Serie A
Vlahovic: tra Juventus e Serbia i conti non tornano

Dusan Vlahovic è reduce da 3 gol in poco più di 100 minuti in campo con la Nazionale serba. Nella Juventus invece segna meno, i conti non tornano.
Vlahovic: il rendimento con la Serbia
Nelle due partite disputate in quest’ultima pausa, per le qualificazioni agli Europei 2024, Dusan Vlahovic ha segnato 3 gol. La Serbia ha affrontato Lituania e Montenegro. L’attaccante della Juventus ha giocato 63 minuti, partendo nell’undici iniziale a Belgrado. Dusan ha segnato al 53′ il gol che ha fissato il punteggio sul 2-0 finale contro la nazionale baltica. Nel secondo incontro poi il 9 bianconero (18 della Serbia), è stato ancor più decisivo. Infatti Vlahovic, seppur partendo dalla panchina, nel match di Podgorica ha messo a segno i 2 gol che hanno determinato il risultato di 0-2 in favore della Serbia sul Montenegro.
Quindi come detto i numeri sono evidentemente ottimi, 3 gol in 108 minuti in campo. Guardando le statistiche a più ampio raggio, i numeri di Vlahovic in Nazionale restano di altissimo livello. In assoluto con la Serbia infatti ha messo a segno 13 gol in 21 presenze. Rimanendo alle ultime presenze, dal 2022 ad oggi, in 7 presenze ha segnato 5 gol compreso 1 ai Mondiali in Qatar. Facendo il calcolo della media gol per i minuti in campo in Nazionale Vlahovic ha, sempre considerando i match dal 2022 ad oggi, un gol ogni 82 minuti in campo.
I numeri del centravanti nella Juventus:
Alla Juventus da poco più di un anno, Dusan Vlahovic è arrivato in bianconero a fine gennaio 2022, i numeri sono buoni. Precisamente sono 49 i match disputati nei quali il serbo, con la maglia numero 7 prima e la 9 poi, ha siglato 20 gol.
Analizzando il periodo più recente con la maglia della Juventus nel 2023 Vlahovic ha messo a segno 4 gol in 13 partite, tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League. Per un totale di 927 minuti in campo, che quindi porta alla media di un gol ogni 232 minuti in bianconero.
Insomma mettendo a paragone i numeri di Vlahovic tra Juventus e Nazionale, i conti non tornano. Se con la Serbia l’attaccante mette in rete un pallone a partita, in bianconero segna un gol ogni 2 partite e mezza.
Vlahovic contro l’Hellas sull’onda positiva:
Sabato sera all’Allianz Stadium arriverà l’Hellas Verona. La squadra scaligera è quella contro cui Vlahovic ha esordito in bianconero il 6 febbraio 2022, trovando anche la sua prima rete con la maglia della Juventus.
Visto il precedente e considerato il momento positivo, dato dai 3 gol in Nazionale, Allegri spera di cavalcare l’onda positiva di Dusan. Quindi il serbo sarà sicuramente titolare sabato sera, da valutare chi giocherà al suo fianco. Infatti Di Maria tornerà solo venerdì, a poco più di 24 ore dal match. Quindi l’argentino partirà probabilmente dalla panchina, anche in vista della semifinale di Coppa Italia contro l’Inter di martedì. Potrebbe essere il ristabilito Milik la spalla di Vlahovic contro l’Hellas Verona, per un attacco con due punte vere. Questo potrebbe dare modo al serbo di avere un compagno con cui dividersi la fetta più avanzata del campo così da non avere 2 o più marcatori dediti solo al suo controllo.
Serie A
Genoa, Vieira: “Pensiamo a finire bene il campionato, poi parleremo del prossimo”

Il Genoa di Vieira chiude bene il suo campionato casalingo. Non dal punto di vista del risultato, ma certamente nella prestazione.
Per sessanta minuti, una delle migliori versioni stagionali del Genoa. Poi la rimonta dell’Atalanta, sublimata nel finale dall’ex Retegui: al quarto gol alla sua ex squadra da quando ha salutato la Liguria in estate.

