Serie A
Udinese, Runjaić: “Dispiaciuto per Okoye e Davis, Monza buona squadra”

La conferenza stampa di Kosta Runjaić, allenatore dell’Udinese, in vista della trasferta di Monza. Tema principale gli infortuni di Okoye e Davis.
L’allenatore dell’Udinese Kosta Runjaić ha parlato in conferenza stampa in vista della prossima partita di campionato, che vedrà i friulani di scena a Monza lunedì 9 dicembre alle 20:45. Nonostante il buon piazzamento in classifica, i bianconeri hanno conquistato un solo punto nelle ultime 5 giornate: è necessario un cambio di marcia.
Udinese, le parole di Runjaić in conferenza stampa
Runjaić inizia parlando dei due nuovi infortunati.
Capitolo Okoye
“Non è mai un bene quando in settimana si perdono due giocatori importanti. A livello umano sono dispiaciuto per loro, per Okoye è la prima stagione da titolare fisso e fino a qua aveva offerto prestazioni molto buone. Fa parte però del gioco, c’è sempre un grado di rischio. Abbiamo Sava e Padelli per sostituirlo, sono ottimista che possano rimpiazzarlo al meglio“.
Su Davis
“A fine allenamento ha sentito un fastidio muscolare, può capitare, sono ottimista sul recupero, penso possa rientrare abbastanza velocemente ma non c’è mai la sicurezza sui tempi di recupero. Dovremo aspettare una, due, tre settimane per riaverlo a disposizione ma lavoreremo per riaverlo il più presto possibile“.
Difesa a 3 o a 4?
“Ci sono delle opzioni nella nostra squadra, giocatori che si allenano bene. Quando qualcosa non va come si vuole bisogna analizzare la situazione con lucidità, osservare come si allenano i giocatori. Non cambieremo la nostra direzione, sostituiremo il portiere e abbiamo opzioni per il reparto offensivo. Sul modulo non posso rivelarvi come giocheremo a Monza, è un vantaggio poter applicare entrambi i sistemi di gioco“.

Florian Thauvin ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’avversario
“Partita diffficile come tutte in Serie A, il Monza è una buona squadra, hanno trovato molti pareggi, hanno perso diverse partite di misura. Difendono bene, hanno giocatori di qualità e corsa, poi c’è uno dei migliori in Europa sulle palle alte. Dovremo mettere le giuste energie sul campo, sappiamo che non sarà facile, non dovremo metterci in difficoltà come contro il Genoa. Sarà fondamentale trovare punti come lo sarà per il Monza“.
Alcuni nomi nell’11 titolare
“Ebosse al posto di Kamara? Sono il mister e ho fatto io questa scelta. Sava o Padelli? Giocherà Sava salvo altri imprevisti. Ekkelenkamp o Zarraga? Tutto è possibile“.
Sulla cena di Natale in gruppo
“Volevamo un risultato positivo per poter passare una serata ancora più bella, è stata una bella occasione per conoscerci meglio, è stata una gran bella serata, sarebbe stato meglio farla dopo una vittoria, ma ha fatto bene partecipare a una serata tutti assieme, ogni tanto serate così fanno bene“.
Sul futuro
“Non mi piace guardare troppo in là, abbiamo una buona base, un buon mix tra giovani ed esperti. Bisogna calcolare anche l’età dei ragazzi, a inizio stagione nessuno avrebbe detto che potevamo avere una posizione d’alta classifica, poi è arrivato un momento più difficile. Bisogna analizzare i momenti con lucidità, abbiamo perso delle partite è vero, ma con prestazioni da cui trarre cose positive. Poi il calcio si basa sui risultati, vogliamo sostiture al meglio Okoye e Davis e fare punti“.

