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Supercoppa Italiana

Juventus, il peso di una sconfitta evitabile

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Juventus, Calvo

Juventus, la pazienza dei tifosi non è infinita, servono fame e personalità per vincere, non solo progressi nel gioco…

La Juventus è una squadra che vive da sempre sotto il peso di una tradizione vincente. Vincere non è solo un obiettivo: è un dovere. Eppure, in questa stagione, sembra che lo spirito combattivo e la fame di vittoria che hanno caratterizzato la Vecchia Signora siano venuti meno. Sotto la guida di Thiago Motta, un allenatore promettente ma forse ancora acerbo per le pressioni torinesi, i bianconeri mostrano sì miglioramenti nel gioco, ma non riescono ancora a concretizzare nei momenti decisivi.

Le ultime uscite contro Milan e Fiorentina hanno evidenziato una squadra incapace di mantenere il controllo del match nei momenti decisivi. La squadra sembra mancare di personalità, fame e determinazione, qualità indispensabili per portare a casa i tre punti. I tifosi, seppur pazienti, sono stanchi di vedere una squadra che non riflette l’indole combattiva che li ha resi orgogliosi per decenni.

Juventus, il peso della vittoria

Thiago Motta non è ossessionato dalla vittoria, come da lui stesso dichiarato, ma questo approccio mal si sposa con l’ambiente juventino. Qui i tifosi tollerano una sconfitta solo se intravedono chiari segnali di crescita per il futuro, cosa che finora non è apparsa in modo convincente. Il tecnico deve alzare l’asticella della cattiveria agonistica e pretendere dai suoi uomini quella concentrazione che troppo spesso è mancata.

Juventus

Thiago Motta da indicazioni a Timothy Weah ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Un’altra questione cruciale è la leadership. L’assenza di figure carismatiche ed esperte come Danilo, allontanato forse troppo presto, pesa enormemente. Chi parla oggi nello spogliatoio? Ci sono senz’altro giocatori di qualità, ma non hanno ancora il peso specifico per guidare la squadra nei momenti difficili. Gli errori individuali di questi giovani, spesso costati caro, evidenziano la necessità di una guida esperta capace di alzare il livello mentale del gruppo.

La pazienza ha un limite e i tifosi lo sanno…

Nelle ultime due partite si sono visti progressi nel gioco, ma i risultati non sono arrivati. Alla Juve, però, non basta migliorare, servono vittorie. Andare fuori contro un Milan tutt’altro che irresistibile è la prova che questa squadra manca di personalità e di quella cattiveria che i tifosi pretendono. La pazienza non è infinita, e Thiago Motta deve capire che alla Juventus “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta.”

Non sono mancati i commenti di varie figure di spicco nel mondo juventino quali Claudio Zuliani e Francesco Oppini dopo la sconfitta di ieri:

Oppini:
Se alleni la #Juventus non puoi peccare di presunzione a meno che tu non sia già affermato e vincente. Se nel 24 questa squadra soffriva di pareggite, nel 25 riesce addirittura a resuscitare una squadra allo sbando e con un allenatore appena arrivato. Male, molto. #Supercoppa

Zuliani:
E come sempre abbiamo fatto tutto noi. Bene il primo tempo e malissimo l’ultima mezz’ora. La #Juventus non sa vincere e questo è un dato oggettivo 

Supercoppa Italiana

Walter Samuel: “Lasciate stare Lautaro Martinez”

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Walter Samuel Inter

Alla vigilia del derby in finale di Supercoppa, il centrale ex Inter Walter Samuel ha parlato della partita e alla stagione nerazzurra: “il Milan è pericoloso”.

L’ex difensore argentino Walter Samuel è stato uno dei principali artefici della conquista del triplete nerazzurro. Detto “The Wall”, ha giocato per ben 9 anni con la maglia dell’Inter addosso e l’amore per quei colori lo porta ancora con se. Alla viglia del derby di Supercoppa contro il Milan, Samuel è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport ed ha parlato della partita, ma anche della stagione dell’inter in generale e delle eccessive critiche al capitano Lautaro Martinez.

