Da ieri la Serie B ha un nuovo presidente: il suo nome è Paolo Bedin, ha già un passato in B e ha un piano preciso per il campionato cadetto.
Da ieri, l’ex direttore generale della Lega Pro e della Serie B Paolo Bedin ha preso il posto di Mauro Balata diventando il nuovo presidente della serie cadetta di campionato.
Come riporta La Gazzetta dello Sport, per Bedin si tratta di un ritorno: aveva già ricoperto il ruolo di direttore generale sotto la presidenza dell’attuale ministro per lo Sport Andrea Abodi.
Alla base della mancata rielezione di Balata ci sono svariati fattori: in particolare la gestione dei diritti televisivi, che ha causato un calo dei ricavi per i club, e una conduzione organizzativa poco efficace della Lega, accompagnata da rapporti tesi con le altre leghe professionistiche e la FIGC.
Nelle settimane precedenti, colloqui e trattative avevano animato la corsa alla presidenza. Balata aveva lanciato LaB Channel, un canale su Prime Video che ha raggiunto quasi 10mila abbonati in due settimane, ma l’iniziativa non è stata sufficiente.
In corsa per la presidenza c’era anche il manager della Heidrick&Struggles Vittorio Veltroni, ma alla fine ha avuto la meglio Bedin.
L’elezione di Bedin è avvenuta nel primissimo pomeriggio di ieri, seguita dalla nomina dei nuovi consiglieri. Massimo Cellino (Brescia) e Giuseppe Corrado (Pisa) hanno rinunciato alla candidatura.
Sono stati eletti Corradino (Spezia), Dini (Cremonese), Piccoli (Mantova) e Salerno (Reggiana), insieme agli indipendenti Enrico Mambelli e Andrea Sartori. Manfredi (Sampdoria), il cui ritardo nella candidatura è stato risolto in extremis, è stato confermato. Luigi De Laurentiis (Bari) è stato nominato vicepresidente.
Il nuovo presidente dovrà affrontare questioni di sostenibilità economica sempre più pressanti. Tra le priorità figurano il salary cap
e il Fair Play Finanziario, temi sempre caldissimi e da lui sostenuti in passato.Nelle sue prime dichiarazioni, Bedin ha ringraziato Matteo Marani, Mauro Balata per il gesto di ritirarsi, e Vittorio Veltroni, elogiando la maturità dimostrata dalle società durante un’intensa campagna elettorale:
“Dopo un confronto molto acceso, è stato mantenuto un clima di grande rispetto”.
Bedin ha sottolineato i cambiamenti della Serie B rispetto al 2017: “Sono rimaste solo otto società e quattro proprietà di quella Serie B. È normale, data la natura di un campionato con grande turnover. Tuttavia, si tratta di una competizione affascinante, ricca di squadre, talenti e competitività”.
Sul piano economico-finanziario, il calo dei ricavi televisivi è un’urgenza: “È necessario risolvere questioni organizzative puntando su competenze capaci di trainare la categoria. Inoltre, va migliorato il dialogo con le altre leghe per rendere il calcio professionistico un sistema coeso e collaborativo”.
Riguardo al progetto LaB Channel e alla situazione playoff, Bedin ha precisato: “Analizzerò tutti gli aspetti una volta avuto accesso ai dati. Si tratta di un’opportunità, ma andrà valutata con il licenziatario e in base ai formati futuri». Sui playoff, la situazione attuale – con Sassuolo, Spezia e Pisa protagoniste di una fuga – ricorda quella del 2006/07 (Juventus, Genoa e Napoli): «Sarebbe una partenza sfortunata, ma serve trovare un equilibrio tra merito sportivo e spettacolarità”.
Infine, Bedin ha espresso la propria stima per Andrea Abodi, ricordando l’importanza delle relazioni: “Sono orgoglioso di aver lavorato con lui. Le relazioni sono fondamentali per realizzare i progetti, e credo di avere ottimi rapporti con tutte le componenti del sistema”.
Aggiornato al 17/12/2024 11:21
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