Serie B
Serie B: 21ª giornata ai raggi X!
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Giornata interlocutoria di Serie B con ben 6 pareggi su 10 incontri; il Monza si lecca le ferite dopo la sconfitta a Cremona, continua a salire il Frosinone. A Brescia, esonerato Inzaghi, in arrivo Lopez.
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Il 21° turno della Serie BKT 2021-22 è caratterizzato dal segno X: sono ben 6 i pareggi di giornata, vincono soltanto Cremonese, Frosinone e le due umbre, Perugia e Ternana.
Lecce e Pisa, entrambe in trasferta, non vanno oltre il pareggio contro Alessandria e Como. Non ne approfitta il Brescia che mette a referto un pareggio “ad occhiali” (0-0 n.d.r.) a Cosenza; così il patron Cellino decide di esonerare Inzaghi nonostante la squadra sia stabilmente nei primi 3 posti da inizio stagione, al suo posto pronto Diego Lopez. Esonero che era già nell’aria da diverso tempo e che si è concretizzato nella giornata di ieri.
La Cremonese vince, portandosi al quarto posto solitario, contro il Monza che scivola in 7ª posizione; continua a vincere il Frosinone, a farne le spese il Vicenza.
In coda la situazione rimane stabile, si aggiunge ufficialmente alla lista delle squadre in lotta playout anche la Reggina, che continua il suo stato di crisi perdendo contro la Ternana di mister Lucarelli. Anche il Parma continua a non convincere, la classifica comincia a farsi preoccupante, più vicini ai playout (4 punti) che ai playoff (7 punti).
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Ternana – Reggina 2-0 13′ Pettinari, 16′ Palumbo
Le Fere affrontano una Reggina ormai in caduta libera, incapace di sorridere ai 3 punti da tantissimo tempo. Partita chiusa dopo 16′: 1-2 micidiale degli umbri con Pettinari al 13′ che raccoglie un cross al bacio di Partipilo mettendo la palla dove Micai non ci può arrivare, mentre al 16′ Palumbo raccoglie una respinta dello stesso Micai sul tiro sempre di Pettinari, che dopo aver accarezzato anche la traversa insacca alle sue spalle. Nel secondo tempo i calabresi provano con un po’ di orgoglio a creare occasioni da rete, ma in maniera del tutto sterile, giocando gli ultimi 20′ in 10 per l’espulsione di Bellomo al 72′, mettendo la pietra tombale sulla partita degli amaranto. All’81’ Partipilo ha l’opportunità di arrotondare il risultato dal dischetto, ma è bravissimo il portiere calabrese a neutralizzare il calcio di rigore, per una magra consolazione personale.
Crotone – Cittadella 0-0
Partita con pochissime emozioni all’Ezio Scida, primo tempo a tinte rossoblu, dove gli squali hanno provato con tanta quantità ma poca qualità a sfondare il muro veneto. Il più pericoloso dei calabresi è il fantasista Marras, ex Bari, con due tiri, prima di destro e poi di sinistro ma mettendo fuori entrambe le volte; regala anche un assist stupendo a Mogos, ma l’esterno rumeno mette incredibilmente alto. Ancora meno le occasioni dal gol nel secondo tempo, l’unica da registrare è la punizione di Baldini parata ottimamente da Saro.
Cosenza – Brescia 0-0
Match dai tanti volti quella giocata al San Vito – Marulla tra Cosenza e Brescia. Primo tempo che inizia subito con l’espulsione di Adorni al 4′ che si fa bruciare in velocità dal francese ex Paris F.C. Gaetan Laura. L’attaccante rossoblu mette a ferro e fuoco l’intera difesa delle Rondinelle senza però riuscire a portare la sua squadra in vantaggio. Al 32′ viene ristabilita la parità numerica in campo, con l’espulsione di Ndoj, proprio ex Brescia, per doppia ammonizione. In 10vs10 il Brescia prende coraggio e campo, andando vicino al gol in maniera nitida in due occasioni, la prima con Van de Looi che trova la traversa, dopo una deviazione, con un tiro cross e quasi allo scadere del match con “El Trenza” Palacio che da due passi non riesce a superare l’estremo difensore Matosevic, autore di un’ottima prova. Pareggio a reti bianche amaro per i lombardi, pareggio che non permette a Mister Pippo Inzaghi di proseguire la sua stagione sulla panchina biancoazzurra: il patron Cellino lo esonera, dopo settimane di smentite sul rapporto incrinato con il tecnico piacentino; al suo posto in arrivo Diego Lopez.
