Serie A
Venezia-Udinese, le ultimissime sulle formazioni
Nel turno infrasettimanale andrà in scena anche Venezia-Udinese. Nella laguna Di Francesco è a caccia dei 3 punti, ma di fronte avrà un Udinese in grande forma.
Il Venezia, come tutte le recenti squadre allenate da Di Francesco, gioca un buon calcio ma segna poco e subisce tanto. La classifica parla chiaro: 5 punti ed ultimo posto in classifica alla pari del Lecce. L’unica vittoria è avvenuta proprio in casa ed è qui che la squadra veneta vuole tendere la trappola ad un Udinese che sta viaggiando in campionato. Ben 16 punti conquistati fin qui dai ragazzi di Runjaic, che sono ben messi in campo, hanno grande libertà di esprimersi e giocano in totale spensieratezza.
Venezia-Udinese, le probabili formazioni
VENEZIA (4-3-2-1): Stankovic; Zampano, Idzes, Svoboda, Haps; Duncan, Nicolussi Caviglia, Ellertsson; Busio, Oristanio; Pohjanpalo. All. Di Francesco.
UDINESE (3-5-2): Okoye; Kabasele, Bijol, Touré; Ehizibue, Lovric, Karlstrom, Payero, Kamara; Davis, Lucca. All. Runjaic.
Serie A
Inter, Frattesi: “Non ho vissuto bene il cambio ruolo. Devo tanto a Spalletti”
Il centrocampista dell’Inter e della Nazionale si è raccontato in una lunga intervista. Leggi con noi le parole di Frattesi.
Ospite a Vivo Azzurro TV, il centrocampista dell’Inter ha parlato della sua carriera e dei suoi hobby fuori dal campo. In particolare, Frattesi ha spiegato come ha vissuto il cambio di ruolo ai tempi delle giovanili biancocelesti.
Le parole di Frattesi
Il segreto di Frattesi.
“Penso che il segreto sia stato quello di avere avuto sempre fame e voglia di arrivare. Anche con un talento non smisurato, col lavoro e la voglia si può arrivare ovunque”.
I sacrifici dei genitori.
“Se mi guardo indietro, più che ai miei sacrifici guardo a quelli dei miei genitori. Si sono fatti in quattro. Io giocavo anche a tennis quindi ero impegnato tutti i gironi, sabati e domeniche. Il sacrificio è stato più che altro il loro. Mamma mi segue dappertutto, l’unico problema è che se non c’è la palestra vicina viene mal volentieri, è una patita. Mi segue da sempre, da quando ero all’Under 16. Nonna è un po’ la mascotte. Cerchiamo di includerla dappertutto, ce la portiamo sempre in vacanza e lei si presta perché qualsiasi cosa le diciamo di fare lei si butta”.
L’episodio con il padre.
“Con mio padre stavamo tornando da una trasferta. Stavo guidando e lui si addormenta, lo vedevo proprio stanco. Gli dico scusa, avete fatto sacrifici per 40 anni, se avete la possibilità perché non smetti di lavorare? Goditi la vita. Non glielo avessi mai detto, un altro po’ e mi fa scendere dalla macchina. E’ una persona orgogliosa, sapevo già la risposta“.
La nazionale.
“La nazionale da bambino la vivevo come un sogno, qualcosa di eccezionale. Il club ti dava gioia ma la nazionale andava oltre. Oggi la vivo cercando di dare delle gioie importanti ai bambini che una volta eravamo noi. Anche se ultimamente non ci siamo riusciti ora stiamo lavorando per realizzarli”.
La prima convocazione.
“Non lo sapevo ancora e mi ha chiamato un amico per complimentarsi. Sono andato a leggere su internet e chiaramente è stata un’emozione”.
Il rapporto con Spalletti.
“Dico scherzosamente che è stato di amore e odio. Alla prima volta in ritiro ci siamo parlati. Mi ha detto che aveva tanta stima di me ma che sarei stato il giocatore a cui avrebbe rotto di più le scatole. La prendo nel modo giusto: se un allenatore ti sta addosso è perché vede qualcosa in te e vuole farti migliorare. Mi trovo benissimo e sono migliorato in alcuni aspetti, nella gestione della palla. C’è sempre da migliorare ma sicuramente già l’ho fatto”.
Le reti più importanti in nazionale.
“Per me sono state quelle con l’Ucraina. Ero appena arrivato all’Inter, a San Siro, in una gara complicata. Quella è stata la più emozionante e decisiva. Inaspettata perché non ti aspetti una doppietta a un centrocampista. Credo tra l’altro che prima di allora l’avessi fatta solo in U21″.