Samuel sulla partita e sulla stagione dell’Inter

Il centrale argentino ha evidenziato in primo luogo la difficoltà e l’importanza di questa finale in un momento così delicato della stagione: “Sarà una partita difficile, il Milan è pericoloso, ha la spinta di un nuovo tecnico e questo è pur sempre un derby , anche se non si gioca a San Siro.

L’Inter è, comunque, al livello delle più grandi e sta molto bene: contro l’Atalanta meritava di chiuderla già nel primo tempo. Detto questo, bisogna stare sempre con i piedi per terra perché ancora c’è metà stagione davanti. Di sicuro, Inzaghi ha una rosa buonissima e può lottare per tutte le competizioni, ma questo è il periodo in cui serve prudenza”.

Le eccessive critiche a Lautaro Martinez

In seguito, Samuel ha cercato di smorzare ed alleggerire le numerose critiche che ultimamente stanno piovendo sul capitano nerazzurro, non che suo connazionale: “Lasciate stare Lautaro. Si parla tanto di lui, anche troppo. Basta che sbagli una rete e sembra che sia successa chissà che tragedia… La preoccupazione, per fortuna, è più degli altri che sua. Lui è un ragazzo davvero d’oro: positivo, generoso, mette sempre davanti la squadra a se stesso.

Potete immaginare quanto gli voglia bene io per tutte le gioie che mi ha dato, come argentino e come interista. È normale che per un attaccante sia importante metterla dentro e che, quando non succede, possa rimanerci un po’ male, ma non c’è il minimo pericolo o allarme”.

Samuel

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Supercoppa Italiana

Inter, Lautaro Martinez: “Male nell’ultimo derby. Il gol? Conta solo vincere”

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Lautaro Martinez dell'Inter

Le parole di Lautaro Martinez, attaccante e capitano dell’Inter, alla vigilia della finale di Supercoppa Italiana contro i rivali cittadini del Milan.

La finale di Supercoppa Italiana sarà il derby di Milano per la prima volta dal 2011. Le due squadre arrivano però all’atto conclusivo in due modi decisamente diversi. L’Inter ha vinto e convinto in semifinale contro l’Atalanta, e nelle ultime 9 partite fra tutte le competizioni ha ottenuto 8 successi, a fronte dell’unica battuta d’arresto in Champions League col Bayer Leverkusen.

Dall’altra parte, il Milan ha eliminato la Juventus dopo una prestazione non perfetta. Il che è assai comprensibile, dato che era l’esordio di Sergio Conceicao, subentrato all’esonerato Paulo Fonseca. Tra gli infortuni e l’adattarsi in fretta al cambio in panchina, senza dimenticare il valore elevatissimo dell’avversario, i rossoneri saranno chiamati alla partita perfetta, come avvenuto nel derby di campionato.

Inter-Milan: le parole di Lautaro Martinez alla vigilia della finale

Alla vigilia della finale di Supercoppa, l’attaccante e capitano nerazzurro Lautaro Martinez ha parlato ai microfoni di SportMediaset: “Sono veramente contento perché abbiamo riportato l’Inter a giocare un’altra finale con questo nuovo format. In semifinale abbiamo fatto un’ottima gara, domani affronteremo una squadra forte: conosciamo il suo valore, dovremo essere bravi a gestire la gara e cercare di portare la coppa a casa, che è quello che tutti vogliamo“.

Le impressioni sul Milan
In semifinale ha fatto cose simili rispetto a quando c’era Fonseca, magari anche perché hanno avuto poco tempo per lavorare. Noi continueremo a guardare cosa fanno per cercare di togliere le loro cose positive. Noi per essere in partita dobbiamo essere concentrati, in campionato non abbiamo fatto bene, non sembravamo noi“.