Como – Lecce 1-1 4′ Cerri (rig.), 13′ Listkowski (L)
Bellissima partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre al Sinigaglia di Como. Partono benissimo i Lariani che vanno in vantaggio su calcio di rigore al 4′ per fallo di mano di Calabresi su tiro di Gliozzi: sul dischetto si presenta Cerri che incrocia angolando ottimamente il destro mettendo fuori causa Gabriel. I salentini reagiscono subito con Strefezza ma risponde bene Facchin, che però non può nulla sull’accorrente Listkowski su cross basso di Gendrey, per il gol dell’ 1-1. Trovato il pareggio, il Lecce avanza il baricentro e crea numerose occasioni da gol con Coda e Strefezza, ma è sempre attento il portiere comasco. Nel secondo tempo sono sempre i salentini che partono a spron battuto, con Lucioni che tenta uno dei suoi gol, ma ancora una volta è attento l’estremo difensore di casa. La squadra di Baroni lascia spazi, in uno di questi si infila nuovamente Gliozzi che centra in pieno la traversa. Ancora Coda vicino al gol e ancora Facchin sugli scudi che d’istinto mette in calcio d’angolo. Risponde il Como che va vicino al gol prima con La Gumina, attento Gabriel, e sulla ribattuta Vignali che mette incredibilmente fuori; poi è Gabrielloni che, dopo aver messo a sedere Calabresi, a giro di destro mette di un soffio fuori, con Gabriel immobile che spinge con lo sguardo il pallone fuori. Il Lecce all’86’ ha il matchball, con Coda dal dischetto, per fallo di Facchin su Gargiulo, ma il bomber spedisce la palla sul palo e sulla ribattuta Strefezza si fa ipnotizzare da Facchin, protagonista assoluto di giornata.
Benevento – Parma 0-0
Match spumeggiante a Benevento, partono forte le Streghe, con Forte che insacca di testa su cross di Letizia, ma il gol viene annullato per un precedente fuorigioco di Tello. Risponde il Parma con El Mudo Vasquez che impegna severamente Paleari, tap-in vincente di Rispoli ma del tutto inutile: per un fuorigioco di Simy, il gol dei ducali viene annullato. Si rimane sullo 0-0, ma è un risultato bugiardo, perché i sanniti sfiorano più volte il gol del vantaggio, due volte con Insigne e successivamente con Letizia e Forte. Ma l’imprecisione dei giocatori di mister Caserta, fa volgere la partita sul pareggio finale.
Alessandria – Pisa 1-1 36′ Marconi (rig.), 43′ Torregrossa (P) (rig.)

Al Moccagatta i toscani provano a mettere la griffe già dai primi minuti, con il nuovo arrivato Torregrossa che mette nelle condizioni Marsura di concludere a rete, ma il sostituto di Lucca sbaglia tutto. Poi è Beruatto dalla distanza ad impegnare Pisseri. Occasione per i grigi con Chiarello che tenta di superare il portiere ospite con un pallonetto ma è bravo Nicolas a non farsi sorprendere. Sull’ennesima iniziativa di Chiarello, arriva il primo calcio di rigore della partita, sfortunato capitan Caracciolo a deviare il cross del 4 piemontese con la mano. Sul dischetto l’ex Marconi spiazza abilmente il portiere brasiliano e Alessandria in vantaggio. Ma il Pisa trova subito il pareggio, con il secondo rigore di giornata: fallo questa volta subìto da Caracciolo e Torregrossa, al debutto, spiazza anche lui l’estremo difensore avversario. La ripresa vede Puscas in campo tra i toscani fare a sportellate con i difensori provando a mettere in subbuglio la retroguardia piemontese, ma è ancora una volta protagonista Caracciolo che sfiora il gol della vittoria con un colpo di testa respinto dal buon Pisseri, regalando ai propri tifosi e ai propri compagni un punto che vale oro.
