Alla vigilia della finale di Supercoppa, l’allenatore del Milan, Sergio Conceicao, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida contro l’Inter.
Di seguito un estratto delle parole del neo allenatore del Milan in vista del match di domani.
Come si sente in questo momento e come giudica lo stato di forma della squadra?
“Sto meglio, e spero che il gruppo stia perfino meglio di me. Abbiamo una giornata di recupero e ci stiamo concentrando sul match: l’Inter è una squadra solida, abituata a vincere, con lo stesso allenatore e giocatori che giocano insieme da molto tempo. È un vantaggio per loro, ma noi dobbiamo badare al nostro percorso: tutto è complicato, però nelle difficoltà dobbiamo comportarci da uomini, sapendo che tutti i tifosi ci osservano. Non possiamo neanche dimenticare che abbiamo 4-5 elementi non ancora al massimo”.
È il suo primo derby italiano contro una ex squadra dei tempi da calciatore: le provoca emozioni diverse?
“No, ho grande rispetto per tutte le formazioni in cui ho militato. Mio figlio è alla Juventus, quindi il mio sentimento è lo stesso, a prescindere dall’avversario: i sentimenti più forti li riservo ai miei giocatori, ho tanta voglia di preparare bene la gara perché possano battere un avversario di livello. È ciò che conta davvero, e la nostra base deve essere l’ambizione. Ci sono due partite per centrare un titolo, ne abbiamo superata una e adesso dobbiamo completare l’opera: speriamo che vada tutto bene, ma siamo fiduciosi”.
Inzaghi ha nominato Eriksson, sottolineando i tanti tecnici nati da quella Lazio. Quanto ha inciso quell’esperienza su di lei?
“Sicuramente molto, ho avuto tanti bravi allenatori. Eriksson aveva un rapporto splendido con i giocatori, non l’ho mai visto arrabbiarsi, al massimo diventava rosso. Ho Sven nel cuore, insieme a tutti i ragazzi di quella squadra. Ho lavorato anche con Sacchi e Malesani, amo l’Italia e la considero la mia seconda patria, perché sono arrivato da giovane e ho vissuto momenti stupendi. È un piacere e un onore poter allenare qui un club storico come il Milan”.
Quali sono le condizioni di Leao?
“Ci alleneremo nel pomeriggio e valuteremo. Di certo non ha i 90 minuti, ma vedremo se potrà giocare o meno”.
Ha avuto modo di confrontarsi con il nutrizionista di recente?
“Sì, è una figura fondamentale per il nostro collettivo. Presto attenzione a ogni singolo dettaglio, perché i calciatori devono essere al 100%”.
Si sente fortunato per aver cominciato con la Juventus e ora con l’Inter?
“Fortunato? La fortuna serve, ma arriva solo se lavori duramente. Devi avere talento, serietà e tanta determinazione. Anche se giochi al lotto, se stai a casa a sperare non vinci. Dobbiamo impegnarci”.
Che rapporto ha con Inzaghi? Ci sarà una stretta di mano a fine gara?
“Sicuramente. In partita possono capitare episodi di ogni tipo, ma il rispetto non manca mai: siamo gente di calcio, abbiamo giocato insieme e ci stimiamo. Rimarrà un amico sia prima sia dopo il fischio finale”.
Aggiornato al 05/01/2025 11:21
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