Serie B
Serie B: 22ª giornata ai raggi X!
Si chiude il 22° turno della Serie B 2021-22: roboanti vittorie di Monza e Parma, Cremonese corsara a Cittadella; brutto stop per il Frosinone a Perugia, solo pareggio per Pisa, Lecce, Brescia e Benevento
Serie B che si appresta a vivere settimane intense di partite (martedì 15 comincerà la 23ª giornata n.d.r.), così come quella appena trascorsa tra sabato e domenica, dove ha visto il Lecce tenere la testa della classifica nonostante il pareggio casalingo contro il Benevento, si mette però in scia una super Cremonese che sbanca il Tombolato, raggiungendo il Pisa al secondo posto e superando il Brescia, ancora frastornata dalla vicenda Inzaghi, entrambe uscite da un pareggio.
Torna alla vittoria il Parma che rifila 4 gol al Pordenone (nonostante il gol iniziale dei friulani), altro poker stavolta del Monza ai danni della Spal (in 10 uomini per più di 80′); Perugia che frena bruscamente le ambizioni del Frosinone con un perentorio 3-0. In coda, torna a vincere la Reggina nel derby contro il Crotone.
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Pisa – Ternana 0-0 (52′ Torregrossa rig. fallito)
Pisa che ha l’occasione di tornare alla vittoria dopo quasi due mesi, ospitando la Ternana di mister Lucarelli, ma sono proprio gli umbri che partono forte dopo appena 1′ con la coppia Partipilo – Pettinari con quest’ultimo che però non sfrutta un filtrante del barese. Risponde immediatamente il Pisa al 6′ con Beruatto che invece di appoggiare in area per Puscas, prova d’esterno sinistro a soprendere l’estremo portiere rossoverde, senza ottenere risultati.
Secondo tempo che inizia come il primo con le Fere in avanti, quando al 47′ sfiorano clamorosamente il vantaggio con un tiro di Mazzocchi che viene deviato in calcio d’angolo dalla difesa toscana. Anche i neroazzurri provano a controbattere gli attacchi degli avversari, guadagnando al 52′ un calcio di rigore a causa di una sbracciata di Paghera su Sibilli: sul dischetto si presenta Torregrossa, ma rispetto al match contro l’Alessandria, prende la parte alta della traversa lasciando il risultato sullo 0-0 (quarto rigore sbagliato in questo campionato per il Pisa). E’ ancora la Ternana al 60′ sempre con Partipilo ad andare vicino al gol dopo una azione manovrata, col tiro finale dal limite dell’area che va a sfiorare la traversa. Botta e risposta e il Pisa con Puscas, ben servito in profondità da Lucca, si fa ipnotizzare da Iannarrilli che respinge in uscita bassa. Sono gli umbri a chiudere il match con un’altra chiara occasione, con un missile di sinistro di Martella da fuori area che impegna severamente Nicholas che sventa in calcio d’angolo per lo 0-0 finale.
Ottima la partita degli umbri che non aspettano nella propria metà campo il Pisa, che recrimina per l’errore dal dischetto di Torregrossa, posticipando l’appuntamento con la vittoria.
Parma – Pordenone 4-1 12′ Di Serio (Po), 55′ Pandev, 67′ Man, 69′ Vazquez, 79′ Benedyczak
Al Tardini, il Pordenone prova a mettere nei guai i ducali e al 12′ infatti riesce a portarsi in vantaggio con una saetta dalla distanza di Di Serio, che trafigge imparabilmente Buffon all’angolino alla sua sinistra. Il Parma subisce il contraccolpo per il gol subito e i ramarri ne approfittano con il folletto Cambiaghi, che mette in apprensione l’intera retroguardia emiliana impegnando Buffon che questa volta non si fa sorprendere e respinge.
