Serie A
Verso Udinese – Juventus, Sarri: “Critiche? Probabilmente sto sui cog***** a qualcuno”
Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro l’Udinese, in programma giovedì 23 luglio alle ore 19.30, ecco quanto dichiarato dall’allenatore della Juventus, Maurizio Sarri.
Le dichiarazioni di Maurizio Sarri
La Juventus è pronta a scendere in campo contro l’Udinese e a proposito del match in programma domani sera, Maurizio Sarri in conferenza stampa ha dichiarato: “Io faccio sport. Nello sport la parola vicino non significa niente. Quando vai vicino a un gol non hai fatto gol. Sappiamo che ci mancano 4 punti e fare punti in questo momento è faticoso per tutti. Rimaniamo con la testa sulle singole partite. Pensiamo all’Udinese, poi alla Sampdoria e stop. Tutto il resto è conseguenza. Continuiamo nella consapevolezza che è dura per tutti”. A proposito di Dybala-Ronaldo ha affermato: “Siamo una squadra forte che ha ancora dei margini di miglioramento. Io la difficoltà nella convivenza di due giocatori di quel livello faccio fatica a vederla. Ci sono dei momenti della partita in cui facciamo fatica a coprire l’area ma loro due compensano con le doti individuali. In questa stagione hanno fatto 51 gol in due”.
In merito alla partita di domani contro l’Udinese ha poi dichiarato: “Sono una squadra fisica che sta bene. Vedendo le ultime 4-5 partite hanno fatto buone prestazioni e arrivano a fine gara piuttosto bene rispetto a molte altre squadra. È difficile affrontarli, ma in questa fase della stagione è difficile con tutti per tutti. Dobbiamo essere attenti a prepararla, per quanto possibile visti i pochi giorni a disposizione”. Per poi aggiungere: “Higuain e Chiellini sono ancora in mano ai dottori. Demiral sta piuttosto bene ma deve essere riportato a piena efficienza fisica. Lui per caratteristiche ha bisogno di stare bene fisicamente”.
Inevitabile un commento sulle critiche, con Sarri che ha replicato: “Probabilmente sto sui cog***** a qualcuno. Mi interessa relativamente. Alla fine quelle dei giornalisti sono delle opinioni. Penso di saperne di più, magari sbaglio, ma fammi essere presuntuoso. Conosco tutte le difficoltà e ho tutti i dati a disposizione per saperne di più di chi esprime un’opinione, comunque legittima”. Rugani? “Penso che la responsabilità del fatto che abbia giocato poco sia stata mia. Si meritava di giocare di più. Non si può parlare di una brutta prestazione col Milan, ci sono stati 15 minuti di delirio generale, la colpa non è stata sua. Non sono d’accordo con le critiche contro di lui. Ha giocato poco perché abbiamo ritenuto che la personalità e l’esperienza di Bonucci fossero importanti in determinati momenti. Meritava di giocare di più e le responsabilità dello staff tecnico”.
Mentre su Rabiot ha dichiarato: “È un giocatore forte. Con qualità tecniche e fisiche non comuni. Ha uno strapotere quando strappa che ho visto in pochi. È un ragazzo con un carattere chiuso che ha cambiato squadra, campionato e Paese. Ci ha messo qualche mese a capire ma sta venendo fuori. Tanti stranieri di livello hanno fatto questo percorso. Sta giocando con un buon livello di personalità. Dà sensazione di sicurezza e tranquillità in campo”. Per concludere un commento su Pjanic, con Sarri che ha dichiarato: “È stato fuori due partite in cui abbiamo fatto una scelta sulle caratteristiche degli avversari che avevano un centrocampo fisico. Dopo il lockdown ha fatto quasi tutte le partite. Sta bene, ieri ha fatto un programma individualizzato per forza ma sta bene”.
Serie A
Juventus, ecco quando e dove si opera Cabal
Juventus, il Il difensore colombiano della Juventus pronto a essere operato a Lione al crociato anteriore sinistro
Juan Cabal, terzino colombiano della Juventus, è l’ultima vittima di un infortunio grave che mette fine alla sua stagione. Durante un allenamento con la Nazionale colombiana, il difensore aveva riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, un evento che ha già visto protagonista Gleison Bremer lo scorso 2 ottobre.
Juventus, quando si opera Cabal?