Lautaro Martinez

LAUTARO MARTINEZ PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Conosciamo il loro allenatore, l’abbiamo affrontato anche in Champions League, ma tutte queste cose rimangono in secondo piano. Sappiamo che in una finale ci sono tante emozioni, dobbiamo essere tranquilli e con la testa fredda perché è un pure un derby, che è una partita diversa dalla altre. Dobbiamo essere bravi a gestire la gara in maniera corretta“.

Nessuno ha mai vinto 4 Supercoppe consecutive: è un’ulteriore motivazione?
Sicuramente sì, ma lo sarebbe anche se fosse la prima o la seconda. Dobbiamo giocarla con la voglia di vincere e di portare trofei a casa. Nello spogliatoio è importante essere uniti ed essere gruppo, queste sono cose che contano per vincere trofei“.

Lautaro Martinez ha sempre segnato in finale di Supercoppa, succederà ancora?
Speriamo che l’Inter vinca, è questa l’unica cosa che mi interessa. Poi sicuramente quando il gol non arriva tutti si agitano, tranne me. Però sono tranquillo perché l’Inter sta vincendo. Domani abbiamo un’altra grande opportunità per riportare un altro trofeo in bacheca“.

Non ci sarà Thuram, cambierà qualcosa?
Niente, sono molto contento di avere compagni come Taremi, Correa e Arnautovic. Sono tre giocatori forti, anche se giocano di meno ci danno una mano e in allenamento ci fanno alzare il livello. Chiunque sia il mio partner d’attacco sarò contento“.

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Supercoppa Italiana

Inter-Milan: sorpresa o conferma?

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Supercoppa

Va in scena Inter-Milan per la finale di Supercoppa Italiana, i ragazzi di Inzaghi vogliono confermarsi campioni, quelli di Conceincao ribaltare il pronostico.

Inter-Milan

Christian Pulisic ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Nella sfida che vedremo a Ryad non è solo in gioco un trofeo, un derby va oltre. Questo in particolare, dopo lo scudetto nerazzurro conquistato in casa dei rivali il 22 Aprile, significa tantissimo per il Milan. Deve rialzare la testa e nessuna occasione migliore che farlo vincendo un trofeo nella stracittadina.

Inter-Milan: come si ferma la macchina perfetta?

Se si guarda alla classifica, alla storia recente dei derby milanesi e a come arrivano le due squadre, non ci sarebbe storia: l‘Inter viaggia su un altro pianeta. D’altra parte le finali, i derby in particolare, sono storia a sé e i rossoneri possono puntare sull’effetto Sergio Conceicao.

Il tecnico portoghese ha riportato entusiasmo dopo i sei mesi deludenti di Paulo Fonseca, conquistando la finale in maniera fortunosa ma con grande carattere. Ha infatti sconfitto Juventus di Thiago Motta per 2-1, grazie al rigore di Pulisic e all’autorete di Gatti.

L’Inter, invece, viene dalla super vittoria contro l’Atalanta di Gasperini per 2-0, che ha visto Dumfries (nel formato più bello da quando è a Milano) realizzare la doppietta decisiva. I ragazzi di Simone Inzaghi viaggiano ad un ritmo forsennato, ma la macchina perfetta nerazzurra sembra avere un ingranaggio ancora non al top: Lautaro Martinez.

Il capitano dell’Inter anche contro la Dea non ha trovato la rete, nonostante le numerose chance. Dopo il rinnovo di contratto a quasi 10 milioni di euro annui, il Toro non ha mai trovato la giusta forma: avrà però tanta fame di rilanciarsi.

Il pronostico sembra tutto verso i nerazzurri. La squadra di Simone Inzaghi sa come si affrontano certe notti, ma affrontare il Milan in una finale è sempre, per chiunque, un’impresa ardua che richiederà una grande prestazione del Biscione. 

Giampiero Perrone

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