Serie A
Venezia, Radu: “Questa squadra crede nella salvezza, Stankovic per me è come un fratello minore”

Il calciatore del Venezia Ionut Radu ha rilasciato delle dichiarazioni nella conferenza stampa di presentazione del suo nuovo club
L’ex portiere di Genoa e Inter e attuale neo calciatore del Venezia Ionut Radu ha rilasciato delle dichiarazioni nella conferenza stampa di presentazione del suo nuovo club dove ha toccato vari temi legati alla sua carriera e sugli obiettivi legati alla sua nuova esperienza sotto la guida di mister Di Francesco.
Venezia, le parole di Radu

i tifosi del Venezia ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal nuovo acquisto del Venezia Ionut Radu nella conferenza stampa di presentazione:
Cosa ti ha spinto ad accettare l’offerta del Venezia ed a lasciare l’Inter?
“Sapevo che era la piazza giusta dove poter dimostrare il mio valore. Ho parlato con Filip Stankovic, che è come un fratello minore per me e lui mi ha parlato di quanto si sia trovato bene qui.
La sfortuna di uno può essere la fortuna di un altro nel calcio, ma è ovvio che mi dispiace tanto per lui e cercherò di dimostrare il mio valore continuando quanto di buono fatto da lui”.
Ti porti dietro una partita, quella contro il Bologna, nell’esperienza all’Inter. Ti ha segnato?
“Me lo sono portato dentro per un po’ di tempo, ma la vita ha momenti belli e meno belli, poi bisogna andare avanti e cerco di focalizzarmi sull’attualità e sul fare bene, ho cercato di cancellare quella serata”.
Che impressione ti ha dato l’ambiente?
“Ho trovato un ambiente molto sano, con persone che ti danno tutto e ti fanno dare tutto, non abbiamo scuse da questo punto di vista perché abbiamo persone che lavorano costantemente per farci rendere al meglio”.
E la squadra, come l’hai trovata?
“Abbiamo una squadra molto forte. Mi piace il modo con il quale il mister vuole giocare, mi piace tutto. Dobbiamo solo essere più concreti, ma questa cosa arriverà, arriverà la partita giusta che farà scattare la scintilla per toglierci grandi soddisfazioni”.
Di Francesco ti ha dato indicazioni particolari su come gestire il tuo ruolo?
“Il mister ci dà fiducia, ci chiede di giocare sempre, questo ci dà grande fiducia in noi stessi. Le sue idee sono molto chiare e se continuiamo così ci toglieremo belle soddisfazioni”.
Il problema del Venezia è soprattutto dato dal fatto che da 19 partite prendete sempre gol.
“Come portiere soffro più di tutti questo aspetto, sto cercando di fare il massimo perché non accada. Lì dobbiamo crescere da questo punto di vista, cercando di concedere meno. Piano piano la vittoria arriverà”.
Qual è stato il problema maggiore da dover superare nel giocare titolare dopo soli allenamenti?
“Magari l’ansia dopo tanto tempo in cui non giochi, ma l’ho superata. In questi mesi mi sono preparato ed avevo un obiettivo in testa. Non è facile, certo, da un anno e passa non giocavo.
Ma ho visto un detto da qualche parte che dice: lo sciocco prega per una strada più facile, l’uomo saggio prega per avere gambe più forti. Quest’anno mi è servito per fortificarmi, anche mentalmente, sono arrivato preparato, sapevo che sarebbe arrivato il momento”.
Quanto hai visto nel gruppo la voglia di credere nella salvezza?
“Se non ci credessimo non saremmo qui a parlare. Come dicevo abbiamo tutti i presupposti per fare bene. Non abbiamo scuse, questo mi motiva ogni giorno.
Ho trovato un gruppo molto carico, sappiamo quello che dobbiamo fare, sappiamo che ci basta solamente un episodio per dare una svolta alla stagione”.
L’impatto con Di Francesco?
“Ho parlato subito con lui al telefono, mi ha chiesto come sto, io gli ho detto che stavo bene. Poi sono venuto qua, mi ha spiegato un po’ le sue idee ed io ho cercato di metterle subito in campo”.
La scelta del numero 28?
“Ho mandato a mia sorella piccolina i numeri che c’erano a disposizione, ha scelto lei (ride, n.d.r.)”.
Con il Genoa?
“Sappiamo che è una gara difficile, ogni squadra cerca di raggiungere i propri obiettivi. Però come ho già detto ai miei compagni, ora dobbiamo andare in ogni partita con il pensiero di vincere.
Non possiamo fare calcoli o pensare che ci possa bastare un punto. Il pensiero di vincere ci porterà a vincere delle partite. Dobbiamo mettere in campo la grinta e la voglia di salvarci”.
Ti sei allenato con Ben Yedder che non è arrivato. Ma come stava?
“L’ho visto per la prima volta ieri allenarsi, si muove bene, ma mi ricordo quando mi ha fatto gol in Francia all’Auxerre. Ora non lo so dovete chiedere alla società”.
I tuoi idoli?
“Handanovic è stato un punto di riferimento. Era forte ed anche per la professionalità che aveva. Una macchina. Andava sempre per la sua strada dando il suo contributo, ha vinto meno di quello che meritava, è stato un grande portiere”.
Che ne pensi di Fila?
“E’ un ragazzo che si dà tanto da fare. Non parla tanto l’italiano, cerchiamo di aiutarlo ovviamente, il linguaggio del calcio è universale. Vincere è una parola che si capisce in tutte le lingue”.
Degli allenatori avuti in passato, cosa ti hanno lasciato Simone Inzaghi, Antonio Conte e Thiago Motta?
“Tutti gli allenatori mi hanno insegnato tanto, loro tre avevano tutti tanta voglia di vincere e me l’hanno trasmessa. Conte viveva per il calcio, solo per il calcio e la vittoria, per la voglia di far vedere di essere forte e di raggiungere quello che voleva nella vita
. Poi la professionalità, da parte di tutti e tre. Thiago Motta l’ho avuto agli inizi al Genoa e sono contento per lui, si merita di essere dov’è”.
Serie A
Empoli, D’Aversa: “Non voglio avere l’ansia del risultato”