Frosinone – L.R. Vicenza 2-0 44′ Gatti, 48′ Pasini (aut.)
Vittoria meritata dei ciociari che battono in casa il Vicenza di Mister Brocchi. Match sempre tra le mani, anzi, tra i piedi dei giocatori di casa, ma con un Vicenza che si stende soprattutto con Da Cruz mettendo in apprensione la retroguardia del Frosinone. Dopo tre ottime parate di Contini su Ciano e Zerbin, il Vicenza capitola alla fine del primo tempo quando da calcio d’angolo, il nuovo acquisto della Juventus, Gatti, bagna col gol la firma con i bianconeri. Il secondo tempo purtroppo per i veneti inizia nel peggiore dei modi, con l’autogol di capitan Pasini su cross del croato Lulic. Il Vicenza non demorde ma non riesce ad essere incisivo; nel momento migliore dei berici, al 74′ arriva un calcio di rigore per il Frosinone: fallo di Bruscagin su Cicerelli, ma Garritano sciupa il 3-0 mandando il pallone sotto la traversa. Ancora il Vicenza a caccia del gol della bandiera per riaprire la partita, Ravaglia però non deve sporcarsi i guanti. A tempo scaduto ultima occasione per il Frosinone a suggellare la vittoria con il palo colpito da Tribuzzi.
Ascoli – Perugia 0-1 26′ Lisi
Il Perugia parte fortissimo con due occasioni per bomber De Luca, con la seconda che colpisce il palo esterno dopo una deviazione di un difensore marchigiano. Un Ascoli timido non riesce a prendere campo e allora ne approfitta il Perugia ad avere il predominio sul match. Al 26′ gli sforzi degli umbri vengono ripagati grazie alla perla su calcio piazzato dell’esterno Lisi che “freeza” Leali, per il gol che alla fine varrà 3 punti per i grifoni. Nemmeno nel secondo tempo i bianconeri mettono paura alla retroguardia di mister Alvini, così il Perugia sbanca il Cino e Lillo Del Duca e si portano ad un punto dalla zona playoff.
Pordenone – Spal 1-1 39′ Butic, 53′ Finotto (S)
A Lignano Sabbiadoro è la Spal che fa la partita, con Vido subito protagonista che va vicino al gol facendo la barba al palo. Per mezz’ora solo gli estensi in campo ma alla prima vera occasione, al 39′, Butic in maniera fortunosa tocca il potente cross di Cambiaghi e infila Thiam che si fa passare il pallone tra le gambe. La Spal non ci sta, Mancosu inventa e incredibilmente Finotto mette fuori. L’attaccante spallino si rifà nel secondo tempo infilando al 53′ il portiere friulano Perisan dopo un ottimo lancio di Vido. Da questo momento in poi inizia la partita Finotto – Perisan, con due occasioni ghiottissime per l’attaccante parate egregiamente dal portiere ramarro. Ancora Vido pericoloso da azione di calcio d’angolo, ma Andrioni salva sulla linea. All’88 però potrebbe arrivare la svolta della partita: Almici prova a rinviare in area di rigore ma si fa anticipare da Lovisa che viene colpito dal calcio del difensore estense. Bokic dagli 11 metri si fa ipnotizzare da Thiam salvando il pareggio che comunque sta stretto ai biancoazzurri.
