Serie A
Viola che botta! Sconfitta anche a Verona
Una Fiorentina vuota e a pezzi cade al Bentegodi. La Viola, presentatasi a Verona già priva del proprio centrocampo con le assenze per squalifica di Pulgar e Castrovilli, deve fare a meno già dal prepartita di Chiesa, un fastidio al pube che non gli permette di giocare, e dopo pochi secondi di Pezzella. Il Capitano colpito da una gomitata di Di Carmine riporta la frattura dello zigomo destro, quello già operato sul finire della scorsa stagione, e deve uscire, un’assenza che si prolungherà fino a gennaio. Montella nel proporre il centrocampo viola si affida a Cristoforo, assente dai titolari viola da quasi due anni, e a Badelj versione mezz’ala. Scelta che si rivelerà inefficace, essendo i due vistosamente lenti contro la mediana scaligera, fresca e scattante.
La partita
La gara inizia col cambio obbligato dopo tre minuti tra Pezzella e Ceccherini, il Verona per i primi 20 minuti detta i tempi, creando azioni potenziali e una clamorosa con Faraoni su cui Dragowski compie un miracolo. La Fiorentina esce un po’ alla distanza affidandosi a Ribery, vero regista avanzato, e a Vlahovic, operoso ma non incisivo. La ripresa è iniziata allo stesso modo, Verona aggressivo e lucido, mentre la Fiorentina è lenta e confusionaria, non riuscendo a creare occasioni. Dragowski mantiene la parità con un altro miracolo su Salcedo, ma deve cedere al 66′ al piazzato di Di Carmine dopo una bella azione di rimessa veronese. Montella prova a cambiare Venuti con Lirola e Benassi con Ghezzal, ma gli esiti sono stati nulli. Gli oltri 4 mila viola al seguito al termine della gara fischiano i giocatori di Montella.
Le pagelle
Dragowski 7 – Sicuro e preciso. Compie un paio di paratissime, poi deve cedere anche lui.
Milenkovic 5,5 – Una gara difficile, chiamato a impostare va in difficoltà. Sul gol si fa beffare da Verre.
Pezzella S.V – (Dal 4′ Ceccherini 6 – Rispolverato dalla panchina, entra a freddo e gioca bene).
Cáceres 6 – Preciso non si fa infilare, cerca di mettere finché può la toppa..
Venuti 5 – Il primo tempo è in perenne difficoltà. Una partita sottotono. (Dal 64′ Lirola 5.5 – Non si vede praticamente mai. All’80’ avrebbe la palla buona ma s’impappina).
Cristóforo 5,5 – Torna titolare dopo ben 550 giorni. Non si possono addossargli grandi colpe.
Badelj 5 – Altra prestazione nera per il croato. Oggi da mezz’ala, se si può, fa peggio rispetto alle ultime gare.
Benassi 5 – Partita da ‘invisibile’ per il bomber dell’anno scorso, poco veramente poco. (Dal 76′ Ghezzal S.V)
Dalbert 5,5 – Senza infamia ne lode, fatica a spingere sull’acceleratore.
Vlahovic 6 – Impegno e corsa, si crea un paio di occasioni ma arriva stanco al tiro.
Ribéry 5,5 – Regista avanzato, tutti i palloni passano da lui, ma non sempre è lucido
Serie A
Roma, la trasferta di Napoli si avvicina: le condizioni di Dybala e Hummels
La nuova Roma di Claudio Ranieri scenderà in campo domenica alle 18 al Maradona di Napoli per sfidare l’attuale capolista del campionato e provare a ripartire dopo un avvio stagionale da incubo.
Il nuovo tecnico giallorosso dovrà far fronte alle precarie condizioni di diversi elementi tra cui Hummels e Dybala, i due a essere maggiormente in dubbio per la trasferta in Campania.
