Serie A
Udinese-Atalanta 2-6, la nona sinfonia della Dea: le pagelle!
L’Atalanta rifila sei reti alla malcapitata Udinese, iniziando nel migliore dei modi questo 2022 di corsa verso la prossima Champions League. Una partita senza storia dove i nerazzurri hanno dominato in lungo e in largo.
Musso 6,5 : il fuoco amico di Djimsiti e il secondo gol di Beto quando ormai il risultato è acquisito. Si mette in luce con un paio di interventi importanti nei momenti di maggior pressione bianconera.
Toloi 6,5: sicuro e autoritario, il solito capitano di giustezza. Si concede qualche puntata in avanti, ma nel complesso tende più al mantenimento della posizione.
Palomino 6: non la sua miglior prestazione stagionale, ma nel complesso regge, anche se in fase di pressione bianconera non appare impeccabile .
Djimsiti 5,5: il più insicuro nella retroguardia, non solo per l’autogol sfortunato su tiro di Molina. E’ l’anello più debole della difesa in questa giornata tronfale (dal 90′ Cittadini sv).
Maehle 7: torna al gol nella giornata in cui torna la spinta pericolosa sulla fascia e le scorribande dell’Europeo. Che sia l’inizio della fine del tunnel?
De Roon 6: il solito stantuffo di sostanza in mezzo al campo. Esce dopo soli 45′ (dal 46′ Pessina 6,5: un gol che lo aiuterà molto a ritrovare l’intensità del titolare).
Koopmeiners 6: prestazione di sacrificio, ma si risparmia gli straordinari. Sufficienza piena e meritata.
Pezzella 6,5: conferma la sua crescita di condizione e la fiducia. Sua l’idea per il gol di Pasalic (dal 73′ Hateboer 6: mantiene la posizione e per poco trova il gol).
Pasalic 7: altra gemma nella sua preziosa collezione stagionale. Sempre più perno dell’attacco, sempre più uomo multitasking (dal 73′ Miranchuk 6: ha un piede e mezzo via da Bergamo, ma si comporta come se fosse un ingranaggio ben saldo).
Malinovskyi 7,5: il trequartista ucraino è in giornata top e lo dimostra con il gol del 3-0, oltre a un altro sfiorato.
Muriel 7: torna il Muriel dello scorso anno, nel giorno in cui più se ne sente il bisogno. Sontuosa doppietta (dal 78′ Ilicic sv).
Gasperini 7: l’Atalanta mette a segno la nona sinfonia stagionale fuori casa, e lo fa in versione trattore. Non lascia scampo all’Udinese con un Malinovskyi sontuoso e un Muriel cecchino. Ritrova anche Maehle e Pessina.
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Serie A
Bologna, al Castellani arriva l’ennesimo pari: Dominguez rimonta l’Empoli
Bologna, termina con un pareggio la settimana dall’eliminazione in Champions League. A Empoli i rossoblù non brillano ma muovono la classifica.
Le forze sono risicate, ma il Bologna non inciampa e porta a casa un pareggio dalla trasferta di Empoli.
I rossoblù, reduci dal 2-1 al Borussia Dortmund, ma dalla conseguente eliminazione in Champions League, non vanno oltre l’1-1 in terra toscana.
Svuotati da una settimana impegnativa, i rossoblù rimontano con Dominguez il vantaggio di Colombo.
Poche emozioni da segnalare, se non la consapevolezza di dover dosare il minutaggio dei propri big.
Al Castellani Castro e’ subentrato in corsa, lasciando ampio spazio a Dallinga, ma in avanti la produzione si e’ stentato comunque a vedersi.
Italiano si tiene il punto (per gli emiliani e’ il terzo pareggio nelle ultime quattro gare) e guarda già alla prossima, in casa contro il Como.
Sapendo di essere già fuori dall’Europa, l’obiettivo sarà capitalizzare al massimo l’occasione davanti ai propri tifosi.
La concomitanza con il derby di Milano, inoltre, potrebbe favorire i felsinei contro un Milan, a tutti gli effetti, concorrente per un posto nel prossimo salotto europeo.
Serie A
Venezia-Hellas Verona, curiosità e statistiche
Curiosità e statistiche su Venezia-Hellas Verona, prossima sfida di Serie A, in programma lunedì 27 gennaio alle ore 18:30.
