Serie A
Verso Juve-Roma, Sarri: “È stato un campionato atipico, devastante per tutti”
Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia dell’ultimo match di campionato contro la Roma, in programma sabato 1 agosto alle ore 20.45, ecco quanto dichiarato dall’allenatore della Juventus, Maurizio Sarri.
Le dichiarazioni di Maurizio Sarri
Dopo aver vinto il nono scudetto consecutivo, la Juventus è pronta a scendere in campo contro la Roma in vista dell’ultima giornata di campionato. In conferenza stampa Maurizio Sarri ha dichiarato: “Valutiamo oggi e domattina se c’è chi ha bisogno di riposare e chi invece può giocare senza rischiare nulla. Ma non sarà una prova in preparazione del Lione, le condizioni mentali dei giocatori saranno completamente diverse fra le due partite. A livello psicologico è comprensibile che ci sia ancora un piccolo down a livello emotivo. Giocheremo una partita importantissima contro il Lione e dovremo essere bravi a ricaricarci. Domani potrebbe essere anche una bella partita dal punto di vista spettacolare tra squadre spensierate, che hanno la testa libera perché non hanno più nulla da chiedere alla classifica, ma sarà soprattutto una giornata di festa“.
Per poi aggiungere: “Sono soddisfatto, abbiamo alzato molto il baricentro della squadra, oltre al possesso palla e alla supremazia territoriale, rispettando anche le caratteristiche dei giocatori. Abbiamo ancora margini di crescita, per essere al primo anno c’è da essere soddisfatti. È stato un campionato atipico, devastante per tutti. Non era mai successo che un campionato finisse dopo 12 mesi. Le squadre sono affaticate fisicamente e mentalmente, si gioca a temperature non normali. È stato un campionato difficilissimo, abbiamo vissuto situazioni assolutamente nuove. Se io sono stanco? Ho la capacità di essere devastato e dopo 12 ore di ripartire. Ho momenti di stanchezza, ma mi rialimento abbastanza velocemente”. In merito alla scelta di Pirlo come allenatore dell’Under 23 bianconera ha commentato: “Sarebbe piaciuto a tutti allenare un giocatore come Pirlo. E nel mio modo di vivere il calcio si sarebbe trovato particolarmente bene. Consigli per l’Under 23? Vediamo, non ho ancora il quadro di chi per limiti di età potrebbe uscire, ma sono ragazzi a posto, hanno entusiasmo, ci hanno fatto molto comodo dopo il lockdown. E poi hanno qualità importanti, se Andrea ha bisogno di sapere qualcosa sul livello umano e tattico di questi ragazzi ne sarò contentissimo”.
In merito alla questione calendario ha poi aggiunto: “Non ho detto che ci sia qualcosa di sbagliato, ho fatto solo un constatazione avendo giocato 5 partite in 12 giorni. Ci siamo adeguati a certe scelte. Mi rendo conto delle difficoltà nello stilare i calendari, noi ci adeguiamo e gestiamo la situazione. Non è facile perché le condizioni ambientali sono complicate. Se parlo un italiano decente, non ci sono altre letture da fare, è una constatazione la mia, stop”. “Se è meglio arrivare al Lione più freschi o con 14 partite giocate in 50 giorni più o meno? Non si sa, siamo di fronte ad eventi straordinari per tutti. Ognuno ha la propria storia, servirà una capacità di adattamento straordinaria e chi ne avrà di più farà meglio. In una settimana c’è il tempo per preparare una partita, non per cambiare grandi cose. Bisognerà essere attenti a prepararla bene, recuperando energie mentali, nervose, che dopo la vittoria del campionato hanno subito un down inevitabile. Servirà molta attenzione ai recuperi fisici, preparando bene la gara dal punto di vista tattico”.
Per poi concludere: “Staccare è inevitabile, è necessario dopo che vivi per 12 mesi con l’assillo di prestazioni e risultati. I giocatori sono stanchi nel fisico e nella mente, credo che almeno 20 giorni di inattività dovrebbero essere obbligatori. Mi auguro che il campionato riparta nei tempi giusti per consentire a tutti di ricaricarsi, altrimenti la prossima stagione diventa un problema e a ottobre-novembre saremo tutti già fusi. Bisogna recuperare le energie e mi auguro che questo sia possibile. È dura adesso scegliere date che consentano la disputa dell’Europeo a fine stagione. Però staccare sarebbe importante per tutti”.
Serie A
Roma, Pisilli: “A Napoli atteggiamento giusto. Il rinnovo..”
Il calciatore della Roma Niccolò Pisilli ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di TMW dopo aver ricevuto il premio Beppe Viola.
Il centrocampista classe 2004 della Roma Niccolò Pisilli ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di TMW dopo aver ricevuto il premio Beppe Viola, relative ad alcune tematiche legate al club giallorosso e non solo.
Roma, le parole di Pisilli
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal calciatore della Roma ai microfoni di TMW, in occasione del premio Beppe Viola.
“E’ un grandissimo onore ricevere un premio così prestigioso, con una grande storia”.
Ieri ha giocato più a sinistra rispetto al solito. Cosa le sta chiedendo Ranieri?
“Il mister l’ha preparata così, per me è fondamentale poter giocare e sono felice. La partita non è andata nel migliore dei modi ma io ringrazio il mister per avermi fatto giocare”.
