Serie A
Udinese-Cremonese 3-0, è una sinfonia bianconera I Le pagelle bianconere
Udinese-Cremonese 3-0, partita senza storia alla Dacia Arena. Samardzic disegna calcio in mezzo al campo. Le pagelle friulane.
Silvestri 6: ai limiti dell’ingiudicabile. La Cremonese non è mai pericolosa e il suo solo pensiero è quello di tenere i muscoli caldi facendo stretching.
Becao 6: senza patemi che lo possano condizionare. L’attacco grigiorosso è troppo poco per impensierirlo (dall’ 84′ Masina sv).
Bjiol 6,5: anche lui non vive una domenica di particolare difficoltà. Si dedica all’impostazione, e su un lancio perfetto innesca la velocità di Success per il 3-0.
Perez 7: si eleva al cielo e inzucca il gol del 2-0. Anche lui chiude a doppia mandata la difesa.
Ehizibue 7: meriterebbe un gol per la pericolosità che genera ogni volta che vuole accendere il fuoco sulla fascia. Sempre pericoloso, incubo per la tenuta difensiva grigiorossa (dall’ 84′ Ebosele sv).
Samardzic 8: prestazione totale, illumina il gioco e disegna traiettorie che creano il panico. A referto un gran gol e l’assist della seconda rete. Milan e Napoli, visto che giocatore? (dal 65′ Arslan 6,5: complice l’inerzia altamente positiva, gli basta aiutare in fase difensiva, quando richiesto).
Walace 6,5: il Lupin del pomeriggio è lui, si infila in ogni passaggio avversario nelle vicinanze. Non soffre la fatica, sempre umile.
Lovric 7: l’altro polmone del centrocampo bianconero. Ha il turbo innescato, e lo smorza solo al fischio finale.
Udogie 7: lascia sprigionare tutto il suo talento sulla fascia. Sgasa e manda in confusione il marcatore di turno. Manca un gol, ma ciò non inficia sulla sua prestazione con i fiocchi.
Pereyra 7: il talento lo mette tutto al servizio della squadra. Fa girare i palloni e li rende nocivi per gli avversari (dall’ 84′ Pafundi sv).
Success 7: torna finalmente al gol, dopo tanto tempo di astinenza. Un tempo di livello eccellente, esce per infortunio (dal 42′ Beto 6,5: la voglia di segnare si vede, ma la fortuna non lo aiuta).
Andrea Sottil 7: ritrova la versione migliore di tutti i sui uomini chiave. Intensità, carattere e voglia di vincere. Un successo interno meritato e straripante oltre il risultato.
Serie A
Juventus, la finanza sequestra 75 milioni agli Elkann
La Guardia di Finanza sequestra 75 milioni di euro agli Elkann e al presidente della Juventus Ferrero. Accusati di frode fiscale e di truffa allo stato.
La Guardia di Finanza ha sequestrato al fondo societario della famiglia Elkann e al presidente della Juventus Ferrero,dei beni materiali dalla somma totale di quasi 75 milioni di euro.
Le autorità della società bianconera sono state accusate di frode fiscale e furto nei confronti dello Stato. Adesso dovranno intervenire i loro avvocati per cercare di revocare questa pesante accusa.
Il comunicato della procura sul caso Elkann
Secondo l’accusa, Marella Caracciolo, vedova dell’ex presidente Fiat Gianni Agnelli, non era residente in Svizzera ma in Italia. Quindi, nella sua successione non doveva essere usata la legge elvetica ma quella italiana. Alla luce degli accertamenti realizzati fino ad ora dalla Guardia di Finanza, si è valutato che dal 2015, per quanto riguarda le imposte sui redditi, è stata calcolata un’Irpef evasa per circa 43 milioni di euro.
I soldi investiti sul mercato dalla Juventus
Nel frattempo la Juventus ha voltato pagina. Nel mercato estivo ha speso ben 183 milioni di euro per rafforzare la squadra, mentre dalle cessioni ha ricavato circa 80 milioni. Così facendo, la sessione di mercato della vecchia signora si è conclusa con un saldo negativo di 103 milioni. La società si è affidata al suo nuovo direttore sportivo Cristiano Giuntoli, che ha voluto dare in mano a Thiago Motta la squadra più competitiva possibile.
