Serie A
Hellas Verona, 121 anni di gialloblu
Oggi festa grande per i felsinei: l’Hellas Verona compie 121 anni. Ecco un excursus nella sua lunga storia, a partire dal lontano 1903.
Centoventunanni e non dimostrarli: l’Hellas Verona oggi raggiunge un traguardo importante in termini di longevità.
Fondato nel 1903 come Associazione Calcio Hellas, scelse come colori il giallo e il blu per richiamare lo stemma della città veneta. Altro importante riferimento alla città è lo stemma della famiglia Della Scala, che governò Verona tra il XIII e il XIV secolo: gli iconici mastini rappresentati sia sulle tenute di gioco che sul marchio societario.
Il club ha vissuto momenti di gloria soprattutto negli anni Ottanta del secolo scorso. Nel 1984-85, sotto la guida di Osvaldo Bagnoli e con l’apporto di giocatori come Hans-Peter Briegel e Preben Elkjær, conquistò uno scudetto storico, diventando la prima e unica squadra non capoluogo di regione a riuscirci fino ad allora. Questo periodo segnò anche la partecipazione a diverse competizioni europee, inclusa una partecipazione alla Coppa dei Campioni e due alla Coppa UEFA.
Nel corso degli anni, il Verona ha vissuto alti e bassi, con promozioni e retrocessioni tra Serie A e Serie B. Negli anni Duemila, sotto la guida di Cesare Prandelli, riuscì a vincere il campionato di Serie B nella stagione 1998-99. Dopo un periodo altalenante, con brevi apparizioni in Serie A seguite da retrocessioni, nel 2013-14 tornò in Serie A e disputò stagioni di buon livello, stabilendosi nella parte alta della classifica.
Negli anni successivi, nonostante alcune retrocessioni, il Verona è riuscito a tornare più volte in Serie A, dimostrandosi una squadra competitiva. Nella stagione 2022-23, dopo una partenza difficile e alcuni cambi di allenatore, la squadra ha ottenuto la salvezza, rimontando nella seconda metà della stagione e vincendo uno spareggio decisivo contro lo Spezia.
Quest’ultima stagione non è delle più brillanti – l’ultima vittoria in campionato risale al 10 marzo contro il Lecce – e il Verona è fresco della sconfitta di ieri 1-2 contro il Genoa. Ma il club tiene duro, attualmente occupa il 17esimo posto e ha tutto l’interesse a scampare da una nuova retrocessione.
Auguri Verona!
121 anni di amore incondizionato 💛💙
AUGURI VECCHIO HELLAS!#HVFC pic.twitter.com/w7B0Owxheg
— Hellas Verona FC (@HellasVeronaFC) April 8, 2024
Serie A
Venezia, Pohjanpalo si congeda? Di Francesco gli chiede un ultimo regalo
Venezia, il derby veneto di questa sera potrebbe essere l’ultima partita, in maglia lagunare, per Joel Pohjanpalo. A lui il tecnico Di Francesco chiede i gol di un successo vitale.
Il mercato farà capolino al Penzo questa sera, con le sirene di Palermo che suoneranno forti nelle orecchie di Joel Pohjanpalo.
L’attaccante finlandese, infatti, è obiettivo molto concreto per i rosanero, che in lui vogliono riporre le speranze di serie A. I siciliani, alle prese con l’equivoco Brunori, hanno scelto il numero 20 come prossima ariete.
I discorsi sono avviatissimi e a Venezia si respira aria di contestazione per una scelta che azzopperebbe l’attacco arancioneroverde nella corsa alla salvezza.
Eusebio Di Francesco, in barba alla consuetudine, dovrebbe puntare su Pohjanpalo dall’inizio, vista la concomitanza con un derby di importanza capitale.
Uno scontro regionale che i lagunari devono vincere, chiedendo al vichingo un (ultimo) regalo da tre punti.
Serie A
Torino, Vanoli attende Cairo al varco: arriverà il vice Zapata?
Torino, il club granata ha bisogno di un centravanti in stile Zapata, ma fino adesso il tecnico Vanoli non è stato accontentato. L’ex Venezia spera nel colpo di coda della dirigenza.
