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Venezia, Oristanio: “Lasciare l’Inter scelta forte. I pochi punti? E’ solo questione di tempo”

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L’esterno offensivo cresciuto nelle giovanili nerazzurre ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla scelta fatta in estate. Leggi con noi le parole di Oristanio.

Gaetano Oristanio sta trovando un minutaggio importante nel Venezia di Di Francesco, e il gol segnato contro il Verona testimonia la sua crescita progressiva come giovane talento azzurro. Lo stesso giocatore, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, è tornato sulla scelta fatta in estate e sulle sue esperienze all’estero.

Oristanio

Le parole di Oristanio

Il suo momento.

La condizione sta migliorando. Non credo sia molto importante dove si gioca, oggi l’importante è sapersi adattare. Ciò che non cambia sono le idee, il calcio propositivo che il mister ci trasmette. Tre metri più avanti o dietro non fa differenza“.

Sui pochi punti raccolti.
“Non è stato un avvio facilissimo. Tante partite difficili, tante fuori casa. Ma dobbiamo continuare a lavorare su questa strada, mister e società ci supportano. I risultati arriveranno, siamo un gruppo unito e forte“.

L’addio all’Inter.
So che un quinquennale è una scelta forte. All’Inter ho fatto un bellissimo percorso, ero arrivato a 13 anni, lì sono cresciuto. Ma non mi guardo indietro”.

L’essere mancini.
“Io voglio pensarla così. Abbiamo un tocco di eleganza in più, e poi i più grandi sono stati mancini“.

L’utilizzo del corpo e delle braccia.
“Questa è una cosa che ho imparato e l’anno scorso con mister Ranieri l’ho affinata lavorando spalle alla porta. Nasco trequartista, esterno, preferisco il dribbling, la sterzata, l’attacco della profondità, l’istintività. La protezione della palla l’ho costruita nel tempo“.

La sfida contro Ruggeri.
“Carissimo amico e compagno. Come del resto Filip Stankovic, che ho ritrovato a Venezia. Io e lui siamo indivisibili”.

L’esperienza al Volendam.
Un’esperienza fondamentale. Consiglio a tutti di andare all’estero, impari una nuova cultura e un nuovo calcio. Puoi sbagliare e crescere”.

Serie A

Serie A, monte ingaggi: la graduatoria

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Serie A

L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport fa il punto sul monte ingaggi lordo delle squadre di Serie A, confermando un sorpasso significativo.

serie a

L’Inter è ora al primo posto per spese salariali, superando la Juventus, che scende al secondo posto.

Si tratta della prima volta dalla stagione 2012/13 che i nerazzurri guidano questa classifica. A completare il podio c’è il Milan, che però è il primo club a scendere sotto i 100 milioni di euro lordi di ingaggi per i giocatori della prima squadra.

In generale, rispetto alla stagione 2020/21, i salari complessivi in Serie A sono in calo. Un dato interessante è l’impatto del Como, che si posiziona sorprendentemente nella parte sinistra della classifica, evidenziando la crescita di questa realtà.

Per quanto riguarda la gestione oculata degli stipendi, Hellas Verona, Empoli e Lecce si confermano le squadre più parsimoniose, continuando su questa linea anche rispetto allo scorso anno.

Queste squadre spendono meno di tutte le nuove promosse della Serie A.

MONTE STIPENDI AL LORDO IN SERIE A (in milioni di euro)
1. Inter 141,7
2. Juventus 113,8
3. Milan 96,6
4. Roma 87,9
5. Napoli 85,7
6. Lazio 68,3
7. Atalanta 56,2
8. Fiorentina 55,9
9. Torino 44,3
10. Como 35,3
11. Bologna 35,1
12. Genoa 33,5
13. Monza 32,4
14. Udinese 27,7
15. Cagliari 24,6
16. Venezia 24,3
17. Parma 24,1
18. Hellas Verona 20,7
19. Empoli 20,6
20. Lecce 19,9

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Serie A

Como, Fabregas: “Lavoriamo per tenere il possesso. Il Parma…”

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L’allenatore del Como Cesc Fabregas ha preso parte alla conferenza stampa pre-gara in vista dell’impegno di sabato contro il Parma valido per l’ottava giornata di Serie A.

