Serie A
Torino, Vanoli: “Domani mancherà solo Ilic. Il Napoli è in forma, il suo allenatore è un fuoriclasse”
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Torino, Paoli Vanoli ha parlato nella conferenza stampa odierna in vista del match di Serie A contro il Napoli, in programma domani pomeriggio alle 15.00.
Il Torino di Vanoli sta attraversando un momento di estrema difficoltà, avendo raccolto soltanto 4 punti nelle ultime 8 partite, un netto calo rispetto a un inizio di campionato davvero promettente. Domani, a Torino, i granata affronteranno il Napoli guidato da Antonio Conte, una squadra determinata a conquistare i tre punti per mantenere il primato in classifica. Nonostante la consapevolezza della forza dell’avversario, il Torino cercherà di mettere in campo tutte le sue energie per strappare almeno un risultato utile e invertire il trend negativo.
A seguire le parole di Vanoli in conferenza stampa.
Torino, le parole di Vanoli
Com’è andata la settimana?
“E’ andata bene, abbiamo lavorato bene. Abbiamo recuperato Sanabria, ha avuto un piccolo fastidio. Mancherà solo Ilic”
Come si prepara questa sfida?
“Il Napoli è in forma, si è costruita da un fuoriclasse che è il suo allenatore. Una rosa vincente che ha aggiunto giocatori con mentalità vincente, come Lukaku. E in panchina ci sono giocatori che sarebbero titolari in tante altre squadre. Si meritano questo primato, so come lavora il mister e sarà una pretendente alla lotta scudetto ma non è in vantaggio rispetto all’Inter”
Emozionato ad affrontare Conte?
“Lo ringrazio per le belle parole di ieri in conferenza. Sapete quanto sia stato importante non solo come allenatore, ma anche come persona nel mio processo di crescita. Domani incontrerò un gruppo di persone con cui ho lavorato, abbiamo vissuto grandi gioie. E un’altra persona importante che cito poco ma che è stata fondamentale è Oriali. Oltre ciò che ho visto e che ho imparato, c’è un aspetto umano: il rapporto di amicizia con la famiglia Conte, la moglie Betta mi ha dato una mano quando sono arrivato a Torino. Ma le emozioni passeranno quando l’arbitro sfiderà il calcio d’inizio, sarà una battaglia perché poi si diventa nemici”
Come si ferma il Napoli?
“E’ difficile trovare punti deboli, ma per fare qualcosa di importante dobbiamo fare qualcosa di importante. Loro corrono più di tutti, dovremo essere pari loro e noi abbiamo più corsa ad alta intensità. A livello tattico dovremo essere attenti e preparati, Conte ha fatto vedere qualcosa di diverso non solo interpretando il 4-3-3, ma all’interno della gara ha sperimentato anche un 4-2-2-2 che per caratteristiche e forza fisica del Napoli è un sistema che riesce a sfruttare. Dovremo leggere le varie situazioni e veloci a capirle”
Cos’ha visto in spogliatoio dopo il pari con il Monza?
“Non era il risultato che volevamo, i ragazzi erano arrabbiati e delusi. Ma ho visto una squadra che ha cercato a tutti i costi il risultati, a piccoli passi miglioriamo. Domani sarà difficile, ma non impossibile. E dai momenti difficile possiamo imparare tanto”
Cos’ha rubato a Conte?
“Siamo stati insieme quattro anni: se stai attento, capisci il dettaglio. Il lavoro, la perfezione, la resilienza che è un aspetto difficile da far capire ai giocatori: la sua capacità più grande è rendere una squadra forte, umile e resiliente. E va al di là dell’aspetto tecnico e tattico, che è molto preparato. Sono sempre stato una persona attenta, con lui ho fatto il collaboratore e ho rispettato il mio ruolo, ma con la testa di pensare se potessi avvicinarmi al pensiero di Conte. E’ stata una grande lezione per me, è stata la mia forza. Quando poi inizi un percorso sei solo, devi insegnare al tuo staff le idee e non tutti siamo uguali. Io e Conte siamo dello stesso segno, due leoni, e a volte c’erano bei contrasti che finivano per farmi crescere. Quando ho iniziato la mia strada, sono andato a migliorare inserendo le mie idee”
Come vede la partita di domani? Avete segnato poco ultimamente con gli attaccanti…
“Quando trovi squadre di questo spessore, non puoi pensare di essere sempre nella loro metà campo. Dovremo capire i momenti, difendendo con le unghie e poi con personalità che ci ha contraddistinto a inizio campionato. Dobbiamo essere umili per capire che loro sono giocatori importanti, ma noi dobbiamo fare la nostra gara e credere in ciò che facciamo per provare a colpirli”
In una situazione complicata come la vostra, è meglio chiudersi in una bolla o respirare aria critica?
