Serie A
Ultimissime Juventus, tegola per Allegri: Rabiot positivo

Ultimissime Juventus, il centrocampista transalpino Rabiot è risultato positivo al Coronavirus, col calciatore che dunque salterà la finale di Nations League.
Adrien Rabiot è positivo al Covid, lo comunica la nazionale Francese, che sarà costretta a fare a meno del proprio centrocampista contro le furie rosse di Enrique, che hanno battuto la nazionale nostrana in semifinale.
Quello che preoccupa e desta sospetti è la sostanziosa presenza dello stesso calciatore bianconero, giovedì scorso, contro il Belgio. I 75 minuti giocati in campo regolarmente potrebbero infatti creare più di una grana sia alla nazionale di Rabiot, sia a quella di Lukaku, uscito sconfitto contro i cugini di Francia dopo una partita incredibile, giocata col fiato sospeso. Tegola dunque non solo per Dechamps, che dovrà adesso trovare una soluzione alternativa, ma anche per Massimiliano Allegri, che rischia di dover fare a meno di uno dei suoi perni per la partita contro la Roma.
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Ultimissime Juventus, tegola per Agnelli: Rabiot positivo
Calciatore francese che sarà dunque costretto ad abbandonare i proprio compagni proprio in finale, nella speranza di poter essere a disposizione del tecnico toscano, per la sfida di campionato contro la squadra giallorossa, che dopo la sconfitta nel derby contro la Lazio, sembra aver già ritrovato fiducia e risultati, inserendosi di diritto nella lotta per un posto nell’Europa che conta.
Una preoccupazione non da poco per la vecchia signora, che dovrà studiare già da ora delle soluzioni alternative al calciatore francese, che se non dovesse riuscire a negativizzarsi nei tempi prestabiliti, dovrà lasciare vacante il posto che, sovente, occupa al centro del rettangolo di gioco.
Serie A
Frattesi-Barella, occasione (quasi) inedita: l’Inter riscopre una coppia mai nata

Frattesi e Barella, coppia quasi mai vista all’Inter: stasera potrebbe cambiare tutto. Occasione per una soluzione mai davvero provata.
Davide Frattesi, nell’estate del 2023, aveva l’imbarazzo della scelta. Mezza Serie A lo corteggiava, ma alla fine ha deciso di mettersi alla prova all’Inter, consapevole della concorrenza in quello che, numeri alla mano, è il centrocampo più forte del campionato. Una scelta di ambizione, fatta per giocare al massimo livello, in una squadra reduce dalla finale di Champions League e con l’obiettivo di tornarci.
Fino a oggi, però, il suo inserimento non è stato semplice. Mkhitaryan è un titolare fisso e Barella il terzo giocatore più utilizzato della rosa. Frattesi ha avuto meno spazio del previsto e, nelle poche occasioni avute, ha alternato buone prestazioni ad altre meno brillanti. Nell’ultima gara contro l’Udinese, però, è sembrato tornato in forma, al di là del gol (il suo marchio di fabbrica). Oggi, se partirà titolare, sarà solo l’ottava volta che giocherà insieme a Barella in un anno e mezzo: un dato sorprendente, considerando che l’ex Sassuolo era arrivato con l’idea di formare proprio con lui una coppia in mezzo al campo.

Nicolo Barella of Fc Internazionale during the Serie A match beetween Fc Internazionale and Atalanta Bc at Stadio Giuseppe Meazza on May 27, 2023 in Milan Italy .
Frattesi-Barella: perché hanno giocato così poco insieme?
Non è una semplice casualità. Il primo motivo è la fiducia totale di Inzaghi in Mkhitaryan, che continua a garantire equilibrio e qualità, tanto da lasciare pochissimo spazio persino a Zielinski, arrivato per essere un potenziale titolare. Il secondo è di natura tattica: Frattesi e Barella hanno caratteristiche troppo simili (più nei movimenti che nella tecnica), e questo ha portato Inzaghi a non schierarli quasi mai insieme.
Inter, oggi può cambiare tutto
Stasera, però, le esigenze della squadra potrebbero portare a una soluzione diversa. Con Zielinski indisponibile e Mkhitaryan che non può giocarle tutte, Frattesi potrebbe finalmente avere la sua occasione al fianco di Barella. Un esperimento forzato dalle circostanze, ma che potrebbe rivelarsi una sorpresa interessante.
Serie A
Napoli, le ambizioni Scudetto passano dagli infortuni

Il Napoli di Conte ci crede spinto, anche, dalle performances di una squadra in forma che vuole dar fastidio all’Inter e conquistare il campionato.
Antonio Conte già pensa alla prossima gara; depennata quella con il Milan (vinta 2-1) ora si deve guardare avanti e l’obiettivo è mettere distacco con chi insegue e acciuffare l’Inter.
Dopotutto il Napoli sa bene che -3 punti dalla capolista nerazzurra sono raggiungibili ma ci vuole costanza e non bisogna mollare.
Prossima gara per i partenopei sarà in trasferta contro il Bologna (reduce dalla netta vittoria in semifinale di Coppa Italia) e poi 7 squadre di medio bassa classifica.

