Serie C
Ternana, tre giocatori non rientrano nei piani: quale futuro per loro?

Ternana, sono tre i giocatori che non rientrano nei piani e, per i quali, si dovrà trovare una soluzione. Vediamo nel dettaglio.
Non e’ ancora terminato il mercato in uscita in casa Ternana, essendoci in rosa molti giocatori che dovranno essere piazzati, non rientrando più nei piani.
Il tecnico Ignazio Abate, quindi, non conterà più su Mohamed Cisse, Jakub Labojko e Federico Viviani. Il loro futuro, sicuramente, non sarà in rossoverde.
Come riferisce Ternananews.it, il primo potrebbe essere ceduto in Belgio, laddove giunse nel 2023.
Per quanto riguarda il secondo, invece, i polacchi del Ruch Chorzow avrebbero avanzato un’offerta per lui.
Infine, sul caso di Federico Viviani, c’è aperto un discorso a parte. Al mediano, infatti, potrebbe essere proposta la risoluzione del contratto.
Serie C
Il caso Bagni e la Vis Pesaro: la sospensione e il comunicato

Il mondo del calcio torna sotto i riflettori delle inchieste televisive. Salvatore Bagni, ex calciatore di Inter e Napoli, è finito nel mirino de Le Iene.
Come si è svolta l’indagine: il caso Bagni
L’inchiesta ha scoperchiato pratiche legate all’agenzia di Bagni, la “Be GR8 Sport“. Nel servizio andato in onda nella puntata di ieri, l’inviato Luca Sgarbi si è finto il fratello di un giovane calciatore, alla ricerca di una possibilità nel calcio italiano. Grazie a un talent scout, Sgarbi è entrato in contatto con Bagni, che ha spiegato come funziona il sistema della sua agenzia. Secondo il servizio, la prassi di Bagni è quella di pagare i calciatori che la sua agenzia seleziona. Mentre chi cerca di farsi strada da solo, senza essere scelto da lui, deve pagare per avere una possibilità. La situazione si fa più chiara quando Bagni rivela che, per ottenere una collocazione, è necessario “sborsare” almeno 30.000 euro.
Una cifra che sarebbe da corrispondere in contante o tramite sponsorizzazioni. Un punto particolarmente controverso riguarda la Serie C, dove Bagni ammette che “non è un problema”. E che, grazie a qualche “favore”, sarebbe possibile inserire il giovane calciatore in un club della categoria. Bagni precisa anche che non si può garantire il posto in squadra. Aspetto che, secondo lui, sarebbe contrario ai suoi principi. L’inchiesta si conclude con la rivelazione che il giovane calciatore di cui si parlava non esisteva. Mentre Bagni, messo con le spalle al muro, si allontanava. Questo episodio ha sollevato molte polemiche e ha, ovviamente, avuto ripercussioni sulla Vis Pesaro, con la quale Bagni aveva avuto contatti.
La Vis Pesaro si difende: “Siamo estranei ai fatti”
La società marchigiana ha prontamente reagito alle accuse sollevate dal servizio de Le Iene. La Vis Pesaro ha rilasciato una dichiarazione ufficiale, respingendo con fermezza ogni tentativo di collegare il proprio nome alle pratiche emerse nel programma. La società si è dichiarata totalmente estranea ai fatti e ha condannato fermamente l’accostamento della sua immagine alle accuse lanciate nel servizio. In seguito alla messa in onda del servizio, la Vis Pesaro ha preso una decisione drastica. Il Direttore Sportivo Michele Menga è stato sospeso. Menga era stato coinvolto nelle trattative per il tesseramento dei giocatori.
Inoltre è stata avviata un’indagine interna per accertare eventuali responsabilità. La società ha assicurato che prenderà tutte le misure necessarie per tutelare la propria immagine e reputazione. E si riserva di intraprendere azioni legali qualora necessario. L’episodio mette in luce un sistema poco chiaro che, purtroppo, non è nuovo nel mondo del calcio. Ma che ora potrebbe avere conseguenze ben più serie per tutte le persone coinvolte. La Vis Pesaro e Bagni sono solo gli ultimi protagonisti di una vicenda che potrebbe portare a nuove e più ampie riflessioni sul tesseramento dei calciatori in Italia. Ma sarà l’unica realtà di questo tipo?
Serie C
Vis Pesaro sospende direttore sportivo Menga

La Vis Pesaro sospende il direttore sportivo Michele Menga dopo l’inchiesta della Iena: il club si dichiara estraneo ai presunti tesseramenti illeciti.
La decisione della Vis Pesaro
La Vis Pesaro ha preso una decisione drastica: il direttore sportivo Michele Menga è stato sospeso dalle sue funzioni. Questa misura è stata adottata a seguito di un’inchiesta condotta dalla trasmissione televisiva “Le Iene”, che ha portato alla luce possibili irregolarità nei tesseramenti di giovani calciatori. Secondo il servizio, sarebbero stati richiesti 20mila euro per ottenere il tesseramento dei ragazzi, un’accusa grave che ha scosso l’ambiente calcistico.
La posizione del club
Il club marchigiano, in una nota ufficiale, ha dichiarato la sua totale estraneità alla vicenda, sottolineando come le accuse siano rivolte esclusivamente al direttore sportivo sospeso. La società ha espresso fiducia nella giustizia e si è detta pronta a collaborare con le autorità per fare chiarezza. Nel frattempo, i tifosi e l’opinione pubblica restano in attesa di ulteriori sviluppi su questa delicata situazione.
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Fonte: l’account X di Schira
La #VisPesaro ha sospeso il direttore sportivo Michele #Menga dopo L’Inchiesta di ieri della Iena a cura di Luca Sgarbi. Il club si dichiara estraneo alla vicenda dei possibili e presunti tesseramenti di giovani calciatori dietro il pagamento di 20mila euro nei confronti del ds
— Nicolò Schira (@NicoSchira) May 14, 2025
Serie C
Retrocessione Sampdoria: il resoconto del giorno successivo

La Sampdoria retrocede in Serie C per la prima volta nella sua storia. La contestazione dei tifosi, il silenzio stampa della società e le incertezze sul futuro.
La Sampdoria è ufficialmente in Serie C. Una serata triste per i colori blucerchiati che per la prima volta nella loro storia retrocedono nella terza serie. Il pareggio senza gol al Menti di Castellammare di Stabia contro la Juve Stabia non è stato sufficiente a evitare la retrocessione.
La squadra allenata da Alberico Evani ha vissuto la serata più buia della sua storia. Dopo il fischio finale, i tifosi presenti in Campania hanno iniziato una contestazione che ha impedito ai giocatori di avvicinarsi al settore ospiti. La protesta è proseguita anche fuori dallo stadio, con la società che ha optato per il silenzio stampa.
La squadra ha lasciato lo stadio alle 00:30, inizialmente per venire a Genova salvo poi dirottare il volo da Salerno su Malpensa per evitare la contestazione al loro arrivo.
Il giorno dopo: c’è attesa per il futuro del club
L’arrivo della squadra a Genova in piena notte ha segnato la fine di una stagione da dimenticare per la Sampdoria. Ora i tifosi si interrogano sul futuro del club dopo le tre retrocessioni, non solo della Prima squadra, ma anche della Primavera e delle Women.
Il silenzio stampa scelto dalla proprietà dopo l’ufficialità della retrocessione in Serie C ha aumentato le incertezze e la preoccupazione dell’ambiente. I tifosi attenderanno le prossime mosse della società per comprendere quale sarà il futuro del club.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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