Intervenuto in conferenza stampa nell’immediata vigilia di Milan-Juve, valevole per la sedicesima giornata del campionato di Serie A, nonché per una fetta di scudetto (soprattutto per i bianconeri, in netto ritardo in classifica), Stefano Pioli ha elencato gli ingredienti fondamentali per permettere al diavolo di sopraffare la vecchia Signora del grande ex, Pirlo.
“Dobbiamo continuare così e migliorare ancora. Per fare bene servono due cose: intensità e qualità. Se manteniamo alti questi due fattori, possiamo essere protagonisti a lungo“: parole che sanno di pragmatismo puro, quelle pronunciate dall’allenatore rossonero; vietato, quindi, pregustare con largo anticipo la portata più prelibata (quella tricolore, ovviamente), ma ferma consapevolezza di poter dire la propria, per permettere al diavolo di sedersi al tavolo con le protagoniste della vittoria finale: “Ci sono sette squadre che vogliono arrivare tra le prime quattro: sarà una grande lotta fino alla fine e noi vogliamo esserci“.
Incalzato sulla questione del momento, quella riguardante Mohamed Simakan, un elemento in grado di poter completare il reparto difensivo, a discapito di altri ormai finiti ai margini del menù rossonero, quali Duarte
e Musacchio, l’allenatore rossonero come suo solito, ha ritenuto opportuno non sbilanciarsi, affermando: “Il confronto con la società è continuo. Se ci sarà la possibilità di rinforzare la squadra, lo faremo. Se un giocatore è vicino non devo dirlo io..“.Dagli estratti della conferenza di Pioli, in ogni caso, emerge chiara e inequivocabile la volontà del team di poter giocarsela alla pari con un avversario che, eccezion fatta per la disfatta di San Siro risalente al luglio scorso, ha tutti i favori del pronostico considerando anche le assenze che colpiscono continuamente i rossoneri: la partitissima di domani, infatti, vedrà Ibrahimovic, Bennacer, Saelemekers, Gabbia e Tonali far da spettatori. Eppure, nonostante le solite avversità, il diavolo non firmerebbe per il pareggio, anche perchè: “Se approcci la partita per pareggiare, vuol dire rischiare seriamente di perderla. Domani dobbiamo cercare di giocare al meglio delle nostre possibilità, provando a vincerla“. Tutto ciò dimostra ancora una volta quanto i rossoneri intendano riproporre quella ricetta giusta per assaporare il gusto del successo, presentando un conto salatissimo alla vecchia Signora.
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