“Non sono venuto qui per proteggere qualcosa, ma per unire. Dobbiamo prenderci responsabilità insieme, come squadra e club, e rispettare i tifosi. Dobbiamo conquistare la nostra gente, ma non mi sembra giusto chiudersi in una bolla perché vorrebbe togliersi dalle nostra responsabilità. E’ bello quando arriva a sognare e farlo insieme”
Njie è meglio a gara in corso? Oppure il tridente può essere utilizzato?
“Tutti i giocatori della rosa sono pronti e devono esserlo, altrimenti punterei su 12 giocatori e basta. Da inizio anno ho dimostrato di credere nel gruppo, di rispettare chi ha una carriera importante ma non guardo in faccia all’età. E’ un processo giusto per i nostri giovani, quando valgono è giusto che lo facciano vedere. Njie non deve pensare a se gioco o non gioco, ma solo a dare un contributo. E la sua leggerezza ci serve: non deve avere responsabilità, ma essere libero di testa”
Vojvoda potrebbe fare nuovamente il braccetto sul lato di Kvara?
“Assolutamente sì”
Come avete preso le parole di Cairo su una possibile cessione del club? E’ rimasto stupito?
“No, nè stupito nè sorprese. Sono state parole di buonsenso e responsabilità”
Nell’ambiente avvertite che sia vicina una svolta societaria?
“No…In questo momento, la cosa bella del gruppo squadra è che sta pensando solo a uscire da questo momento. Le cose extracalcio mi scivolano addosso, non importa. Per esperienza, dico che sono altre le difficoltà”
E sul mercato di gennaio? Se è vicino il cambio di società…
“Parlo spesso con presidente e direttore, andiamo avanti per la nostra direzione a livello tecnico-tattico”
Serie A
La storia dell’Inter di Fabio Fagnani, un nuovo libro sulle peripezie nerazzurre
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Un libro sulla vicenda dell’Inter serve anche a ricordare la natura di cui è composta, i fatti che ci si è persi e la storia a cui si è scelto di legarsi.
CONTENUTO
L’unica squadra italiana a non aver mai intrapreso la disonorevole discesa verso la Serie B. L’unica squadra italiana ad aver messo le mani sul leggendario Triplete. La seconda squadra italiana per titoli nazionali conquistati. Insomma, che l’Inter sia una grande società è fuori discussione. Ma fermarci ai successi sportivi sarebbe quasi riduttivo. I nerazzurri, infatti, sono anche sinonimo di cambiamento: sociale, politico, filosofico. Il Football Club Internazionale Milano, divenuto anche Associazione Sportiva Ambrosiana per volere del duce, nasce grazie alla lungimiranza di alcuni soci dissidenti del Milan che, il 9 marzo 1908, riuscirono a creare un’alternativa credibile e da subito vincente all’odiato cugino rossonero. Questo libro ripercorre la saga nerazzurra a partire dalla sua genesi: dai tempi di Arpad Weisz, l’allenatore ebreo, alla gloriosa epopea del “Mago” Helenio Herrera, dalla dinastia Moratti all’impresa di José Mourinho, arrivando fino agli anni bui della gestione Thohir e alla rinascita sotto la luce della seconda stella. «Amala, Pazza Inter, amala» recita il più iconico inno dei milanesi. Mai parole furono più azzeccate.
