Serie A
Torino, Vanoli: “Siamo focalizzati sulla continuità, i nuovi acquisti sono motivati”

L’allenatore del Torino Paolo Vanoli ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Genoa, valido per la 24^giornata.
L’ex tecnico del Venezia e attuale allenatore del Torino ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Genoa, valido per la 24^ giornata ed in programma sabato 8 febbraio alle 20:45
Torino, le parole di Vanoli
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Torino Paolo Vanoli in conferenza stampa:
Come sta la squadra?
“Bene. Abbiamo fatto un’ottima settimana, peccato per Njie: gli faccio l’in bocca al lupo, gli siamo vicini. Ma gli faccio i complimenti perché è stato un gladiatore: il malleolo è doloroso, ma ha finito la partita. E’ il segnale di uno spirito che si avvicina a quello che dico da tempo”.
Ha parlato con i nuovi arrivati?
“Stanno andando bene, sono contento. Ho parlato con loro singolarmente e collettivamente, più velocemente capiscono le mie idee e più rapidamente potranno darci una mano.
Sono arrivati ragazzi molto motivati, è ciò che cercavo. E poi volevo cercare ragazzi mentalizzati: Elmas ha vinto un campionato, Biraghi è stato con me all’Inter e ha fatto finali europee, Casadei ha prospettive importanti e l’ho conosciuto in Primavera all’Inter e l’ho trovato maturato. E poi c’è la sorpresa Salama”
Che partita sarà con il Genoa?
“Vieira ha avuto un impatto importante, nelle ultime 10 ha fatto 6 porte inviolate. Sono ordinati, fanno cose semplici e chiare. All’andata facemmo gran prestazione in fase difensiva, meno bene invece in fase di possesso: nel finale riuscimmo a fare di più. Sono cresciuti, questi tre punti valgono doppio. Siamo focalizzati sul dare continuità”
I nuovi arrivati sono stati concordati con la società? Chiedeva il sostituto di Zapata ma non è arrivato…
“Sapete che sono schietto e sincero, dal primo giorno. in questi giorni mi ha un po’ irritato e deluso è leggere ‘Vanoli deluso, arrabbiato, irritato’.
Non ho bisogno di interpellato su queste cose: davanti a voi e ai dirigenti sono sincero. Mi chiedete una cosa che non condivido: gli acquisti sono stati condivisi, la società ha lavorato bene. Abbiamo preso giocatori di valore e di mentalità, che hanno vinto e sanno come fare uno scalino in più.
Biraghi può fare il quinto o da terzino sinistro, anche sulle palle inattive può dare una mano. Di tutti questi, quello un po’ più indietro di condizione è Elmas: è normale per ciò che ha vissuto in Germania, ma parlando con lui ho visto un ragazzo determinare a dare qualcosa di importante.
E, se abbiamo pazienza, sarà importante. La punta? Sapete le mie idee di gioco, io ho chiesto il sostituto di Zapata ma sapete che sostituire Duvan non è facile, soprattutto a gennaio.
Non faccio nomi, ma sappiamo le caratteristiche che ha Zapata: per sostituirlo, ci voleva un livello alto. Una settimana fa, parlando con Vagnati, gli ho detto: ‘Se non riusciamo ad arrivare ad un profilo importante, e ci mette Adams e Sanabria, lavoriamo per rafforzare La Rosa perché abbiamo cambiato sistema di gioco’.
Sono stato chiaro, per questo mi dà fastidio quando leggo che sono irritato. Se devo dire come sono, dico che sono concentrato e determinato. Abbiamo passato una parte di stagione in una maniera e poi in un’altra, ho dimostrato il mio valore per uscire dalle situazione e di tenere una nave in burrasca.
Ora voglio positività e unione, c’è ancora una cosa da raggiungere velocemente e poi, anche se mi prendete in giro, io sogno…”
Quando potrà utilizzare i nuovi?
“Sono tutti a disposizione, il più indietro è Elmas: dobbiamo essere bravi a tenerlo con noi, dargli minutaglia senza esagera per evitare infortuni. Sarà un lavoro capillare, è un giocatore che ci può aiutare.
Gli altri sono arrivati in buone condizioni, è normale che devono entrare in un contesto e far capire di meritarsi il posto. Ho portato avanti un gruppo di giocatori, hanno dimostrato quanto ci tengono. Sono giocatori funzionali al nostro sistema. Abbiamo migliorato la nostra rosa”