Isaak Touré in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le condizioni di Kristensen
“Sta meglio, altrimenti con il Genoa non sarebbe andato nemmeno in panchina. Si sta allenando ormai da due settimane, deve recuperare la condizione, non abbiamo tutti i difensori, ma fino ad ora hanno sempre fatto buone prestazioni. Kristensen si sta adattando al ritmo delle partite“.
Sull’errore di Touré contro il Genoa
“Era evitabile, abbiamo giocato in 10 tutta la partita, abbiamo subito gol subito dopo il rosso, non è facile, perciò non solo io ma anche Inler, i suoi compagni hanno parlato con Touré, un ragazzo giovane che sta crescendo, lo aiuteremo a crescere. Sa di dover lavorare duro, ha commesso errori che possono capitare, ma se capitano a un difensore poi spesso prendi gol. Forse aveva bisogno di più tempo ma ha dovuto giocare tante gare di fila, dobbiamo guardare a quello che ha fatto di buono e lavorare per far sì che tutti possano migliorare”
Queste le parole dell’allenatore dell’Udinese.
Serie A
Juventus, Tudor e i giocatori da lui criticati: la gestione

L’allenatore della Juventus, Igor Tudor, insieme alla gestione di Koopmeiners e McKennie, si trova davanti delle situazioni da risolvere con alcuni giocatori.
Igor Tudor a muso duro con un manipolo di giocatori. Tutto perché si è sentito deluso. Aveva inserito quattro – cinque, con Savona – cambi di qualità, per alzare il livello tecnico e agonistico di una Juve che iniziava ad avere le gambe molli. Ma non ha avuto nulla. Come spesso è capitato poi in una stagione in cui ha prevalso più l’ego del collettivo, più l’io del noi. Kolo Muani, Conceicao, Cambiaso e Weah sono finiti sotto la lente d’ingrandimento di tutti, ambiente incluso.

RANDAL KOLO MUANI FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus: la situazione
Il tecnico croato ha preferito parlare fuori dai denti già da subito. Questo per evitare cali d’attenzione, pensare che tutto sia fondamentalmente risolto. Del resto, la stagione della Vecchia Signora è stata un susseguirsi di incendi mai del tutto sventati, o comunque trattati come cose di poco conto e invece divampati nel momento più complicato della stagione. E’ stato il grande dramma di Thiago Motta, che stava per diventare un punto di non ritorno del club. Per questo, meglio mettere le cose in chiaro fin da subito, richiamando tutti all’attenzione e alla serietà.
Cosa rischia questo manipolo di giocatori? Nulla a quanto pare, almeno non nell’immediato. Il tecnico della Juventus, infatti, sta pensando a Cambiaso come sostituto di McKennie. Ovviamente tutto dipenderà dall’americano: qualora non dovesse essere della partita a Parma spazio quindi al ragazzo di Genova. Se anche Koopmeiners non riuscisse a recuperare, spazio a Weah, con Nico Gonzalez avanzato. Così l’obiettivo è ripartire senza problemi, con un unico mantra: c’è una sola partita a settimana, “c’è gente forte” – come dice l’allenatore – e allora nulla è sicuro. Le gerarchie su tutte.
Quale futuro all’orizzonte?
Tanti gli interrogativi che si intrecciano nel futuro bianconero. Il pensiero primario non può non andare sulle situazioni di Kolo Muani, Conceiçao e Cambiaso. Che destino per loro?. La guida tecnica sarà cruciale in questo discorso. Per adesso è salda tra le mani di Igor Tudor, ma chissà tra qualche settimana. Da tutte queste variabili resta impossibile dare una risposta certa. La Juventus ripartirà da altri se si considerano i prestiti, o più semplicemente il mercato la farà da padrone?. Per intenderci: se arriva l’offerta giusta…
Serie A
Atalanta, il primo rinforzo arriva in dirigenza

L’Atalanta ha il piacere di annunciare un nuovo innesto nella catena di comando. Nel settore dell’area tecnico sportiva è arrivato John Murtough.
E’ con un comunicato stampa ufficiale che il club bergamasco ha presentato il proprio nuovo acquisto, ma questa volta non si tratta di un calciatore, bensì di un dirigente: ovvero John Murtough.
La carriera del manager sportivo è tutt’altro che banale; infatti, se si va a sbirciare in TransferMarkt appare chiarissimo che non si sta parlando di una personalità improvvisata.
Murtough ha lavorato in varie mansioni manageriali nel Manchester United dal 2013 fino al 2024. Prima di questo periodo era stato impegnato dal 2008 fino a giugno 2012 nell’Everton, ma non solo.
Si tratterebbe, quindi, di una personalità manageriale di peso, molto noto nell’ambiente ed avvezzo a trattare con club blasonati e mercati stranieri.

