Serie A
Venezia-Roma, Dybala problem solver: Ranieri sorride ancora

Venezia-Roma vede il secondo successo consecutivo dei giallorossi in trasferta grazie a un gol su rigore di Paulo Dybala, glaciale contro Radu.
Venezia–Roma si è conclusa poco fa con la vittoria della squadra giallorossa, che ha conquistato tre punti di grande importanza al termine di una partita ben gestita. Questo successo non solo rappresenta il secondo consecutivo in trasferta per la squadra di Claudio Ranieri, ma soprattutto è la conferma della crescita evidente della Roma sotto la guida del tecnico testaccino.

CLAUDIO RANIERI SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, una vittoria da squadra matura
Questa vittoria, seppur arrivata contro la penultima in classifica, ha avuto un valore speciale per il modo in cui è maturata. La Roma ha saputo soffrire quando necessario, mantenendo sempre grande lucidità nella gestione del possesso e difendendo con ordine contro una squadra che ha tenuto il pallino del gioco per larghi tratti.
Anche nei momenti più complicati, i giallorossi non hanno mai perso compattezza e hanno saputo colpire al momento giusto, trovando il vantaggio con il rigore trasformato da Paulo Dybala al minuto 57. L’argentino ha mantenuto la sua incredibile media perfetta dal dischetto con la maglia della Roma, realizzando il 17° rigore su 17 tentativi.
Un altro segnale positivo è arrivato dai subentrati, che hanno mantenuto lo stesso spirito e l’intensità di chi era partito dal primo minuto. Un dettaglio che sottolinea quanto la Roma sia ormai una squadra matura e compatta, capace di affrontare anche le gare più sporche con il giusto atteggiamento.

EUSEBIO DI FRANCESCO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Venezia-Roma, altro stop per gli uomini di Di Francesco
Sul fronte opposto, il Venezia ha mostrato ancora una volta buone trame di gioco e grande spirito di squadra, ma è uscito dal campo senza punti. La squadra di Eusebio Di Francesco continua a esprimere un calcio piacevole, ma non riesce praticamente mai a raccogliere quanto prodotto.
Anche in questa occasione, a compromettere il risultato è stato un errore individuale: il fallo di Marcandalli su Angelino che ha portato al rigore decisivo per la Roma.
Gli arancioneroverdi, dopo la sconfitta in Venezia-Roma, restano così penultimi in classifica, con una distanza dalla zona salvezza che rischia di farsi sempre più ampia. L’atteggiamento della squadra rimane comunque positivo, segnale di un gruppo che non vuole arrendersi.
Con 14 giornate ancora da giocare, il Venezia dovrà trovare la forza per trasformare le buone prestazioni in risultati concreti. Solo così la rimonta potrà prendere forma, altrimenti la salvezza rischia di diventare un’impresa quasi impossibile.
Serie A
Hummels: “Voglio che sia una storia a lieto fine con la Roma in Europa”

Mats Hummels ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di idealista.it soffermandosi sulla sua avventura nella Capitale.
Mats Hummels a fine stagione appenderà gli scarpini al chiodo. Dopo tantissimi anni trascorsi in Germania tra Borussia Dortmund e Bayern Monaco, il centrale tedesco la scorsa estate ha deciso di cambiare aria e di mettersi alla prova in un altro campionato. A spuntarla è stata la Roma che è riuscita a strappare alla concorrenza un difensore di caratura internazionale non indifferente.
Il tedesco ha rilasciato una breve intervista all’interno della rubrica A casa dei campioni ideata da idealista.it e la Roma. Diversi i temi affrontati, tra cui la volontà di voler chiudere al meglio la sua esperienza con la maglia giallorossa. Infatti, pesano tantissimo le prestazioni deludenti in Coppa Italia contro il Milan e soprattutto quella in Europa League contro l’Athletic Bilbao, che è costata l’eliminazione dei giallorossi dalla competizione.

MATS HUMMELS PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, le parole di Hummels
Hai sempre giocato ai massimi livelli e vinto tantissimo, eppure ti stai dimostrando un campione di ironia e umiltà a Roma. Ci puoi raccontare qual è lo spirito con cui vivi il mestiere di calciatore dentro e fuori dal campo?
“Il nostro è un mestiere meraviglioso e molto impegnativo. Credo che viverlo anche con leggerezza soprattutto fuori dal campo sia fondamentale. Ho un grande senso dell’ironia e anche a livello social mi piace esprimere questo lato del mio carattere”.
Qual è il momento a cui sei più legato da quando sei arrivato a Roma?
“È stata un’avventura meravigliosa. Sono legato a tutto quello che ho vissuto in questa stagione. Come ho ribadito più volte, voglio che sia una storia a lieto fine e voglio chiudere la stagione con la Roma in Europa”.
A proposito di Roma, sembra che la città ti stia piacendo. È come te l’aspettavi?
“Roma è una città meravigliosa che non ha bisogno di presentazioni. Viverla in ogni suo aspetto è stato fantastico ed ogni momento vissuto in questa città resterà per me un ricordo indelebile”.
Se dovessi decidere di comprare casa nella Capitale, in quale zona di Roma ti piacerebbe vivere?
“Mi piace vivere in un posto tranquillo e non lontano dai punti più belli della città. Mi piace vivere la città dove mi trovo ed essere collegato bene alla zona centrale. Sicuramente non amo il traffico, quindi tutto ruota anche in base a questo aspetto. Cerco un posto comodo e non mi piace trascorrere ore nel traffico, ma non saprei scegliere una zona in particolare. Un conto è una casa dove vivere, un altro conto è una casa da utilizzare come investimento, per cui sceglierei sicuramente una zona centrale”.
Quali sono le caratteristiche irrinunciabili della tua casa ideale? Preferisci un attico con vista o una villa con giardino?
“Mi piace una casa spaziosa. A seconda della città, potrei vivere sia in appartamento che in villa. Ad esempio, in una città come Roma, dove il clima è bello, sceglierei una casa con piscina dove trascorrere del tempo con familiari ed amici. Sicuramente mi piace adattarmi ai posti dove vivo in base al clima e allo stile di vita”.
Per te l’immobiliare rappresenta anche un’opzione di investimento o preferisci concentrarti su altri settori?
“L’immobiliare è un settore interessante e credo che in futuro potrei investire in questo settore. Mi attira l’idea di farlo”.
Dopo aver vinto tutto quello che c’era da vincere, hai ancora dei sogni e degli obiettivi nel calcio?
“Il calcio è il mio mondo e mi ha dato delle soddisfazioni incredibili. Adesso che smetterò di giocare, farò delle riflessioni e poi capirò la strada migliore da seguire. Il calcio è sicuramente una possibilità”.
Serie A
Spareggio Napoli-Inter: i possibili scenari di calendario

