Serie A
Udinese, Ehizibue vuol dire fiducia
In vista della trasferta con la Roma, l’Udinese riceve l’iniezione di fiducia di un suo perno. Che nelle potenzialità della sua squadra crede ciecamente.
Udinese, Ehizibue d’assalto

Kingsley Ehizibue
Che l’impegno da cui la sua squadra è attesa non sia all’acqua di rose lo sa bene. Ma lui, Kingsley Ehizibue, difensore dell’Udinese ex Colonia, non per questo è disposto a pensare che la sfida sia persa in partenza.
Anzi, sui canali ufficiali della lega di serie A e con parole riprese da Tuttomercato web , intona la sua carica gladiatoria. Via i brutti pensieri della sconfitta con il Bologna, all’Olimpico è un altro giorno e si vedrà.
“Con la Roma mi aspetto una partita dura – esordisce- perché giochiamo in casa loro, all’Olimpico, e la Roma è una squadra che non puoi sottovalutare, soprattutto in casa”.
Fine della sottolineatura sugli avversari, ritorno allo sguardo in casa propria: “anche noi abbiamo giocatori di qualità – aggiunge – sono certo che sarà una grande partita”. Magari con il pensiero a regalarsi quella che sarebbe la sua terza rete con la casacca dei friulani.
Serie A
Lecce, un altro passo verso la salvezza ma serve un’impresa

Il Lecce esce dalla delicata sfida contro l’Hellas Verona con un altro punto prezioso nonostante le difficoltà. Ora però servono i tre punti.
Il pareggio di Verona non ha tranquillizzato l’ambiente salentino e la situazione di classifica non mette assolutamente sicurezza. Contro Torino e Lazio servono almeno 3 punti.
Lecce, Giampaolo si avvicina all’obiettivo ma…
Krstovic e compagni tornano a fare punti dopo la sconfitta contro il Napoli ma il risultato non soddisfa a pieno i tifosi che avrebbero voluto la vittoria per provare a uscire dalla zona rossa. Eppure i salentini erano partiti meglio contro l’Hellas Verona, grazie alla rete del montenegrino, tuttavia il vantaggio è durato pochi minuti.

LA GRINTA DI WLADIMIRO FALCONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Incassato il pareggio di Coppola, la squadra non ha saputo reagire e non ci sono state altre occasioni degne di nota per dare credito al lavoro di Giampaolo. Ora il calendario li mette di fronte a Torino (in casa) e Lazio (in trasferta), in due partite molto complicate vista la differenza tecnica in campo e le ambizioni dei biancocelesti.
Il rischio Serie B è concreto e ora i tifosi chiedono un ultimo sforzo per salvare questa stagione negativa, iniziata con l’esonero precoce di Luca Gotti e il conseguente arrivo di Giampaolo che però non ha saputo invertire la tendenza generale.
La mancanza di grinta e qualche infortunio di troppo hanno compromesso la corsa alla salvezza che, alle ultime curve, può regalare ancora delle emozioni ai tifosi e mantenere il calcio pugliese in Serie A.
Serie A
Fiorentina, Palladino: “Batosta uscire dalla Conference. Ci credo ancora. Su Kean…”

Il tecnico della Fiorentina, Raffaele Palladino, ha commentato così in conferenza stampa post partita la sconfitta dei viola contro il Venezia.
Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, ha parlato così ai microfoni in merito alla sconfitta dei viola contro il Venezia di Eusebio Di Francesco.

