Serie B
Spezia, intervento riuscito per Wisniewski
Il difensore dello Spezia Przemyslaw Wisniewski è stato sottoposto a un intervento chirurgico che è perfettamente riuscito e potrà ora cominciare le sue operazioni di recupero.
Spezia, voglia di recupero

Massimiliano Alvini
A metterlo fuori uso era stata la rottura del legamento crociato. Il centrale dello Spezia Przemyslaw Wisniewski è così stato sottoposto a un intervento chirurgico che è perfettamente riuscito.
“Tra poco – spiega Calcio Spezia – il difensore inizierà la fase di recupero che sarà però molto lunga, tra i 6 e gli 8 mesi”.
Ex Gornik Zabrze, con cui ha collezionato 122 presenze e due reti tra 2018 e 2022, e Venezia, con il quale è sceso in campo venti volte, Wisniewski ha al suo attivo con gli aquilotti quattordici presenze e un centro.
La squadra del tecnico Massimiliano Alvini attende quindi di potersi avvalere di nuovo del suo apporto.
Serie B
Cragno, la maledizione delle retrocessioni: il dato negativo

Alessio Cragno non è riuscito ad evitare la retrocessione della Sampdoria in Serie C. La carriera del portiere si macchia di un’altra stagione negativa.
La retrocessione della Sampdoria ha scosso quasi tutto il mondo del calcio italiano. All’interno di questa rosa c’è anche uno dei portieri più promettenti, a detta di molti, del nostro calcio.
Cragno e le retrocessioni, è la 3° in 4 anni
Il fischio finale di Juve Stabia-Sampdoria ha gettato nello sconforto tutto il popolo blucerchiato, dalla società ai tifosi. I 4 cambi in panchina non sono serviti a risollevare le sorti di una stagione che stava andando in peggioramento ogni giorno che passava.
Tra i giocatori più sconfortati da questa situazione c’è sicuramente Alessio Cragno, portiere classe 1994 arrivato a Genova a febbraio 2025 per sopperire ai tanti infortuni tra i pali (ben 5) capitati in questa stagione.

Bologna, Italy. 4 Julne 2022. Alessio Cragno of Italy during the Uefa Nations League Group C match between Italy and Germany.
Nemmeno il suo ingaggio è servito al club per evitare una retrocessione storica, in quanto si tratta della prima in assoluto, che per l’estremo difensore si va ad aggiungere a quelle rimediate nel 2022 col Cagliari e nel 2024 col Sassuolo.
Tre fallimenti in quattro anni pesano e se non avesse lasciato il Monza sarebbe comunque sceso di categoria, dalla A alla B. Una specie di maledizione che ha colpito Cragno negli ultimi anni ma il suo talento non è mai stato in discussione, tanto che ha anche esordito in Nazionale.
La prossima estate dovrà trovarsi un nuovo club pronto a puntare su di lui e tentare di spezzare questa maledizione.
Serie B
Serie B, monte ingaggi a confronto: top e flop di stagione

Tempo di verdetti in Serie B. La stagione 24/25 si è conclusa, ribadendo fortemente un concetto ormai diventato dogma: i soldi non sempre fanno la classifica.
Utilizzando i dati forniti da Capology sul monte ingaggi lordo annuale dei club -confrontati con le posizioni finali- emergono differenze sorprendenti tra investimenti e rendimento sportivo.