AUTORE
FABIO FAGNANI è giornalista e docente di Italiano e Storia alla scuola Galdus, appassionato di calcio e motorsport. È conduttore di TalkGP su YouTube, contributor per «Rolling Stone», «Wired», «Dueruote», «Gazzetta dello Sport», Moto.it, Fanpage.it, nonché la voce della MotoGP su Radio Sportiva. Ha pubblicato 58. Una favola su Marco Simoncelli e la raccolta di racconti Ogni tanto guardo il cielo. Per Diarkos: Le leggende del motociclismo (2020), Roberto Baggio. Il divin codino (2021), Steve Jobs (2021) e Valentino Rossi. Il dio del motociclismo (2022)
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DENZEL DUMFRIES ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Bologna, aggiornamenti dall’infermeria: Ferguson rientra, Holm out
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Bologna, continua l’emergenza in infermeria e l’ultimo coinvolto è stato Emil Holm. Ecco le sue condizioni.
Buone e cattive notizie per il Bologna in vista della sfida contro il Parma. Il centrocampista Lewis Ferguson è tornato ad allenarsi regolarmente con il gruppo, un segnale positivo per Vincenzo Italiano.
Di contro, Emil Holm dovrà restare fermo per circa tre settimane a causa di una lesione di primo grado ai flessori mediali della coscia sinistra, come confermato dal club felsineo. Differenziato per Jens Odgaard, mentre Estanis Pedrola prosegue con le terapie. La squadra ha svolto lavoro tattico e una partitella nel corso dell’ultima seduta di allenamento.
Bologna, il comunicato su Holm
A seguire il comunicato del Bologna:
“Continua la preparazione della squadra alla sfida contro il Parma di sabato: oggi i rossoblù hanno svolto lavoro tattico e partitella, con Lewis Ferguson che è rientrato in gruppo e si è allenato regolarmente con i compagni. Differenziato per Jens Odgaard, terapie per Estanis Pedrola.
In seguito a un risentimento accusato nei giorni scorsi, Emil Holm è stato sottoposto ad esami che hanno evidenziato una lesione di primo grado ai flessori mediali della coscia sinistra, con tempi di recupero di 3 settimane”.
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Serie A
Serie A, le designazioni arbitrali della 26° giornata
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L’AIA ha diramato le designazioni arbitrali della 26° giornata di Serie A. Como-Napoli a Manganiello, Inter-Genoa affidata a Piccinini.
L’Associazione Italiana Arbitri ha reso note le designazioni arbitrali della 26° giornata di Serie A, in programma dall’anticipo di venerdì 21 febbraio con Lecce–Udinese al posticipo di lunedì 24 tra Roma e Monza.
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L’ARBITRO FABIO MARESCA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A, le designazioni arbitrali della 26° giornata
Lecce – Udinese Venerdì 21/02 h. 20.45
Bonacina
Imperiale– Moro
IV: Doveri
VAR: Guida
AVAR: Serra
Parma – Bologna Sabato 22/02 h. 15.00
Abisso
Baccini – Rossi C.
IV: Feliciani
VAR: Marini
AVAR: Pezzuto
Venezia – Lazio Sabato 22/02 h. 15.00
Marchetti
Di Iorio – Di Gioia
IV: Cosso
VAR: Meraviglia
AVAR: Massa
Torino – Milan Sabato 22/02 h. 18.00
Sozza
Tolfo – Cipressa
IV: Crezzini
VAR: Paterna
AVAR: Fabbri
Inter – Genoa Sabato 22/02 h. 20.45
Piccinini
Cecconi – Vecchi
IV: Arena
VAR: Serra
AVAR: Chiffi
Como – Napoli Domenica 23/02 h. 12.30
Manganiello
Passeri – Bercigli
IV: Tremolada
VAR: Pezzuto
AVAR: Massa
Hellas Verona – Fiorentina Domenica 23/02 h. 15.00
Di Bello
Meli – Trinchieri
IV: Perri
VAR: Ghersini
AVAR: Mazzoleni
Empoli – Atalanta Domenica 23/02 h. 18.00
Mariani
Carbone – Peretti
IV: Ferrieri Caputi
VAR: Fabbri
AVAR: Meraviglia
Cagliari – Juventus Domenica 23/02 h. 20.45
Colombo
Preti – Perrotti
IV: Perenzoni
VAR: Chiffi
AVAR: Marini
Roma – Monza Lunedì 24/02 h. 20.45
Maresca
Bindoni – Tegoni
IV: Galipò
VAR: Mazzoleni
AVAR: Ghersini
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