Supercoppa Italiana
Inter, continua la crisi di gol di Lautaro
L’attaccante dell’Inter vive un momento insolito e complesso. L’anno d’oro sembra lontano, mentre errori sotto porta e scelte discutibili ne segnano la stagione corrente…
Lautaro Martínez sta attraversando un periodo tanto enigmatico quanto preoccupante. Nella semifinale di Supercoppa disputata a Riyadh contro l’Atalanta, il numero 10 ha offerto l’ennesima prova generosa, ma macchiata da errori evidenti sotto porta. Un copione ormai ricorrente in questa stagione, che stride con i fasti dell’anno precedente, quando il Toro collezionava record e trofei.
La rete contro il Cagliari in Serie A sembrava aver spezzato un digiuno di 2 mesi, alimentando la speranza di un ritorno ai livelli abituali. Tuttavia, nella serata di ieri, Lautaro ha dimostrato di non essere ancora fuori da una crisi che sembra condizionare non solo lui, ma l’intero assetto della squadra. Gli errori sotto porta, due dei quali particolarmente clamorosi, hanno acceso le critiche dei tifosi sui social, evidenziando come la sua mancanza di lucidità finisca per influenzare anche i compagni di squadra.
Emblematico è stato il caso di Mehdi Taremi, che nel finale ha scelto di servire il proprio capitano invece di calciare a rete in una situazione quasi sicura. Un riflesso di solidarietà che, però, rischia di penalizzare l’efficacia del gioco nerazzurro, soprattutto in partite più equilibrate.
Inter, numeri impietosi rispetto all’anno scorso per Martinez
I numeri parlano chiaro. 7 gol in 23 partite stagionali, con una media di una rete ogni 232 minuti. Una statistica che impallidisce rispetto alla passata stagione, chiusa con 27 gol in 44 partite e una media nettamente superiore. Certo, il lavoro di Lautaro per la squadra rimane encomiabile, ma per un attaccante del suo calibro il gol resta la misura principale del valore.
Inzaghi, nonostante le critiche, ha difeso il suo capitano, elogiandone la professionalità e confidando in un pronto riscatto. Lautaro, fresco di rinnovo contrattuale fino al 2029, avrà l’occasione di invertire la rotta nella finale di lunedì contro Juventus o Milan. Una sfida cruciale, in cui i tifosi si aspettano di ritrovare il Toro implacabile che ha scritto pagine indimenticabili della storia nerazzurra.
Tra tensione e speranze, Riyadh potrebbe essere il palcoscenico di una rinascita. Lautaro è chiamato a rispondere da leader, consapevole che il suo contributo non si misura solo in corsa e sacrificio, ma anche e soprattutto in gol.
Supercoppa Italiana
Inter-Milan, verso la finale di Riyad: due nuovi forfait?
Domani a Riyad c’è la finale della Supercoppa Italiana Inter-Milan. Potrebbero essere assenti Correa e Gabbia, con Lautaro e Taremi in attacco per i nerazzurri.
Domani alla Kingdom Arena di Riyad ci sarà l’atto conclusivo della Supercoppa Italiana, con la finale Inter-Milan. Ci potrebbero essere assenti sia da una parte che nell’altra, Correa per i nerazzurri e Gabbia per il Milan. Il nerazzurro potrebbe non esserci perché leggermente affaticato, il milanista invece accusa un influenza. Per i nerazzurri pronto il tandem d’attacco Lautaro-Taremi, per rossoneri spazio a Musah.
Qui Inter
Per la finale di domani di Supercoppa Italiana con il Milan, il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi farà un solo cambio rispetto alla semifinale contro l’Atalanta: con Taremi a posto di Thuram in attacco.
Oltre a Thuram un altro dubbio è quello di Correa, leggermente affaticato e che ha lavorato a parte. Nella rifinitura di domani mattina Inzaghi deciderà se portarli entrambi in panchina o solo uno dei due. In attacco tandem Lautaro Martinez e Taremi.
Qui Milan
Il tecnico del Milan Conceicao, dopo la vittoria con la Juventus in semifinale, ha qualche dubbio di formazione. Leao si è allenato con la squadra, almeno per riscaldamento e torello, e dovrebbe esserci, ma in panchina. Chi invece potrebbe non esserci è Gabbia, influenzato: il tecnico portoghese deciderà se sarà almeno recuperabile per la panchina.
Ci sarà spazio per Musah, che giocherà in mediana insieme a Fofana. Entrato molto bene con la Juventus, ha già dimenticato l’infortunio muscolare e potrebbe essere decisivo con la sua corsa: sia per attaccare gli spazi creati da Pulisic. Come alternativa ci sarà Loftus Cheek in panchina. Morata sarà l’unica punta con alle spalle Pulisic, Rejinders e Jimenez.
Inter-Milan, le ultimissime da Riyad
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrji, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Taremi, Lautaro Martinez. Allenatore: Inzaghi.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Tomori, Thiaw, Theo Hernandez; Fofana, Musah; Pulisic. Rejinders, Jimenez; Morata. Allenatore: Conceicao.
