Serie A
Verona-Sassuolo, le probabili formazioni e dove vederla
Il Verona di Ivan Juric ospita il Sassuolo di Roberto De Zerbi in una gara di alta classifica valida per l’ 8ª giornata del campionato di Serie A. Gli scaligeri sono ottavi con 12 punti, gli emiliani si trovano imbattuti in 2ª posizione a quota 15.
Verona
Juric, visti gli infortunio di Lovato e Gunter, schiererà in difesa, davanti al portiere Silvestri, una linea a tre con Ceccherini, Magnani e Dawidowicz. Sulla fascia destra è indisponibile anche Faraoni e Lazovic: al suo posto giocherà uno tra Cetin, Colley o Udogie, con Dimarco a sinistra . A centrocampo giocheranno il playmaker Tameze e Ilic, davanti spazio a Barak e Zaccagni alle spalle dell’unica punta Kalinic. Indisponibili anche Ruegg, Vieira e Benassi.
Sassuolo
De Zerbi dovrà fare a meno di Magnanelli, Romagna e Chiriches, ma è probabile che debba rinunciare anche a Caputo e Defrel in attacco. In caso non recuperino, davanti giocherebbe il baby bomber Raspadori, reduce da una doppietta con la Nazionale Under 21. Dietro di lui, sulla trequarti, agiranno Berardi, rinvigorito anche sul piano del morale dalle belle prestazioni con l’Italia, Djuricic e Boga. A centrocampo conferma per il tandem composto da Maxime Lopez e Locatelli. Consigli difenderà la porta neroverde, mentre in difesa l’unico dubbio riguarda il terzino destro: ballottaggio fra Muldur e il ristabilito Toljan, con Rogerio a sinistra e al centro la coppia centrale formata da Marlon e Gian Marco Ferrari.
Le probabili formazioni
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini, Magnani, Dawidowicz; Cetin, Tameze, Ilic, Dimarco; Barak, Zaccagni; Kalinic.
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Marlon, G. Ferrari, Rogerio; Maxime Lopez, Locatelli; Berardi, Djuricic, Boga; Raspadori.
I precedenti
Hellas Verona-Sassuolo si è giocata 18 volte, tra serie A, serie B, Coppa Italia e Serie C. Il Sassuolo l’ha spuntata 8 volte contro 7 vittorie scaligere e 3 pareggi.
Dove vederla
La gara di Serie A Verona-Sassuolo sarà trasmessa in diretta televisiva da Sky e andrà in onda sul canale Sky Sport (numero 253 del satellite, numero 484 del digitale terrestre). La telecronaca sarà di Antonio Nucera, con commento tecnico di Fernando Orsi.
Serie A
La Juventus riabbraccia Cabal: oggi è giorno di visite
Oggi la Juventus verificherà quali sono le attuali condizioni fisiche del suo Juan David Cabal, tornato dalla Colombia per infortunio.
Il timore che aleggia in casa Juventus è l’ipotesi più grave: la rottura del legamento crociato, come già accaduto a Gleison Bremer. Oggi si chiariranno le condizioni del difensore colombiano Juan David Cabal, il cui ritorno anticipato dal ritiro della Nazionale colombiana non fa ben sperare.
Stamattina Cabal si recherà al JMedical per le visite mediche che chiariranno l’entità dell’infortunio.
L’infortunio che è stato ipotizzato in occasione delle visite svolte in Argentina, luogo del ritiro della Colombia, è di entità poco grave: una distorsione del ginocchio sinistro con interessamento dei legamenti. Se si trattasse del crociato, per lui, la prima stagione in maglia bianconera finirebbe qui.
Serie A
Roma, quanto entusiasmo per Ranieri: tifosi a Fiumicino
La terza avventura di Claudio Ranieri alla guida della Roma inizia con tantissimo entusiasmo. Bagno di folla per l’allenatore di Testaccio al suo arrivo.
Una trattativa lampo che ha portato in giallorosso un esperto dell’ambiente e delle situazioni difficili. La volontà dei Friedkin è quella di riaccendere l’entusiasmo.
Roma, bagno di folla per Ranieri a Fiumicino
Ieri sera verso le 22 un gruppo nutrito di tifosi ha accolto il nuovo allenatore con cori dedicati e tanto amore. Il Ranieri-ter sta per cominciare e con la sosta di mezzo c’è tutto il tempo per adattarsi alle nuove idee.
Il contratto fino a giugno rappresenta l’ennesima sfida per il Campione d’Inghilterra con il Leicester, che a casa sua non intende fare brutte figure. Un uomo che nel calcio italiano rappresenta un simbolo e un esempio da seguire.
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Serie A
Milan, Leao: “Fonseca? Nulla contro di lui, questione risolta. Giocare prima punta? La priorità e’ un’altra..”
Milan, Rafael Leao ha parlato dal ritiro della nazionale portoghese, toccando vari temi. Andiamo a vedere, qui di seguito, le sue parole.
In questo weekend i campionati osserveranno un turno di sosta, per dare spazio alla Nations League, oltre alle gare di qualificazione ai prossimi Mondiali.
Tra i giocatori impegnati con le rispettive nazionali c’è anche Rafael Leao, che scenderà in campo sabato con il suo Portogallo.
Proprio dal ritiro della nazionale lusitana, che affronterà la Polonia, ha parlato il 10 del Milan.
In conferenza stampa, Leao ha toccato molti temi, soffermandosi su questa prima parte di stagione, rispondendo anche sulla possibilità di giocare come prima punta.
Qui di seguito le sue parole.
Critiche di Costacurta
“Non sono il giocatore perfetto, ci sono momenti in cui posso fare molto meglio e sono molto autocritico. Queste critiche non mi scuotono, ci sono persone nel Milan e in Nazionale che mi aiutano a crescere. Però da un lato mi aiutano, mi motivano a crescere in campo”.
Sul rendimento espresso fino a questo punto
“Sono contento di quello che ho fatto nelle partite, in particolare nelle ultime due. Non penso alle partite precedenti, penso a quella successiva come quelle che giocheremo con la Nazionale. Nel complesso sta andando bene ma potrebbe andare meglio, voglio fare grandi cose con il Milan e con la Nazionale”.
Sulla possibilità di giocare prima punta
“È un ruolo che conosco. Non ho problemi a giocare in quella posizione. Sono qui per aiutare, indipendentemente dal ruolo, che sia esterno o attaccante“.
Sulla nazionale come via di fuga
“Non credo che la Nazionale sia una via di fuga, sento molta fiducia da entrambe le parti. Quando le cose non vanno bene la gente critica, ma pensarci troppo non va bene sul piano psicologico. Sono al Milan da cinque anni e mi sono abituato alla pressione”.
Sul rapporto con Fonseca
“Sono cose che possono succedere. Non ho nulla contro l’allenatore, è una questione risolta. Non mi piace stare in panchina, mi piace sempre aiutare la squadra ma le decisioni le deve prendere l’allenatore”.
Dove migliorare
“Devo essere più egoista sotto porta. Sono cresciuto guardando giocatori come Ronaldinho e Robinho, che non avevano quel fiuto del gol. Fin da bambino il mio obiettivo era dribblare gli avversari, fare assist, fare bene passaggi. Non ho mai avuto l’ossessione del gol”.
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