguarnito il fronte offensivo meneghino.
Come confermato dalla lista dei convocati del ct dell’Argentina Scaloni, Lautaro sarà parte integrante della spedizione albiceleste che sfiderà Uruguay e Brasile.

LA GRINTA DI LAUTARO MARTINEZ IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
E’ evidente, infatti, come il forfait di Messi non lasciasse altre chance al selezionatore argentino, che non può permettersi di rinunciare a un altro pezzo da novanta del suo attacco.
Nonostante la presenza di bocche di fuoco come Julian Alvarez e il bolognese Santiago Castro, Scaloni ha preferito non ascoltare chi suggeriva prudenza, pensando al fastidio alla gamba occorso al Toro contro l’Atalanta.
Una scelta rischiosa, ma che Scaloni ha dovuto fare per non presentarsi disarmato alla cruciale sfida, in programma la notte del 25, contro gli acerrimi rivali verde-oro.
Serie A
Parma, ancora niente svolta: riflessioni su Chivu?

Il Parma non trova la vittoria da 4 partite e la classifica inizia a diventare molto pericolosa. I 3 punti di vantaggio preoccupano tutti, arriverà la svolta?
Il pareggio di Monza ha gettato nuove critiche sulla squadra emiliana, che ha già messo in fila 3 partite senza vincere dopo l’ultimo successo contro il Bologna. Che succederà ora?
Parma, cinque vittorie sono troppe poche: c’è il rischio B?
L’ennesimo pareggio, il 10° di questa stagione, arrivato in casa dell’ultima in classifica non ha rassicurato i tifosi crociati che adesso si interrogano sul possibile epilogo. Lo scenario più preoccupante ovviamente è quello che vedrebbe il club di Krause nuovamente in Serie B dopo la promozione arrivata la scorsa stagione.
Attualmente la classifica vede il Parma a quota 25 punti con solo 3 punti di vantaggio sulla zona retrocessione (Empoli a 22) e nonostante il cambio di allenatore (da Pecchia a Chivu), il trend non sembra cambiare.

I TIFOSI DEL PARMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La vittoria nel derby contro il Bologna sembrava aver dato nuova vita a Bonny e compagni ma la sconfitta con l’Udinese e i pareggi con Torino e Monza non sono bastati per uscire dalle acque pericolose.
Il calendario però non sorride al Parma che avrà solo 3 scontri diretti nelle prossime 9 partite, contro Hellas Verona, Como ed Empoli. Per andranno in scena perlopiù incontri proibitivi (con Inter, Napoli, Atalanta, Lazio, Juventus e Fiorentina).
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