Il Milan conquista i tre punti sul difficilissimo campo del Bentegodi e risponde presente nonostante le numerose defezioni, non ultime quelle di Rebic e Tonali. Un 2-0 per i rossoneri che fin dalle prime battute hanno dimostrato di avere il pallino ben saldo tra le mani e lo hanno mantenuto per tutti i 90 minuti di gioco, una vittoria importante e meritata per gli uomini di Pioli che si mantengono saldi al secondo posto in scia dei cugini neroazzurri.
Donnarumma 6: gara attenta per l’estremo difensore rossonero che di fatto mantiene pulita la casacca seguendo il match per la maggior parte dei minuti da spettatore non pagante.
Calabria 7: una certezza sulla fascia, la solita dose di cuore e generosità accompagnata da na corsa costante per tutti i 90 minuti di gioco.
Tomori 7: nonostante la sbavatura iniziale che poteva costare caro, il difensore inglese morde tutto quello che trova davanti, una gara di grandissima personalità e tenacia.
Romagnoli 7: si fa sentire con il fisico e riesce a portare a termine una gara senza sbavature. Un riscatto importante per il capitano che ultimamente aveva commesso qualche disattenzione di troppo.
Dalot 7: sostituisce al meglio l’infortunato Theo Hernandez trovando anche la via del gol, e che gol. Sicuramente la sua migliore prestazione da quando è approdato in maglia rossonera.
Meité 6,5: decisamente più concentrato del solito l’ivoriano mostra muscoli e cervello componendo con il suo connazionale Kessie una diga invalicabile.
Kessie 8,5: ci siamo accorti che è umano quando al 91’ si è accasciato a terra per riposare qualche secondo, per il resto gara maestosa per il mediano rossonero che riesce ad essere presente in ogni zona del campo combattendo come un leone su ogni palla e vincendo una quantità inenarrabile di contrasti. Applausi scroscianti.
Castillejo 6,5: meno fumo e più arrosto per lo spagnolo che si guadagna la pagnotta con una gara di sacrificio e tenacia. (Dal 77’ Hague sv).
Krunic 7: sblocca il risultato con una punizione magnifica che si infila nel sette dove Silvestri non può arrivare. Per il resto una gara senza la minima sbavatura in un ruolo non suo, ma che sta cominciando a calzargli a pennello.
Saelemaekers 6: gara di gamba, corsa e dedizione per il belga che però non riesce ad accendersi come vorrebbe. Nella sostanza mette ordine e partecipa attivamente alle azioni offensive.
Leao 4,5: corre molto, ma spesso invano. Troppo prevedibile nelle giocate, impacciato palla al piede, gioca con il braccino quando cerca troppo la sponda invece di rischiare qualche incursione personale. Nota stonata di una squadra impeccabile. Ha l’attenuante di essere fuori ruolo, ma le scuse sono finite, serve un deciso cambio di passo, la pazienza ha un limite.
Pioli 7,5: formazione quasi obbligata visti gli infortuni, ma il tecnico è bravissimo a mantenere alta la concentrazione per tutta la gara. La sua squadra voleva fare bene, lo si capiva fin dalle prime battute, ci è riuscita ed il merito è anche il suo.
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