Il secondo tempo il Parma scende in campo con un altro atteggiamento, spingendo subito sull’acceleratore: Rispoli suona la carica con un tiro in acrobazia dai 25 metri colpendo il palo alla sinistra della porta difesa da Perisan. Al 55′ però, il portiere friulano deve arrendersi al primo gol in maglia gialloblu di Goran Pandev: cross teso di Vazquez dalla sinistra, piatto al volo del macedone e palla in rete. Il Parma mette alle corde il Pordenone, Simy al 65′ ha una chance enorme per ribaltare la partita ma il suo tiro finisce incredibilmente alto. E’ questione di minuti, e infatti al 67′ Man respinge in rete una parata di Perisan sul tiro ancora una volta di Pandev deviato da un difensore. Non passano nemmeno due minuti, pasticcio difensivo del Pordenone, si invola Franco Vazquez, che di sinistro, con un rasoterra preciso, segna il gol del 3-1, è il 69′.
Provano a scuotersi i ramarri con El Kaouakibi al 72′, vince un rimpallo e di destro scarica in porta, ma è ancora attento Buffon. Chiude il match qualche minuto dopo, al 79′, il polacco Benedyczak, che va a prendersi sull’out di destra un lancio dalle retrovie di Rispoli, entra in area e trafigge sul proprio palo Perisan per il 4-1 in favore dei crociati. Tanta paura iniziale per il Parma, che però nel secondo tempo entra con un altro piglio e ribalta il match.
Monza – Spal 4-0 10′ Dickmann (esp.), 45′ Dany Mota, 52′ Sampirisi, 77′ Ramirez, 89′ Colpani
All’U-Power Stadium la partita degli estensi comincia subito in salita: Mazzitelli vede uno spiraglio tra le maglie della difesa ospite e lancia in profondità Mota, Dickmann commette fallo da ultimo uomo e viene espulso. Nonostante l’uomo in meno, la Spal regge e non mostra il fianco ai biancorossi, fino al 45′ quando proprio Mota porta in vantaggio il Monza: bordata di Carlos Augusto, non trattiene Thiam, si avventa il portoghese che di sinistro segna l’1-0. Primo tempo in svantaggio e con un uomo in meno, si fa ancora più ardua la salita per i biancoazzurri.
E infatti, il secondo tempo si apre con il raddoppio dei brianzoli, grazie a capitan Sampirisi: cross ad uscire, Mancuso rimette al centro di testa per il difensore che tira di prima intenzione, respinge in maniera goffa ancora una volta Thiam, sulla respinta di nuovo il capitano che insacca per il doppio vantaggio. Partita ormai in discesa, la Spal non ha la forza di reagire e il Monza colpisce segnando il 3-0: angolo di Mazzitelli, sbuca la testa di Ramirez che supera imparabilmente il portiere ospite. Chiude il match uno dei gioielli in casa Monza, all’88’ Valoti lancia Colpani che di giustezza mette a segno il 4-0 finale.
Partita che ha messo ancora più a nudo le difficoltà della Spal, che viene superata dalla Reggina e quasi agganciata dall’Alessandria; Monza che prova a rilanciarsi dopo un periodo non del tutto brillante.
L.R. Vicenza – Cosenza 0-0
Partita che può dare la possibilità, a chi vince, di provare a cambiare le sorti del proprio campionato. Non decolla subito il match, ci pensa Meggiorini al 30′ con un tiro dal limite ad impensierire Matosevic che respinge in angolo. Miracoloso Contini di piede al 35′ sul tiro di Palmiero deviato da Di Pardo, chiudendo così il primo tempo in parità.
Alla ripresa, è ancora Contini al 55′ a tenere in partita il Vicenza, ancora di piede, questa volta su conclusione di Laura. Fa buona guardia il portiere cosentino sul tiro da fuori di Diaw all’83’. Possibile svolta del match all’88’ quando l’arbitro Maggioni fischia un penalty per gli ospiti, fallo di Contini su Laura ma il VAR richiama l’arbitro per fuorigioco dell’attaccante francese che annulla il rigore. Ci crede ancora il Cosenza che ha due ulteriori occasioni con “El Bati” Larrivey e Voca, ma è bravissimo in entrambe le occasioni il portiere berico Contini, a cui va sicuramente la palma di “Man of the match”.
Pareggio sostanzialmente giusto per due squadre che hanno avuto paura di perdere.
Cittadella – Cremonese 0-2 22′ Casasola, 54′ Buonaiuto (73′ Tounkara esp.)
