Serie B
Liverani al capolinea: il Cagliari non ha gioco
Giulini lo aveva portato a Cagliari, per vedere bel gioco, e soprattutto per avere molti punti in classifica
Dopo diverse partite invece a Cagliari è un disastro. Il gioco tanto sospirato non esiste. I rossoblu non hanno un gioco. Nessuna trama offensiva, e squadra non in grado di far gol. Questo, nonostante il potenziale offensivo sia tra i più elevati della serie cadetta.
Un fallimento. Fabio Liverani non è stato capace di trasmettere le sue idee alla squadra. In questo momento il Cagliari è addirittura fuori dalla zona playoff promozione. Chi lo avrebbe mai pensato ad iniziare stagione? Nessuno!
Il potenziale della rosa messa a disposizione del tecnico laziale, è assolutamente di livello, ma i risultati non sono adeguati a ciò che è stato costruito in estate.
I tifosi in coro chiedono la testa di Liverani. Sono stufi di assistere a spettacoli indegni. Dopo la incredibile retrocessione subita la scorsa stagione, avrebbero voluto vedere ben altro. E soprattutto, vorrebbero che la squadra fosse in un’altra posizione di classifica. Non c’è più tempo da perdere. Liverani ha fallito, ed i tifosi sognano il ritorno di Claudio Ranieri, con l’outsider Walter Zenga in alternativa.
Serie B
Serie B, 11^giornata: vince solo il Cosenza I Ben nove i pareggi
Serie B, si è chiusa ieri sera una giornata davvero più unica che rara, con ben nove pareggi nelle dieci gare in programma. Vince solo il Cosenza, che conquista tre punti preziosi in casa della Reggiana.
I risultati
Bari-Carrarese 0-0
Brescia-Spezia 1-1 (32’ Di Serio (S), 52’ Verreth (B))
Juve Stabia-Sassuolo 2-2 (32’, 59’ Pierini (S), 36’ Maistro (J), 60’ Adorante (J))
Modena-Cremonese 2-2 (12’ Bonazzoli (C), 30’ Caso (M), 45’+1’ Dellavalle (M), 64’ Vazquez (C))
Reggiana-Cosenza 0-1 (39’ Ricciardi)
Salernitana-Cesena 1-1 (20’ Verde (S), 45’+3’ Tavsan (C))
Sudtirol-Frosinone 1-1 (56’ Marchizza (F), 74’ Odogwu (S))
Cittadella-Sampdoria 0-0
Mantova-Palermo 0-0
Pisa-Catanzaro 0-0
La classifica
Pisa 24
Sassuolo 22
Spezia 21
Cremonese 18
Juve Stabia 16
Palermo 16
Cesena 15
Sampdoria 15
Brescia 14
Bari 13
Südtirol 13
Mantova 13
Catanzaro 13
Reggiana 12
Salernitana 12
Carrarese 12
Modena 11
Cosenza 10 *
Cittadella 9
Frosinone 8
(*) 4 punti di penalizzazione
Serie B
Serie B, si completa l’11^giornata: Pisa all’esame Catanzaro, il Palermo va a Mantova e la Samp a Cittadella
Serie B, si chiude questa sera l’undicesima giornata, iniziata ieri con le prima sei partita. In campo Sampdoria, Palermo e Pisa. Di seguito i quattro match di stasera e la classifica provvisoria.
Con le ultime quattro partite, in programma tra le 19.30 e le 20.30, si completerà nelle prossime ore l’undicesima giornata del campionato cadetto.
Il Pisa, tra mura amiche, affronterà un Catanzaro galvanizzato dal 3-0 al Sudtirol. Altoatesini che, invece, ospiteranno un Frosinone reduce dallo 0-0 imposto proprio alla capolista.
Esame Cittadella per la Sampdoria che, vincendo contro il Mantova, ha toccato il settimo posto, in zona playoff. I doriani, che avevano iniziato male il torneo, puntano a scalare ulteriormente la classifica.
Il programma
Sudtirol-Frosinone (oggi ore 19.30)
Cittadella-Sampdoria (oggi ore 20.30)
Mantova-Palermo (oggi ore 20.30)
Pisa-Catanzaro (oggi ore 20.30)
La classifica aggiornata
Pisa 23*
Sassuolo 22
Spezia 21
Cremonese 18
Juve Stabia 16
Palermo 15*
Cesena 15
Sampdoria 14*
Brescia 14
Bari 13
Catanzaro 12*
Südtirol 12*
Reggiana 12
Mantova 12*
Salernitana 12
Carrarese 12
Modena 11
Cosenza 10**
Cittadella 8*
Frosinone 7*
(*) una gara in meno (**) 4 punti di penalizzazione
Serie B
Cesena, Berti: “Sono stato vicino al Milan, ma…”
Il giovane centrocampista del Cesena si è raccontato in una lunga intervista, soffermandosi sulle esperienze nelle giovanili in A. Leggi con noi le parole di Berti.
