Serie A
Udinese-Lecce, Gotti: “È mancata lucidità. L’assenza di Banda si sente”
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Al termine di Udinese-Lecce, il tecnico dei giallorossi, Luca Gotti, è intervenuto in conferenza stampa per commentare la sconfitta della sua squadra.
Di seguito un estratto delle sue parole dopo la sconfitta in Udinese–Lecce.
Udinese-Lecce, le parole di Gotti
Il tecnico, riflettendo sul match, ha analizzato la prestazione della sua squadra.
“Abbiamo avuto l’opportunità di mettere maggiormente in difficoltà l’Udinese, ma non ci siamo riusciti. Successivamente abbiamo faticato a contenere la loro fisicità e ci siamo lasciati intimidire da qualche pallone vagante in area. Nel secondo tempo, l’Udinese ha iniziato a pressarci più nella nostra metà campo, ma dopo il primo giro di sostituzioni siamo riusciti a riprendere alcune situazioni viste nei primi 45 minuti. Tuttavia, un pallone perso malamente davanti alla nostra area ha portato al gran gol di Zemura“.
Passando ai cambi, il tecnico ha dichiarato: “Ci aspettiamo sempre tanto da tutti, ma oggi abbiamo prodotto meno rispetto alle altre partite. Avevamo diverse opzioni a centrocampo per superare la mediana dell’Udinese, ma siamo stati poco lucidi nelle scelte“.
Alla domanda se fosse mancata grinta, soprattutto considerando che Okoye non è stato mai seriamente impegnato, ha risposto: “Non saprei dire se sia mancata grinta o se dipenda dalle caratteristiche dei giocatori. Non abbiamo mai avuto problemi di atteggiamento, e fino a un quarto d’ora dalla fine abbiamo cercato di mantenere l’equilibrio per portare a casa almeno un punto. Dopo abbiamo provato a inserire attaccanti, ma purtroppo non è bastato”.
Riguardo alla prestazione di Dorgu, l’allenatore ha difeso il giocatore: “L’azione più pericolosa è nata proprio dalla sua parte, anche se oggi è stato meno continuo e brillante del solito. Non credo sia una questione di posizione. Ha avuto una buona occasione davanti al portiere su un movimento che avevamo preparato in allenamento”.
Infine, parlando dell’assenza di Banda, Gotti ha sottolineato quanto sta pesando la sua assenza. “Ci manca tanto nell’uno contro uno. Da quando sono qui, però, non l’ho mai avuto al 100%, a causa di un problema cronico al ginocchio. Stiamo seguendo un percorso di recupero di 12 giorni per averlo disponibile contro la Fiorentina, ma stiamo lavorando affinché possa tornare in piena forma e diventare una risorsa costante per la squadra”.
Serie A
Parma, tutti i numeri di Pecchia
![Parma, Pecchia](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/12/Pecchia.jpg)
Parma, il club emiliano cerca un nuovo allenatore dopo una serie di risultati deludenti. Ecco tutti i numeri della gestione di Pecchia.
Fabio Pecchia non sarà più l’allenatore del Parma. Sebbene manchi ancora l’ufficialità, la società ha già comunicato al tecnico l’esonero, ritenendo necessario un cambio di guida per risollevare la squadra. Vediamo ora nel dettaglio i numeri della gestione di Pecchia fino a questo momento
Parma, non si poteva andare avanti così…
I numeri parlano chiaro. Dopo 25 giornate di Serie A, i ducali hanno raccolto appena 20 punti, con una media di 0,80 a partita, frutto di 4 vittorie, 8 pareggi e 13 sconfitte. Decisiva per la scelta del club l’ultima sconfitta interna contro la Roma (0-1), che ha allungato a quattro la serie di ko consecutivi dopo quelli con Cagliari, Lecce e Milan. Inoltre, la difesa è tra le peggiori del campionato, con 54 reti subite, seconda solo all’Hellas Verona.
Ora il Parma è alla ricerca di un nuovo allenatore per provare a invertire la rotta e centrare la salvezza.
![Parma](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/12/Pecchia-1.jpg)
FABIO PECCHIA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Milan, Conceicao su Da Costa: “Terrò stretto quanto ha fatto per me”
![Milan](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/02/Depositphotos_642390118_S-e1738410853268.jpg)
L’allenatore del Milan, Sergio Conceicao, ha speso belle parole per ricordare il presidente del Porto, Pinto Da Costa, ai suoi funerali.