In conferenza stampa Roberto D’Aversa, tecnico dell’Empoli, ha analizzato il match di domani contro il Cagliari in qualità di vero e proprio scontro diretto tra le squadre.
In qualità di tecnico dell’Empoli, in conferenza D’Aversa ha risposto ad alcune domande inerenti alla gara di domani, Empoli contro Cagliari: “Ai miei ragazzi chiedo gli stessi standard di Como migliorando l’aspetto realizzativo.”
Empoli, le parole di Roberto D’Aversa
Obbligati a fare risultato?
“Il termine obbligo non mi piace, perché non voglio l’ansia del risultato. Indubbiamente è importantissima, dobbiamo essere consapevoli che il post Coppa italia ci deve far trasformare la delusione in rabbia positiva. I nostri tifosi sono stati encomiabili e anche per loro dobbiamo fare il massimo. Si tratta di una partita importante, il campionato non finisce domani ma in primavera si decidono i destini delle squadre.”
Cosa dovrete fare contro una squadra che sta bene contro il Cagliari?
“Rispetto all’andata sono cambiate tante cose, ai miei ragazzi chiedo gli stessi standard di Como migliorando l’aspetto realizzativo. Siamo sempre stati offensivi, affrontiamo una squadra che gioca molto verticalizzando. Sono esperti, nell’ultima partita hanno trovato un risultato che forse non rispecchia l’andamento della gara perché sono stati molti bravi a concretizzare. Dobbiamo ragionare solo su noi stessi.”
Serie A
Roma-Juventus, probabili formazioni e dove vederla

Roma-Juventus, incontro valido per la 31^ giornata del campionato di Serie A 2024/25: le probabili scelte di Ranieri e Tudor e dove vedere il match.
Roma-Juventus è il posticipo domenicale della 31^ giornata di Serie A.
Primo vero e proprio banco di prova per la Juve di Igor Tudor che dopo aver battuto il Genoa dovrà vedersela con una diretta rivale per il quarto posto.
La truppa di Ranieri, squadra che negli ultimi mesi è stata implacabile come dimostrano le 7 vittorie consecutive, si è rilanciata pesantemente nella corsa per un piazzamento in Champions League, ed ora può sognare in grande visti gli ultimi risultati.
Di seguito le probabili formazioni e dove vedere il match.