PATRICK VIEIRA DA INDICAZIONI A ANDREA PINAMONTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Genoa, le parole di Vieira
Il tecnico del Grifone, Patrick Vieira, ha commentato la gara nella conferenza stampa post-partita.
Prestazione
“La cosa che mi è piaciuta stasera è che abbiamo giocato come negli ultimi mesi con intensità e determinazione. Abbiamo visto i ragazzi sul campo che hanno fatto bene il loro compito. Spiace perché volevamo finire con una vittoria in casa. Alla fine abbiamo subito il gol e abbiamo perso ma abbiamo giocato con personalità”.
Arbitraggio
“Era più la frustrazione ma i ragazzi devono continuare a giocare. Sono più frustrato di come noi ci siamo fermati più del fatto che loro hanno giocato. Se l’arbitro non ferma il gioco dobbiamo continuare a giocare. Sono cose che ti fanno crescere”.
Futuro
“La cosa più importante è finire il campionato bene con lo spirito giusto. Giocheremo tutte le partite con intensità e voglia di vincere. Poi c’è un lavoro da fare, vogliamo sempre andare avanti. Finiamo l’ultima partita a Bologna e poi c’è tempo per vedere come possiamo andare avanti”.
“Sono molto contento per lui. E’ stata una stagione molto complicata. Sugli aspetti offensivi abbiamo avuto tantissimi problemi e quando sei un centravanti vuoi sempre compagni che possono creare situazioni da gol. Oggi ha fatto questi due gol e ha fatto vedere la sua qualità e per questo che sono contento. Nel momento difficile suo non ha mai mollato. Speriamo tutti che può rimanere ma vediamo”.
Vasquez
“Gli si è girata la caviglia. Speriamo non sia una cosa grave”.
Badelj
“Ha avuto questo momento. Fa parte dei signori del calcio. E’ stato un piacere lavorare con lui e lui è stato un aiuto bellissimo per me e il mio staff quando siamo arrivati”.
Sampdoria
“Come uomo di sport, soprattutto per il derby di Genova, sono dispiaciuto. Dopo vincere una partita e raggiungere gli obiettivi è molto difficile. Per questo noi dobbiamo essere contenti di quello che il gruppo ha fatto perché non era semplice”.
Partita
“Mi è piaciuto vedere prima come è uscito Badelj. Fa vedere che Milan ha sempre fatto parte della famiglia del Genoa. Abbiamo visto tanti giocatori giovani che sono usciti e hanno fatto benissimo. Ho trovato un gruppo di giocatori che avevano voglia di restare in A e con il supporto dei tifosi abbiamo raggiunto l’obiettivo”.
Poi a DAZN.
Badelj
“Da quando sono arrivato Badelj è stato molto importante dentro e fuori dal campo, è un leader positivo che insegna ai compagni come comportarsi. Perdiamo un giocatore molto importante, con classe ed eleganza. Mi dispiace che sia finita, però è bello come è uscito tra gli applausi dei tifosi”.
Proteste
“No, da giocatore avrei continuato a giocare. Dobbiamo essere arrabbiati con noi stessi, dispiace prendere un gol così magari facendo fallo. Non bisogna essere arrabbiati con l’arbitro ma con noi”.
“E’ stata una stagione complicata e difficile per lui davanti, abbiamo fatto tutta la stagione con giocatori offensivi infortunati e questo non aiuta la squadra a creare così tante occasioni. Pinamonti è sempre stato a disposizione, giocando ogni volta con lo spirito giusto: si meritava questi due gol segnati oggi”.
Ancora futuro
“Non mi piace parlare del mio futuro, la cosa importante è vedere l’energia con cui abbiamo giocato stasera. Abbiamo fatto vedere che il futuro del Genoa è molto eccitante, eravamo allo stesso livello dei nostri tifosi, la serata di Badelj, la doppietta di Pinamonti, la grande partita di Masini e Frendrup, queste cose sono più importanti del mio futuro”.
Scaglione
“Ha 15 anni, si è allenato con noi e ha una qualità tecnica impressionante: oggi era difficile farlo entrare, perché era una partita molto fisica. Deve continuare a crescere, ma il futuro è suo”.
Serie A
Atalanta, Gasperini: “Oggi non parlo del futuro, la stagione va celebrata”

