Serie A
Udinese-Empoli: curiosità e statistiche

Udinese-Empoli, match valido per la 25° giornata della Serie A, che andrà in scena il Bluenergy Stadium di Udine domenica 16 febbraio alle ore 15:00.
La sfida che andrà in scena questa domenica permetterà di raggiungere quota 37 per quanto riguarda la volte che queste due formazioni si sono scontrate nella loro storia. Il bilancio dimostra un sostanziale equilibrio che vede la formazione che domani sarà di casa (l’Udinese) in vantaggio con 14 sfide concluse con una vittoria. 10 invece sono le vittorie dell’Empoli, una sola sfida in meno rispetto a quelle terminate con un pareggio (di cui 11 su 36 fino ad ora).
Udinese-Empoli: i precedenti
Quella che andrà in scena domani alle 15:00 sarà una sfida che avrà tutte le carte in regola per far divertire i suoi spettatori. Dato che nonostante presenti ad oggi 25 su 36 clean sheets per entrambe le squadre nella sfida ( 14 Udinese e 11 Empoli) alcuni degli scontri più recenti hanno regalato notevoli emozioni. Come quello del 17 marzo 2022 che si concluse con un 4-1 in favore dell’Udinese. Questa prestazioni non verrà sicuramente ricordata con gioia dai tifosi toscani dato che la loro squadra dall’inizio alla fine aveva mostrato seri problemi, venendo sostanzialmente dominata dai bianconeri. l’unica buona notizia in vista della sfida può essere sicuramente quella che nemmeno uno dei 3 autori dei goal segnati nella famigerata partita ad oggi è ancora presente tra le fila della rosa dell’Udinese: infatti nemmeno uno tra Beto (che segnò una doppietta), Udogie e Deulofeu ad oggi gioca ancora per la squadra.
Delle 17 sfide tra Udinese ed Empoli giocato in Friuli sono state 10 (sulle 14 totali) le vittorie della formazione di casa, a discapito di 5 pareggi e due sconfitte. Delineando così un netto precedente in suo favore, tenendo anche conto del fatto che ha mantenuto la porta inviolata contro la formazione toscana in entrambe le due ultime sfide.

Udinese’s Gerard Deulofeu portrait during italian soccer Serie A match Udinese Calcio vs AC Milan at the Friuli – Dacia Arena stadium in Udine, Italy, December 11, 2021 – Credit: Ettore Griffoni
Serie A
Torino, Elmas per rimanere deve tagliarsi lo stipendio

Calciomercato Torino, l’ingaggio del giocatore della Macedonia ora è 3 milioni a stagione. Cifra troppo alta per le casse granata.
Si pensa già al calciomercato in casa Torino, le ultime 9 partite saranno fondamentali per la squadra di Vanoli sopratutto per determinare su chi rimarrà e chi andrà via. Per quanto riguarda chi rimane, il primo posto è occupato da Eljif Elmas. Urbano Cairo, qualora dovesse riscattarlo, dovrà sborsare una cifra attorno ai 17 milioni di euro al Lipsia.
Torino, Elmas ha già conquistato tutti
Finora il macedone ha dimostrato di meritarsi questo riscatto. Ha già fatto tre gol con i granata, il primo sublime contro il Bologna e poi altre due perle contro Monza e Parma, ma ancora deve sbloccarsi in casa, magari capiterà domenica 6 aprile contro il Verona. Nessuno nella rosa del Torino ha le sue qualità offensive. All’inizio qualche dubbio c’era, sopratutto per via della sua condizione fisica: visto gli ultimi infortuni con la squadra tedesca.
Il problema dello stipendio
Ma se il macedone volesse rimanere dovrebbe abbassarsi lo stipendio. Al Napoli Elmas guadagnava 2 milioni di euro a stagione e, quando è stato venduto al Lipsia, la squadra tedesca gli garantiva uno stipendio di 3 milioni di euro netti a stagione. Ma come riportato prima, qualora dovesse essere riscatto, il DT Davide Vagnati avrà da lavorare per cercare di ridurre lo stipendio ad Elmas: visto che la cifra attuale è superiore al tetto ingaggi granata. Considerando che tra i tre dei giocatori più forti in rosa, Samuele Ricci, Cesare Casadei ed infine Che Adams, guadagnano rispettivamente 2,8 1 e 1,8 milioni circa.
Insomma a Torino si sta già lavorando in vista della prossima stagione. Urbano Cairo e il DT Vagnati sono già sicuramente a lavoro per cercare di formare una rosa già competitiva e all’altezza delle aspettative della squadra granata, magari con l’ambizione di puntare a qualche coppa europea.
Sandro Trovò
Serie A
Milan, Di Marzio: “Il DS dopo Pasqua. Paratici e Tare…”