L’ESULTANZA DI KOLO MUANI E KHEPHREN THURAM ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Qui Roma
A – 4 dalla zona Champions League, Ranieri dovrà scegliere sempre la miglior formazione possibile da mandare in campo. In porta giocherà l’insostituibile Svilar e, davanti a lui, Mancini, Hummels – favorito dopo l’infortunio di Rensch contro il Cagliari e Celik ancora in dubbio – e Ndicka, comporre la linea difensiva
Qui Juventus
Pochi cambi rispetto alla partita contro il Genoa. In difesa, al posto dell’infortunato Gatti, dovrebbe giocare Kalulu. L’unico bianconero a rischio rispetto al primo 11 titolare di Tudor è Koopmeiners che potrebbe essere sostituito da Conceicao o Kolo Muani con un conseguente cambio modulo.
Roma-Juventus, le probabili formazioni
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Celik, Paredes, Koné, Angelino; Soulé, Pellegrini; Dovbyk. Allenatore: Claudio Ranieri.
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Renato Veiga, Kelly; Weah, Locatelli, Thuram, McKennie; Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic. Allenatore: Igor Tudor.
Dove vedere Roma-Juventus
La partita sarà trasmessa in diretta esclusiva da DAZN, visibile anche sulle smart tv di ultima generazione compatibili con la app, e, sempre grazie all’applicazione, su tutti i televisori collegati ad una console PlayStation 4/5 o Xbox (One, One S, One X, Series X, Series S), al TIMVISION BOX o ad un dispositivo Amazon Fire TV Stick o Google Chromecast.
Serie A
Bologna, Castro: “Penso che ci sarò. Sarà una partita tosta contro una squadra di grande livello”

Bologna-Castro: Santiago Castro annuncia la sua presenza contro il Napoli. Finalmente recuperato l’infortunio e scontata la squalifica. Ecco le sue parole:
Queste le parole dell’argentino ex Vélez, Santiago Castro, intervistato in vista del match di lunedì sera contro il Napoli, in cui sarà nuovamente a disposizione del tecnico Vincenzo Italiano.
Oltre al danno, anche la beffa: nelle partite subito dopo la sosta per le nazionali — durante le quali Dallinga aveva preso il suo posto per sopperire alla sua assenza — l’olandese è riuscito in parte a riscattare una prima parte di stagione deludente, segnando due gol importanti nella sfida di Coppa Italia contro l’Empoli. Ora, non resta che vedere cosa succederà.
Cosa le chiede Italiano?
“È contento che sia andato in doppia cifra ma devo continuare così. Sapevamo che lavorando uniti in modo umile potessimo arrivare a far le cose per bene. Tornare in Champions sarebbe un sogno ma noi pensiamo partita per partita”.
In vista del match contro il Napoli
“Penso che ci sarò. Sarà una partita tosta contro una squadra di grande livello che deve vincere per rimanere attaccata all’Inter. Ma noi siamo bravi a giocare questi tipi di partite”.
Che emozione è stata la chiamata con l’Argentina?
“Dopo la partita mi ha chiamato un uomo dello staff di Scaloni e io ero felicissimo. Era un sogno che avevo fin da bambino. È stato il giorno più bello del mondo. Mi sono infortunato ad un piede ma allenarmi con certi campioni mi ha reso comunque felice”.
Le piacerebbe giocare con Lautaro?
“Mi spiace per il suo infortunio che, unito al mio, ci ha impedito di giocare con l’Argentina. Dobbiamo solo aspettare qualche giorno per giocare insieme…”.
Sei seguito da molti club italiani ed europei, ci pensi o è fonte di distrazione?
“Lo prendo come una motivazione, però devo pensare al Bologna. Mancano otto finali e devo stare qui al mille per cento”.

L’URLO DI VINCENZO ITALIANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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