Cremonese che vuole dare continuità di rendimento e di risultati, provando a battere a domicilio l’ottimo Cittadella di mister Gorini. E al 22′ i lombardi passano, schiacciata di testa di Bianchetti, sfiora Kastrati, da due passi l’argentino Casasola firma lo 0-1.
Sale in cattedra Carnesecchi nel secondo tempo, con un grande intervento sul tiro ravvicinato di Baldini al 51′. Al 54′ però mette in ghiaccio il match un gol di Buonaiuto: tiro a giro dal limite dell’area, un gol da stropicciarsi gli occhi quello del numero 10 grigiorosso, Kastrati può solo guardare la palla infilarsi nel sette, ed è 0-2. Al 73′ Tounkara, per la seconda volta in stagione, entra dalla panchina e si fa espellere in pochi minuti. Cittadella in 10, ma che non demorde: all’86’ Beretta dà l’illusione del gol con un tiro di sinistro che mette in difficoltà il portiere grigiorosso, il pallone sta per rotolare oltre la linea bianca ma interviene l’autore del primo gol, Casasola, che rinvia spazzando lontano. Ultima chance per i padroni di casa con Laribi da calcio piazzato che impegna ancora Carnesecchi, che, attento, respinge.
Cremonese che fa sul serio e mette in guardia tutte le altre pretendenti per la promozione in A, veneti un po’ sottotono ma che sono ancora lì per continuare ad inseguire il sogno playoff.
Reggina – Crotone 1-0 21′ Montalto
Derby bloccato con pochissime azioni da gol, la prima occasione è per il Crotone con Sala che con un sinistro da fuori, trova un calcio d’angolo grazie ad una deviazione. Al 21′ cambia il risultato, errore in fase di impostazione di Golemic, palla sui piedi di Montalto che dalla propria metà campo, fa partire un arcobaleno stupendo, un tiro da oltre 50 metri che finisce alle spalle di Saro che non può far altro che ammirare la palla insaccarsi alle sue spalle. Reagiscono gli squali al 34′ che con Mulattieri vanno vicinissimi al gol ma è strepitoso Turati a salvare i suoi dal gol del pareggio. Al 38′ sono i padroni di casa ad avvicinarsi al gol del 2-0 con Cionek che da calcio d’angolo svetta in area, impatta il pallone di testa che sibila il palo alla sinistra della porta crotonese. Ultimi minuti del primo tempo di marca rossoblu ma senza trovare il gol del pari.
Anche nel secondo tempo gli ospiti provano a spingere e con Maric al 46′ vanno vicino al gol dell’1-1. Dopodiché la Reggina prova a chiudere le fonti di gioco e ci riesce, perché non ci sono altre azioni importanti fino alla fine del match. 3 punti importanti per gli amaranto che non vincevano da quasi 4 mesi, Crotone invece che continua il suo viaggio assurdo verso la Serie C.
Perugia – Frosinone 3-0 15′ De Luca, 23′ Olivieri, 89′ De Luca
Partita che si accende subito con la traversa involontaria di Lisi dopo un lungo traversone dalla sinistra, con la palla che viene messa in calcio d’angolo. Al 15′ passano in vantaggio i grifoni, frittata difensiva in casa Frosinone tra Ravaglia e Szyminski, si scontrano i due, ne approfitta bomber De Luca che deve solo segnare il più facile dei gol, 1-0, Curi in festa. Il Frosinone non trova sbocchi e il Perugia al 23′ raddoppia, tiro di Lisi da fuori area, respinge ottimamente Ravaglia, raccoglie Santoro e crossa al centro per l’accorrente De Luca, ancora bravo Ravaglia che in uscita respinge il tiro, la palla finisce a Dell’Orco che di esterno sinistro la rimette al centro dove arriva Olivieri con una sforbiciata favolosa la spedisce in porta per un 2-0 meritatissimo. Squillo di Novakovich al 38′ ma è bravo Chichizola a mettere in angolo.
Ancora Novacovich che spreca una ghiottissima occasione al 66′ dopo un cross perfetto di Canotto, ma l’americano spreca malamente da due passi. Si fa vedere in avanti il Perugia al 73′ con un colpo di testa di Sgarbi, Ravaglia è attento e mette in corner. All’89’ chiude il match De Luca con la doppietta personale, colpo di testa di Kouan in avanti, si addormentano Gatti e Szyminski, sfreccia il bomber che entra in area e fulmina per la terza volta (seconda personale) Ravaglia.