La versione odierna della Gazzetta dello Sport riferisce che Cabal, come il compagno di squadra brasiliano, volerà oggi a Lione, dove domani sarà sottoposto a un intervento chirurgico presso l’Hôpital Privé Jean Mermoz. L’operazione sarà eseguita dal chirurgo Bertrand Sonnery-Cottet, uno dei massimi esperti del settore, già scelto dalla Juventus per Bremer e in passato da grandi stelle come Zlatan Ibrahimovic.
L’intervento segnerà l’inizio di un lungo percorso di recupero per il colombiano, che si prevede resterà lontano dai campi fino alla prossima stagione. Un colpo duro per la Juventus, già alle prese con problemi di organico e ora costretta a rivedere le sue strategie difensive.
La società bianconera, che aveva puntato su Cabal come opzione giovane e di prospettiva, si trova ora in piena emergenza nel reparto arretrato. I tifosi e lo staff tecnico sperano in un recupero completo per entrambi i giocatori, ma per questa stagione il contributo di Cabal, così come probabilmente anche quello di Bremer, sarà purtroppo solo un ricordo.
Serie A
Como, Fabregas: “5 anni fa non c’era niente. Su Dossena…”
L’allenatore del Como Cesc Fabregas ricorda qual era la situazione del club 5 anni fa e analizza la gara con la Fiorentina, dagli episodi al rosso di Dossena.
La Fiorentina non si ferma più e vince la settima partita consecutiva in campionato. Il 2-0 rifilato al Como con le reti di Adli e Kean mantiene i viola nel gruppone di squadre a 28 punti, con una lunghezza di distacco dalla capolista Napoli. La squadra di Fabregas invece resta a quota 10, a +1 su Monza e Lecce e +2 sul Venezia, in attesa della sfida tra di stasera alle 20:45 tra i salentini e i veneti.
Como-Fiorentina 0-2, le parole di Fabregas nel postpartita
Al termine della partita persa contro la Fiorentina, il tecnico del Como Cesc Fabregas è stato intervistato ai micofoni di DAZN: “Alcuni pensavano che potessimo lottare per la Champions, è un problema loro. Siamo il Como, cinque anni fa qua non c’era niente e ora siamo in Serie A“.
Sulla partita: “Ultimamente manca qualità o altro. Abbiamo una grande chance per pareggiare e de Gea fa una parata pazzesca. Noi invece alla prima occasione siamo puniti. Nel primo tempo siamo andati male difensivamente, nel secondo molto meglio: abbiamo dominato e li abbiamo messi in difficoltà“.
“Ricordo tre o quattro occasioni, in cui come minimo si deve calciare in porta. Ci alleniamo molto per migliorare la qualità offensiva e dobbiamo continuare su questa strada“. Sull’espulsione di Dossena: “Quando mancano già diversi giocatori queste cose non si fanno. Mi ha fatto incavolare“. Emergenza in difesa quindi in vista della prossima gara contro il Monza.
Serie A
Napoli, il bilancio 2024 è in verde: i conti
Stagione positiva e bilancio decisamente positivo – quello del 2024 – per il Napoli. Ecco tutte le cifre di un club che ha registrato buoni utili.
Il Napoli ha chiuso un ottimo esercizio finanziario. Nonostante un leggero calo rispetto all’anno record precedente (il fatturato 2024 ammonta a 328,2 milioni di euro, quello 2023 era di 359,2 milioni), il club partenopeo ha registrato un utile di 63 milioni di euro.
Analizziamo insieme il bilancio del club punto per punto.
Napoli, il bilancio
Ricavi
Sono diminuiti leggermente rispetto all’anno precedente, principalmente a causa di minori introiti dai diritti televisivi legati alla Champions League. Di contro, le plusvalenze realizzate dalla cessione di giocatori come Kim, Elmas e Lozano hanno mitigato questa diminuzione.
Costi
Sono rimasti sostanzialmente stabili, con un lieve aumento – da 242,5 a 244,4 milioni di euro – dovuto principalmente all’incremento degli stipendi dei calciatori e dei costi legati agli allenatori.
Posizione finanziaria
Il Napoli ha rafforzato ulteriormente la sua posizione finanziaria, con un aumento del patrimonio netto e una riduzione del debito complessivo.
Dimostrando ancora una volta di essere un club gestito in modo solido e con una solida base finanziaria. La capacità di generare profitti anche in un contesto economico complesso e di reinvestire nell’acquisto di nuovi talenti è un segnale molto positivo per il futuro.
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