Serie A
Verso Lecce-Monza, Stroppa: “La stampa mi ha messo in discussione, non la società”
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Stroppa si è presentato in sala stampa per presentare la delicata sfida contro il Lecce, il tecnico punta il dito contro la stampa.
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Cinque partite e zero punti sono un ruolino di marcia assolutamente deludente anche per una assoluta neopromossa come il Monza, al primo campionato di Serie A, ancor di più poco soddisfacente se gli acquisti in sede di mercato e le ambizioni del duo Berlusconi-Galliani facevano sperare in un inizio migliore.
Sulle possibili voci di esonero Stroppa si difende: “Mi dispiace che io sia stato messo in discussione dopo una sola partita, chiaramente dalla stampa e da chi fa comunicazione. Alla vigilia di questo campionato sapevamo a cosa andavamo incontro per quanto riguarda il mercato, sulla scelta dei singoli. Detto questo alla prima situazione negativa è andata come è andata, ma non posso farci nulla. So benissimo cosa sto dando per questa squadra e vado avanti, per qualcuno sono già a casa.
La società non fa altro che portare avanti un certo tipo di discorso, sa che ci sono state delle difficoltà nella costruzione della squadra. Credo che in maniera concreta stia facendo la cosa più giusta, ma sia da parte mia che della società si continua un certo tipo di lavoro al meglio.”
Sulla condizione fisica della squadra: “La squadra è in netta ripresa, migliora di partita in partita. Quello che dispiace è che a volte tecnicamente siamo stati meno bravi nel tenere la palla, sarebbe meglio correre meno con la palla tra i piedi, non si può sempre andare a mille”.
Sulla gara contro il Lecce: “Affrontiamo una squadra forte, in casa sono ancora più temibili, affrontiamo una squadra importante e in salute, io però guardo in casa mia e vorrei rifare la prestazione fatta con l’Atalanta. La squadra ha dimostrato di essere di livello”.
Serie A
Juventus, rosso per condotta violenta per Kalulu: stagione finita?
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10/05/2025
Durante il match tra Juventus e Lazio, il difensore bianconero Kalulu ha colpito a palla lontana Castellanos ricevendo il rosso diretto per condotta violenta.
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Follia di Pierre Kalulu durante la sfida Champions tra Lazio e Juventus. Poco dopo il vantaggio della Vecchia Signora con la rete di Kolo Muani, il difensore bianconero è stato protagonista di un episodio molto sgradevole.
L’ex Milan ha sbracciato, a palla lontana, colpendo Castellanos sulle spalle. Grazie al richiamo dal VAR il fischietto della gara, Davide Massa, ha potuto rivedere le immagini e assegnare il rosso diretto al giocatore.

DELE-BASHIRU E KALULU ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come successo per Yildiz, Kalulu dovrebbe essere squalificato per due giornate. Infatti, la condotta violenta, come nel caso di Kalulu, normalmente porta a due turni di squalifica. Perciò il difensore salterà i match con Udinese e Venezia, concludendo perciò anticipatamente la sua stagione, almeno per quanto riguarda il campionato.
Serie A
Cagliari, Nicola: “La salvezza non è una concessione. Il nostro un calendario tosto”
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10/05/2025
Il tecnico del Cagliari, Davide Nicola, ha parlato al termine della sconfitta esterna contro il Como. Manca ancora qualcosa per la matematica salvezza.
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Davide Nicola, allenatore del Cagliari, è intervenuto in conferenza stampa al termine della sconfitta del Sinigaglia contro il Como di Fabregas. Isolani ancora non matematicamente salvi. Una vittoria lunedì del Venezia porterebbe i lagunari a 29 punti in classifica, a -4 dalla banda di Nicola a due giornate dalla fine.
Cagliari, le parole di Nicola
Che difficoltà avete avuto dopo oggi?
“Non era facile, una difesa con Palomino e Adam mai provata quest’anno. Probabilmente dobbiamo cercare di diventare più cinici. Prima del 3-1 potevamo trovare il pareggio. La squadra ha fatto bene obiettivamente contro una squadra altamente competitiva che non prendeva gol da 500 minuti. Noi stiamo dando tutto, alcune dinamiche sono difetti che ci portiamo dall’inizio. Fatichiamo a migliorarli, dobbiamo concentrarci sui pregi e la squadra ha fatto quello che poteva fare. Prepariamoci alla prossima”.
Match point in teoria… è sereno?
“Sì, sono tranquillo. Comunque non è facile vincere un campionato in Italia, devi essere pronto in caso di un episodio, quando devi limitare gli altri e quando tu devi fare male. Noi dobbiamo trovare la forza di fare più di un gol e fare cose diverse”.
Per il futuro: resterà?