Il cambio ruolo.
“La trasformazione da attaccante a centrocampista non l’ho vissuta bene. Nelle giovanili della Lazio avevo Francheschini come allenatore. Mi disse che secondo lui da attaccante non rendevo al 100% e che quindi mi avrebbe spostato da mezzala. Volevo scappare dagli allenamenti. Ma non smetterò mai di ringraziarlo perché il cambio di ruolo mi ha portato qui. Ogni tanto quando lo risento ci scherziamo su”.
Le passioni extra calcio.
“Guardo poco calcio, preferisco il tennis. Nel tempo libero le passioni che posso fare tutto l’anno sono i Lego, sul nostro tavolo in cucina ce n’è sempre uno da montare. E quando posso vado a pesca. Saluto tutti e me ne vado 3-4 ore per conto mio. Un grande anti-stress perché ti stacchi da tutto e tutti. Quest’anno ho portato anche mio fratello finalmente, dopo dieci anni. Adesso è lui che rompe le scatole a me per andare”.
Serie A
Atalanta-Monza (Serie A 2024-’25): dove vederla e le probabili formazioni
Mercoledì 30 ottobre 2024 alle ore 20:45 avrà luogo Atalanta-Monza, confronto valevole per la decima giornata del campionato di Serie A 2024-2025: la sfida del “Gewiss Stadium” verrà diretta da Marco Piccinini della sezione AIA di Forlì.
LA SITUAZIONE DELL’ATALANTA
L’Atalanta è reduce dalla larghissima vittoria casalinga per 6-1 con l’Hellas Verona. Gli orobici hanno fin qui maturato sedici punti, risultato di cinque affermazioni, un pareggio e tre sconfitte, con ventiquattro reti segnate a fronte delle quattordici incassate.
LA SITUAZIONE DEL MONZA
Il Monza proviene dal pareggio interno per 2-2 con il Venezia. I brianzoli hanno finora conseguito otto punti, frutto di un successo, cinque “X” e tre rovesci, con dieci goal fatti e undici subiti.
DOVE VEDERE ATALANTA-MONZA
La partita Atalanta–Monza verrà trasmessa in diretta in streaming da DAZN: il confronto sarà visibile per mezzo di Smart TV e console (Playstation 4, Playstation 5 o Xbox), attraverso dispositivi quali Amazon Fire TV Stick, Google Chromecast e TIMVISION Box, tramite il browser del proprio PC oppure mediante l’apposita applicazione di DAZN. Inoltre, gli abbonati a Sky che hanno sottoscritto l’abbonamento a “Zona DAZN” potranno assistere all’incontro sul canale numero 214 (Zona DAZN 1) di Sky.
LE PROBABILI FORMAZIONI DI ATALANTA-MONZA
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolašinac; Bellanova, de Roon, Éderson, Ruggeri; De Ketelaere, Zaniolo; Retegui. Allenatore: Gian Piero Gasperini.
MONZA (3-4-2-1): Turati; Izzo, Marí, Carboni; Pereira, Bianco, Pessina, Kyriakopoulos; Maldini, Mota Carvalho; Djurić. Allenatore: Alessandro Nesta.
Giuseppe Livraghi
Serie A
Bologna, Orsolini vicino ad eguagliare Balotelli: la classifica
A Cagliari-Bologna Riccardo Orsolini si riconferma goleador dopo la rete al Genoa. E si piazza tra i primi posti di una speciale classifica.
Al Bologna, Riccardo Orsolini si conferma in splendida forma: complice il gol inferto ieri sera al Cagliari.
Dopo il gol segnato al Genoa, l’ala destra rossoblu ha dato un segno importante in termini di continuità. Ed è entrato in una classifica speciale nella quale è riuscito quasi a eguagliare niente meno che Mario Balotelli.
Un aggancio possibile dal momento che Balotelli è tornato a giocare in Serie A, poiché la classifica è quella del numero di marcature in Serie A tra i giocatori ancora in attività.
Grazie alle sue performance, Orsolini è il quarto italiano di sempre, a quota 52 marcature con Super Mario nell’arco di 207 partite (Balotelli ha raggiunto questo numero in 141 partite, ndr).
Di seguito la classifica top 5 completa e aggiornata:
Belotti (Como): 113 gol in 337 partite
El Shaarawy (Como): 69 gol in 290 partite
Pavoletti (Cagliari): 64 gol in 204 partite
Balotelli (Genoa): 52 gol in 141 partite
Orsolini (Bologna): 52 gol in 207 partite
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