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Fiorentina, le parole di Palladino
In seguito le parole del tecnico viola:
Giustificazioni
“Ovviamente non ci sono giustificazioni, non ci sono alibi e non ne cerco mai, sono assenze importanti, ma al di là delle assenze oggi abbiamo cercato di recuperare più energie mentali possibili, l’uscita dalla Conference è stata una batosta, ho cercato di caricare i ragazzi e secondo me siamo anche arrivati bene. Hanno dato tutto, i cambi hanno dato vivacità, la partita è stata anche figlia di episodi, il primo gol è tocco di mano, era da annullare, lo hanno visto tutti, era da annullare e non trovo alibi anche in questo caso, ma sono errori che pesano. Dopo l’1-0 abbiamo reagito, abbiamo preso palo e sulla ripartenza il gol, ci gira anche male, dobbiamo accettarlo, c’è tanto dispiacere e delusione, ma non possiamo mollare. Ci dobbiamo credere”.
Reazione
“I ragazzi lo hanno sempre dimostrato. E’ stato un campionato difficile, questo è un altro momento difficile, anche questa è una mazzata, ho visto i ragazzi giù di morale. Ma dobbiamo accettarlo”.
Le tante sconfitte
“Indubbiamente i punti pesano, ma ora non contano più le posizioni in classifica, contano le motivazioni, le energie. Oggi hanno approfittato delle transizioni con giocatori veloci. Non dobbiamo pensare alla Champions, ma a dare il massimo. Come lo abbiamo fatto noi, anche gli altri possono fare passi falsi, per questo voglio che la squadra dia tutto”.
Rinnovo
“Anche quando facevo il calciatore del contratto e dei soldi non mi è mai importato nulla, faccio questo lavoro h24, amo il mio lavoro, lo faccio per me e per chi mi ama, per i miei giocatori, non è un anno in più di contratto che mi cambia le cose. Dispiace se i tifosi sono un po’ arrabbiati, ma li capisco, anche noi siamo arrabbiati e delusi. Per il percorso che abbiamo fatto, meritavamo di più. Lo dico perché ci credo su questo, per le prestazioni, gli shock avuti, il percorso fatto, la crescita, meritavamo di più. Se siamo arrivati a giocarci la Champions anche a -2, secondo me non è tutto da buttare. La linea è sottile”.
Sul calo
Le analisi vanno fatte alla fine, quando il campionato finisce, si analizza tutto. A due giornate dalla fine non è giusto fare questi discorsi, ci sono stati sicuramente errori anche da parte mia, cose su cui ragionare, ma anche tante cose positive. Abbiamo valorizzato tanti giocatori, abbiamo battuto squadre importanti, l’Inter, la Juventus, la Roma e altre. Non è giusto fare le analisi ora, le faremo a fine campionato”.
Sugli infortunati
“Kean a fine partita col Betis ha sentito qualcosina alla gamba. Gudmundsson con il Betis aveva fastidio dietro alla coscia, ha tirato avanti e questo lo ha portato ad avere fastidio, anche se non si è allenato con la squadra è stato con noi, voleva esserci fino all’ultimo, ma metterlo per farlo stirare e fare un danno era come fare del male alla squadra. Questa mi sembrava la formazione più congeniale”.
In panchina c’erano ragazzi che potevano essere più adatti in quel ruolo rispetto ad inserire altri centrocampisti?
“Folorunsho secondo me ha fatto bene lì, anche a Verona. Ho fatto quello che ho provato in settimana, Colpani in quella posizione ha giocato con me l’anno scorso”.
Serie A
Milan, Boban svela un retroscena su Dani Olmo: “Era fatta, ma poi…”

Il retroscena di mercato svelato da Zvone Boban getta nuova luce sulle mancate operazioni del Milan con Dani Olmo e Dominik Szoboszlai.
Le trattative sfumate per Dani Olmo e Szoboszlai
Zvone Boban, ex dirigente del Milan, ha recentemente rivelato dettagli inediti su due trattative di mercato che avrebbero potuto cambiare il volto della squadra rossonera. Secondo quanto dichiarato da Boban, il Milan era vicino a chiudere l’accordo per Dani Olmo, con un’operazione praticamente conclusa a 18 milioni di euro più 2 di bonus. Nonostante l’accordo fosse stato raggiunto, la proprietà del club ha deciso di non procedere, lasciando sfumare l’opportunità di ingaggiare il talentuoso centrocampista spagnolo.
Milan, la storia si ripete con Szoboszlai
Non solo Dani Olmo: anche l’affare per Dominik Szoboszlai sembrava destinato a concludersi positivamente. Boban ha rivelato che l’operazione era stata definita per 20 milioni di euro, ma anche in questo caso l’intervento della proprietà ha impedito la finalizzazione dell’accordo. Questi retroscena svelano quanto le dinamiche interne al club possano influire sulle decisioni di mercato, lasciando i tifosi a chiedersi come sarebbero potute andare le cose con questi due talenti in squadra.
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Fonte: l’account X di Schira
I retroscena di mercato di Zvone #Boban a #Milan Hello: “Avevamo in pugno Dani #Olmo, ma la proprietà non ha voluto poi farlo. Era tutto accordato: si doveva magari alzare qualcosa, un’operazione da 18M +2. Poi abbiamo preso #Szoboszlai: tutto fatto a 20M, anche lì rinnegato” pic.twitter.com/AFLAGjU5x9
— Nicolò Schira (@NicoSchira) May 12, 2025
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