Frosinone quasi mai in partita se non per un paio di occasioni di Novacovich, Perugia straripante che raggiunge momentaneamente la zona playoff.
Lecce – Benevento 1-1 13′ Calabresi (aut.), 40′ Strefezza
Benevento subito in avanti, al 13′ cross di Insigne dalla destra, arriva Calabresi che per rinviare prende la traversa, palla che viene riconquistata dagli ospiti con Acampora che prova un cross al centro, la palla colpisce di nuovo lo sfortunato Calabresi che si impenna e beffa Gabriel per il vantaggio delle Streghe. E’ ancora il Benevento al 19′ che trova un’occasione limpida in contropiede 5vs2 con Forte che appoggia sul piede preferito di Insigne, forse un po’ troppo lungo il passaggio, ma Insigne calcia lo stesso in scivolata e la palla termina sul fondo. Sempre gli ospiti al 26′ con l’ennesima azione in contropiede gestita da Insigne che arriva al limite dell’area, la piazza rasoterra e la palla esce di millimetri. La legge del calcio, gol sbagliato e gol subito: 40′ Lucioni in proposizione offensiva appoggia a Coda che serve Gargiulo, il tiro respinto finisce dall’altro lato dove arriva di gran carriera Strefezza che di destro fulmina Paleari, il Lecce trova il pareggio, 1-1.
Secondo tempo che vede il Benevento al 51′ vicino al gol del nuovo vantaggio con Barba che di testa, fa la…barba al palo. Risponde il Lecce al 56′ con un tiro di Helgason che trova la risposta pronta di Paleari. Le squadre sembrano poi accontentarsi del pareggio dopo 60′ veri di calcio giocato.
Pareggio che sta un po’ stretto ai campani, dopo le occasioni nitide fallite da Insigne, Lecce che prova a recuperare il fiato in vista del tour de force che sta per arrivare.
Brescia – Alessandria 1-1 69′ Corazza (A), 90′ Moreo
Brescia che vuole sfruttare il turno casalingo contro l’Alessandria, ma per mezz’ora non si registrano azioni di rilievo; anzi sono i grigi al 31′ ad andare vicino al gol con Kolaj che costringe Joronen all’intervento in calcio d’angolo, dopo lo svarione difensivo di Cistana. Dopo 4′, ancora Kolaj che prende l’incrocio dei pali con un tiro ad effetto che lascia di stucco il portiere finlandese. Nonostante la supremazia territoriale e le occasioni da gol avute, l’Alessandria è costretta a chiudere il primo tempo sullo 0-0.
Nel secondo tempo finalmente si fa vedere in avanti il Brescia con Leris al 50′ che colpisce l’esterno della rete. Ma sono i piemontesi a passare in vantaggio, con Corazza che al 69′ trova il tap-in vincente dopo la respinta di Joronen sul tiro di Milanese. La squadra di mister Longo vuole chiudere la partita, ci prova Marconi al 75 con un sinistro potente, ancora una volta Joronen si oppone. La partita sembra ormai volgere al termine per il Brescia, ma è Moreo a regalare un punto, che in questa partita è oro che luccica, con un gol di destro dal limite dell’area dopo aver ricevuto dall’ex Genoa Bianchi. E’ finale, 1-1 al Rigamonti.
Alessandria che avrebbe meritato i 3 punti, Brescia ancora convalescente dopo il caso Inzaghi.
Ascoli – Como 1-1 17′ Tsadjout, (60′ Saric esp.), 65′ Arrigoni
Al Cino e Lillo Del Duca l’Ascoli ha la possibilità di rifarsi della sconfitta casalinga contro il Perugia della precedente giornata, ma il Como è un osso duro. Partono bene i padroni di casa, Maistro al 7′ mette apprensione al portiere lariano Facchin, che con un doppio intervento anche su Bidauoi nega loro il vantaggio. Al 17′ però l’ex Milan Tsadjout trova il primo gol in maglia bianconera raccogliendo un pallone vagante in area di rigore, beffando l’ottimo Facchin. Il Como va vicino al pareggio con Cerri che approfitta di un errore in fase di impostazione della retroguardia marchigiana in area di rigore e di destro impegna Leali che respinge ottimamente.