Cremonese – Monza 3-2 33′ Gaetano, 46′ Ciofani, 54′ D’Alessandro (M), 64′ Ciofani, 84′ Ciurria (M)
Il big match di giornata inizia con un Monza attivo e un D’Alessandro in giornata, il suo tiro però si spegne fuori di poco. Ma al 33′ è la Cremonese che passa in vantaggio: svetta in area Ciofani, spizza per Gaetano che d’esterno destro anticipa Di Gregorio che tocca ma la palla bacia il palo ed entra in rete. Il Monza non sta a guardare e reagisce subito, colpendo con un bolide a giro di Dany Mota la parte alta della traversa, terminando la sua corsa fuori. Nel secondo tempo esce l’autore del gol del vantaggio della Cremonese, entra Gondo arrivato in prestito dalla Salernitana…ed è subito decisivo: al 46′ attira su di sé in area di rigore tre avversari, riesce a tenere botta e con la punta serve Ciofani che con uno scavetto supera in uscita Di Gregorio. I biancorossi al 54′ riescono ad accorciare le distanze con un eurogol di D’Alessandro, il migliore dei brianzoli; ma è nuovamente Gondo al 64′ a terrorizzare la difesa di mister Stroppa, mettendo al centro un cross perfetto per Ciofani che fa finta di attaccare lo spazio, fa un passo indietro, si sfila dai centrali avversari, sale in quota e impatta di testa, pallone che finisce alla destra di Di Gregorio che può solo guardarla entrare in porta. Ma non finisce così, perché il Monza ha ancora un ruggito d’orgoglio e con Ciurria accorcia all’84’ nuovamente le distanze con un bellissimo tiro a giro di sinistro, raccogliendo la palla che vaga in area di rigore dopo che la stessa colpisce il palo con un tiro di Gytkjaer. I grigiorossi riescono a contenere gli assalti finali e vincono un match importantissimo, che li proietta al 4° posto solitario.
Classifica
- Lecce 41
- Pisa 40
- Brescia 39
- Cremonese 38
- Frosinone 37
- Benevento 36
- Monza 35
- Cittadella 32
- Ascoli 32
- Perugia 31
- Como 27
- Ternana 27
- Parma 27
- Spal 23
- Reggina 23
- Alessandria 21
- Cosenza 17
- Crotone 14
- Pordenone 12
- L.R. Vicenza 11
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La Serie B è vicina a emettere un altro verdetto dopo la matematica promozione del Sassuolo. Il Pisa si avvicina all’obiettivo ma per i playoff è lotta aperta.
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Con la promozione dei neroverdi e quella imminente dei nerazzurri, resterà solo 1 posto per il prossimo campionato di Serie A e la corsa è tra 6 squadre.
Serie B, a che punto è la lotta playoff?
A 5 giornate dalla conclusione, il campionato cadetto è pronto a regalare altre sorprese. Un verdetto è già stato emesso ma quelli che mancano sono ancora quasi completamente incerti. Il secondo slot per la promozione diretta sembra ormai essere occupato dal Pisa di Pippo Inzaghi, che conta ben 7 punti di vantaggio sullo Spezia.
Le aquile hanno perso troppi punti e non sono riuscite a tenere il passo dei toscani, dunque dovranno con tutta probabilità passare dai playoff se vogliono continuare a inseguire il sogno di un ritorno in Serie A.
Tuttavia, tutte le squadre in lotta per un posto agli spareggi sono sulla carta molto blasonate e attrezzate per salire nella massima serie. Per questo motivo centrare l’obiettivo diventa ancora più complicato.
Attualmente la classifica recita: Spezia 59, Cremonese 53, Juve Stabia 50, Catanzaro 48, Palermo 45, Bari 44. Se liguri e lombardi sono praticamente certi di partecipare ai playoff, lo stesso non si può dire per le altre 4 squadre coinvolte. Infatti, poco sotto i galletti si trova il Cesena a pari punti e subito sotto il Modena a 41.