La classifica inizia a fare paura?
“Il campionato è lungo, possiamo ancora giocarcela per le posizioni europee, mancano ancora 4 partite e poi tutto il girone di ritorno”.
Le coppe potrebbero dare un senso alla stagione, viste le difficoltà in campionato?
“Siamo su tre competizioni, siamo focalizzati su tutte senza tralasciarne nessuna”.
Cosa è cambiato in questi giorni?
“Ieri l’atteggiamento è stato quello giusto, c’era tanta voglia di non prendere gol e restare compatti. Ci siamo comportati da squadra, purtroppo abbiamo concesso la rete ma l’atteggiamento è stato giusto”.
Con la società avete già parlato del rinnovo?
“E’ una questione di cui non mi preoccupo minimamente, c’è il mio agente che ci pensa e nessun problema con la società. C’è tempo e io sono concentrato solo sul campo”.
Serie A
Juventus, ecco quando e dove si opera Cabal
Juventus, il Il difensore colombiano della Juventus pronto a essere operato a Lione al crociato anteriore sinistro
Juan Cabal, terzino colombiano della Juventus, è l’ultima vittima di un infortunio grave che mette fine alla sua stagione. Durante un allenamento con la Nazionale colombiana, il difensore aveva riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, un evento che ha già visto protagonista Gleison Bremer lo scorso 2 ottobre.
Juventus, quando si opera Cabal?
La versione odierna della Gazzetta dello Sport riferisce che Cabal, come il compagno di squadra brasiliano, volerà oggi a Lione, dove domani sarà sottoposto a un intervento chirurgico presso l’Hôpital Privé Jean Mermoz. L’operazione sarà eseguita dal chirurgo Bertrand Sonnery-Cottet, uno dei massimi esperti del settore, già scelto dalla Juventus per Bremer e in passato da grandi stelle come Zlatan Ibrahimovic.
L’intervento segnerà l’inizio di un lungo percorso di recupero per il colombiano, che si prevede resterà lontano dai campi fino alla prossima stagione. Un colpo duro per la Juventus, già alle prese con problemi di organico e ora costretta a rivedere le sue strategie difensive.
La società bianconera, che aveva puntato su Cabal come opzione giovane e di prospettiva, si trova ora in piena emergenza nel reparto arretrato. I tifosi e lo staff tecnico sperano in un recupero completo per entrambi i giocatori, ma per questa stagione il contributo di Cabal, così come probabilmente anche quello di Bremer, sarà purtroppo solo un ricordo.
Serie A
Como, Fabregas: “5 anni fa non c’era niente. Su Dossena…”
L’allenatore del Como Cesc Fabregas ricorda qual era la situazione del club 5 anni fa e analizza la gara con la Fiorentina, dagli episodi al rosso di Dossena.
La Fiorentina non si ferma più e vince la settima partita consecutiva in campionato. Il 2-0 rifilato al Como con le reti di Adli e Kean mantiene i viola nel gruppone di squadre a 28 punti, con una lunghezza di distacco dalla capolista Napoli. La squadra di Fabregas invece resta a quota 10, a +1 su Monza e Lecce e +2 sul Venezia, in attesa della sfida tra di stasera alle 20:45 tra i salentini e i veneti.
Como-Fiorentina 0-2, le parole di Fabregas nel postpartita
Al termine della partita persa contro la Fiorentina, il tecnico del Como Cesc Fabregas è stato intervistato ai micofoni di DAZN: “Alcuni pensavano che potessimo lottare per la Champions, è un problema loro. Siamo il Como, cinque anni fa qua non c’era niente e ora siamo in Serie A“.
Sulla partita: “Ultimamente manca qualità o altro. Abbiamo una grande chance per pareggiare e de Gea fa una parata pazzesca. Noi invece alla prima occasione siamo puniti. Nel primo tempo siamo andati male difensivamente, nel secondo molto meglio: abbiamo dominato e li abbiamo messi in difficoltà“.
“Ricordo tre o quattro occasioni, in cui come minimo si deve calciare in porta. Ci alleniamo molto per migliorare la qualità offensiva e dobbiamo continuare su questa strada“. Sull’espulsione di Dossena: “Quando mancano già diversi giocatori queste cose non si fanno. Mi ha fatto incavolare“. Emergenza in difesa quindi in vista della prossima gara contro il Monza.
-
Calciomercato3 giorni fa
La Fiorentina piomba su un giocatore della Juventus
-
Notizie6 giorni fa
Milan, Cardinale ed Elon Musk…altri importanti dettagli: si è parlato di cifre | La nostra esclusiva
-
Serie A5 giorni fa
Milan, rivoluzione in difesa: trovato il vice Calabria
-
Calciomercato6 giorni fa
Fiorentina, spunta un calciatore del Newcastle per l’attacco
-
Calciomercato4 giorni fa
Fiorentina, ora è ufficiale: arriva un rinnovo importante
-
Serie A5 giorni fa
Hellas Verona a stelle e strisce? L’indiscrezione dagli USA
-
Calciomercato5 giorni fa
Milan, assalto Pulisic: il Liverpool cala la carta Chiesa
-
Calciomercato4 giorni fa
Fiorentina, non ha spazio: possibile addio a gennaio?