I nuovi daranno possibilità di attuare novità tattiche?
“Abbiamo lavorato bene. Faccio una premessa su Salama: non è stato preso per sostituire Zapata, non mi piace cosa sta succedendo. E’ un ragazzo giovane, che conosco poco e me ne ha parlato bene Vagnati.
Dopo l’infortunio di Njie, siamo riusciti a integrare nella rosa un giocatore che può fare l’esterno o la punta. E’ sbagliato fare critiche a un giocatore che non sostituisce Zapata. Salama è arrivato motivato, è un giocatore che porterò subito in panchina perché ha minutaggio. Poi dovrà capire il calcio italiano, sarà mia premura aiutarlo.
I nuovi sono giocatori duttili: Biraghi all’Inter con me faceva il quinto e lo faceva bene, ha giocato in una difesa a quattro. Casadei per me può giocare in un centrocampo a due e ha tempi d’inserimento, ha potenzialità anche per segnare. Oggi, possiamo avere un centrocampo a tre con più gamba: era una prerogativa che in questa squadra mancava.
Elmas è inutile presentarlo, lo avete visto cosa ha fatto a Napoli e l’intelligenza tattica, può ricoprire diversi ruoli in attacco. Oltre alla qualità, ci porta tanto.
A Bergamo avevo spiegato che l’interpretazione iniziale era un 4-1-4-1 con Ricci su Brescianini, ma i mister sono bravi a leggere le gare e Gasp ha spostato Brescianini: a quel punto, dovevamo metterci subito a cinque. E’ bello, si parla di calcio”
Cereser ha detto che lei è umile ed entusiasta.
“Sono i complimenti più belli, questo sono io. Ed è ciò che voglio dai miei giocatori: non voglio alibi, ma determinazione. Abbiamo un percorso ad ostacoli, ma con questa umiltà possiamo toglierci soddisfazioni”
A Bergamo però disse che voleva una punta…ora da dove si riparte? Ci saranno modifiche?
“Il club ha lavorato bene. Come sogno di fare qualcosa di importante, così sogno che arrivi l’opportunità che arrivi un giocatore importante. Ma non voglio ripetermi, non volevo un numero.
Ho due attaccanti forti: sono convinto che Adams si possa esprimere con un giocatore vicino, ma faceva anche la prima punta nel 4-3-3. E non nascondo che abbiamo anche Sanabria, non è un ragazzino o un ultimo arrivato. Quando dicevo di sostituire, non potevo prendere un giocatore normale perché ne ho già due di un certo spessore.
Adoro giocare con giocatore offensivi e con le punte, ma ho dimostrato di non essere integralista. Si parlava di difesa a quattro o a cinque, anche lì un allenatore ha tutto sotto controllo e capisce il timing per cambiare”
Solo il Monza ha preso più reti di testa rispetto a voi: cosa manca?
“Un mix di varie cose. Di certo concentrazione, sul gol di Bergamo Coco non può perdere l’uomo e Adams ha letto male la traiettoria. Mi sono messo a uomo nelle ultime gare, la nostra struttura adesso è migliorata: Casadei è quasi 1.90, anche Biraghi è più marcatore. Ma l’altezza non conta, contano di più concentrazione e anche di malizia in certe situazioni”
Come sta Schuurs? E’ stato escluso dalla lista…Ci sono peggioramenti?
“E’ stata una casualità, abbiamo ancora due slot. Sapete che abbiamo ancora un’operazione in ballo, è quella di Ilic. Schuurs sta continuando la rieducazione, per aiutarlo a superare il calvario lo abbiamo mandato dal suo specialista: l’ho sentito, è motivato a rientrare al più presto.
Spero di dargli un supporto psicologico, stando lontani dal campo si soffre. Ma forse è meglio non stare vicini ai compagni per non affrettare le cose. Ora vediamo l’operazione Ilic”
Domani parte titolare Tameze?
“Mi sta chiedendo la formazione…Io ho combattuto per portare tutti allo stesso livello, Tameze è un esempio e ci aiuta ad avere grandi prestazioni.
Tutti devono essere pronti, anche i nuovi: devono darci qualcosa. Tameze è una bella vittoria, ciò che sta facendo è un aiuto per la squadra. Dobbiamo pensare al noi: se tutti danno un contributo, i risultati arrivano”
Serie A
Juventus, Fagioli accende la polemica: emergono dubbi sulla gestione Motta-Giuntoli

