Continua la crisi in casa Salernitana, con i granata che hanno perso anche contro la Cremonese. Piovono critiche su giocatori e allenatore.
La Salernitana è ormai in piena crisi, e in fondo i segnali di un percorso difficile erano già emersi durante la scorsa estate. Le incertezze erano iniziate con il mancato passaggio di proprietà e si erano acuite quando Andrea Sottil, inizialmente scelto come allenatore, ha abbandonato il progetto dopo pochi giorni. Giovanni Martusciello, subentrato in panchina, non ha nascosto il suo scetticismo riguardo al mercato estivo, esprimendo una certa insoddisfazione per i rinforzi, ritenuti insufficienti per competere con ambizione.
Anche se la società parla di rosa competitiva e di consistenti investimenti, molti ricordano che le entrate di quest’estate, tra paracadute, cessioni e diritti televisivi, sono state molte consistenti. Tuttavia, questi guadagni non hanno prodotto in campo l’efficacia promessa. La squadra ha incassato un’altra sconfitta, stavolta contro una Cremonese tutt’altro che irresistibile, e la pressione sui granata continua a crescere.
Uno dei punti critici emersi in estate è stata la scelta del modulo. Il direttore sportivo Gianluca Petrachi aveva chiaramente espresso il desiderio di abbandonare la difesa a tre o a cinque, prediligendo un modulo più offensivo e fluido. Per questo motivo, Petrachi ha operato diverse scelte di mercato, nella speranza di costruire una squadra competitiva per il 4-3-3 di Giovanni Martusciello. Tuttavia, nonostante gli sforzi, i giocatori sembrano ancora lontani dall’interpretare in modo efficace questo sistema di gioco.
La squadra è fragile in fase difensiva, e il centrocampo fatica a reggere il ritmo e a coprire gli spazi. Gli attaccanti, intanto, non riescono a garantire la precisione necessaria sotto porta e raramente offrono soluzioni creative in avanti. Così, il tanto auspicato cambio di stile si è rivelato sterile e inefficace, con una manovra che finisce per rallentarsi in fraseggi che raramente portano al tiro.
Nel frattempo, anche il sostegno incrollabile dei tifosi inizia a vacillare. La piazza, che aveva accolto con grande entusiasmo la nuova stagione e sostenuto la squadra senza polemiche, si sente tradita.
Persino l’Arechi, che ha sempre ospitato una media spettatori da Serie A, mostra segni di un calo di affluenza: le prevendite per la prossima sfida contro il Cesena sono state deludenti.
Un’ulteriore sconfitta potrebbe segnare l’inizio di un allontanamento progressivo dei tifosi e costringere la squadra a guardarsi seriamente le spalle in classifica, cercando di evitare una stagione all’insegna della lotta salvezza.
Aggiornato al 27/10/2024 10:27
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