DOMENICO BERARDI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie B 2024/25: la classifica monte ingaggi
Stando ai dati ufficiali sul monte ingaggi lordo annuale delle formazioni della serie cadetta il primo posto spetta al Sassuolo (31.1 milioni). Questo dato è espresso in base a quanto ogni club spende complessivamente per gli stipendi lordi dei propri calciatori. La classifica evidenzia differenze anche molto marcate tra le prime posizioni e il fondo. Infatti tra la squadra neroverde e la Juve Stabia -ultima- ci sono 25 milioni di differenza.
Tuttavia la forbice è già ampia anche per il resto del podio della statistica. Palermo e Salernitana infatti, rispettivamente seconda e terza, hanno un gap di quasi 10 milioni (22.4 per i rosanero e 20.2 i granata).
C’è da dire che, se in campo andassero gli ingaggi, nelle retrovie si sarebbe verificata questa situazione di classifica: Carrarese (6.8), Cittadella (6.6), Mantova e Cosenza (6.5) e Juve Stabia (6).
Una classifica, per certi versi, differente da quella verificatasi in questa stagione: Frosinone 43, Salernitana 42, Sampdoria 41, Cittadella 39 e Cosenza 30.
Chi ha reso di più?.
Quali sono dunque le squadre che hanno sfruttato al meglio la propria rosa in base alla combo monte ingaggi-posizione finale in classifica? Anche qui si evidenziano discrepanze notevoli. Esempio lampante quello della Sampdoria.
La squadra blucerchiata, quinta per monte ingaggi, è retrocessa in Serie C posizionandosi in 18esima posizione. Peggio dei liguri solo la Salernitana, con un differenziale ingaggio-classifica di -14.
Discorso inverso invece per la Juve Stabia. Le Vespe, con il monte ingaggi più basso, sono riuscite a raggiungere i Play Off, un differenziale di +15 posizioni.
A chiudere il podio di questo speciale confronto Cesena e Pisa, rispettivamente con un +8 e +2.
Serie B: le sorprese della stagione
Le due maggiori sorprese della Serie B appena conclusa sono, ovviamente, Juve Stabia e Cesena. La compagine di Castellamare di Stabia ha smentito ogni pronostico, conquistando una storica qualificazione ai Play Off, partendo dal primo turno preliminare. Con una rosa giovane, organizzazione tattica e spirito di gruppo, le Vespe hanno dimostrato di poter sopperire alle minori risorse economiche grazie all’unione di intenti. Un’autentica favola calcistica.
Per quanto riguarda invece il club romagnolo, con un monte ingaggi relativamente basso (€8,14 milioni), ha chiuso anch’essa in zona Play Off facendo della continuità il suo punto di forza. Tornato in Serie B dopo anni difficili, il Cesena si è fatto apprezzare per come ha unito entusiasmo, progettualità e identità di gioco. Un ritorno in grande stile, che fa sognare i tifosi bianconeri.
Delusioni cocenti
Per quanto riguarda invece le delusioni di stagione, non potevano che essere: Sampdoria, Frosinone e Salernitana.
La retrocessione blucerchiata in Serie C, la prima nella sua storia, rappresenta uno degli scivoloni più clamorosi della stagione. Una stagione segnata da instabilità tecnica e rendimento altalenante. Un epilogo amaro per una piazza storica del nostro calcio. Serviranno: riflessione, ricostruzione e scelte coraggiose per ripartire.
Discorso quasi analogo, ma non proprio, per i granata e i ciociari. Le due squadre, appena retrocesse dalla Serie A, erano attese come protagoniste nella lotta promozione. Invece, la loro stagione è stata un incubo. Nonostante budget elevati — rispettivamente €20,23 milioni e €13,83 milioni di monte ingaggi — entrambe le squadre hanno faticato sin dalle prime giornate. Un crollo che evidenzia come la discesa dalla massima serie, se mal gestita, possa trasformarsi in gorgo difficile da superare.
I soldi non fanno i risultati. Almeno non sempre.
Serie B
Sampdoria, una stagione fallimentare su tutti i fronti: ben tre retrocessioni

La Sampdoria per la prima volta nella sua storia è retrocessa in Serie C. L’annata da dimenticare passa in tutte le categorie…
Ieri sera, a Castellamare di Stabia, si è consumata la pagina più brutta della storia della Sampdoria, condannata per la prima volta in assoluto in Serie C.
Un disastro quasi annunciato quella del club doriano. Già da inizio stagione la situazione non era delle migliori: tantissimi i problemi della Samp con continui cambi in panchina e ribaltoni nella direzione tecnica che non hanno mai portato serenità. Anche l’ultimo inutile tentativo di affidarsi a chi aveva scritto pagine gloriose della Sampdoria non ha portato i risultati sperati. In 79 anni di storia il club blucerchiato per la prima volta scivola in Serie C.

TIFOSI SAMPDORIA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il dramma però non si circoscrive solamente alla selezione maschile. Un disastro su tutta la linea. Infatti, anche la Primavera ha avuto una stagione fallimentare, culminata con la retrocessione in Primavera 2 con ben tre giornate d’anticipo dopo il pesante ko incassato contro l’Atalanta per 1-4 il 27 aprile. Come per la maschile, anche per la Primavera si parla di una retrocessione storica: infatti, dalla creazione del torneo, nel 2017, la Sampdoria non era mai retrocessa a livello giovanile.
Il fallimento non si ferma però solo a queste due realtà perchè anche in Serie A femminile la situazione è nera. La selezione femminile del club è retrocessa in Serie B per la prima volta dopo 4 anni. Una retrocessione già annunciata vista l’intera annata: 10 punti conquistati in 26 giornate a fronte di una sola vittoria, 7 pareggi e ben 18 sconfitte. Inutile il tentativo di appellarsi alla giustizia sportiva dopo la sconfitta contro il Como. Ricorso respinto e sentenza del campo confermata. E pensare che poco meno di un anno fa Manfredi, patron del club, aveva pensato di cancellare del tutto il progetto femminile della Sampdoria.
Quello da che rimane e su cui deve ripartire il club è l’amore incondizionato dei propri tifosi, capaci di registrare oltre 30mila presenze nell’ultimo turno casalingo.
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