Supercoppa Italiana
Milan-Inter, Conceicao fa cadere la corona di Inzaghi: rimonta epica a Riyad

Milan-Inter: Sergio Conceicao inizia il 2025 con un trofeo. Simone Inzaghi sconfitto per la prima volta in Supercoppa Italiana.
Rimonta drammatica del Milan a Riyad. Non nella traduzione italiana del termine, dato che nella nostra lingua ha un’accezione prettamente negativa. E potrebbe anche esserlo, dipende dai punti di vista. Per l’Inter sicuramente, non certo per il Milan. No, nel senso di “dramatic“: che in Inghilterra viene utilizzato per sottolineare episodi dai contorni emotivi estremamente significativi, stile “dramma” Shakespeariano.
Milan-Inter: Inzaghi detronizzato da Conceicao, il Milan rimonta l’Inter (da 0-2 a 3-2) e vince la Supercoppa Italiana
Dramma Inter, che depaupera una partita che sembrava virtualmente in archivio dopo i primi cinquanta minuti. Con quel primo tempo e il doppio vantaggio, con l’uno-due Lautaro-Taremi a cavallo fra primo e secondo tempo che avrebbe steso un cavallo, la partita sembrava in cassaforte. L’Inter aveva anche ritrovato le proprie certezze in Lautaro (fine dell’astinenza da gol) e in Taremi, sbloccatosi dopo le difficoltà iniziali.
Sembrava tutto perfetto, ma il Milan ha scassinato le certezze dell’Inter forzando il lucchetto con una rimonta che entra di diritto nell’antologia del derby meneghino. Anche il Diavolo ritrova le sue certezze, poiché nella serata di Riyad Conceicao trova tutto ciò che è mancato in stagione a Fonseca. Theo Hernandez riapre la partita su calcio di punizione, con evidente complicità di Sommer, e l’epurato Abraham sublima la rimonta.
In mezzo il miglior Leao della stagione, squilibrante come nella cavalcata finale dello scudetto con Pioli: in tribuna ad osservare una delle più convincenti prestazioni stagionali dei rossoneri. Drama Milan, con una ‘m’ sola, poiché nessuno sin qui era riuscito a far scendere Inzaghi dal trono. Il tecnico piacentino sin qui aveva vinto tutte le edizioni della Supercoppa Italiana a cui aveva partecipato, con un win rate del 100%.
7 partite, 7 vittorie. 5 finali, 5 vittorie. 5 partecipazioni, 5 trofei sollevati. Prima di oggi. Al netto dei difetti strutturali della rosa e dei suoi comprovati limiti tecnici, nelle due rimonte in terra d’Arabia l’ex-Porto marca la differenza fra sé e il proprio connazionale. Il portoghese è riuscito a compattare la squadra con una velocità invidiabile, riuscendo a portare la propria determinazione laddove la tattica non poteva ancora attecchire.
La speranza per il Milan è che questa vittoria non si riveli di Pirro. Episodica, come quella nel derby d’andata in campionato o quella di Madrid in Champions League. I rossoneri ora devono svoltare e ritrovare l’agognata continuità, con l’alibi dell’incompatibilità con Fonseca gettata dalla finestra. L’Inter, da canto suo, si lecca le ferite e si riscopre fragile, mandando un segnale ad Atalanta e Napoli anche in ottica scudetto. Forte, sì. La più forte, probabilmente, ma non invincibile. Questa Inter la si può battere: Milan-Inter lo certifica.

INTER-MILAN, I TIFOSI DEL MILAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Supercoppa Italiana
Supercoppa, confermato il format a 4 squadre. Simonelli: “Ora aspettiamo…”

Ancora Final Four per la Supercoppa Italiana 2025. La decisione è stata presa dai club di Serie A nell’assemblea di Lega in Via Rosellini.
Le società di Serie A erano chiamate a scegliere tra il format a 2 o quello a 4 squadre delle ultime edizioni, optando per quest’ultima. Come società di revisione di Lega, inoltre, è confermata Deloitte.
Supercoppa, parla Simonelli: “Aspettiamo l’Arabia”
“È stata una giornata di intenso lavoro e proficua collaborazione tra le Società. Abbiamo posto le basi per le attività delle diverse Commissioni che abbiamo attivato e preso importanti decisioni, tra cui quella sul format della Supercoppa. Ora attendiamo la decisione degli organizzatori dell’Arabia Saudita, prevista per la fine di aprile, riguardo alla possibilità di ospitare la prossima edizione di questa competizione”.
Questo il commento di Ezio Simonelli, Presidente di Lega.
Non è detto, infatti, che la Supercoppa del prossimo anno si disputerà ancora in Arabia Saudita. Il contratto prevede altre due edizioni in Arabia nell’arco dei prossimi quattro anni. La formula prevista è sempre quella delle Final Four. Tuttavia la scelta, come ha spiegato Simonelli, è rimessa al Paese mediorientale. Adesso ci sarà da capire se arriverà la richiesta per la prossima edizione.
Molto dipenderà dall’andamento delle semifinali di Coppa Italia. Aspetto fondamentale è il blasone, su tutti quello del Milan. L’accoglienza negli ultimi anni infatti, ha certificato quanto conti quest’aspetto. Adesso, con la Juventus praticamente già sicura di non partecipare, e il Milan che dovrebbe battere l’Inter in semifinale per esserci, il viaggio in Arabia non è da dare per certo.
Un’alternativa per la Lega potrebbe essere quella di tornare a disputare la Supercoppa in Italia. Altra opzione potrebbe essere l’estero. Magari da quegli Stati Uniti che nel 2026 ospiteranno i mondiali insieme a Canada e Messico.
Nessuna decisione ufficiale è stata presa, invece, per quanto riguarda l’inizio della Serie A 2025/2026. L’orientamento rimane quello di far partire il prossimo campionato nel weekend del 23/24 agosto, con conseguente slittamento dell’avvio della Coppa Italia, ma ad oggi non c’è alcuna decisione definitiva presa in tal senso.
Supercoppa Italiana
Juventus, Moggi: “Ce la potremmo prendere con la globalizzazione, ma soprattutto con i diritti televisivi che da quelle parti sono più appetitosi”