Il Milan si prepara per la sfida contro il Napoli, mentre si discute della scelta del nuovo direttore sportivo e si attende il ritorno di Ibrahimovic.
Il ritorno alla Serie A è alle porte e per il Milan è tempo di prepararsi alla grande sfida di domenica sera contro il Napoli. Il tecnico rossonero, Sergio Conceicao, sta recuperando tutti i nazionali e sta preparando la partita a Milanello, dove anche l’amministratore delegato Giorgio Furlani è presente. In vista del momento cruciale della stagione, sembra che la società voglia mostrare la sua vicinanza alla squadra, impegnata anche in Coppa Italia contro l’Inter.

ZLATAN IBRAHIMOVIC PENSIEROSO GUARDA IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, si rivede anche Ibrahimovic: la scelta sul direttore sportivo
Nelle prossime giornate, inoltre, si attende a Milanello anche Zlatan Ibrahimovic, un segnale in più della vicinanza della società alla squadra. Tra le questioni in sospeso, ci sarebbe anche la scelta del nuovo direttore sportivo per la prossima stagione. Secondo quanto riportato da Manuele Baiocchini, la decisione verrà presa definitivamente dopo Pasqua. Paratici resta sempre in pole position, ma Tare è un’opzione da non escludere, visto il suo recente incontro con Furlani (dopo aver incontrato anche Cardinale e Ibrahimovic).
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Fonte: Gianluca Di Marzio
Serie A
Tacchinardi: “Tudor è l’uomo giusto per la Juve”

Alessio Tacchinardi sostiene Igor Tudor come guida ideale per la Juventus, elogiandone la capacità di infondere determinazione e disciplina.
In un momento cruciale per la Juventus, l’ex centrocampista bianconero Alessio Tacchinardi ha espresso un forte sostegno per Igor Tudor come prossimo allenatore del club. Tacchinardi, intervenuto sui social, ha dichiarato: “Non ho dubbi: Tudor è l’uomo giusto per la Juve in questo momento. È un lottatore, sa cosa vuol dire indossare la maglia della Juventus”.
Queste parole sottolineano la fiducia di Tacchinardi nelle capacità di Tudor di instaurare un legame immediato e positivo con la squadra. La sua esperienza come ex giocatore e la sua grinta sono elementi chiave che potrebbero portare nuova energia alla formazione torinese. La scelta di un modulo 3-4-2-1, con Dusan Vlahovic come punta di diamante, potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro della Juve.
Il ruolo di Tudor come “sergente di ferro buono”
Tacchinardi non ha esitato a descrivere Tudor come un “sergente di ferro buono”, riconoscendo la capacità del tecnico di coniugare disciplina e comprensione. Questo mix di rigore tattico e abilità nel gestire il gruppo potrebbe essere la soluzione per risollevare le sorti della Juventus in campionato e in Europa. L’approccio di Tudor promette non solo di rafforzare la difesa ma anche di valorizzare il talento offensivo di giocatori chiave come Vlahovic.
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Fonte: l’account X di Schira
#Tacchinardi: “Non ho dubbi: #Tudor è l’uomo giusto per la #Juve in questo momento. È un lottatore, sa cosa vuol dire indossare la maglia della #Juventus. Saprà creare subito il feeling con la squadra. Igor è un sergente di ferro buono. Tatticamente giocherà 3-4-2-1 con Vlahovic” pic.twitter.com/SgyrPd5CO5
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 26, 2025
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