In un’intervista rilasciata a Tuttosport, Dino Zoff ha parlato della nuova Juventus affidata a Thiago Motta e ha approvato anche la scelta Di Gregorio.
Dino Zoff, leggenda del calcio italiano ed ex campione del mondo, ha espresso la sua opinione sulla Juventus attuale, elogiando il mercato estivo e l’impatto dell’allenatore. L’ex portiere bianconero, nell’intervista a Tuttosport, ha commentato anche la vicenda Szczesny e la scelta di puntare su Di Gregorio.
Su Thiago Motta. “La sensazione, per quanto ancora parziale, è decisamente positiva. Nell’ultima uscita contro la Roma è mancata un po’ di brillantezza per riuscire a portare a casa il risultato ma all’inizio è normale. Sono rimasto impressionato soprattutto dalla semplicità espressa dai bianconeri. La mano di Thiago Motta è già parecchio evidente sotto il punto di vista dello sviluppo della manovra. Tuttavia mi aspetto una crescita importante a livello di gioco nelle prossime settimane, i bianconeri non sono ancora al cento per cento”.
Il giudizio sul mercato. “Il mercato mi è piaciuto, sono arrivati giocatori importanti che hanno aumentato le aspettative. Ora, però, sarà il campo a parlare: i nuovi arrivi si sono visti poco finora, quindi è prematuro giudicarli. Questo, in un certo senso, valorizza ancora di più il lavoro fatto in estate da Thiago Motta, visto che le migliori prestazioni sono arrivate da giocatori già presenti in rosa”.
“Di Gregorio mi ha impressionato molto nelle ultime due stagioni al Monza, quindi per me è un grande sì. La tecnica di base c’è e anche tanta gavetta alle spalle. Non mi preoccupa l’assenza di esperienza in Europa, perché il portiere in questo senso è un ruolo a sé: le conclusioni difficili le ricevi in Serie B come in Serie A. Se si è bravi tra i pali, lo si è in tutte le categorie”
Sull’addio di Szczesny. “Ne sono rimasto sorpreso. Szczesny anche l’anno scorso si era dimostrato estremamente affidabile, non pensavo che la società fosse disposta a rinunciare a lui e a voltare pagina in porta. Non mi aspettavo il suo ritiro. Avrebbe potuto ancora competere ai massimi livelli, per quanto mi riguarda, ma è inevitabile che poi subentrino altri fattori: molto dipende dalle proprie sensazioni e anche dai bisogni famigliari. L’idea di dover cambiare ambiente da un momento all’altro potrebbe essere stata decisiva nella sua scelta”.
Aggiornato al 12/09/2024 11:43
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