Come stanno Dybala e Hummels
Se l’assenza di Saelemaekers, il lungodegente assente da due mesi per la frattura al malleolo rimediata contro il Genoa nell’ultima di De Rossi, è praticamente certa, ancora non si possono sciogliere le riserve in un senso o nell’altro per quanto riguarda Dybala e Hummels.
Come riportato da Tuttomercatoweb.com, infatti, l’argentino, il cui rientro in gruppo era previsto per ieri, anche nel corso dell’odierno allenamento ha lavorato a parte: la sua convocazione è a forte rischio. Discorso diverso, invece, per il tedesco che ha smaltito la febbre e dovrebbe partire insieme ai compagni alla volta del Vesuvio, anche se difficilmente Ranieri lo schiererà dal primo minuto.
Serie A
Gravina sicuro: “Ho i numeri per essere eletto nuovamente”
Gabriele Gravina ha informato il consiglio della decisione di convocare le prossime elezioni della Federcalcio nella data del 3 febbraio 2025.
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha commentato la possibilità di ricandidarsi a numero uno della Federcalcio, rispondendo anche alla domanda se gli piacerebbe che ci fosse una candidatura unica. Di seguito le sue dichiarazioni.
Gravina, le parole sulla ricandidatura
“Non sono insensibile ai dati, non mi sto facendo corteggiare. So di avere numeri importanti, la certezza del risultato c’è, il problema è un altro: capire se ci sono i presupposti per guidare la federazione con una serenità diversa e una prospettiva per il calcio italiano. Non ho ancora sciolto le riserve sulla mia ricandidatura. Avvierò un confronto che sarà aperto e sarà ispirato ai massimi principi della democrazia. Dopo comunicherò la mia decisione. Ma a prescindere dal nome a me piacerebbe molto che ci fosse senso di grande unità, è già successo nel 2018 e i risultati si sono potuti constatare”.
Sul futuro della Serie A
“Dopo aver concesso la piena autonomia con un’intesa forte, credo la Serie A debba essere soddisfatta. Ora non è momento dello scontro, ma di riflessioni politiche. Se non portiamo 4-5 provvedimenti in termini di progettualità legati alla sostenibilità, il calcio tra qualche anno vivrà un momento di implosione”.
Serie A
Fiorentina, Adli: “Sapevo che avrei segnato al Milan. Su De Gea…”
Il centrocampista della Fiorentina ha rilasciato alcune dichiarazioni soffermandosi sul gol siglato alla sua ex squadra. Leggi con noi le parole di Adli.
Durante un evento al Viola Park, Adli ha condiviso le sue impressioni sulla sua nuova avventura a Firenze. Il centrocampista francese ha parlato del suo gol contro la sua ex squadra e ha rivelato quale compagno di squadra lo ha impressionato maggiormente.
Le parole di Adli
La maglia viola.
“È veramente un onore giocare per la Fiorentina perché ho la fortuna di poter fare il lavoro che sognavo da piccolo e sono felice di giocare per questo grande club e questa grande città”.
Il suo giocatore della viola?
“Sono tutti miei compagni e li amo tutti quindi la domanda è difficile ma se ne devo scegliere uno dico De Gea. Lo vedo giocare da quando sono piccolo e averlo al mio fianco è un piacere e un onore, per me è uno dei più grandi portieri al mondo”.
L’alimentazione dei calciatori.
“Cerchiamo di mangiare bene e dare al nostro corpo ciò di cui ha bisogno”.
Il gol al Milan.
“Sono stato veramente contento di segnare questo gol. Prima di lasciare il Milan avevo detto che avrei segnato quando ci saremmo affrontati e siccome sono un uomo di parola ho segnato”.
I messaggi sui social.
“Ci scrivono in tanti sui social, ma cerchiamo di essere attenti. Quando le cose vanno bene è facile ma in altri momenti serve attenzione perché alcuni messaggi possono fare male. Cerchiamo di eliminare i messaggi di chi ci insulta e diffonde odio, non possiamo dare loro tempo. Passo massimo un’ora al giorno sui social, ci sono cose molto più interessanti da fare”.
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