Sergio Conceicao, attuale tecnico del Milan era molto legato al presidente del Porto, Pinto Da Costa, recentemente scomparso. Il tecnico rossonero non ha voluto far mancare la propria vicinanza ad una persona a cui era molto legato.
![conceicao porto dinamo zagabria Milan](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/09/Depositphotos_722907486_S-e1735939911801.jpg)
Depositphotos_722907486_S
Milan, le parole di Conceicao
In seguito le parole emozionanti del portoghese:
“Se un’immagine vale più di mille parole, ci vorrebbero mille immagini per descrivere tutto ciò che rappresenti per me, Presidente. Ciò che hai fatto per il nostro FC Porto è più che noto, ciò che hai fatto per me, per la mia famiglia, lo terremo per sempre vicino ai nostri cuori. Questi ultimi tempi non sono stati facili, ma soprattutto ci sono decenni di collaborazione, complicità e amicizia. Una condivisione che non ha richiesto parole, gesti o espressioni. Quasi telepatia. Riposa in pace, amico mio, Presidente Jorge Nuno Pinto da Costa. Per sempre!”.
Serie A
Juventus, Inter battuta con la forza dell’età
![](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/02/Juventus-Inter.png)
La Juventus ieri ha battuto l’Inter per 1 a 0, ma il dato più clamoroso è l’età media dei bianconeri scesi in campo allo Stadium: 25 anni gli avversari 30.
La Juventus ha vinto il derby d’Italia contro l’Inter, ma il dato più curioso è l’età media della squadra scesa in campo allo Stadium è di 25 anni, la più dalla stagione 1994/95, invece l’Inter è scesa in campo con la squadra con l’età media più alta, 30 anni circa.
![Juventus, Inter battuta con una squadra giovane: età media dei bianconeri scesi in campo ieri è di 25 anni](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/02/FRANCISCO-CONCEICAO.jpg)
FRANCISCO CONCEICAO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, Inter battuta con la forza dei giovani, bianconeri under 25, nerazzurri over 30
Il derby d’Italia di ieri sera se lo è aggiudicato la Juventus che ha battuto l’Inter per 1 a 0. Ma ciò che desta più curiosità è l’età media della squadra scesa in campo allo Stadium contro i nerazzurri dal tecnico Thiago Motta: 25 anni circa.
E’ la Juventus più giovane dall’era dei 3 punti, cioè dalla stagione 1994/95. Ecco l’undici con relativa età schierato da Motta: Di Gregorio (27 anni); Weah (24 anni), Gatti (26 anni), Veiga (21 anni), Savona (21 anni); Thuram (23 anni), Koopmeiners (26 anni); Conceicao (22 anni), McKennie (26 anni), Nico Gonzalez (26 anni); Kolo Muani (26 anni).
Proprio la freschezza atletica della squadra bianconera è stata determinante per il successo: se nel primo tempo ha pagato il tasso d’inesperienza, nella seconda frazione di gioco invece è cresciuta notevolmente contro il calo fisico degli avversari nerazzurri, che invece sono scesi con l’età media più alta dal 1994/95, proprio 30 anni circa.
Insomma, la scelta del tecnico bianconeri di puntare su una squadra giovane ha pagato, in particolare Yildiz, Locatelli e Cambiaso. Invece, per il tecnico nerazzurro Inzaghi l’aver puntato su una squadra con età media stagionata ha pagato dal punto di vista atletico, cedendo proprio nel secondo tempo, basti pensare che ha puntato su due 1994 come Correa e Zielinski.
Quindi, il “progetto” targato Giuntoli e Motta ha avuto una bella soddisfazione ieri, con una rosa molto giovane che può guardare in prospettiva futura per riportare i bianconeri ad altissimi livelli in cui erano abituati solo qualche stagione fa.
H2H – L’Inter schiera il suo 11 titolare con l’età media più alta v Juventus in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria (30 anni e 306 giorni).
La Juventus schiera il suo 11 titolare con l’età media più bassa v Inter in Serie A dal 1994/95 (25 aa, 8 gg). Duello.#JuveInter
— OptaPaolo (@OptaPaolo) February 16, 2025
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