Serie A
Vlahovic-gol salva la Fiorentina e Montella!
Un lampo, una saetta di Vlahovic illumina la serata del Franchi e salva la Viola dall’ennesima sconfitta e dà due colpi di chiodo alla traballante panchina di Montella. In pieno recupero, una corsa di 50 metri ha portato il giovane attaccante viola, trascinandosi dietro Skriniar, a scagliare da sinistra verso destra dal limite dell’area un tiro imparabile per Handanovic. La Fiorentina porta a casa un punto pesante, che come dice Pradè, è ossigeno pure per la squadra gigliata. I ragazzi di Montella però non hanno dato grandi segni di miglioramento rispetto alle quattro precedenti sconfitte, e agli ultimi due mesi in generale: lenta, poco lucida e disperatamente vuota nella fase offensiva. Il lato positivo della sfida con l’Inter è stato quello di rimanere in partita fino alla fine, senza perdere la testa dopo lo svantaggio iniziale dell’amatissimo ex Borja Valero, e di riuscire a pareggiarla nel finale. Abbraccio collettivo squadra-mister, che almeno pubblicamente è segnale di uno spogliatoio compatto.
Gennaio è alle porte, sarà necessario intervenire: in difesa col rientro di Pezzella c’è stata un buona solidità, anche se Milenkovic e Caceres appaiono sulle gambe. Stessa cosa in mediana, dove i tre titolari viola non sono al meglio fisicamente. Pulgar, ottimo in avvio di stagione, come sottolineato da Montella deve correre un po’ per tutti, e il cileno ora ha il fiato corto: sarà necessario trovare un’alternativa, che Benassi, per il momento non riesce ad essere. L’attacco è il reparto più preoccupante. Speriamo che Dusan si sia definitivamente sbloccato: ma tra infortuni, Ribery e Chiesa, e fallimenti vari Pedro e Boateng è necessario trovare giocatori di valore. Ora la Viola è attesa in anticipo venerdì 20 al Franchi contro la Roma per regalare un Natale gigliato ai propri tifosi.
Le pagelle
Dragowski 7,5: Il portiere polacco è una bella conferma di questa stagione viola: due paratissime, una per tempo tengono a galla la Fiorentina.
Milenkovic 4,5: Saltato come un birillo da Borja al minuto 9. Non si riprende più: è in debito d’ossigeno.
Pezzella 7: Torna con ardore. Puntuale, fortunato nell’episodio Var che potrebbe dare il doppio vantaggio all’Inter. Determinante nel finale su Lukaku.
Caceres 5,5: Qualche diffcoltà a tenere gli avanti nerazzurri, sembra meno reattivo rispetto ad inizio stagione.
Lirola 6: Buona gara dello spagnolo, forse la migliore della stagione. Cede nel finale con qualche errore per stanchezza.
Pulgar 5: Male, il cileno appare stanco. Lento nella corsa, impreciso anche nei calci da fermo. Si fa ammonire.
Badelj 5,5: Un buon primo tempo per il croato, arriva anche al tiro in maniera pericolosa. Nella ripresa cala vistosamente. (Dal 21′ Benassi 6 Viene chiesto dinamismo e un maggior inserimento in area interista. Ci prova).
Castrovilli 6: Il migliore della mediana viola, esce alla fine stremato e affaticato. Già detto, potrebbe essere ancora meglio se riuscisse a liberarsi prima del pallone (Dall’83’ Eysseric S.V.)
Dalbert 6,5: Dinamico, volenteroso. Forse qualche cross sbagliato, ma avessero tutti la sua determinazione.
Boateng 5,5: Colpito subito duro, solito gioco di sponda, ci mette determinazione, ma l’attacco viola è troppo leggero.
Chiesa 5,5: Già Federico ha una condizione non ottimale, poi sembra inseguito da una caccia all’uomo da Bastoni. In difficoltà. (Dal 60′ Vlahovic 8: Il voto è tutto per la determinazione con cui arriva ad uno straordinario gol).
Serie A
Juventus, brutte notizie per Thiago Motta: ancora out in 9
Pessime notizie per il tecnico della Juventus, Thiago Motta, i 9 indisponibili si allenano ancora a parte. Solo in due sono vicini al rientro.
Ancora brutte notizie dall’infermeria della Juventus. Oggi i bianconeri hanno cominciato a preparare la sfida contro il Bologna, valida per la 15ª giornata di Serie A. I 9 indisponibili saranno ancora out per questa settimana.
Juventus, Vlahovic verso il rientro
I più vicini al rientro sono l’attaccante serbo, Dusan Vlahovic, che dovrà solo gestire l’affaticamento muscolare, e Vasiljie Adzic che ha smaltito quasi del tutto la lesione muscolare alla coscia. Per tutti gli altri le sensazioni sono negative e quindi saranno rivalutati la prossima settimana. Dunque salteranno il prossimo impegno con il Bologna in programma sabato alle 18 all’Allianz Stadium di Torino.
La lista degli indisponibili
Tutti e 9 gli indisponibili per la trasferta di Lecce finita con il risultato in rimonta per 1-1, si sono infatti allenati ancora a parte e non hanno preso parte alla seduta del gruppo. Si tratta dei lungodegenti Milik, Cabal, Bremer, ma anche di Nico Gonzalez, Douglas Luiz, McKennie, Savona, Adzic e Vlahovic.