SEAD KOLASINAC E MARCO CARNESECCHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’Atalanta vuole crescere ancora
Di seguito il comunicato della Dea:
“Atalanta BC comunica un nuovo ingresso a livello dirigenziale nell’Area Sportiva del Club, della quale entra a far parte con effetto immediato in qualità di Director of Global Development il signor John Murtough. Il 54enne dirigente inglese, che sarà coordinato dal Direttore Sportivo Tony D’Amico, va a potenziare un’area che mira a sviluppare ulteriormente la propria visione internazionale”
Il club nerazzurro sta palesemente virando verso la conquista di una maggiore capacità e presa anche a livello internazionale e questo è in linea con le ultime stagioni decisamente positive.
Il club si è fatto valere sia in Serie A che nelle competizioni europee ed ora sta cambiano, progressivamente, pelle per potersi presentare in modo sempre più competitivo a tutti i livelli.
Il dirigente inglese è alla prima esperienza nel campionato italiano di Serie A, ma ha collezionato, come accennato prima, a vari ruoli nel campionato inglese. Tra Manchester United, Everton, Fulham, Coventry City ecc.
La famiglia Percassi e la famiglia Pagliuca hanno mostrato al mondo del calcio che loro vogliono esserci e che, probabilmente, ci saranno.
Serie A
Lazio-Roma, come procede la ricerca dei colpevoli?

Lazio-Roma ha lasciato il segno, non solo per la passione dei tifosi ma per le scene di violenza ai danni della città e delle forze dell’ordine in servizio
Non si sono affatto raffreddati gli animi degli inquirenti a seguito dei fatti (per meglio dire, degli scontri) nel pre-partita di Lazio-Roma. I feriti, che in prima battuta sembravano già una cifra abbastanza importante (13 tra gli agenti delle forze dell’ordine) sono saliti a 24.
Sembra sempre più uno scenario da film apocalittico più che un pre-partita del derby capitolino.
Ed è diventata una vera e propria caccia agli uomini coinvolti.

LA CURVA SUD ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio-Roma, un altro derby macchiato dagli scontri
Quella che sarebbe dovuta essere una domenica di sport, si è trasformata in una guerriglia urbana combattuta addirittura su due fronti in simultanea e che ha messo davvero in difficoltà le forze dell’ordine, presenti per impedire alle due tifoserie di entrare in contatto.
Proprio di oggi è la richiesta del Giudice Sportivo di procedere con un supplemento di indagine perché l’obiettivo è quello di trovare i colpevoli.
Gli inquirenti non hanno alcuna intenzione di soprassedere e vogliono andare fino in fondo per consegnare alla giustizia i violenti.
A rendere le indagini complesse è il numero dei tifosi (a volto coperto) implicati negli scontri: Infatti, quasi 500 ultras della Roma si sono scagliati contro la Polizia per raggiungere i supporter biancocelesti.
E la città è diventata un campo di battaglia con circa 2000 agenti presenti. Numeri che parlano chiaro e che mostrano un ambiente (quello delle tifoserie) che si sente, troppo spesso, al di sopra della legge. Oltre che un pessimo esempio che nulla ha a che fare con lo sport.
Per ora è stato arrestato un tifoso che sembrerebbe coinvolto negli scontri ma la ricerca è ancora aperta.
In tutto ciò il calcio è proprio la parte lesa: azioni di questo tipo potrebbero allontanare le famiglie dall’esperienza negli stadi e questo sarebbe solo un male per il mondo del calcio.
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