Serie A
Udinese, Lucca: “Da piccolo ero bravo a tennis. I miei compagni preferiti sono…”
L’attaccante dell’Udinese Lorenzo Lucca ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Repubblica in merito agli albori della propria carriera e all’attualità.
Di seguito un estratto delle sue parole.
Lucca tra passato e presente
“A tredici anni ero molto forte a tennis e il mio allenatore insisteva perché lasciassi il calcio. Ma fin da piccolo avevo scelto la palla grande, da prendere a calci, e sono contento così. Per me è l’anno fondamentale. Arrivare in doppia cifra sarebbe una consacrazione. Sto crescendo, lo sento.”
All’Udinese a quali compagni è più legato?
“Payero, Lautaro Giannetti, Iker Bravo, Pizarro, Zarraga. Giochiamo a carte e alla play, guardiamo le partite. Parlo bene spagnolo.”
Lo ha imparato a scuola?
“A scuola ero un disastro. Alle superiori mi hanno bocciato tre volte, pensavo solo al pallone. Le lingue le ho imparate nello spogliatoio.”
Serie A
Milan, Pulisic: “Giocare a San Siro è davvero stimolante”
Milan, l’attaccante rossonero, impegnato con la Nazionale USA, si racconta in conferenza stampa sul momento in rossonero e non solo.
Christian Pulisic si sta confermando uno dei giocatori più decisivi di questa stagione rossonera. Con 7 gol e 5 assist tra Serie A e Champions League, l’ex Chelsea sta dimostrando un talento e una leadership in campo che lo rendono fondamentale per la squadra allenata da Fonseca. Impegnato in questi giorni con la Nazionale degli Stati Uniti, Pulisic ha tenuto una conferenza stampa in cui ha parlato anche della sua esperienza a Milano e dei recenti successi in Europa, come la vittoria per 3-1 contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu, un trionfo che ha infuso nuova fiducia al gruppo. Ecco un estratto delle dichiarazioni di Pulisic.
Milan, le parole di Pulisic
Il successo del Milan sul Real Madrid ha fatto parlare il mondo, come lo ha vissuto da protagonista?
“Mi sono reso conto di aver affrontato il Real Madrid 8 volte in carriera, numero pazzesco in Champions League. L’ultima partita è stata uno sforzo incredibile della squadra, il mio connazionale Musah ha giocato un ruolo fondamentale all’interno della sfida e tutti hanno visto la sua importanza per la squadra. In generale è stato speciale andare in uno stadio come il Bernabeu e uscire vincenti.
La sua esperienza al Milan in generale come sta andando e quale è l’aspetto del club che le piace maggiormente?
“La parte migliore di essere al Milan è giocare a San Siro, dove c’è un’atmosfera speciale. E’ un posto incredibile per giocare, molto stimolante. Tutte le squadre si preparano in modo particolare per sfidare lì il Milan e questo lo rende ancora più speciale”.
Serie A
Serie A, Trevisani: “La realtà è che abbiamo arbitri scarsi”
Il giornalista Mediaset Riccardo Trevisani ha commentato a Terzo Tempo Calcio Napoli l’arbitraggio della Serie A, mettendo l’accento su alcuni episodi.
Il telecronista di Mediaset Riccardo Trevisani è intervenuto durante la trasmissione Terzo Tempo Calcio Napoli in onda su Televomero. Il giornalista è tornato sull’episodio del rigore assegnato a Inter-Napoli e, più in generale, sull’arbitraggio della Serie A.
Serie A, l’intervento di Riccardo Trevisani
Trevisani parte dalle polemiche legate allo strumento del VAR: “Il post-partita è stato fortemente dominato dalle polemiche sul VAR. Nel novembre 2019 Ancelotti disse ‘Basta con il VAR, devono arbitrare gli arbitri in campo’. Oggi Conte dice ‘Basta con gli arbitri, deve arbitrare il VAR’.
“Arbitri scarsi” in Serie A
La realtà è che abbiamo arbitri scarsi in campo e scarsi al VAR. Se diamo il via libera a discutere ogni intervento, non finiamo più. Per me, il contatto su Çalhanoğlu non è assolutamente rigore, ancora meno di quello su Politano a Empoli. Ogni volta entriamo in una discussione in cui, su cento persone, settanta la pensano in un modo e trenta in un altro”.
Sul rigore assegnato a Inter-Napoli
“Dal punto in cui si trova Mariani può sembrare che Dumfries subisca un pestone, quindi che sia rigore. Il problema è che il VAR vede chiaramente che non si tratta di un pestone, ma non può intervenire. Se giocatori come Dumfries si buttano, per arbitri che già non sono al livello di Collina, la gestione diventa complicatissima.
Nessun altro campionato fischierebbe un rigore così, tranne la Serie A. È deludente vedere che il protocollo non venga recepito. Anche per l’AIA e la UEFA è difficile, ma resta l’amarezza, perché un big match poteva essere deciso da questo episodio. Mariani ha arbitrato molto bene per 90 minuti, eppure verrà ricordato solo per quell’errore. È un peccato che resti quel marchio, anche se l’errore può capitare e il VAR non lo aiuta; è un circolo vizioso. Fa riflettere che il designatore arbitrale chieda ogni settimana di limitare i rigori facili, ma poi puntualmente ce n’è uno ogni settimana”.
Sul campionato di Serie A e su Napoli-Roma
Così Trevisani: “Sembra più la Premier League che la Serie A, con partite molto interessanti e scontri diretti tra le prime in classifica. Se sulla panchina della Roma ci fosse ancora Juric, sarebbe stato un impegno più semplice per il Napoli. Ma il cambio d’allenatore, con un tecnico esperto come Ranieri, porta sicuramente una scossa positiva. Per questo i giallorossi saranno un avversario più complicato di quanto si sarebbe pensato una settimana fa”.
Su Meret
“Meret è migliorato molto negli ultimi anni e ha giocato buone partite, ma secondo me ha sbagliato sia sul gol di Lookman che su quello di Çalhanoğlu”.
Serie A
Nela: “Ranieri la scelta migliore. Da giugno lo vedrei bene come dt”
L’ex terzino della Roma ha commentato la scelta di Ranieri come nuovo allenatore della Roma. Leggi con noi le parole di Nela.
Le parole di Nela
Cosa può dare Ranieri all’attuale Roma?
“Credo che sia la soluzione migliore. Penso che un traghettatore dalla portata di Ranieri potesse essere molto utile in un momento particolare di classifica, dell’andamento della squadra e anche per i romanisti. Poi a maggio se ne riparlerà, se la proprietà deciderà di prendere un altro tecnico, ma questa mi sembrava la soluzione più logica”.
Un ruolo dirigenziale per Ranieri.
“Se dovesse rimanere anche Ghisolfi, un direttore tecnico della caratura di Ranieri potrebbe essere utilissimo. Come ricordavi, anche lui ha detto che servirebbero altre figure, sono d’accordissimo su questo. Questo “alleggerirebbe”, se vogliamo dire così, il lavoro del presidente. Una volta strutturata la società, si può occupare dei suoi affari tranquillamente”.
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