Serie A
Zirkzee: “A Bologna sto benissimo. Sul quarto posto…”
L’attaccante del Bologna Joshua Zirkzee ha parlato ai microfoni di Bfc Week, tornando anche sull’ultimo successo ottenuto sul campo della Salernitana. Di seguito le sue parole.
Le parole di Zirkzee
“Sono felice per questi tre punti ottenuti, era importante vincere in trasferta. La vittoria ce l’avevano tolta nei minuti finali a Lecce, per questo vincere contro la Salernitana ci ha portato grande gioia. Abbiamo davanti un calendario molto difficile, ora testa alla Roma”.
Quanto è importante per lei segnare?
“Per un attaccante è molto importante fare gol, ma per me la cosa che conta maggiormente è vincere, più che segnare. Non penso di essere più importante di altri, è solo una statistica. La cosa da sottolineare è invece il fatto che abbiamo perso solo due volte fino a questo momento, solo altre due squadre hanno fatto come noi”.
Che futuro pensa per se stesso?
“Quest’estate sono tornato con la mente libera, sto benissimo qui. L’anno scorso mi è servito da ambientamento. A Bologna mi sento come a casa mia. So cosa chiede Thiago Motta a me e a tutto il gruppo, io penso solo a vincere con questa maglia”.
Il quarto posto è possibile?
“La classifica non la guardiamo, anche se dà grande soddisfazione essere quarti e ci impegniamo per ottenere questi risultati. Sappiamo però che occorre mantenere i piedi per terra e lavorare ogni giorno. La squadra è forte, ma le cose non avvengono mai per caso. Noi dobbiamo cercare di proporre il miglior gioco possibile, andando a giocarcela contro chiunque. La squadra è giovane, Lollo è il più ‘anziano’, ma sembra comunque un ragazzo di 22 anni. Tra di noi si scherza tanto, ma sappiamo anche essere seri. Siamo un grande gruppo, fatto di tante personalità diverse che insieme combaciano bene”.
Serie A
Capello su Inter-Napoli: “Lo scudetto passerà da San Siro”
L’ex allenatore Fabio Capello ha parlato prima del big match di giornata tra Inter e Napoli: “Conte ha avuto una settimana di allenamenti, Inzaghi no”.
Alla viglia della grande sfida tra l’Inter di Simone Inzaghi e il Napoli dell’ex Antonio Conte, ha parlato Fabio Capello ai microfoni della Gazzetta dello Sport. L’ex tecnico di Roma e Milan ha parlato del vantaggio della squadra partenopea di non avere le coppe e del fatto di aver avuto più tempo per preparare la partita, al contrario dell’Inter che ha avuto un dispendioso impegno di Champions League contro l’Arsenal: “Conte ha avuto una settimana di allenamenti per preparare la strategia del suo Napoli, Inzaghi no”.
L’analisi tattica di Fabio Capello
Capello ha evidenziato l‘intelligente mossa di Inzaghi di far rifiatare la catena di sinistra: “Inzaghi è stato molto saggio, perché contro l’Arsenal ha fatto riposare Bastoni e Dimarco, risparmiando alla catena di sinistra dell’Inter un cliente scomodo come Saka: quel supplemento di lavoro avrebbe potuto appesantire la coppia in vista della sfida col Napoli, invece Bastoni e Dimarco arrivano freschi all’appuntamento di questa sera”.
Successivamente, ha individuato i principali duelli del match e le zone chiavi del campo in cui si deciderà la partita: “Da quella parte, il duello con Di Lorenzo e Politano sarà uno dei fattori che possono accendere la partita. In particolare, i due terzini della Nazionale sono un’arma potenzialmente letale per scardinare le difese avversarie, ma soffrono quando devono difendere.
Sulla carta l’Inter parte con un piccolo vantaggio perché difende a cinque e Dimarco è più protetto rispetto a Di Lorenzo, che è schierato in una difesa a quattro ed è quindi più esposto all’uno contro uno”.
Serie A
Lecce, Corvino: “Pluriennale a Gotti un errore, oltre ai risultati mancava identità. Le mie scelte sul mercato…”
Nella conferenza stampa odierna, presieduta dal Presidente del Lecce Sticchi Damiani, ha presenziato anche il direttore sportivo Pantaleo Corvino.
Una conferenza stampa indetta per spiegare ai giornalisti locali (ma non solo) la scelta (arrivata nella mattinata di ieri) di esonerare Luca Gotti, “ripulendo” la presentazione del nuovo allenatore dalle domande in merito.
Lecce, le parole di Pantaleo Corvino
Alle parole del numero uno giallorosso hanno fatto eco quelle del direttore sportivo del Lecce Pantaleo Corvino, anch’egli presente in conferenza stampa al fianco del presidente. Di seguito le sue dichiarazioni.
“Non riesco a dare il meglio di me in questi momenti. Non fa parte del mio DNA esonerare gli allenatori. Cerco sempre di tutelare le scelte che un club. Gli esoneri non li impone l’area tecnica. Sono decisioni che si condividono con la società. Ci sono momenti della stagione dove ogni club fa delle analisi.
Le abbiamo fatte dopo 12 giornate. Io sono un responsabile e mi confronto con la proprietà. Negli ultimi anni non siamo mai stati nelle ultime tre. Al primo anno abbiamo subito pochissimi gol. Abbiamo sempre vantato una buona differenza reti. Ora dopo 12 giornate ci troviamo a commentare una squadra che ha cambiato spesso identità, è in zona retrocessione e con la peggiore differenza reti del campionato.