Secondo tempo con i bianconeri subito in avanti con Bidaoui al 46′ che tira in porta ma è bravo Facchin ancora una volta, che si ripete subito dopo al 47′ su Maistro, andando giù ottimamente e bloccando il pallone destinato in porta. La partita dell’Ascoli cambia al 60′, bruttissimo fallo di Saric, entrato all’inizio del secondo tempo per Buchel, su Gabrielloni: l’arbitro lo manda in anticipo sotto la doccia e lo espelle. E dopo l’espulsione, al 65′ arriva il pareggio dei lariani: angolo di Ciciretti, respinta della difesa, palla raccolta da Arrigoni che al volo da fuori area di sinistro scaglia un fendente che si insacca alle spalle di Leali che nulla può contro il missile del n°21. L’Ascoli che rischia di perdere il match, al 72′ Cerri gioca sulla destra per Vignali, cross al centro, inzuccata poderosa del 27 comasco e Leali compie un miracolo, togliendo la palla dal sette. All’87’ il Como segna il gol dell’1-2 ma è fuorigioco.
Risultato tutto sommato giusto, con un tempo per parte; l’espulsione di Saric ovviamente ha cambiato il corso della partita facendo tornare in gara il Como.
Classifica
- Lecce 42
- Cremonese 41
- Pisa 41
- Brescia 40
- Monza 38
- Frosinone 37
- Benevento 37
- Perugia 34
- Ascoli 33
- Cittadella 32
- Parma 28
- Como 28
- Ternana 28
- Reggina 26
- Spal 23
- Alessandria 22
- Cosenza 19
- Crotone 14
- Pordenone 12
- L.R. Vicenza 12
Serie B
Sassuolo, Laurienté: “Siamo pronti a giocarci tutto per tornare in A”
Retrocesso in Serie B la scorsa stagione, il Sassuolo sta combattendo per riconquistare la massima serie di campionato, come racconta Armand Laurienté.
Per colpa di un piazzamento troppo basso in classifica – il 19esimo posto – alla fine della stagione 2023-2024 il Sassuolo ha subito una retrocessione in Serie B che mancava da 11 anni. Ma non si è dato per vinto.
Lo dimostrano i numeri impressionanti di questa stagione: ben 8 vittorie nelle ultime 10 giornate, di cui 5 consecutive, con ottime performance anche in termini di gol: ben 36.
Di questi, 7 portano la firma del francese Armand Laurienté, che sul club neroverde ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport.
Ecco un estratto delle sue parole.
Sassuolo, l’intervista ad Armand Laurienté
Interrogato sulla forza del Sassuolo, che lo ha portato al primo posto della Serie B, Laurienté ha commentato: “Sicuramente siamo molto forti. La nostra è una squadra equilibrata che è pronta a giocarsi tutte le possibilità per tornare in A”.
Sul segreto alla base delle vittorie e delle reti segnate dai neroverdi dice: “Non ce n’è uno particolare. Abbiamo un gruppo consolidato, con l’aiuto di tutto portiamo avanti questo percorso che ci sta dando delle soddisfazioni. C’è unità d’intenti tra giocatori, società e staff tecnico. C’è un’unione di fattori, tanti dettagli messi assieme fanno questi risultati”.
Sul campionato di Serie B: “Parecchio duro. Non conosco bene la B, però ho visto e mi sono reso conto che si può vincere e perdere contro chiunque se non si è concentrati al massimo”.
Sulle richieste di mister Grosso: “Il mister ci ripete continuamente di restare uniti, compatti, collegati e connessi”.
Sul ritorno di Berardi: “Quello che ha fatto Mimmo è qualcosa di eccezionale, sta facendo cose davvero grandi. Ritornare a questo livello come ha fatto lui può considerarsi anche un esempio per tutti noi. Per quanto gli è capitato, non era una cosa facile”.
Sulle sue prospettive a gennaio: “Sono concentrato solamente sul calcio e sul Sassuolo per provare a dare ogni partita il mio contributo nel miglior modo possibile. Per il mercato ci sono i miei agenti, non è il mio mestiere“.
