Il direttore sportivo del Verona Sean Sogliano ha tenuto una conferenza stampa per affrontare l’argomento mercato in uscita. Di seguito le sue parole.
Da quale nuovo arrivato ti aspetti qualcosa in più?
“Voglio fare una precisazione, abbiamo cercato di fare delle valutazioni e portare dei ragazzi che devono ancora esplodere e farsi conoscere ai grandi palcoscenici nonostante abbiano già avuto esperienze importanti nelle massime serie.
Hanno sposato la linea che la società ha preso per vari motivi tra cui sostituire giocatori che sono usciti per ingaggi elevati. Il club non è rimasto a metà, in una situazione che non avrebbe risolto niente. Questi giocatori hanno fame e dimostreranno che la squadra può lottare fino alla fine. Molti hanno già calcato palcoscenici importanti come Swiderski che ha già giocato in nazionale”.
Qualche anno fa con Toni e Iturbe dicevate di avere un piano per la Serie B nonostante una salvezza raggiunta a febbraio, oggi c’è questo piano?
“Quando un club è sano e solido ha la possibilità di cadere sempre in piedi, questa è la nostra linea, le prestazioni delle ultime settimane parlano però di una squadra viva, che non ha certamente alzato bandiera bianca, la classifica forse dice che siamo in difficoltà ma io sono convinto che questa squadra lotterà fino all’ultima giornata come la scorsa stagione per compiere un’altra grande impresa.
Non bisogna tenere giocatori che vogliono andare via, specie quando si lotta per la salvezza, anche se forse il giocatore che voleva rimanere era Ngonge che voleva finire l’anno ma quando si verificano condizioni come quelle che si sono palesate è impossibile trattenere chi non può restare”.
Quanto ha ricavato la società, si parla di 45 milioni?
“I numeri sono quelli, poi in realtà le plusvalenze sono di meno”.
Rivoluzione mai avvenuta a gennaio…
“Quando una società prende coscienza della sua situazione economica è doveroso migliorarla per evitare di avere delle problematiche future.
C’era un momento in cui avrei voluto spegnere il telefono per evitare di ricevere altre offerte e non nego che abbiamo rifiutato anche altre due/tre proposte importanti. Poi è chiaro che io non sia stato contento di vendere Ngonge ma quando ti arrivano offerte del genere non si possono non accettare.
Il presidente mi ha detto che doveva rientrare da spese effettuate in passato dove le gestioni sono state superiori alle proprie possibilità, non è che il Verona deve iniziare di punto in bianco a vendere giocatori perchè è arrivata una perdita improvvisa”.
Aggiornato al 08/02/2024 14:26
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