Con ancora 15 punti a disposizione e diversi scontri diretti ancora da disputare, la corsa per continuare a sperare nella promozione si farà sempre più intensa. Il 4° posto, ambito in quanto permette di saltare il primo match a eliminazione diretta, è ancora alla portata di Vespe e calabresi, più defilati invece i rosanero. Nel prossimo turno si sfideranno proprio Modena e Cesena, in uno scontro molto importante.
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Domenico Berardi, attaccante del Sassuolo, ha rilasciato un’intervista a Sky relativa alla condizione attuale, la posizione e i meriti all’interno della squadra.
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Apparentemente da quanto rilasciato, Domenico Berardi, sembra essere apparso speranzoso, forte e deciso nei confronti della squadra, a tal punto da dichiarare: “Ci siamo messi a lavorare duro per riportare il Sassuolo dove merita. Ora siamo in Serie A, siamo tutti contenti, ma vogliamo concludere al meglio il campionato.”

DOMENICO BERARDI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Sassuolo-Berardi, l’intervista
Le dichiarazioni di Berardi rilasciate in diretta ai microfoni di Sky:
“Lo scorso anno non è stata una bella annata né per me né per la squadra. Mi sono fatto male e siamo retrocessi, e da lì è stata tutta in salita. Ci siamo messi a lavorare duro per riportare il Sassuolo dove merita. Ora siamo in Serie A, siamo tutti contenti, ma vogliamo concludere al meglio il campionato – prosegue – ho vissuto tanti anni qui, per me è una casa, una famiglia. Mi hanno trattato come un figlio. Dodici anni fa ero un ragazzino, ora sono cresciuto e sono diventato un uomo. Ho fatto degli errori in passato, ma sono maturato e devo tanto a questa società.”
L’infortunio?
“Sono stati mesi difficili, ma ne sono uscito ancora più forte. Ho lavorato duro per riportare il Sassuolo dove merita, e oggi ce lo godiamo.”
Grosso?
“Il mister si è calato nel ruolo alla grande. Ci siamo trovati tutti benissimo con lui, anche nella gestione del gruppo è stato il top. Ha portato grandi idee di gioco, ci ha fatto sentire tutti importanti. Il gruppo fa la differenza, e quest’anno lo abbiamo dimostrato.”
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“Sicuramente è gratificante e mi rende orgoglioso essere la bandiera di un club così importante. Più che un club, lo definisco una famiglia. E io, dentro una famiglia, ci sto bene.”

Il Palermo sta vivendo una stagione altalenante: nonostante sia in zona play-off, ha perso molti punti per strada, e i cambi non hanno portato punti.
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Il Palermo sta vivendo una stagione altalenante, nonostante la squadra rosanero sia in zona play-off: come si è detto si sono persi molti punti per strada, soprattutto nei finali di gara, e anche i cambi non hanno sortito effetto nelle prestazioni della squadra rosanero.
Palermo, tanti punti persi per strada, quando i cambi non sortiscono effetti
Il Palermo sta vivendo una stagione altalenante, nonostante i rosanero siano in zona play-off, ma i tanti punti persi per strada, soprattutto nei finali di partita, dimostrando di non sapere reggere per tutti i 90 minuti, tanto da perdere per strada ben 8 punti, con cui la squadra di Dionisi sarebbe al 4° posto in classifica. Ma un altro problema è quello legato alle sostituzioni, che non ha portato alcun benefici alla fine del risultato finale.
Su ben 159 sostituzioni effettuate, sono solo 4 sono state sfruttante in zona gol, troppo poco per dare una svolta alle partite. Pensare che la scorsa stagione, per i rosanero, avevano totalizzato 13 reti dalla panchina, che avevano portato punti ai rosanero. Insomma un dato allarmante, soprattutto visto che manca poco alla fine di questo torneo cadetto.
Quindi, c’è bisogna assolutamente del contributo da parte della panchina per cercare di centrare l’obiettivo dei play-off, quindi su questo Dionisi ci deve lavorare. Non basta solo i gol dei titolari come Pohjanpalo per centrare l’obiettivo, ma serve il contributo di tutti, anche di chi parte dalla panchina.
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