“Per me conta solo l’obiettivo della squadra. Ci metto l’anima, come tutti i ragazzi e i tifosi che ci seguono. Un unico desiderio che fatichiamo per raggiungere. Il resto non conta”.
Una squadra frizzante, l’altra meno brillante. Cinismo da un lato e dall’altro no…
“Sì, ma noi stiamo costruendo certi numeri. Dobbiamo insistere su quello che stiamo facendo, a parte qualche defezione. Chi è entrato ha fatto il suo dovere. Secondo me abbiamo fatto un primo tempo di ottimo livello e ordine. Dobbiamo migliorare il discorso dell’ultima scelta e avere la capacità di tradurre con qualche gol in più quello che creiamo. Comunque un gol a Como non è regalato, e non mi aspetto regali da nessuno”.
Come si può analizzare questo Cagliari? Cos’è mancato?
“Quando lotti per la salvezza ne ho viste poche di sofferte. Inutile girare intorno alle cose. Avere la capacità di lottare costantemente e lottare per un obiettivo importante… altrimenti fai un altro discorso. La mia squadra è unita da questo punto di vista, abbiamo un calendario ed è tosto, continuiamo a lavorare come stiamo facendo. E magari riesci a tramutare il gol dall’azione, che è quello che vogliamo”.
Il Cagliari ha fatto un po’ di fatica in casa. Si sente di fare un appello?
“Non abbiamo mai avuto bisogno. Il nostro pubblico è sempre presente. Abbiamo avuto un comportamento di gioco in casa e fuori pressoché simile. Probabilmente l’anno scorso si è ottenuto qualche punto in più in casa. Alcuni punti dobbiamo migliorarmi e ci vorrà tempo, altri invece subito. Dobbiamo raggiungere quanto prima quello che vogliamo, ma le cose arrivano quando arrivano. Cerchiamo di fare quello che dobbiamo in un campo difficile, fino all’1-1 la partita è stata alla pari. Poi o trovi la possibilità di riaprire la partita oppure…”.
Campionato del Cagliari di sofferenza fino all’ultima giornata. Falliti due match point salvezza, raggiungere l’obiettivo per demeriti altrui cosa significherebbe?
“Fallito come? Rispetto a Udinese e Como dobbiamo strappare coi denti la salvezza, stiamo parlando di squadre qualitative. Per me la salvezza non è una concessione che ti fanno ma lungo percorso di vittorie risicate e convincenti, e se ti trovi con due punti in più hai fatto un percorso che devi portare a termine. Quando conquisti la salvezza non c’è mai demerito ma un grande lavoro, riconoscendo il tuo obiettivo. Il nostro è questo ed è quello che vogliamo, fortemente”.
Il Venezia di Di Francesco è chiamato all’impresa contro la Fiorentina. Una vittoria permetterebbe di avvicinare un’impresa monumentale dopo le difficoltà.
I lagunari ospiteranno i toscani nel pre monday night alle 18.30. Gli ultimi risultati hanno riacceso le speranze di salvezza dopo una stagione intera in zona retrocessione. I tifosi ci credono.
Venezia, ultimi posti al Penzo: può realizzarsi un’impresa
Zerbin e compagni hanno l’occasione di stupire ancora contro una delle grandi del nostro campionato, dopo i pareggi contro Lazio, Napoli e Atalanta. In più la vittoria obbligata contro il Monza ha dato quella spinta necessaria per agganciare l’ultimo vagone del treno salvezza.
Ora contro la Fiorentina si presenta una possibilità monumentale visto che al Penzo si presenta una squadra ferita e stanca dopo i 120 minuti contro il Betis in Conference League. La grinta e la freschezza dei ragazzi di Di Francesco possono risultare così decisive per eventualmente, in caso il Lecce non andasse a punti, volare a quota 29 punti al quartultimo posto.
L’addio di Pohjanpalo a gennaio ha portato negatività attorno all’ambiente dato che si trattava dell’unico giocatore capace di “buttarla dentro”, tuttavia c’è stata una crescita soprattutto in fase difensiva che ha portato a diversi punti molto pesanti.
Il suo sostituto, Fila, è riuscito a timbrare il cartellino e il lavoro spalle alla porta sta diventando imprevedibile per le difese avversarie. Per affrontare avversari come Kean e Gudmundsson sarà fondamentale non dare profondità e opzioni a un centrocampo di qualità come quello viola. L’atteggiamento iniziale sarà fondamentale per imporre subito il proprio gioco e la voglia di portare a casa il risultato.
In questo senso i tifosi hanno già lanciato il loro segnale, riempiendo il Penzo quasi in ogni ordine di posto (restano poco meno di 1000 tagliandi) per spingere la squadra nell’arco di tutti e 90 i minuti.
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