L’Atalanta batte (3-2) il Genoa a Marassi. Gasperini potrà salutare i suoi tifosi domenica al Gewiss, dopo un decennio memorabile.
Il gol di Retegui nel finale (il quarto da quando ha lasciato la Liguria) permette all’Atalanta di espugnare il Ferraris di Genova. Gasperini matematicamente terzo e domenica potrà congedarsi dai suoi tifosi al Gewiss.

LA GRINTA DI GIAN PIERO GASPERINI CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, le parole di Gasperini
Il tecnico bergamasco ha parlato nel post-partita ai microfoni di DAZN.
Arbitraggio
“Non entro nel merito perché ci sono delle immagini, ognuno può giudicare. Per fortuna non c’erano esigenze particolari di classifica, non si è accorto nemmeno Thorsby del passaggio. Retegui ha fatto un campionato straordinario, per la qualità di gol fatti: avrei preferito non avesse fatto gol in questa situazione ma in altre. I suoi gol sono stati molto pesanti per la stagione che abbiamo fatto. Ora deve pagare una bella cena, a me e ai suoi compagni”.
Partita
“Era molto più facile fare peggio, fare meglio di così non lo so. Non c’è limite al meglio, ma anche al peggio. Bisogna guardare la classifica, guardate cosa c’è dietro di noi, tutte in fila dietro all’Atalanta”.
Futuro?
“Stasera non è il momento giusto, siamo molto preparati a chiudere il campionato domenica in casa col nostro pubblico perché queste stagioni vanno festeggiate molto bene. In casa non abbiamo avuto gli stessi risultati che in trasferta ma il pubblico ci ha sempre sostenuto. L’Atalanta farà la Champions per la quinta volta nelle ultime sette stagioni, nelle altre ha fatto l”Europa League”.
Palestra
“Lui ha tutte le caratteristiche per essere un giocatore importante, è molto giovane e sta migliorando sia nella fase difensiva che in quella finale: è un ragazzo di grande prospettiva, è molto resistente e potrà darci grosse soddisfazioni”.
Poi in conferenza stampa.
Prestazione
“Come detto domenica scorsa, l’allenatore non ci ha capito niente (sorride ndr). Sulemana ha fatto due gol in due gare. Questa volta sono doppiamente felice per lui. Ma anche per chi ha giocato un po’ meno e hanno fatto a prescindere un’ottima gara. Da Palestra a Maldini, da Sulemana a Brescianini. Hanno fatto tutti una prestazione su un campo difficile ma abbiamo creato parecchio. E’ stata sicuramente una bella gara”.
Sampdoria in Serie C
“C’è una cosa che mi spiace fortemente per il calcio perché il derby di Genova è uno dei più belli al mondo. Per i colori e per l’intensità, che quando perdi sei disperato ma quando vinci è una gioia pazzesca. Io penso che il derby a Genova sia un evento fantastico perché è un premio alla città. E il fatto che manchi, spiace tanto”.
“Tutte le volte questa domanda. Non sappiamo quando giochiamo. Oggi eravamo l’unica partita della Serie A senza problemi con le due squadre che giocavano senza assilli di classifica. Domenica sarà l’ultima partita in casa e chiudiamo una stagione con una bella festa perché questa è una stagione che va festeggiata e che porta l’Atalanta a giocare ancora la Champions League. Non era un traguardo ‘normale’, dietro di noi ci sono fior fiori di squadra che farebbero di tutto per essere nella posizione dove siamo noi”.
Dieci anni a Bergamo
“Quando sono venuto via da Genova, pensavo che fosse molto difficile trovare un ambiente che potesse ridarmi le emozioni e le gioie che mi ha dato il Genoa. Anche qui eravamo andati in Europa un paio di volte, una volta non abbiamo potuto giocarla, un’altra (in Intertoto) non abbiamo voluto giocarla. Sono andato a Bergamo dove abbiamo avuto risultati migliori, grazie alla società e ai giocatori. Se anche a Genova fossimo riusciti ad avere più continuità nei risultati, visti anche i numeri che ci sono, sarebbe stato fantastico. Sono grato al Genoa e soprattutto all’Atalanta. Non so se nella vita si possono avere due grandi amori, in questo caso sì”.
Brescianini
“Sono stati bravi tutti. Ha messo un pallone a Maldini. E’ un giocatore che, come ruolo, è stato sia lui che Samardzic non un centrocampista alla Ederson e non un attaccante alla De Ketelaere. Questa squadra era consolidata nel gioco ma sono ottimi ragazzi e ottimi giocatori”.
Serie A
Retegui, gol e scuse: Gasp rimonta il Genoa al Ferraris