Uno dei positicpi della 22a giornata di Serie A mette di fronte il Venezia e l’Hellas Verona, in un derby fondamentale in chiave salvezza. I lagunari sono penultimi in classifica a quota 15 e vengono da 4 partite consecutive senza vincere. Gli scaligeri sono terzultimi con 4 punti in più e vogliono ripartre dopo i 2 ko di fila contro Napoli e Lazio. Nella gara d’andata vinsero i gialloblù 2-1: al gol di Oristanio, risposero Tengstedt e l’autorete di Joronen.
Venezia-Hellas Verona: curiosità e statistiche
Al Pierluigi Penzo si affrontano due compagini che non hanno come marchio di fabbrica la solidità difensiva. Gli ospiti hanno la peggior difesa del campionato, con 47 gol subiti in 21 partite. Si pensi che le seconde nella classifica dei gol subiti ne hanno incassati ben 11 in meno. I padroni di casa sono invece la quarta squadra ad aver subito più gol: 34.
Le difese ballerine sono un tema anche negli ultimi precedenti tra questi due club: oltre al 2-1 della gara d’andata, l’Hellas si è imposto 3-1 e 4-3 nella stagione 2021/22, senza dimenticare la sfida in Coppa Italia nel 2020, con gli scaligeri vittoriosi ai rigori dopo il 3-3 nei 120 minuti. L’ultima sconfitta contro il Venezia risale all’1-0 della stagione 1997/98.
I lagunari vorranno approfittare delle difficoltà difensive degli avversari, tuttavia sono il terzo peggior attacco fino questo momento, con 19 gol segnati. Un dato che quindi prova a dare un po’ di tranquillità ai gialloblù. Quanto ai pareggi, il Verona è il club che ne ha ottenuti di meno (uno), mentre per il Venezia ne sono arrivati 2 negli ultimi 4 incontri casalinghi.
Passiamo al duello tra gli allenatori. Eusebio Di Francesco, tecnico del Venezia, ha un bilancio positivo di 7 vittorie, 6 pareggi e 5 sconfitte contro il Verona. Dall’altra parte, Paolo Zanetti ha affrontato i lagunari soltanto 3 volte, collezionando 2 successi e una battuta d’arresto. Curiosamente, entrambi gli allenatori hanno un trascorso sulla panchina opposta. L’unico precedente risale alla gara d’andata dello scorso 4 ottobre.
La squadra di Zanetti guida la classifica dei cartellini gialli con 55 (insieme a Lazio e Monza) e delle espulsioni (7). Non a caso, tra i 10 giocatori più ammoniti l’Hellas ha Coppola al secondo posto con 8 e Duda in quarta posizione con 6. Soltanto un’espulsione e 38 gialli invece per il Venezia: il più ammonito è Zampano con 5 cartellini gialli rimediati.
Serie A
Roma, questione Dybala risolta? La Joya non è incedibile
Ieri mattina è scattata la clausola per il rinnovo automatico di Paulo Dybala con la Roma fino a giugno 2026. Spente le voci sull’addio o mossa strategica?
L’argentino resterà, almeno stando a quanto dice il contratto, in giallorosso per altri 18 mesi. Nelle ultime settimane però si sono rincorse voci su un suo possibile addio, che rimane tutt’ora possibile.
Roma, Dybala è più sereno: cosa succede ora?
I tifosi giallorossi ieri mattina hanno appreso la notizia del rinnovo di Paulo Dybala fino a giugno 2026 e subito la reazione è stata un grosso sospiro di sollievo. Per loro e per la società era importante che il contratto dell’argentino non scadesse a giugno prossimo.
Dopo il rifiuto dell’Al Qadisha in estate e le fedeltà giurata alla Roma, ci si aspettava una conclusione come questa alla vicenda rinnovo. Così è stato e ora anche il giocatore può giovare da questa situazione, vivendo più serenamente giorno dopo giorno. La pressione si è allenatata leggermente ma la situazione in classifica e in Europa League resta complicata.
Se durante le gestione Mourinho il giocatore era considerato incedibile, le ultime vicende hanno fatto si che la società riconsiderasse la posizione di Dybala all’interno della rosa. Con un contratto solido di altri 18 mesi qualsiasi pretendente dovrà d’ora in poi presentarsi alla porta con un’offerta consistente.
La famiglia Friedkin è pronta ad ascoltare le proposte ma anche la volontà del giocatore. In estate tutto può succedere, alla luce anche di quale sarà il nuovo allenatore scelto per riportare il club a livelli competitivi. Inserendo questa clausola tuttavia, la società si è tutelata in modo che non possa perderci rispetto all’investimento in termini di ingaggio fatto dal 2022 ad oggi.
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