Juventus, il centrocampista della Fiorentina ha parla in un’intervista di mancanza di fiducia e scarso dialogo accendendo un vero e proprio dibattito.
L’intervista di Nicolò Fagioli al Corriere dello Sport ha scatenato un acceso dibattito tra i tifosi della Juventus. Il centrocampista, ora alla Fiorentina e protagonista del 3-0 inflitto ai bianconeri, ha parlato apertamente della sua esperienza negativa sotto la guida di Thiago Motta, lamentando una totale assenza di fiducia e comunicazione da parte dell’allenatore.
Juventus, le accuse di Fagioli a Motta
Fagioli ha rivelato di essersi sentito escluso dalle rotazioni senza alcuna spiegazione dopo le gare contro Genoa e Lipsia, aggiungendo che la mancanza di fiducia da parte del tecnico lo aveva demoralizzato. Nell’intervista ha dichiarato come segue: “Quando sai che l’allenatore non ti vede, ti prepari peggio, vai al campo con pesantezza e non rendi. Se entri per pochi minuti e ti dicono che devi fare meglio, dentro di te scatta qualcosa di negativo.”
Queste dichiarazioni alimentano i dubbi su Thiago Motta, già accusato in passato di essere troppo rigido e poco empatico nella gestione del gruppo.

(Foto di Salvatore Fornelli)
La gestione Giuntoli e i rimpianti della Juve
Le parole di Fagioli si inseriscono in un quadro più ampio di critiche alla Juventus e alle sue recenti scelte di mercato. La cessione in prestito del centrocampista, insieme a quelle di Kean, Huijsen, Soulé, Rovella e Miretti, viene oggi vista con crescente rimpianto, soprattutto alla luce delle difficoltà della squadra e delle prestazioni positive di alcuni ex bianconeri.
L’approccio del ds Giuntoli, che ha dato ampio potere decisionale a Motta, viene ora messo in discussione. La mancanza di figure calcistiche di esperienza nella dirigenza, con il presidente Gianluca Ferrero e l’ad Maurizio Scanavino che non hanno un background tecnico, potrebbe aver contribuito a errori di valutazione che stanno pesando sul presente e sul futuro della Juventus.
Serie A
Bologna, Sartori alla ricerca di un difensore centrale

Il Bologna di Vincenzo Italiano guarda già il mercato per la prossima stagione. L’obiettivo primario del club è un nuovo difensore centrale.
Il Bologna ha già gli occhi sul mercato, il dg Giovanni Sartori e il ds Marco Di Vaio sono già alla ricerca di nuovi innesti per la prossima stagione, in attesa di capire il finale di questa e soprattutto se sarà Europa.

VINCENZO ITALIANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna, per la difesa spunta il nome di Hilgers
Oltre al mercato in arrivo si guarda anche ai possibili partenti, con ogni probabilità i rossoblu riceveranno offerte di livello sia per Sam Beukema che per Jhon Lucumi (che ha anche il contratto in scadenza nel 2026). Proprio per questo la squadra allenata da Italiano è già alla ricerca di rinforzi soprattutto nel reparto difensivo. Il primo nome è quello di Jay Idzes del Venezia, sostanzialmente un centrale difensivo ma che ha saputo districarsi anche in mezzo al campo; il secondo è quello di Mees Hilgers, 22 anni, del Twente. Inoltre potrebbe tornare di moda il nome di Valentin Gomez del Velez.
Serie A
Roma: aperte le candidature per il post Hummels

La squadra della Capitale, la Roma, ha cominciato a pensare al successore del centrale tedesco, Mats Hummels, sempre più vicino al ritorno in patria.
Ore di riflessioni in quel della Capitale, sponda romanista, per la questione che ruota intorno al difensore ex Borussia Dortmund e Bayern Monaco Mats Hummels. Il Ds Ghisolfi si sarebbe già messo in moto per trovare un sostituto.

FLORENT GHISOLFI PREOCCUPATO AL TELEFONO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma: senti Hummels
Partirà dalla difesa il mercato della Roma per la stagione 25/26. I giallorossi in estate perderanno, quasi certamente, Mats Hummels. Il tedesco sembra sempre più intenzionato a lasciare l’Urbe per motivi extra-calcio.
Primo su tutti la lontananza dal figlio lo spingerebbe a tornare in Germania. In un’intervista rilasciata a Dazn, l’ex Borussia ha dichiarato: ““Il futuro? Le cose con Ranieri vanno bene, vedremo…”.
Ad oggi però, non si registrano contatti tra le parti per il rinnovo di contratto. Da calcolare poi, anche il ritorno a giugno di Hermoso che non sarà riscattato dal Leverkusen.
Il mercato
Tra gli obiettivi giallorossi per l’estate ci sarebbe il classe 2006 Banks. La dirigenza aveva già provato l’affondo nella sessione invernale, arrivando ad offrire 7 milioni di euro più 1 di bonus, ma l’Augsburg aveva rifiutato. L’interesse era stato anche palesato dallo stesso giocatore: “Quando ho saputo dell’offerta della Roma, sono rimasto subito colpito da quanto ci tenessero a me”.
E sul tecnico giallorosso aggiungeva poi: “”È stato fantastico soprattutto il fatto che l’allenatore si sia impegnato personalmente per coinvolgermi. Ma alla fine sono un giocatore dell’Augsburg e so che il club ha ancora molto in serbo per me”. Da tutti questi elementi non si può escludere un tentativo d’assalto della Roma in estate per il difensore classe 2006.
Sul taccuino di Florent Ghisolfi, oltre a Banks, ci sarebbero altri due nomi per la difesa: Balerdi e Marmol. Il primo, argentino in forza al Marsiglia, il secondo spagnolo del Las Palmas.
Per Balerdi, la Roma aveva chiesto informazioni già a gennaio ma i francesi non hanno voluto privarsene. Tuttavia servirebbe almeno 20 milioni per strapparlo alla Ligue1. Con Marmol i giallorossi avevano avuto, questo inverno, un paio di incontri con l’entourage del giocatore (il fratello) per poi virare su Nelsson. L’sffare si potrebbe chiudere sui 10 milioni di euro.
Chi sarà il sostituto di Hummels, se il tedesco andrà via?
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