La contestazione dei tifosi del Bari non si placa: nel mirino la famiglia De Laurentiis, proprietaria del club, e l’ex sindaco Decaro.
Nel campionato di Serie B, la contestazione dei tifosi del Bari è diventata ormai una costante. Il malcontento, mai sopito, si è intensificato negli ultimi due anni, al punto da segnare profondamente il rapporto tra la piazza biancorossa e la famiglia De Laurentiis, proprietaria del club dal 2018 attraverso la Filmauro, la stessa holding che detiene il Napoli.
Quella che doveva essere una rinascita calcistica dopo il fallimento, con la prospettiva di un ritorno in Serie A, si è lentamente trasformata in un clima di crescente sfiducia. Solo due stagioni fa, mentre il Napoli si laureava campione d’Italia, il Bari era a pochi secondi dalla massima serie, fermato solo nei minuti finali della finale playoff contro il Cagliari. La promozione, però, sembrava un traguardo soltanto rinviato.
Invece, la scorsa stagione ha rappresentato una brusca frenata. Dopo un’estate segnata da profondi cambiamenti nella rosa, il Bari ha vissuto un campionato fallimentare, analogo a quello del Napoli post-scudetto. I biancorossi hanno faticato per tutta la stagione, chiudendo al 17° posto e salvandosi solo grazie al successo nei playout contro la Ternana
.
L’annata in corso era partita con ben altre ambizioni: l’obiettivo dichiarato era tornare a lottare per i playoff, ma il rendimento altalenante della squadra ha spento l’entusiasmo. Anche se la zona playoff resta aritmeticamente alla portata, la promozione appare, ancora una volta, solo un miraggio.
Il malcontento della tifoseria non si limita alla gestione tecnica e societaria: nel mirino è finito anche Antonio Decaro, ex sindaco di Bari. È stato lui, nel 2018, a scegliere la famiglia De Laurentiis per ripartire dopo il fallimento, assegnando alla Filmauro il titolo sportivo del club. Una decisione che non ha mai smesso di suscitare polemiche, tanto che Decaro ha deciso di organizzare un incontro pubblico per chiarire le proprie ragioni.
L’appuntamento, inizialmente previsto un mese fa e poi rinviato a causa del crollo di una palazzina, si terrà giovedì 3 aprile alle 18:30 presso il Teatro Abeliano.
“Avevo preso un impegno e intendo rispettarlo” ha scritto sui social l’ex primo cittadino, specificando che sarà possibile registrarsi per intervenire con domande da un minuto. Un gesto di apertura in un clima che resta teso, segnato da una frattura profonda tra istituzioni, proprietà e tifoseria.
Aggiornato al 01/04/2025 18:14
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