Supercoppa Italiana
Atalanta, come arriva alla semifinale di Supercoppa
L’Atalanta di Gasperini domani, il 2 gennaio alle 20, affronterà l’Inter nella semifinale di Supercoppa che si terrà a Riyad.
Inizierà in questo modo il nuovo anno dei bergamaschi. L’Atalanta da quest’esperienza araba, potranno trarre diverse risposte rispetto al vero valore tattico e psicologico dei suoi giocatori.
Atalanta, una delle sfide più difficili per Gasperini
La gara sotto questo punto di vista diventa importante soprattutto perché gli uomini di Gasperini dovranno affrontare l’Inter, l’avversario più ostico per l’Atalanta. Con una vittoria Gasperini potrebbe abbattere anche uno degli ultimi scogli della sua carriera, l’Inter di Simone Inzaghi. Il tecnico dell’Atalanta non ha ancora mai vinto contro la nuova gestione nerazzurra allenata da Inzaghi.
Una vittoria regalerebbe un risultato straordinario che seguirebbe ad un anno, il 2024. Dove la vittoria dell’Europa League e il momentaneo primo posto in campionato hanno dato valore ad una delle realtà, quella bergamasca, più importanti del calcio europeo.
Per questo motivo, anche se il focus non può spostarsi dal campionato, la Supercoppa potrebbe diventare un trofeo fondamentale per infondere ai giocatori un senso di concretezza, che potrebbe tornare utile nel rush finale verso lo scudetto.
Aldilà delle considerazioni prettamente statistiche sarà difficile annoiarsi davanti a due delle squadre che esprimono il calcio più dinamico del nostro campionato.
Supercoppa Italiana
Juventus-Milan 1-2, perla di Yildiz, ma Gatti (e Locatelli) rovinano tutto | Le pagelle bianconere
Juventus-Milan 1-2, non basta la rete di Yildiz per strappare il passaggio alla finale. Un infortunio di Gatti e un rigore di Pulisic (concesso per un intervento scomposto di Locatelli) regalano la vittoria ai rossoneri. Le pagelle bianconere.
Di Gregorio 5,5: non riesce a prendere il rigore di Pulisic, subisce anche il fuoco amico di Gatti.
Savona 6: in palla per tutti i 96′, non si lascia mai scavalcare.
Gatti 5: devia il pallone del pareggio in rete e vive un finale di grande sofferenza. Nel resto del match nessun grave errore, se non qualche sbavatura.
Kalulu 6: tutto sommato una buona partita, non va mai in difficoltà.
McKennie 6: servirebbe un suo gol, uno di quelli che fa al momento giusto. Non arriva, ma la prestazione, in un ruolo non suo, e’ buona (dall’85’ Weah sv).
Locatelli 4,5: sciagurato l’intervento che causa il rigore del pari. Fuori dal gioco finché non viene sostituito (dall’85’ Fagioli sv).
Thuram 6,5: tanta voglia messa in campo, ma viene seguito poco (dal 78′ Douglas Luiz sv).
Yildiz 6,5: sfrutta la non perfetta diagonale di Theo, aggancia e conclude sotto il sette. Maignan ha molte colpe, ma ciò non toglie nulla alla prodezza.
Koopmeiners 5: preponderante in mezzo, ma troppo timido per alzare il livello. Incompiuto, dovrebbe avere maggior carattere.
Mbangula 6: vivace sia nella corsa, che nell’aggredire il portatore di palla. Una delle note liete della serata (dal 65′ Cambiaso 5: spaesato).
Vlahovic 5,5: Thiago Motta ha solo lui come uomo che può fare male…quando vuole. Il problema e’ la sua approssimazione nel partecipare alla manovra. Pasticcia molto (dal 65′ Nico Gonzalez 5: non porta benefici all’attacco).
Thiago Motta 5: forse avrebbe potuto chiudere la partita e ammazzare un Milan risorto dagli errori e dalla sfortuna della Signora. Lasciano perplessi i cambi, che non cambiano le cose.
Supercoppa Italiana
Juventus-Milan 1-2, Conceicao dà la scossa: Pulisic torna e lascia subito il segno I Le pagelle rossonere
Juventus-Milan 1-2, rimonta dei rossoneri, che conquistano la finale di Supercoppa Italiana. Dopo lo svantaggio di Yildiz, un rigore di Pulisic e un autogol di Gatti regalano a Conceicao il derby contro l’Inter. Le pagelle rossonere.