André-Frank Anguissa rammaricato ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il Napoli deve fare i conti con alcuni infortuni
Per Conte e la sua squadra c’è, quindi, lo scoglio Bologna di Italiano: forse la squadra peggiore da affrontare in questo momento della stagione.
Dopo la gara con i rossoneri, il tecnico dei partenopei ha sottolineato che “Se abbiamo tutti a disposizione possiamo dare fastidio davvero fino alla fine”.
Gli infortuni, infatti, continuano a pesare “Quando sono mancate le forze ad Anguissa e Neres – ma anche quando è uscito Lobotka – è diventata una gara difficile. Mi auguro di recuperare tutti. Così daremo fastidio altrimenti qualcosina per strada la possiamo lasciare”.
Ora si punta a rimettere in campo gli infortunati come, per esempio: McTominay (out nell’ultima partita per influenza), Spinazzola (fuori per affaticamento) e infine Lobotka che doveva smaltire dei crampi.
Per Conte non è stato affatto facile gestire un’infermeria così piena e si è visto costretto anche a cambi di modulo in corsa ma, nonostante questo, la squadra ha tenuto la testa alto ed ha dimostrato di voler vincere il campionato.
Certo è che la concorrenza con i nerazzurri si sta facendo molto intensa ma, dall’altra parte, il club milanese ha anche la partecipazione alla Champions League che potrebbe affaticarla e renderla meno incisiva in campionato.
Per il Napoli, quindi, è ancora tutto aperto.
Serie A
Lazio, un Tavares in più fa tutta la differenza del mondo

La Lazio ha certamente bisogno di Tavares perché il giocatore si è rivelato, più volte, decisivo. L’unico problema è il rendimento claudicante.
Il coach Marco Baroni sa molto bene quanto un giocatore come Nuno Tavares sia importante per la sua Lazio.
Il giocatore portoghese – classe 2000 – è un pilastro del gioco del club biancocelesti ma, purtroppo, quest’anno è stato contrassegnato da una certa discontinuità fisica.
Se, il giocatore è stato estremamente produttivo a partire dal primo match della Lazio con il Milan, non si può dire che la situazione sia filata liscia: nelle ultime settimane il rendimento del portoghese è calato.

NUNO TAVARES PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
I numeri della Lazio con e senza il portoghese
Tavares ha giocato più match possibili fino al momento dello stop per infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo per due partite.
L’essere schierato come titolare fisso in Europa League non ha aiutato la ripresa fisica ed ha, probabilmente, portato alla resa fisica in Serie A: dopo l’infortunio con la Real Sociedad, Tavares si è infortunato ed è stato costretto al fermo sia contro la Fiorentina che contro il Cagliari.
Rientrato a marzo è riuscito, però, a poter partecipare alle sfide contro lo Viktoria Plzen ma ha dovuto saltare gli incontri con Udinese, Bologna e Torino.
Si tratta di un giocatore estremamente dotato e prezioso per il gioco proposto da Baroni e questo è evidente. Se Nuno Tavares è in campo, la Lazio è potenzialmente un club da Champions League e questo è, ormai, un dato di fatto.
La statistica parla chiaro: con il portoghese in campo la Lazio – negli ultimi sei match disputati – ha collezionato tre vittorie e tre pareggi. Quindi prestazioni positive.
Senza Tavares, di contro, la Lazio sembra essere un’altra squadra: una sola vittoria in ben cinque partite (cinque gol segnati e ben dieci gol subiti).
L’ex dell’Arsenal sembra essere molto più di una pedina utile per il gioco ma, a questo punto, anche una sorta di calamita emotiva positiva per il rendimento generale della squadra in campo.
La buona notizia è che il giocatore si è allenato regolarmente in gruppo e dovrebbe essere pronto ma – a questo punto – occorrerà capire se il tecnico deciderà di fargli giocare più partite possibili o se dovrà scegliere tra Atalanta e Roma e il doppio scontro con il Bodo/Glimt.
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