Non è che noi non possiamo essere in zona retrocessione, fa parte del nostro DNA. Se oltre ai risultati non c’è manco un’identità bisogna riflettere. Il presidente ha detto che come società non vuole avere scrupoli: neanche noi area tecnica. Delle decisioni possono portare ad errori. Chi non commette errori? Sono arrivato dalla terza categoria alla Champions facendo errori. Ho tenuto 9 volte il Lecce in Serie A facendo errori“.
Dopo l’introduzione di Corvino, arrivano anche le domande dei colleghi.
Pluriennale a Gotti
“In quel momento avevamo pensato fosse giusto fare un biennale. Oggi, alla luce di quanto prima detto, qualcuno può dire che abbiamo fatto un errore. Se lo abbiamo fatto, gli errori nella vita si fanno“.
Sansone fuori rosa
“Chi lo aveva portato a Lecce, lo spirito santo? Non stava bene questa estate, ha avuto un problema al collo“.
Blin sostituito male?
“Pierret prima dell’infortunio aveva fatto bene. Berisha può giocare lì, così come Coulibaly.
Rosa e mercato
“Ora parlo della squadra. Sono convinto che Guilbert è pari a Gendrey. Pongracic è andato via ed è arrivato un nazionale. Gli altri nove che hanno giocato venerdì c’erano gli anni scorsi. Per Almqvist c’è Dorgu. Quando si inizia a perdere una identità bisogna intervenire. Sappiamo che non è possibile avere il consenso di tutti, ma proveremo a convincerli col lavoro. Può darsi che continueremo a sbagliare, ma fa parte dell’uomo sbagliare“.
Nuovo allenatore
“Quando per tre anni hai attraversato una strada che ti ha portato sempre a Roma e poi la cambi per vedere che trovi ostacoli, allora capisci che forse non bisogna continuare in un certo modo. Allora io voglio una persona da campo. Voglio un allenatore che mi dia delle risposte“.
Scelte
“Riteniamo di aver fatto il meglio possibile rispetto alle nostre possibilità. Abbiamo tenuto 8/11 dei titolari della scorsa stagione. Tre partente sono stati sostituiti da Guilbert, uno tra Pierret/Kaba/Coulibaly e un altro da Dorgu. Pensiamo di aver fatto il massimo. Se pensate che abbiamo fatto danni, pensatelo pure”.
Giampaolo?
“Siamo venuti qui per parlare di un’altra situazione. Il nome lo potrei fare se avessimo gli accordi firmati“.
Gruppo
“Tutti ci teniamo al Lecce. Mancavano pochi attimi alla fine della partita e Rebic ha stimolato Coulibaly ad alzarsi, perché voleva vincere. Qui a Lecce abbiamo difeso allenatori che hanno perso sei partite di seguito ed ora lottano per lo scudetto altrove“.
Infortuni
“Oggi siamo venuti qui per parlare dell’esonero dell’allenatore. Tutto è migliorabile. Se c’è qualcosa che alle volte non va dobbiamo capire cosa non va e dove dobbiamo migliorare. Siamo partiti dalla B, non si può migliorare ogni aspetto subito. Ci vuole tempo. Si prende atto del fatto che tutto si può migliorare“.
Serie A
Roma-Bologna, le ultimissime dall’Olimpico: tegola Dybala per Juric I Castro o Dallinga per Italiano?
Roma-Bologna è una delle due gare in programma quest’oggi alle ore 15 per quanto riguarda la dodicesima giornata di serie A. Andiamo a vedere, qui di seguito, le ultime notizie dai ritiri delle due squadre.
La settimana europea non ha sorriso a Roma e Bologna, che all’Olimpico si sfidano, seppur con situazioni di campo ed emotive molto diverse.
I giallorossi vengono dalla caduta rovinosa in casa dell’Hellas Verona e non hanno altri risultati disponibili se non una vittoria che serve come il pane.
Non meno importante sarà la sfida per i ragazzi di Italiano, ormai tagliati fuori dalla corsa ai playoff di Champions League. I felsinei, nelle ultime cinque di campionato, hanno collezionato tre pareggi consecutivi, ai quali sono seguite due vittorie di fila.
Qui Roma
Oltre al dubbio su Hermoso, Juric dovrà fare a meno di Dybala. L’argentino ha accusato noie muscolari contro l’Union Saint Gilloise e rimarrà a Trigoria. Al suo posto spazio a Baldanzi, con Pisilli a insidiare Pellegrini per l’altro posto da trequartista.
Possibile l’impiego di El Sharaawy sulla sinistra, con Zalewski che partirebbe dalla panchina.
Ndicka non è al meglio, ma qualora ce la dovesse fare, sarà titolare in difesa con Mancini e Angelino.
Qui Bologna
Ballottaggio Castro–Dallinga in attacco, mentre è probabile l’impiego di Orsolini dal 1′ sulla trequarti, e con lui Odegaard e Ndoye.
Lykogiannis più Miranda sulla sinistra e il duo Freuler–Moro confermato a centrocampo.
Probabili formazioni
Roma (3-4-2-1): 99 Svilar; 23 Mancini, 5 Ndicka, 3 Angelino; 19 Celik, 17 Kone, 28 Le Fee, 92 El Sharaawy; 35 Baldanzi, 7 Pellegrini; 9 Dovbyk. Allenatore: Ivan Juric
Bologna (4-2-3-1): 1 Skorupski; 22 Lykogiannis, 26 Lucumi, 31 Beukema, 3 Posch; 8 Freuler, 6 Moro; 11 Ndoye, 21 Odegaard, 7 Orsolini; 9 Castro. Allenatore: Vincenzo Italiano
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