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Stadio del Cagliari: perché è difficile realizzarlo
Stadio del Cagliari, una telenovela senza fine. Le prime dichiarazioni iperboliche del presidente Tommaso Giulini, avevano fatto sognare tutti i tifosi di fede rossoblù
Sogni infranti, sullo scoglio della nuda e cruda realtà. “Nel 2020, anno del centenario, avremo il nuovo stadio, costruito sulle ceneri del vecchio Sant’Elia, e la squadra disputerà le coppe europee”. Questa più o meno la dichiarazione che fece il presidente rossoblù. Oggi, tutti sappiamo cosa è successo. Il Cagliari, in questo periodo, non ha mai disputato nessuna coppa europea. E lo stadio? Beh in questo caso è andata pure peggio. Il vecchio Sant’Elia non è ancora stato buttato giù, ed il nuovo è una chimera.
Al momento è nato uno stadio provvisorio, da circa 16 mila posti. La Unipol Domus, che pare uno stadio Playmobil, costruito con tubi innocenti e una tribuna fissa. In parole povere, la stessa struttura che costruì Massimo Cellino a Quartu Sant’Elena. Contestata, smontata, e solamente traslata al fianco del vecchio Sant’Elia. Insomma una serie di eventi, promesse mai mantenute, ed altre questioni, che di fatto hanno portato ad una situazione che ha del tragicomico. Nei giorni scorsi, CalcioStyle, ha avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere, con l’ex arbitro Carlo Longhi, oggi, tra le altre cose, ingegnere facente parte della Commissione Impianti Sportivi della FIGC.
Circa il futuro stadio del Cagliari ha detto che, probabilmente non vedrà mai la luce. Trenta milioni di euro, di soldi pubblici, in questo momento storico, sarà praticamente impossibile reperirli, e quindi si continuerà a giocare in questo impianto, che alla fine, non sarà più provvisorio, ma definitivo. Insomma, i tifosi del Cagliari, dovranno assistere alle gare della propria squadra del cuore, in questo impianto sportivo, diciamo non proprio definitivo, sperando in un futuro migliore.
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Neymar: “Voglio vincere i Mondiali del 2026 con il Brasile”
Neymar conferma la sua ambizione di partecipare ai Mondiali 2026 e punta alla vittoria con il Brasile, dichiarandosi fiducioso nella squadra.
Neymar, la stella del calcio brasiliano, ha recentemente condiviso le sue intenzioni riguardo al futuro calcistico. Durante un’intervista con CNN, il campione ha espresso la sua ferma volontà di partecipare ai Mondiali del 2026. “Ovviamente pianifico di essere lì! Sicuramente,” ha dichiarato Neymar, mostrando un chiaro impegno verso la competizione internazionale.
Neymar e il sogno Mondiale
Neymar non ha nascosto il suo desiderio di trionfare con la nazionale brasiliana. Ha sottolineato la sua fiducia nella squadra, affermando: “Cercherò di fare del mio meglio per vincere con il Brasile. Voglio essere lì, mi fido della nostra squadra.” Queste parole riflettono l’entusiasmo e la determinazione del calciatore, che nonostante le sfide passate, continua a sognare in grande.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🇧🇷 Neymar on World Cup 2026: “Of course I plan to be there! For sure”.
“I will try doing my best to win with Brazil. I want to be there, I trust our team”, told CNN. pic.twitter.com/RXHXpVrjlf
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 7, 2025
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UFFICIALE Como, Assane Diao è il nuovo attaccante
Un’operazione lampo chiusa nel giro di poche ore quella che ha portato Assane Diao dal Real Betis al Como. Lo spagnolo ha firmato fino al 2029.
Colpo in attacco per i lariani che si assicurano uno dei prospetti più brillanti del calcio, nonché uno dei più giovani (2005). Poco fa è arrivata l’ufficialità.
Como, ufficiale Assane Diao
Con un comunicato sul proprio sito ufficiale e un piccolo video di presentazione sui vari social, il club ha dato il benvenuto al giocatore:
Como 1907 è lieto di annunciare l’ingaggio di Assane Diao dal Real Betis. L’esterno 19enne, noto per ritmo, versatilità e fiuto del gol, ha firmato un contratto di quattro anni e mezzo che lo legherà ai lariani fino alla fine della stagione 2028/29.
Nato a Ndongane, in Senegal e cresciuto in Spagna, Diao ha rapidamente scalato le classifiche del calcio europeo. Alto 1 metro e 85 centimetri, ha iniziato la sua carriera nelle giovanili del Badajoz, del Flecha Negra e Balón de Cádiz prima di arrivare, nel 2021, al Betis Siviglia.
Durante la sua permanenza al Real Betis, Diao ha collezionato 28 presenze ne La Liga, contribuendo in modo significativo ai successi della squadra con gol e assist essendo stato anche uno dei protagonisti del memorabile pareggio contro il Barcellona nel dicembre 2024. A livello internazionale, Diao ha rappresentato la Spagna a vari livelli giovanili, vestendo la maglia della Nazionale U19 e U21.
In occasione dell’arrivo di Diao, l’allenatore Cesc Fàbregas ha commentato: “Assane possiede una combinazione di velocità, qualità e fiuto del gol. E’ molto intelligente nel gioco senza palla e riesce a trovare spazi aperti in cui liberarsi. La sua versatilità sarà una grande risorsa per la squadra, non vedo l’ora di lavorare con lui. È un giocatore per il presente e per il futuro del club. Continuiamo a seguire la nostra strategia: avere in squadra giocatori giovani e promettenti che possono crescere molto”.
Ecco le sue prime parole da calciatore del Como: “Sono molto felice di essere qui e di entrare a far parte della famiglia del Como 1907. Non vedo l’ora di iniziare e di regalare tante gioie ai tifosi! Ho parlato con Mister Cesc Fabregas varie volte, ci siamo confrontati e mi ha raccontato il progetto del club. Sono molto emozionato e non vedo l’ora di scendere in campo!”
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Milan, nuova lite Leao-Cassano:” Si deve vergognare” | E il portoghese gli dà del pagliaccio
Milan, sta diventando un’avvincente quanto a volte stucchevole telenovela quella tra il portoghese il quale di solito si difende e l’ex rossonero Antonio Cassano che invece attacca.
Nuovo siparietto tutt’altro che simpatico, a nostro modo di vedere, tra Antonio Cassano e Rafael Leao. A prescidnere da chi abbia raione, e questa non è la sede per decretarlo, ormai non ci stupiamo più degli attacchi dell’ex rossonero all’esterno portoghese.
Qui di seguito le parole di Cassano:” Anche Sergio (Conceicao, ndr) si accorgerà che Leao è un giocatore da zero a zero, farlocco. Non è né carne né pesce, alla Martial. Non sa giocare con la squadra, non sa fare l’ultimo passaggio. Poca roba. Deve rinraziare Fonseca, ci fosse stato Spalletti o Capello lo avrebbe attaccato al muro. Fonseca si è comportato fin troppo bene. Si deve vergonare, se aveva i coglioni, doveva dirglielo in faccia. Non ha personalità”.
In risposta alle parole di Cassano, Leao ha postato su Instagram un chiaro ed inequivocabile commento con la faccia del pagliaccio. Fine della storia? Assolutamente no, prevediamo altre puntate.
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