L’obiettivo minimo della squadra bianconera è quello di qualificarsi alla prossima Champions League. Nel frattempo è fondamentale cercare di arrivare più lontano possibile nell’attuale competizione, per avere ulteriori entrate da un eventuale passaggio del girone, ottavi, quarti o addirittura semifinale.
Inoltre, da quando è arrivato Thiago Motta sulla panchina bianconera, è tornato di moda lo spirito juventino che si era un pochino perso nelle ultime stagioni. Le ambizioni sono molto alte, tanto da diventare la prima candidata per dare fastidio all’Inter in un’ipotetica corsa scudetto.
Serie A
Hellas Verona-Torino, le formazioni ufficiali
Hellas Verona-Torino è il Friday Night della quinta giornata di Serie A. Gli scaligeri di Paolo Zanetti ospitano i granata di Paolo Vanoli.
Hellas Verona-Torino è la classica partita che gli addetti ai lavori sono sovente definire come “una partita fra possibile sorprese”. Il Verona, però, non è più una sorpresa. Ha un impianto di gioco consolidato, trasversale a tutti gli allenatori (da Juric fino a Tudor, passando per Zafferoni e Zanetti) che ne ereditato la panchina, e una dirigenza che riesce (anche grazie ad una sapiente rete di scouting) sempre a sopravvivere alle rivoluzioni.
Il Torino, invece, si trova da anni nella parte sinistra della classifica. Ha sfiorato ripetutamente l’Europa, ma ha dato la costante sensazione che gli mancasse qualcosa. Vanoli, in conferenza stampa, ha fatto il pompiere e spento sul nascere i facili entusiasmi. “Dovremo dimostrare sul campo di valere l’Europa” è stato il mantra sciorinato dall’umile tecnico italiano, che ha fatto la gavetta e quindi sa riconoscere la vacuità dei proclami.
I granata non sono attrezzati per essere annoverati d’ufficio fra le contendenti alle zone nobili della classifica e questo Vanoli lo sa. Ciò che si può fare è continuare a lavorare, con l’obiettivo di raggiungere una pienezza tale da potersi insidiare in un eventuale vuoto di potere che il nuovo format delle competizioni UEFA potrebbe aprire. I primi exit poll europei ci suggeriscono che questa potrebbe essere l’annata delle sorprese.
Quanta incidenza avranno le (nuove) coppe europee sui campionati nazionali è ancora da stabilire, parimenti a quanto potranno essere un termometro degli equilibri interni ai vari sistemi. Di certo c’è che Hellas Verona e Torino sono due squadre con le idee chiare e una filosofia precisa, il ché le mette a prescindere in una posizione di vantaggio rispetto alle altre. Sia per quanto concerne la salvezza sia per gli svolazzi europei.
Hellas Verona-Torino, le formazioni ufficiali
VERONA – Montipò; Dawidowicz, Coppola, Magnani; Tchatchoua, Belahyane, Dani Silva, Lazovic; Kastanos, Sarr; Tengstedt. Allenatore: Paolo Zanetti.
TORINO – Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Masina; Lazaro, Tameze, Ricci, Ilic, Sosa; Sanabria, Zapata. Allenatore: Paolo Vanoli.
Serie A
Udinese, Lovric: “Mi sento un leader. Barella uno dei migliori nel mio ruolo.”
Il centrocampista dell’Udinese Sandi Lovric ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Tuttosport. Di seguito un estratto delle sue parole.
Lovric si espone
Su Barella: “Nel mio ruolo c’è Barella che sta giocando a un livello indescrivibile. Quando lo affronto cerco sempre di rubargli qualcosa…”
Dopo quasi tre anni in Italia si sente un leader di quest’Udinese?
“Sì, possiamo dire così, ma ce ne sono anche altri, a cominciare dal capitano, Thauvin. Flo fa parlare il campo. Siamo felici di poter contare su di lui, è un trascinatore. Per quel che mi riguarda cerco di dare l’esempio ai più giovani con il lavoro quotidiano e con la mia professionalità. Quando vedo che hanno bisogno mi faccio due chiacchiere con loro per cercare di aiutarli.”
Su Lucca: “Se posso aiutarlo a segnare sono il primo ad essere contento. Lui è un attaccante molto forte, ma può crescere ancora, come tutti noi del resto. L’importante è lavorare con tranquillità, piano piano.”
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