Il Genoa chiude la stagione casalinga con una prestazione meritoria, ma che non basta per avere ragione dell’Atalanta: decide l’ex Retegui.
Gol e spettacolo al Luigi Ferraris di Genova. Il Genoa di Vieira va avanti 2-1, ma nel finale di partita l’Atalanta ribalta. Decisivo ancora Retegui, che segna ancora e chiede scusa ai suoi (ex) tifosi.

PATRICK VIEIRA DA INDICAZIONI A ANDREA PINAMONTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Retegui segna sempre al Genoa: Gasp saluta, Vieira lo segue?
Senza più ambizioni di classifica, Vieira doveva dimostrare di essere un allenatore da grande squadra. E, per due terzi di gara, è stato davvero così. Il Genoa gioca una partita sontuosa, forse la migliore della stagione. Alla fine del primo tempo, gli uomini di Vieira erano avanti 2-0: ma il VAR annulla il gol di Bani per fuorigioco.
A inizio secondo tempo Sulemana (ancora lui, dopo il gol decisivo alla Roma) pareggia i conti, prima che Pinamonti (doppietta per lui) trovi finalmente il secondo gol nella serata del Grifone. Sembrava tutto pronto per una notte di festa, anche alla luce della recente retrocessione dei rivali di sempre della Samp in Serie C.
Daniel Maldini cerca di riabilitare una stagione (in realtà un semestre) sin qui complicata con il gol che pareggia i conti, prima che l’ex Retegui (sempre lui) indirizzi definitivamente la partita in direzione di Bergamo: è il quarto gol che El Tigre segna alla sua ex squadra, dopo la tripletta nell’Ottobre del 2024.
L’italo-argentino non esulta e chiede scusa ai suoi tifosi, alzando le braccia e quasi inchinandosi sotto la gradinata di quelli che una volta erano i suoi tifosi. Gasperini è matematicamente terzo in classifica, avendo dieci punti di vantaggio su Juventus e Lazio a due giornate dal termine, e domenica saluterà i suoi tifosi.
Potrebbe aver fatto la stessa cosa Vieira, anche se la sua ultima partita (forse, anche se parrebbe di no a sentire le parole del direttore sportivo Ottolini nel pre-partita) la giocherà domenica sul campo del Bologna, che in estate sicuramente sarà attenzionato da club più ambiziosi dei rossoblu. Per il tecnico francese un impatto davvero difficile da prevedere, dopo le avventure non particolarmente edificanti con Nizza, Crystal Palace e Strasburgo. Tuttavia, sei mesi di ottimo livello potrebbero non bastare per giustificarne il salto.
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