La Lega Serie A si prepara a gestire un finale di stagione infuocato, con lo spettro – tra le altre cose – di uno spareggio scudetto Napoli-Inter.
Oggi verranno ufficializzate le date della penultima giornata di campionato, prevista in blocco domenica 18 maggio, ma soggetta a variazioni per esigenze legate a salvezza, Europa e, soprattutto, alle finali europee.

ANTONIO CONTE PERPLESSO GUARDA IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli-Inter: suggestione spareggio
Il regolamento prevede infatti la possibilità di spezzare il turno “in più blocchi”. Tenendo sempre conto però la contemporaneità tra le squadre con lo stesso obiettivo.
L’Inter, impegnata nella finale di Champions League contro il PSG il 31 maggio, rappresenta una variabile determinante. Se i nerazzurri e il Napoli dovessero arrivare a pari punti dopo l’ultima giornata, lo spareggio per il titolo sarebbe inevitabile.
Per questo la Lega sta valutando gli anticipi dei seguenti match: Napoli-Cagliari e Como-Inter. Le due sfide verrebbero giocate o nella giornata di mercoledì 21 o giovedì 22 maggio. Una scelta – scrive La Gazzetta dello Sport – che permetterebbe di giocare lo spareggio domenica 25 o, in alternativa, lunedì 26. Tuttavia, la squadra di Simone Inzaghi preferirebbe la data del 25 anzichè il 26. Questo per la vicinanza alla finale di Monaco in programma a fine maggio.
Nel frattempo, alcune partite della penultima giornata potrebbero essere anticipate a sabato 17. Come ad esempio Hellas Verona-Como (se i gialloblù saranno salvi) o Genoa-Atalanta (in caso di Champions già acquisita dai bergamaschi). La finale di Coppa Italia tra Bologna e Milan, in programma mercoledì 14, complica ulteriormente l’incastro del calendario.
Infine resta da definire anche la sede di un eventuale spareggio: San Siro in pole, ma servirà l’ok del Viminale per motivi di ordine pubblico. Oggi la Lega svelerà i primi pezzi di questo complesso puzzle.
Serie A
Zaccagni sul no alla Juventus: “Io volevo il rinnovo con la Lazio. Presa la scelta più difficile”

Mattia Zaccagni, alla vigilia del match contro la Juventus, è tornato a parlare del retroscena sul no ai bianconeri e le motivazioni del rimanere alla Lazio.
“Meritiamo la Champions perché siamo stati sempre sul pezzo, siamo andati avanti anche nei momenti di difficoltà, non ci siamo mai abbattuti dopo sconfitte pesanti. Penso che la Lazio sia pronta per giocarsi le sue chances”. Così Mattia Zaccagni, esterno offensivo della Lazio, ha parlato ai taccuini del Corriere dello Sport sulla corsa punto su punto e senza esclusione di colpi per la prossima Champions League.

CRISTIANO GIUNTOLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Zaccagni ed il no alla Vecchia Signora
A colpire resta il retroscena di mercato con la Juventus. Giuntoli lo voleva alla Juventus. E domani, sabato 10 maggio all’Olimpico, si ritroveranno contro da avversari. Il giocatore romano ha chiarito i motivi della sua scelta: “Sì, ma volevo il rinnovo (con la Lazio, ndr), perché mi sono sentito subito in una famiglia, mi hanno accolto bene e volevo essere parte di qualcosa che sentivo anche mio. Sono veramente contento della scelta fatta e adesso voglio togliermi tutte le soddisfazioni possibili con questa maglia”.
A proposito della dinamica del rinnovo e il rifiuto delle avance mostrate dalla Juventus, Zaccagni ha precisato: “Non voglio che passi il concetto di aver scelto la cosa più facile, anzi. Forse ho scelto la cosa più difficile, ma lo volevo. Mi sentivo di essere pronto per una responsabilità superiore, non volevo diventare un numero. Ci pensavo anche molti mesi prima di fi rmare. Sono stato sempre chiaro con i miei procuratori. La mia prima scelta era la Lazio. Poi, è chiaro, le cose si fanno in due. Se non fossero avvenute certe dinamiche, mi sarei guardato intorno”.
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