Udinese, un Sottil congedo

L’ex tecnico dell’Udinese Andrea Sottil valuta il suo esonero dalla panchina friulana. 

Udinese, Sottil rimpianto, Sottil congedo

Per parlare della sua ultima delusione professionale ha atteso un paio di giorni.

Ormai ex tecnico dell’Udinese, Andrea Sottil non voleva farsi prendere dall’impeto e si è così preso un po’ di tempo per misurare le parole. Nessun risentimento contro alcuno. Ma l’amarezza per non avere potuto dimostrare che, con lui  ancora al timone, il vento sarebbe potuto comunque cambiare portando la barca Udinese in acque più tranquille gli affiora. 

“Dispiace moltissimo sia finita così – dice rivolgendosi direttamente ai tifosi friulani con parole riprese da Udinese blog – ho dato l’anima e questo finale fa ancora più male, voglio ringraziare tutti coloro che hanno fatto parte di questo lungo viaggio, chi ci ha sempre sostenuto e ha lavorato insieme a me”.  

Un congedo ecumenico con qualche spruzzo di filosofia. Della serie: se non puoi cambiare le cose a nulla serve farsi radiocomandare dall’ira funesta.

Anzi, prevale la gratitudine per un’esperienza che fa comunque curriculum e spendibilità per le prossime opportunità calcistiche. “Sono e sarò sempre grato a questa famiglia- conclude- sono e sarò sempre un tifoso dell’Udinese”.  

Una stagione fa, quando aveva affrontato quel Monza che si appresta ora ad affrontare, l’Udinese uscì vincente. E sulla panchina dei friulani c’era lui. Non potersi concedere un tentativo di replica di sicuro gli duole. Ma l’amore, anche nel calcio, spesso sopravvive ai rovesci. Specialmente se alla squadra a cui lo riservi hai dato, oltreché un contributo da allenatore, uno da calciatore fatto di  87 presenze e sei reti tra 1999 e 2003.