Serie A
Parma cuor di leone: grande contro i grandi
Neopromosso questa stagione in Serie A, il Parma sta lavorando bene e con continuità, anche contro le grandi. Presto affronterà uno scoglio impervio: l’Inter.
Ultimamente è stato colpito da un infortunio importante: la lacerazione al tendine d’Achille di Charpentier. Eppure il Parma sta vivendo un periodo molto positivo e si sta attestando come una delle squadre più “piccole” in grado di diventare grandi con le grandi.
Lo dimostrano le vittorie nette contro Milan (2-1) e Lazio (3-1), ma lo ribadiscono anche i pareggi riportati contro Juventus (2-2) e Fiorentina (1-1): il Parma, che è tornato alla Serie A per la prima volta dal 2020-21, sa misurarsi con le grandi.
Ora l’attende un ostacolo niente male: l’Inter di Simone Inzaghi, che attualmente occupa il terzo posto in classifica sotto il Napoli e l’Atalanta. Ma promette di dare ancora una volta battaglia e non va presa sottogamba.
Parma, una squadra di giovanissimi
L’età dei giocatori in rosa parla chiaro: il Parma è la squadra più giovane della Serie A e può contare sull’apporto costante di molti giovanissimi nati dal 2000 in poi. L0età media dei giocatori è bassissima: appena 23 anni e 6 mesi, che ne fanno la terza squadra europea più giovane dopo Strasburgo e PSG.
E i giovani del club emiliano piacciono anche agli altri club.
Parma, i giovani che sono osservati speciali del calciomercato
C’è un duo di difensori centrali giovanissimi che sta attirando gli sguardi: alludiamo al classe 2002 Balogh e al classe 2006 Leoni (2006), sulla quale mister Pecchia sta puntando forte.
Il primo piace anche in Premier League, il secondo era un possibile obiettivo di Inter e Napoli. In porta il 22enne giapponese Suzuki è stato un obiettivo del Chelsea.
Piace molto il classe 2003 Bonny, sul quale il Napoli ha messo gli occhi e che in campionato ha messo a referto 4 gol e un assist. E non dimentichiamoci dell’ala destra 19enne Anas Haj Mohamed, che ha esordito in Serie A contro la Lazio mettendo in difficoltà Provedel. E segnando un gol bellissimo.
Serie A
Fiorentina, Ghini: “Ecco come siamo intervenuti su Bove”
Il presidente della Fratellanza Militare Giovanni Ghini ha spiegato le procedure di rianimazione a Edoardo Bove in occasione di Fiorentina-Inter.
Sebbene stiano arrivando indiscrezioni sul fatto che il giocatore sia cosciente e parli coi medici, il mondo del calcio resta in apprensione per quanto accaduto a Edoardo Bove. Che, al minuto 17 dell’ultima sfida di campionato tra la sua Fiorentina e l’Inter, si è accasciato al suolo per un’aritmia cardiaca.
Si legge su La Gazzetta dello Sport che “La prima diagnosi parla di aritmia per torsione di punta, una forma di tachicardia ventricolare che si sviluppa in soggetti affetti da un particolare disturbo dell’attività elettrica del cuore“.
Fiorentina, Giovanni Ghini racconta la procedura di rianimazione a Edoardo Bove
Giovanni Ghini, presidente della Fratellanza Militare, l’associazione di volontariato che domenica scorsa all’Artemio Franchi si occupava dell’emergenza sanitaria, ha raccontato a Repubblica le procedure svolte per salvare il giocatore: “Intorno erano tutti agitati ma noi eravamo calmi perché sapevamo cosa fare. Non bisogna farsi prendere dall’emotività. Dalla caduta del calciatore al nostro arrivo sono passati 30 secondi“.
Come erano organizzati: “Al Franchi avevamo due squadre, una con il medico e due soccorritori, l’altra con tre soccorritori. Appena il dottore è arrivato dal calciatore ha preso i parametri vitali, valutato lo stato di coscienza, la respirazione e il battito cardiaco. Insieme ai sanitari della Fiorentina ha deciso che bisognava partire subito per l’ospedale. In 4 minuti Bove era già nell’ambulanza“.
Prosegue Ghini: “In ambulanza lo abbiamo rianimato, si è attivato il defibrillatore semiautomatico per ristabilire il ritmo giusto del cuore. Il trattamento è andato avanti per tutto il tragitto. All’arrivo in ospedale il medico ha riferito l’accaduto e tutto ciò che era stato fatto. Passata la prima barriera di filtraggio in pronto soccorso, Bove è arrivato nella sala rossa, dove medici e anestesisti potevano intervenire“.
Perché non è entrata subito l’ambulanza? La spiegazione di Ghini: “Esiste un piano operativo d’emergenza che non prevede l’ingresso in campo dell’ambulanza. In situazioni così critiche bisogna evitare ogni rischio di rallentamento, e il mezzo può restare bloccato sull’erba a causa del peso. Meglio portarsi gli attrezzi di soccorso nello zaino, eseguire i primi controlli sul paziente per poi portarlo sull’ambulanza“.
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