Di seguito un estratto delle sue parole.

La conferenza di Fabregas

“Abbiamo lavorato per migliorare e crescere, ma anche riposare mentalmente. Fase difensiva, possesso palla, ultimo quarto di gara: sono gli aspetti su cui abbiamo lavorato, perché bisogna migliorare. Dobbiamo gestire meglio la palla nei momenti cruciali.”

Quali sono le caratteristiche del gioco di questo Como?
“Quando abbiamo la palla siamo aggressivi, sono gli altri che ci corrono dietro. Senza palla ci stanchiamo di più. Il calcio è così: senza palla è tutto più faticoso. Lavoriamo per questo, per mantenere il possesso il più possibile.”

Il Parma ha vari calciatori importanti, su chi dovete prestare più attenzione?
“È una squadra che mi piace molto, non ha cambiato tanto, è stato un piacere analizzarla e affrontarla l’anno scorso. Ha almeno quattro giocatori importanti. L’obiettivo di Como e Parma è lo stesso in questo campionato. Metterò in campo la squadra migliore.

Il Parma è giovane, gioca senza paura, sono tre-quattro anni di lavoro che si vedono. Man e Mihaila sono due ottimi giocatori, poi c’è la fisicità di Som ed Hernani, il talento di Bernabè, che è molto vicino ad andare nella nazionale spagnola. Squadra forte, divertente, con idee chiare.”

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Serie A

Inter, Frattesi torna a Roma in veste da attaccante

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Davide Frattesi, uno dei protagonisti della partita Israele-Italia

Frattesi cresciuto nelle giovanili di Roma e Lazio, torna nella capitale da avversario e lo fa in veste da bomber, dopo l’ennesimo gol in Nazionale.

Davide Frattesi è nato a Roma il 22 settembre 1999, nello specifico nella borgata di Fidene. Dal calcio di strada è stato prelevato dalla Lazio, società in cui ha imparato i fondamentali del gioco del calcio. Successivamente ha fatto il settore giovanile nella Roma, senza però mai esordire in prima squadra. L’anno scorso vagava l’opportunità di tornare nella sua città natale, nel momento in cui sia la Roma che la Lazio si erano interessate fortemente al giocatore.

Frattesi però, ha scelto con la testa di andare nella squadra al momento più blasonata d’Italia, ovvero l’Inter, per vincere trofei, confrontarsi con grandi campioni ed affermarsi come giocatore. La frequenza con la quale è stato impiegato sarebbe sicuramente stata maggiore altrove, vista la qualità nel reparto di centrocampo nerazzurro, ma nonostante questo, il giocatore si è sempre detto soddisfatto della sua scelta e si è ritagliato il suo spazio.

Frattesi punto fermo della Nazionale

Frattesi ha sempre dimostrato di avere un gran fiuto del gol: 11 gol in due stagioni con il Sassuolo, giocando come secondo di centrocampo in un 4-2-3-1 e 8 gol lo scorso anno con la maglia nerazzurra. A questi suoi dati però, bisogna ovviamente aggiungere anche gli 8 gol con la maglia della Nazionale segnati in 23 partite disputate: più di 1 gol ogni 3 partite. Sono dei numeri veramente impressionanti se consideriamo che è a tutti gli effetti un centrocampista. Le sue caratteristiche principali sono ovviamente l’inserimento senza palla e l’attacco della profondità, ma deve migliorare qualcosina da un punto di vista tecnico per diventare veramente un giocatore di alto livello.

Roma-Inter, Frattesi torna nella capitale

Domenica sera ci sarà il big match di giornata tra Roma e Inter, partita in cui Frattesi farà rientro nella Capitale. La sua titolarità non è garantita, anche se Barella rientra da un infortunio dunque non ha di certo i 90 minuti sulle gambe. Il nuovo bomber della Nazionale non ha ancora mai segnato allo stadio Olimpico, ma i tifosi giallorossi, che avrebbero tanto voluto vederlo vestire la maglia della Roma, sperano non sia questa la volta in cui farà centro nel loro stadio.

Roma

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