Tommaso Berti ha rilasciato una lunga intervista, ripercorrendo le tappe della sua carriera e svelando una trattativa sfumata. Oggi, però, il giovane centrocampista è concentrato solo sul Cesena e sul sogno di portarlo in Serie A.
Le parole di Berti
“Per me è un orgoglio giocare con questa maglia, da tifoso l’ho seguito in ogni categoria. Non so quante volte da piccolo l’ho sognato e immaginato. Probabilmente non ho realizzato bene cosa ho fatto. Quando giro per strada e vedo tanti tifosi che mi ringraziano mi riempie d’orgoglio”.
Prima volta allo stadio?
“Avevo 5 anni, ero con mio padre. Ma poco dopo mi riportò subito a casa perché si era spaventato per lo scoppio di un petardo. Da più grande sono sempre andato a vedere la squadra e non ho mai smesso, abbonato ogni anno”.
“Romagna mia” allo stadio.
“Quando l’abbiamo cantata dopo la promozione avevo i brividi, la pelle d’oca. Io la conosco da quando sono bambino, nello spogliatoio la insegno ai nuovi”.
Il fallo di Caldara.
“Me l’hanno detto tutti, la mia famiglia si è spaventata. Ma io avevo capito subito di non avere nulla di rotto, è stata più la paura che il dolore: in due settimane ho recuperato e ora mi sento al 100%”.
Le scuse di Caldara.
“Sì, mi ha mandato un messaggio spiegandomi che non l’aveva fatto apposta; ma l’avevo capito subito. Si è scusato, era dispiaciuto; lui ha giocato qui, e chi l’ha conosciuto mi ha parlato di un bravo ragazzo”.
Chi è il compagno che ti impressiona di più?
“Simone Bastoni ha una marcia in più, tecnicamente è tanta roba; avendo molta esperienza aiuta noi giovani. Poi c’è Cristian Shpendi, lo conosco da quando eravamo insieme nelle giovanili ma ogni anno mi sorprende sempre di più: è un attaccante fortissimo, può crescere ancora tanto. E in allenamento fa sempre gol”.
Chi è Berti?
“Penso di essere un ragazzo tranquillo, magari mi vedono così perché non posto molto sui social, ascolto musica un po’ più alternativa e mi piace molto il ciclismo. I miei compagni, scherzando, mi dicono che sembro un 40/50enne“.
La musica.
“Principalmente italiana e indie. Mi piacciono Calcutta e Ultimo“.
La passione per il ciclismo.
“Nasce grazie a mio nonno, col quale guardavo sempre il Tour de France in tv. Sette anni fa ho preso una mountain bike e giravo per le colline romagnole, ora d’estate ogni tanto mi faccio qualche giro con una bici da corsa. E quando posso vado in montagna a vedere il Tour de France. Quando racconto ai miei compagni che in estate esco in bicicletta mi prendono per pazzo”.
L’andare in bici.
“No, cerco di non bruciare troppo perché devo mettere su un po’ di chili; ma quando riesco mi piace staccare un po’ dal calcio e farmi qualche giro con la mia bici”.
Le tappe della sua carriera
“Mancavano pochi giorni alla fine del mercato, sapevo di quest’interesse del Milan ma avevo qualche dubbio perché ero molto giovane. Lì per lì non avevo realizzato bene che a 17 anni mi aveva cercato una squadra così importante, anche se per la Primavera. Io ero poco convinto perché avevo fatto solo una decina di partite in Serie C, ma comunque il trasferimento non si è concretizzato perché non c’era più tempo“.
L’esperienza a Firenze.
“Credo abbia funzionato quasi tutto: ho segnato nella finale di Supercoppa vinta, in campionato ho fatto 7 gol come mai successo in carriera, siamo andati in finale di Coppa Italia e abbiamo perso lo scudetto contro il Lecce al 121′. Io penso di aver fatto una buona stagione, poi chiaramente le scelte le fanno altri”.
Sull’esperienza con Aquilani.
“E’ stato bravo a farmi capire che lui aveva uno schema di gioco che io non avevo mai visto: si ispirava molto a De Zerbi, e questo mi ha aiutato a migliorare sia tecnicamente che tatticamente”.
Su Italiano.
“Mi sono allenato molte volte in prima squadra, ogni tanto faceva qualche battutina. Io sapevo che sarei andato in Primavera e non avevo grandi aspettative, anche se conoscendo la realtà Fiorentina non sarebbe stato così assurdo debuttare in Serie A“.
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