Serie A
Milan, dalla debacle si salva la vecchia guardia | Si riparte da Giroud-Leao
Milan, la sconfitta sonante patita nel derby ha due sole note liete, quelle della vecchia guardia. Olivier Giroud e Rafael Leao gli unici a lottare
L’indomani la botta si sente ancora più forte. Il Milan torna sulla terra dopo i nove punti su nove conquistati nelle prime tre partite.
La manita incassata nel derby apre a delle riflessioni, oggetto nella giornata odierna di un summit alla presenza di tutte le parti in causa.
Del match di ieri in pochi si salvano, con i nuovi acquisti primi veri assenti del prato verde.
L’evanescenza di Pulisic, la difficoltà di Reijnders e un Loftus-Cheek innocuo sono stati i valori mancanti.
Chi non ha mancato di timbrare il cartellino, invece, e’ la vecchia guardia. Nella fattispecie, Rafael Leao e Olivier Giroud, guarda caso i protagonisti dell’azione che, a inizio secondo tempo, ha riaperto per un attimo il match.
Il tempo darà modo ai nuovi di diventare i perni del Milan del futuro prossimo. Al momento, tuttavia, i rossoneri hanno negli “anziani” le proprie ciambelle di salvataggio.
Serie A
Adieu di Varane al Como…e al calcio giocato?
Il trentunenne francese Varane prende una decisione shock: dopo i primi infortuni che lo hanno portato a restare in panchina con il Como sta pensando al ritiro.
Ebbene sì, ci si può ritirare anche a soli 31 anni, e questo accade spesso nel mondo del calcio. Ieri si parlava di una sua possibile recessione dal contratto con il Como ed oggi si pensa addirittura ad un suo ritiro tout court dal calcio giocato. Si ipotizza che alla base di questa decisione tranchante ci sia la volontà del fuoriclasse di preservare la sua salute.
Una storia di infortuni che porta Varane al ritiro
Infatti il difensore francese dopo aver già subito numerosi infortuni ne subisce un’altro proprio durante la sua prima presenza ufficiale in Coppa Italia, durante il match contro la Sampdoria lo scorso 11 Agosto. E proprio a causa di questo infortunio era fuori dalla lista della Serie A. Probabilmente anche questo incidente ha giocato sull’importante scelta fatta da Varane.
Il francese che é già diventato Campione del Mondo nel 2018 con la sua nazionale ha vinto ben 3 campionati spagnoli, 3 Supercoppe, 1 Copa del Rey e ben 4 Champions League, 4 Coppe del Mondo per club e 3 Supercoppe Uefa durante la sua permanenza con il Real Madrid.
Una carriera costellata da conquiste la sua, che forse ha voluto terminare in bellezza con un ritiro un pò prematuro ma certamente di classe. Per il campione si apre un nuovo capitolo professionale e di vita che lo vedrà fuori dal calcio giocato sì, ma chissà magari non fuori dal mondo del calcio.
Serie A
Capolavoro Como, Fabregas: “Vittoria che da fiducia”
Impresa del Como che nell’ultima sfida in programma per il quinto turno di Serie A vince in casa dell’Atalanta.
Una vittoria storica per i lariani che tornano a vincere a Bergamo dopo 50 anni, un secondo tempo fantastico che ha permesso ai ragazzi di Fabregas di segnare tre reti, ribaltando l’iniziale svantaggio nel primo tempo.
Queste le parole del tecnico spagnolo a DAZN nell’immediato dopo gara: “Abbiamo fatto una buona partita. Abbiamo creato tanto gioco e siamo riusciti a mettere loro in difficoltà.
Abbiamo preparato la gara per fare male ad una squadra tra le migliori d’Europa. E’ una squadra da Champions. Io ci credevo e oggi ci credo ancora di più, quando vieni qui a fare una prestazione del genere fa piacere e da tanta fiducia”.
Su cosa gli è piaciuto della prestazione dei suoi ragazzi: “Sono contento per tutto. Abbiamo meritato di più. Abbiamo lavorato su tattica e tecnica ma io ai ragazzi chiedo soprattutto personalità. Mi dispiaceva per loro perché non arrivava il risultato nonostante ci provassero. Non era semplice e la squadra ha dimostrato personalità. Questo è l’importante. Se non c’è personalità non si vincono queste partite”.
Serie A
Atalanta – Como 2-3, la Dea cade per la terza volta | Le pagelle orobiche
Atalanta-Como 2-3, sorprendete exploit lariano in casa della Dea. Gli uomini di Gasperini incappano nella terza sconfitta in campionato. Le pagelle orobiche.
Carnesecchi 5,5: nemmeno troppo colpevole sui gol, la difesa lo tradisce in toto e può fare poco.
Kossounou 5,5: esordio tutto sommato incoraggiante per il ragazzo arrivato dal Bayern Leverkusen. Qualche sbavatura, ma dei difensori appare il meno colpevole.
Djimsiti 5: secondo tempo da incubo, con responsabilità evidenti in occasione dell’1-1. Non si riprende dopo quello svarione.
Kolasinac 4: goffa deviazione sull’1-2, compartecipa con Djimsiti a favorire il gol del pareggio. Serata ampiamente storta per l’ex Arsenal.
Bellanova 5,5: molta volontà ma poca sostanza. Non si ricordano suoi cross o incursioni degne del suo nome.
De Roon 5: paga il grosso lavoro fatto con l’Arsenal, risulta mollo e poco martellante, come ce se lo aspetta.
Ederson 5: crolla nella ripresa con tutta la squadra. Anche per lui l’insufficienza e’ meritata (dal 75′ Vlahovic 6,5: non e’ Dusan, ma fa di tutto per cercarsi il gol quanto il serbo della Juventus. Si procura il rigore del 2-3).
Zappacosta 6,5: grande gol e grande gesto tecnico, per l’unico vero sussulto della Dea nell’arco dei 90′ (dal 55′ Cuadrado 5: tanto fumo e poco arrosto).
Pasalic 5: non si propone mai con quegli inserimento brucianti che lo hanno caratterizzato in nerazzurro (dal 46′ Brescianini 5: entra quando la squadra e’ già andata in affanno).
De Ketelaere 5: spento e poco fantasioso, non ce la fa a dare quell’apporto che ci si aspetta (dal 59′ Samardzic 5: entra e non ti rendi conto del suo ingresso).
Retegui 5: non trova il dritto della partita, nonostante alcune buone occasioni a disposizione (dal 55′ Lookman 6: suo il gol che accende le speranze nel finale).
Gian Piero Gasperini 4: e sono tre le sconfitte in campionato. Squadra spenta, e con alle spalle il match con l’Arsenal che ha tolto energie e lucidità.
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