Supercoppa Italiana
De Siervo: “Pubblico in Supercoppa? Qui faticano a riempire gli stadi”
L’Amministratore delegato della lega Serie A Luigi De Siervo ha parlato alla vigilia della finale di Supercoppa: “Qui i tifosi entrano a partita in corso”.
Alla viglia di una tanto contestata finale Supercoppa tra Inter e Milan, l’amministratore delegato della Serie A De Siervo ha rilasciato un’intervista in cui affronta il tema del giocarla in Arabia. Inoltre, non esclude un ritorno alle origini nelle edizioni future tornando a disputarla in Italia e dice la sua sul tanto criticato formato a 4 squadre.
Le parole di De Siervo
Così ha parlato Luigi De Siervo della Supercoppa giocata in Arabia: “Si può migliorare su tutto, in generale. Quanto alle tradizioni mi pare una domanda: Paese che vai, usanze che trovi. È come entrare in una moschea con le scarpe, dobbiamo capire il contesto: non è una mancanza di rispetto verso l’Italia o verso Agroppi, non lo è stata neanche verso Beckenbauer o Riva in passato.
Qui c’è una tradizione diversa, la globalizzazione omogeneizzata non è compito della Lega Serie A: quando la Figc ha proposto questa cosa, abbiamo pensato insieme che sarebbe stato più opportuno farne un omaggio vero e proprio, evitando una brutta figura. Per quanto riguarda il pubblico, c’è un tema generalizzato che riguarda il sistema calcio: qui faticano a riempire gli stadi, peraltro entrano a gara in corso di svolgimento.
Da noi è diverso, in realtà nella prima semifinale c’erano comunque 16mila persone, ma sono entrate dopo qualche minuto e ci sorprende. L’evento è sempre cresciuto negli anni e c’è una partecipazione dei tifosi generalizzata e bella. Per i vertici del pallone saudita la Serie A è il campionato più bello al mondo”.
Il formato a 4 squadre ed un possibile ritorno in Italia
Successivamente, ha espresso la sua personale preferenza sul formato con semifinali e finale e successivamente non ha chiuso una porta ad un possibile ritorno della Supercoppa nella penisola: “Non abbiamo parlato di un rinnovo, è un contratto che durerà per altri quattro anni con altre due edizioni da disputare qui. Aspettiamo di fare un bilancio, mi pare di capire che da parte loro ci sia interesse: le squadre comunque firmando il contratto si sono lasciate la possibilità di scegliere il format. Io penso che a quattro sia il modello migliore e se dovesse dipendere dalla Lega insisteremmo per giocare sempre una fase finale a quattro.
Non vogliamo escludere un ritorno in Italia, potremmo farlo anche per meno soldi. Il tema è la costruzione di un mercato e di una relazione. Non basta una partita, ma una relazione costante nel tempo. Qui creiamo academy, aiutiamo le società a sviluppare talenti. Lavorare con realtà importanti come i nostri club, votati alla creazione di talento, è un elemento che a loro interessa”.
Supercoppa Italiana
Milan, Reijnders: “Questa squadra deve svoltare, lo spirito c’è sempre stato e su Pioli…”
Il calciatore del Milan Tijani Reijnders ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista della finale di Supercoppa Italiana.
L’ex centrocampista olandese dell’AZ attualmente in forze al Milan Tijani Reijnders ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista della finale di Supercoppa Italiana, in programma lunedì 6 gennaio alle 20:00 contro l’Inter.
Milan, le parole di Reijnders
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal centrocampista del Milan Tijani Reijnders in conferenza stampa in vista della finale di Supercoppa:
Battere la Juventus in rimonta vi avvicina con una bella carica?
“Nel primo tempo non siamo stati abbastanza aggressivi nel pressing e non prendevamo rischi con la palla. Nella ripresa abbiamo dimostrato che potevamo fare di più, creando più occasioni”.
Hai ritrovato Pioli, ti ha fatto piacere rivederlo con molti più gol all’attivo?
“È stato bello, abbiamo scherzato. Avete visto cosa mi ha detto, per me è stata una buona stagione anche se ho avuto meno occasioni di andare in porta. Quest’anno gioco più avanti”.
Sarebbe il tuo primo trofeo al Milan.
“È una grande opportunità, sarebbe bello e devo giocare come se fosse la mia ultima partita. Non capita spesso di poter vincere un trofeo, poi dovremo pensare al campionato e alla Champions League, è una buona possibilità di cambiare le cose”.
Abbiamo visto il discorso di Bennacer. È lo spirito che vi è mancato a inizio stagione?
“No, lo spirito c’è sempre stato. Penso che dobbiamo guadagnare sempre più fiducia e battere la Juve ci ha dato una bella spinta in tal senso. Dobbiamo sentirci come una famiglia e quello è stato un bel segnale”.
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