La doppietta messa a segno contro il Cagliari è stato un chiaro messaggio di Che Adams a Paolo Vanoli: l’ex Southampton vede la porta e i suoi gol pesano.
Nonostante questa piacevole dimostrazione, però, il buco in avanti continua a essere evidente, soprattutto se si pensa a cosa ha lasciato l’infortunio di Duvan Zapata.
Una defezione che il club non ha ancora coperto, un pò contando sulla vena di Adams, e un pò perché convinto delle doti di Vanoli sul riuscire a fare fuoco con la legna a disposizione.
Le caratteristiche offensive del colombiano, però, servono come il pane al Torino, che con l’ex Atalanta in salute aveva ancora in testa sogni europei.
Da Simeone a Beto, il ds Vagnati sfoglia la margherita e si augura, in questa ultima settimana di mercato, di poter accontentare il suo allenatore.
Serie A
Lazio-Fiorentina 1-2: la Viola brilla rossa | Le pagelle gigliate
La Fiorentina sbanca l’Olimpico biancoceleste dopo un partita giocata con un cuore grande: tre punti che possono far ripartire Palladino.
La Lazio è nel destino fortunato di Palladino, così come la vittoria all’andata aveva dato il via ad un periodo magico per i ragazzi viola, così al ritorno una vittoria voluta con grande ardore mette fine a due mesi in cui la Fiorentina aveva raccolto solo due miseri punti.
Un primo tempo brillante per i ragazzi gigliati oggi in maglia rossa: un uno-due di Adli e Beltran dopo diciotto minuti hanno messo la gara in discesa per Ranieri e compagni. Nella ripresa una Fiorentina sin troppo rinunciataria ha lasciato la palla costantemente alla Lazio che ha dimezzato lo svantaggio nel recupero e al 98′ con Pedro ha colpito il palo.
Ripartirà la Fiorentina? Oggi i ragazzi viola per tutta la partita hanno messo in campo grinta e determinazione che nell’ultimo periodo sembravano svanite…
Lazio-Fiorentina, le pagelle viola
DE GEA 6 – Non deve essere troppo decisivo se non nel finale, fa sudare freddo per qualche uscita. Lo abbiamo visto più sicuro…
DODÒ 6,5 – Altra ottima gara con assist per Beltran. Sulla sua fascia Zaccagni e Pellegrini non sono avversari da sottovalutare e lui è puntuale.
Dal 30’st PARISI 6 – Difende anche lui i risultato.
PONGRACIC 6,5 – Finalmente il croato! Dopo un girone si vede l’investimento viola estivo in gran spolvero. Commette una sola ingenuità ad inizio secondo tempo, per il resto cattivo e puntuale.
RANIERI 7 – Sbaglia praticamente nulla, un muro sugli attacchi laziali. Finale con i crampi.
GOSENS 7 – In gran spolvero rispetto alle ultime gare. Fornisce l’assist ad Adli e molto altro, avanti e dietro.
ADLI 6,5 – Mezzo voto in meno per la sciocca espulsione che lo terrà fuori domenica prossima. Per il resto, gran gol e buona direzione in campo.
Dal 18’st COMUZZO 6 – Alza il muro davanti a De Gea.
MANDRAGORA 6 – Il meno luccicante del centrocampo viola, ma tanto lavoro oscuro.
FOLORUNSHO 7 – Un acquisto sin qui sicuramente azzeccato. Anche stasera la riprova della sua utilità e duttilità.
Dal 40’st RICHARDSON – S.v.
GUDMUNDSSON 6 – Meglio nel primo tempo quando si muove con leggerrezza e va vicino al gol del 0-3. Nella ripresa meno ispirato.
Dal 30’st SOTTIL 6 – Tocca un pallone, forse. Fa densità anche lui in mediana.
BELTRAN 7,5 – Deve portare la croce in tutto il campo con il suo sacrificio, ma stasera è anche delizia: il suo gol alla fine è decisivo.
KEAN 6 – Sempre positivo e propositivo, anche se non è dirompente come nei primi mesi viola
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