L’ex dg della Juventus, Luciano Moggi, ha parlato oggi su Libero della Supercoppa italiana appena conclusa, lanciando numerose critiche.
L’ex dg della Juventus, Luciano Moggi, ha parlato oggi su Libero della Supercoppa italiana appena conclusa, lanciando critiche al calcio italiano, sia dell’impostazione con una Final Four invece del tradizionale confronto tra vincente campionato-vincente Coppa Italia, e di averla snobbata alcune squadra, come ad esempio l’Atalanta di Gasperini, ed anche un appunto sulla finale Inter-Milan.
Juventus, Moggi: “Questo è accaduto a Riyad dove la Supercoppa ci ha fatto capire che è bella quando apre la stagione e non a metà gennaio”
L’ex dg della Juventus , Luciano Moggi, ha parlato su Libero, dopo la conclusione della Supercoppa italiana a Riyad che ha visto trionfare il Milan. L’ex dirigente bianconero se scagliato contro i dirigenti della Lega Serie A, per l’organizzazione dell’evento, giudicando troppo 4 squadre per contendersi il trofeo.
Proprio su questo punto Moggi è molto duro: ” Si potrebbe obiettare quale sia la ragione della presenza di Milan e Atalanta in questa competizione visto che avrebbe dovuto essere una gara tra Inter e Juventus, vincitori rispettivamente di Campionato e Coppa Italia. Ce la potremmo prendere con la globalizzazione, ma soprattutto con i diritti televisivi che da quelle parti sono più appetitosi”.
Poi, ha analizzato il comportamento del tecnico dell’Atalanta Gasperini per non aver schierato contro l’Inter gente come De Ketalaere e Lookman: “Magari facciamolo spiegare meglio da Gasperini, che è stato criticato per aver snobbato la manifestazione, avendo lasciato fuori, contro l’Inter, titolari come De Ketalaere e Lookman. Secondo noi la motivazione più logica potrebbe essere stata per favorire il campionato rispetto ad una Supercoppa cui partecipano squadre che non ne avrebbero diritto e potrebbero anche vincerlo. “.
Infine, un appunto sull’atto conclusivo Inter-Milan: “”Una partita dalle fasi emozionanti per la rimonta del Milan con addirittura il sorpasso vincente sull’Inter. Un Milan totalmente diverso da quello visto, pur vincente, contro la Juve, con ritrovata autostima per la vittoria sui bianconeri, con rinnovato entusiasmo per la carica emotiva e psicologica data dal nuovo mister. Se poi i migliori in campo sono stati Leao ed Hernandez che hanno fatto gol e assist basta e avanza per dimostrare la bontà del lavoro psicologico fatto Conceição sulla testa dei propri giocatori . ” ha concluso.
Supercoppa Italiana
Inter, black out e cerotti: lnzaghi ha un problema chiamato difesa

Inter, anche ieri sera e’ arrivato un infortunio per i nerazzurri. La difesa, inoltre, e’ tornata a prendere un’imbarcata.
Non e’ stato sicuramente il derby della “girata” di Giroud, certo e’ che ci assomiglia moltissimo per proporzione e coincidenze.
L’Inter esce frastornata da una serata che avrebbe dovuto regalargli un trofeo che, secondo tecnico e dirigenza, era un obiettivo.
Avanti 2-0 grazie a Lautaro e Taremi, i nerazzurri sono evaporati al cospetto di un Milan che ha saputo reagire a un ko tecnico ormai dietro l’angolo.
Ad agevolare la vita alla squadra di Conceicao ci ha pensato anche una difesa nerazzurra distratta e incapace di frenare un Leao assatanato come un diavolo.
Ad aggiungere ulteriori ingredienti a questo minestrone di negatività ci ha pensato, per non farsi mancare nulla, un altro duplice infortunio.
Gli stop forzati di Calhanoglu e De Vrij evidenziano come il calendario fitto sia in grado di mettere i bastoni tra le ruote anche a una rosa larga come quella nerazzurra.
Quella dell’olandese, in particolare, appare il più pesante degli stop. Con Acerbi e Pavard ancora in infermeria, infatti, la coperta di Simone Inzaghi si e’ accorciata ulteriormente.
La duttilità dei vari Bisseck e Bastoni e’ il salvagente ideale, ma rimane il fatto che, senza girarci troppo attorno, un difensore in più sarebbe un aiuto non da poco per il tecnico piacentino.
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