Serie A
Torino, Vanoli rischia di perdere anche Che Adams
Torino, Che Adams è in forte dubbio per il derby della Mole: emergenza in attacco per il tecnico Vanoli.
Il Torino di Paolo Vanoli si avvicina al derby della Mole in piena emergenza offensiva. Domenica scorsa, contro la Fiorentina, Che Adams ha dovuto abbandonare il campo nei primi minuti di gioco a causa di un fastidio muscolare. Già privo di Duván Zapata, per il quale la stagione è praticamente compromessa, il reparto offensivo granata si trova ora a fare i conti con l’assenza dello scozzese, che si è sottoposto agli esami di rito per valutare l’entità dell’infortunio.
Torino, le condizioni di Che Adams
Secondo quanto riportato dal Corriere di Torino, gli esami strumentali non hanno evidenziato lesioni gravi, ma si parla di un risentimento al flessore sinistro, che rende comunque incerta la sua partecipazione al derby contro la Juventus. Le probabilità che Adams possa partire titolare sabato sono piuttosto basse, anche se Vanoli proverà fino all’ultimo a inserirlo tra i convocati. Indubbiamente, la pausa per le nazionali successiva al derby sarà determinante per permettere all’attaccante di recuperare completamente.
Nel frattempo, il tecnico granata è pronto ad affidarsi a Sanabria, supportato da uno tra Njie e Karamoh, per affrontare la Juventus in una sfida tanto attesa quanto impegnativa. La squadra, con l’organico ridotto, dovrà dare il massimo per mantenere alta la competitività nel derby e superare questa fase di difficoltà in attacco e, soprattutto, di risultati.
Serie A
Udinese, bilancio d’esercizio virtuoso: comunicato e cifre
L’Udinese consegue il record per quanto riguarda gli introiti da matchday e hospitality arrivati a toccare la cifra record di 10 milioni di euro.
Come riportato da Calcio e Finanza l’Udinese ha depositato il bilancio d’esercizio relativo alla stagione 2023/2024. A comunicarlo è la stessa società friulana, attraverso una nota, che registra una perdita di 11 milioni di euro.
Udinese, il comunicato sul bilancio
“Anche quest’anno i conti del club si confermano pienamente virtuosi certificando, ancora una volta, la sostenibilità della governance che, da oltre 30 anni, rende la società un business model sullo scenario internazionale Udinese Calcio, infatti, nonostante una perdita di esercizio leggermente superiore a quella dell’anno precedente certifica la propria solidità patrimoniale ed economica anche grazie alla diversificazione dei ricavi, grazie soprattutto all’asset del Bluenergy Stadium. Il valore del patrimonio netto si attesta a 112 milioni di euro, valore emblematico della stabilità e della gestione virtuosa”.
“Il valore economico più rilevante, l’Ebidta, è positivo e risulta pari a 50 milioni di euro. Da sottolineare anche il valore dell’Ebitda al netto delle plusvalenze da cessione di calciatori, che risulta pari a 13 milioni di euro. Il valore netto dei diritti pluriennali dei calciatori al 30/06/2024 che si attesta a quota 40 milioni, il valore reale di mercato della rosa, però, è valutabile, a quella data, in ben 139.000.000 euro, un real value superiore di oltre tre volte. Il valore della produzione si attesta sui 120 milioni di euro, in leggerissimo calo (-5%) rispetto al precedente esercizio. Tale riduzione è dovuta principalmente legata ai risultati del player trading, – 13 milioni di Euroma è stata prontamente bilanciata dalle altre fonti di ricavo che hanno registrato un incremento complessivo di 6 milioni rispetto al dato dell’anno precedente: un segno inequivocabile della capacità dell’Udinese di investire per generare nuove fonti di revenues che consolidano ulteriormente il club”.
“Infatti, oltre ai ricavi commerciali, e quelli del matchday ed hospitality arrivati a toccare la cifra record di 10 milioni di euro, la modernità del Bluenergy Stadium consente di organizzare oltre 150 tra eventi extra calcistici e convention aziendali di interesse nazionale e locale, garantendo nuovi e significavi ricavi. Le politiche di contenimento e razionalizzazione dei costi, costantemente perseguite dal management, hanno permesso di registrare un costo della produzione superiore del 3% rispetto all’anno precedente. Un incremento principalmente dovuto agli ammortamenti, in particolare generati dalla rivalutazione di stadio e marchio effettuata nel 2020 che ammontano a 8 milioni”.
Serie A
Napoli, rinnovo Kvaratskhelia: il problema è la clausola
Khvicha Kvaratskhelia è nel mirino di molti club europei, il Napoli vorrebbe rinnovare il suo contratto. Al momento il nodo principale è legato alla clausola.
L’attaccante georgiano, piace molto al Barcellona e al PSG da tempo, il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rispedito al mittente le offerte ricevute la scorsa estate e ha fatto un’offerta all’entourage del giocatore di 5 milioni a stagione più bonus, cifra che non sembra convincere.
La situazione sul rinnovo
Dopo l’ultimo incontro con Manna, Mamuka Jugeli, manager di Kvara continua a premere per uno stipendio da 8 milioni a stagione . Il nodo principale però non sembra esser legato allo stipendio, quanto più alla clausola da 80 milioni di euro che l’entourage del giocatore vorrebbe inserire nel contratto con il Napoli. In questo momento la società partenopea, considera la clausola troppo bassa e sarebbe disposta ad inserire una clausola ben più alta (circa 120 milioni di euro).
Le parole del DS del Napoli
Sulla questione rinnovo di Kvaratskhelia, si è espresso qualche giorno fa il Direttore Sportivo azzurro Giovanni Manna. Queste le sue parole in merito: “Noi vogliamo premiare il suo percorso qui. Lui ha comunque 2 anni con noi. Dobbiamo trovare l’accordo su ogni punto. Ne abbiamo già parlato e se non dovesse sbloccarsi ne riparleremo a giugno. Siamo d’accordo con il giocatore di non distrarci dal campo”. E’ chiaro, che senza rinnovo il rischio di perdere il georgiano sarebbe concreto. Il club azzurro sembrerebbe però già averlo messo in conto e sta giocando la sua partita senza farsi tirare le orecchie da nessuno.
Serie A
Roma, Giannini: “Con Ranieri sono tornati alla romanità. Su Totti…”
L’ex capitano della Roma Giuseppe Giannini ha parlato ai microfoni de Il Corriere del Mezzogiorno in merito al terzo capitolo di Ranieri sulla panchina giallorossa e non solo.
Di seguito un estratto delle sue parole.
Giannini su Ranieri
“Sono tornati sulla strada della romanità come quando presero De Rossi al posto di Mourinho. Ritrovare l’orientamento con la tifoseria, ricostruire l’unione a livello ambientale è un valore per la Roma. La squadra ha patito l’esonero di De Rossi, ha risentito del cambiamento.”
Non ha escluso neanche l’ipotesi di un ritorno di Totti. Ti piacerebbe?
“Assolutamente sì, la romanità non va persa, è un concetto sempre attuale, c’è fame di personaggi che hanno indossato la maglia della Roma ed esprimono il senso d’appartenenza. Ranieri è intelligente, ha subito fatto un appello alla piazza, insisterà tanto sulla connessione con la gente e non ha chiuso la porta a Francesco Totti.”
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