Maignan 6: Conceicao gli affida la fascia di capitano, “scippandola” a Theo Hernandez. Poteva fare di più sul gol subìto, per il resto attento e reattivo.
Emerson Royal 6: il solito palleggio non di lana caprina, così come i fondamentali. E’ sempre lui, ma forse questa volta ci mette un pizzico di qualità in più, e conquista la sufficienza (dall’81’ Gabbia sv).
Thiaw 6: Vlahovic gli facilita la vita, ma anche lui ci mette del suo per essere impermeabile. Nessuna disattenzione, tanta applicazione.
Tomori 6: vedremo se questo sarà il preludio di una seconda vita rossonera ad alti livelli, sta di fatto che si rivedono sprazzi del centrale dello scudetto. Nessun errore di rilievo, soprattutto in area, che era stata il suo tallone d’Achille le ultime volte in cui è stato titolare indiscutibile.
Theo Hernandez 4: si fa uccellare dal filtrante che innesca Yildiz. Buca del tutto l’intervento e spalanca l’immensità del fronte offensivo, terra di conquista del turco, che si porta a casa il gol del vantaggio. Sbaglia anche un gol praticamente fatto. Gravemente insufficiente.
Fofana 7: dagli albori del match si teme in 90′ di sofferenza. Nulla di tutto questo, cresce alla distanza e chiude in scioltezza.
Bennacer 5,5: ancora farraginoso, ci vorrà tempo per averlo al 100%. Non proprio male per essere un ritorno dal 1′, tuttavia il vero mastino algerino non si vede ancora (dal 54′ Musah 7: la mossa di Conceicao che inverte alta la musica a centrocampo).
Pulisic 6,5: solita buona prestazione, di quelle che non deludono mai. E’ ancora condizionato dagli strascichi dell’infortunio ma, nonostante questo, conquista e trasforma il rigore del pareggio.
Reijnders 5,5: disorientato dalle prime mansioni che gli richiede Conceicao. Avrà tempo e modo per prendere confidenza con le nuove disposizioni che ha in mente per lui il portoghese.
Jimenez 6: la buona volontà dell’esordio, forse l’emozione per l’appuntamento da non fallire. Sufficienza ma stiracchiata (dal 60′ Abraham 6: frizzante e utile in avanti).
Morata 6: fa ciò che fa sempre: lavoro sporco e utile alla squadra (dall’81’ Terracciano sv).
Sergio Conceicao 6: la fortuna lo assiste molto, ma può gioire per una prima molto buona sulla panchina rossonera. La seconda può portare il primo trofeo della sua neonata gestione.
Supercoppa Italiana
Milan, Conceicao: “Non critico Fonseca ma ho visto una squadra impaurita, nel calcio serve coraggio. Su Leao…”
Il primo Milan di Conceicao batte 2-1 la Juventus nella semifinale di Supercoppa Italiana e si assicura il derby in finale con l’Inter.
Buona la prima per Sergio Conceicao, che fa il suo esordio sulla panchina del Milan vincente una partita molto sentita contro la Juventus e sfiderà l’Inter nel derby di Milano in finale di Supercoppa Italiana.
Milan, le parole di Conceicao
Di seguito le parole del tecnico portoghese nella conferenza stampa post-partita.
Intervallo
“Non stavamo facendo quello che abbiamo preparato nella prima partita, senza palla e in pressing eravamo fuori posizione. Se non pressiamo tutti allo stesso modo diventa difficile. Con la palla eravamo troppo macchinosi, i nostri terzini hanno spinto poco nel primo tempo. Abbiamo parlato coi giocatori, facendogli vedere le immagini: per vincere a questi livelli serve altro. Non entro nel lavoro di Paulo Fonseca, non è questo, ma vedevo una squadra dubbiosa: nel calcio e nella vita serve coraggio. Hanno ricevuto un messaggio che era totalmente diverso, abbiamo cambiato anche qualcosa di tattica“.
Vittoria
“La dedico ai giocatori. Hanno messo quello che chiedevo, una dedica più ampia la farei se vincessimo la Supercoppa“.
Bennacer?
“I ragazzi sono molto uniti, Isma ha fatto un bel discorso alla fine. Ha parlato lui ma poteva parlare un altro perché il sentimento era lo stesso, di questo sono contento“.
Leao
“Vediamo, ogni ora è importante con questi infortuni muscolari. Vedremo come sta“.
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