Walter Zenga è un tecnico che notoriamente non ama le mezze misure, proprio come nello stile del suo personaggio. Ha sempre adottato dei moduli, per così dire, non conservativi. Ora a prescindere dal modulo che adotterà nella sua nuova avventura cagliaritana, pare comunque abbia le idee molto chiare. Lo schema di gioco di partenza potrebbe essere lo stesso adottato negli anni scorsi, in maniera tale da non snaturare quelle che sono le fondamenta tattiche del gruppo. Il tecnico milanese chiede però una svolta. Pretende un cambio di mentalità dai suoi ragazzi.
Per Zenga l’idea di calcio è differente rispetto al suo predecessore. Lui ama il calcio
propositivo, quello d’attacco. Niente barricate e i classici 10 uomini dietro la linea della palla, di maraniana memoria. Difendere il risultato nondnon essere il liet motive della gara, al contrario Walter Zenga chiede organizzazione e aggressività in tutte le zone del campo. Insomma la difesa chiusa a riccio non è il miglior modo di difendersi, bensi lo è una buina fase offensiva, che oltre a creare palle gol, mantiene gli avversari lontani dalla porta. Una filosofia differente, un po’ zemaniana, ma con più intelligenza tattica e soprattutto buonsenso, niente di scriteriato.
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