Serie B
Sampdoria, UFFICIALE: Semplici è il nuovo allenatore
La Sampdoria, tramite un comunicato diramato sul proprio sito ufficiale, ha annunciato l’arrivo in panchina di Leonardo Semplici.
Leonardo Semplici è il nuovo allenatore della Sampdoria. La società ha annunciato l’arrivo del tecnico dopo aver salutato in giornata Andrea Sottil. Per l’ex Udinese è risultata fatale la manita subita in casa del Sassuolo nell’ultimo turno di campionato.
Arriva così il terzo allenatore in pochi mesi per la squadra ligure, che spera di trovare solidità e continuità con Semplici alla guida. L’allenatore toscano ha firmato con i doriani un contratto valido fino al 30 giugno 2025 con opzione per un’altra stagione a favore del club.
Il comunicato della Sampdoria
Di seguito il comunicato della Doria:
“L’U.C. Sampdoria comunica di aver affidato a Leonardo Semplici il ruolo di allenatore responsabile della prima squadra.
Lo staff di Semplici sarà composto inoltre dalle seguenti figure: Andrea Consumi (allenatore in seconda), Rossano Casoni (collaboratore tecnico), Yuri Fabbrizi (preparatore atletico) e Walter Bressan (preparatore portieri)”.
Serie B
Sudtirol, Castori: “Qui per risolvere i problemi. Il SudTirol deve ritrovare la sua mentalità”
Il neo tecnico del Sudtirol, Fabrizio Castori, ha parlato ieri pomeriggio in conferenza stampa della sua nuova avventura in terra altoatesina.
Il nuovo tecnico del Sudtirol, Fabrizio Castori, ha parlato in conferenza stampa ieri della sua nuova avventura in terra altoatesina. Compito arduo per il tecnico marchigiano, che deve risollevare i biancorossi dal fondo della classifica.
Sudtirol, Castori: “È una realtà di quelle che piacciono a me, in cui sono abituato a lavorare”
Il nuovo tecnico del Südtirol Fabrizio Castori, ha parlato ieri in conferenza stampa della sua nuova avventura con gli altoatesini, con il gravoso compito di tirarli fuori dalla zone basse della classifica.
E’ una realtà di quelle che piacciono a me
“L’approccio è stato estremamente positivo. Ho trovato una società molto seria, con una struttura morale e mentale non da poco. È una realtà di quelle che piacciono a me, in cui sono abituato a lavorare”.
Modello virtuoso da seguire
“È un modello virtuoso da seguire, un club capace di distinguersi per la capacità di perseguire i propri obiettivi con risorse normali, non eccessive, in cui si valutano soprattutto le capacità e le idee e le motivazioni dei giocatori. “.
Sono un allenatore con una identità precisa
“Non sono un soggetto facilmente impressionabile, quindi se sono stato chiamato è per cercare di risolvere dei problemi. Sono un allenatore con una identità precisa, sono anni che alleno e mi porto appresso il mio bagaglio di metodologia e la mia mentalità, che hanno portato frutti e che ho sempre cercato di adattare, tenendo comunque fermi alcuni principi. La squadra deve correre, attaccare, giocano in verticale, in profondità”.
La Serie B è il mio campionato
“La Serie B la seguo completamente, da sempre, perché è il mio campionato, è la mia dimensione. Il compito del Sudtirol è quello di ritrovare quanto prima la mentalità di squadra tosta, come quella che incontrato negli anni scorsi. Una squadra compatta, tenace, tipica della serie B, che fa della lotta e della potenza la sua peculiarità.”.
Non mi piace il calcio difensivo
“Penso che questa squadra possa giocare con tre difensori, cinque centrocampisti e due attaccanti, che potrebbero essere supportati da una mezza punta o da un giocatore di squilibro, che può essere una mezzala, un centrocampista. A me non piace il calcio difensivo, non fa per me. È chiaro che devi essere equilibrato, o ti devi difendere quando l’avversario è più bravo di te. A me piace la verticalizzazione, non partire dal basso, la porta di riferimento è quella di fronte, non quella alle spalle”.
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