Serie A
Milan, ancora Adli titolare? Yacine verso la conferma
Milan, mancano 3 giorni al big match di San Siro valevole per la 9a giornata di Serie A Tim contro la Juventus di Allegri.
La seconda sosta nazionali della stagione è giunta al termine, e quest’oggi in quel di Milanello Stefano Pioli potrà svolgere il primo allenamento con i rientranti dalle varie spedizioni in giro per il mondo.
Il Milan dovrà fare a meno solo di Samuel Chukwueze, dato che i nigeriano ha riportato una lesione dal ritiro della Nigeria: per lui probabile un mese di stop.
Intanto, nel centro sportivo di Carnago proseguono il loro lavoro di riatletizzazione sia Rade Krunic sia Ruben Loftus-Cheek, con Pioli che sta valutando se recupereranno dal primo minuto contro i bianconeri.
Milan, Adli verso la conferma
Tuttavia, anche se il centrocampista bosniaco dovesse recuperare una buona condizione per giocare, tutto fa pensare che Yacine Adli viaggia verso la quarta titolarità consecutiva in campionato.
Il francese ha dato buone risposte sul campo, e continua ad allenarsi con una buona costanza sotto gli occhi dei suoi compagni.
Spazio, dunque, per il transalpino ex Bordeaux con Tijjani Reijnders e Yunus Musah (in pole su Loftus-Cheek) ad agire come mezz’ali.
In attacco, ovviamente, tornano titolari dopo Genova Rafael Leao a sinistra e Giroud centrale, con Pulisic a destra.
Serie A
Milan versus Juve: il confronto Conceiçao-Motta è impietoso
Passata l’euforia per la Supercoppa vinta a Riad dal Milan, resta il confronto impietoso tra l’operato dell’ultimo arrivato Conceiçao e della “promessa” Motta.
Al di là della squadra per la quale si tifa ci sono i fatti. Da una parte un Milan reduce da 6 giorni di Sergio Conceiçao, chiamato a sostituire Paulo Fonseca e vincitore di una Supercoppa tutta rimontata da un iniziale svantaggio.
Dall’altra una Juventus che ha in panchina Thiago Motta da 6 mesi eppure non riesce a fare risultato quanto vorrebbe (e dovrebbe), e riesce perlopiù a collezionare pareggi (o sconfitte, come quella in semifinale di Supercoppa proprio contro i rossoneri).
Il confronto, certo, è forzato: eppure il nuovo Milan visto in campo in Arabia Saudita fa proprio ben sperare.
Milan, la svolta di Conceiçao
Quello che provano i tifosi rossoneri è difficilmente spiegabile a parole: l’impresa della Supercoppa di Riad ha portato il Milan a schiacciare sia la Juventus che l’Inter, le rivali più storiche e dirette.
L’arrivo di un nuovo tecnico in panchina, stavolta sembrerebbe quello giusto, sembra aver rotto gli argini di un fiume che aspettava da tempo di essere in piena.
Conceiçao, il tecnico della rivoluzione
Sergio Conceiçao ha già lasciato il segno, senza badare alla diplomazia o ai sorrisi di circostanza. Alla domanda di un giornalista sulla fortuna, ha ribattuto secco: “Sei juventino tu?”. Parole schiette, come quelle di Ibrahimovic alla vigilia: “Sì, qualcosa è cambiato”. E quando Zlatan parla di calcio e di spirito, raramente sbaglia.
Conceiçao, dal canto suo, ha chiarito subito le sue intenzioni: “Non sono qui per fare il simpatico o l’amico dei giocatori, ma per vincere.” Un atteggiamento che lo rende simile al connazionale Mourinho più nello stile che nei proclami.
Leao, il fuoriclasse risvegliato
Il chiaro segno della rinascita è ciò che ha fatto un cconnazionale dell’allenatore come Rafael Leao quando è entrato in campo a inizio ripresa, quando il risultato sembrava già compromesso.
L’ala sinistra portoghese, che in Serie A ha accumulato 15 presenze, 3 gol e 5 assist dall’inizio della stagione, ha dimostrato alla panchina e ai suoi tifosi che un fuoriclasse è tornato.
Un valore che gli è stato riconosciuto in primis dall’allenatore, che di lui ha detto: “Può diventare il calciatore più forte al mondo”.
Serie A
Arrigo Sacchi: “Partita bellissima, grande spot per il calcio italiano. Conceicao signor allenatore”
L’ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport, relative alla vittoria della Supercoppa dei rossoneri e non solo.
L’ex tecnico del Milan Arrigo Sacchi ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport in merito a varie tematiche tra cui: la vittoria della Supercoppa Italiana dei rossoneri, sul nuovo allenatore Conceicao e non solo.
Le dichiarazioni di Arrigo Sacchi
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’ex tecnico del Milan Arrigo Sacchi ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport:
LE COSE IMPORTANTI
“Prima cosa: partita bellissima, giocata a ritmi da Premier League. Un grande spot per il calcio italiano. Seconda cosa: il Milan è vivo, lo ha dimostrato nella semifinale contro la Juve e poi contro l’Inter.
Terza cosa: Conceiçao è un signor allenatore. Quarta cosa: l’Inter, per le qualità che ha, deve gestire meglio la gara se si trova in vantaggio per 2-0″.
LA CHIAVE DELLA VITTORIA
“L’ingresso di Leao. Il portoghese ha fatto cose impressionanti, ha letteralmente spaccato la partita. E a vederlo in queste condizioni mi fa venire ancora più rabbia, dico la verità.
Ha qualità incredibili, sia fisiche sia tecniche, eppure non sempre riesce ad esprimerle. Mi auguro che abbia quella continuità di rendimento necessaria per arrivare ad altissimi livelli”.
CONCEICAO
“Ecco, metterei l’accento su questo aspetto: per due volte il Milan è andato sotto e per due volte ha trovato la forza morale e le energie fisiche per ribaltare la storia. Se non hai qualità caratteriali, non riesci a compiere imprese simili. Ciò significa che l’allenatore, appena arrivato, ha saputo toccare le corde giuste.
Lo dico con chiarezza: Conceiçao ha dimostrato di essere un signor allenatore. In queste due partite chi capisce di calcio ha notato la sua competenza, in fatto di tattica e di strategia: Sergio ha idee forti e limpide. E con le sostituzioni, tutte in chiave offensiva, ha dato coraggio a tutta la squadra”.
DELUSO DALL’INTER
“Sinceramente sì. Sul 2-0 una squadra forte ed esperta come quella nerazzurra deve mettere la partita in banca e nascondere il pallone all’avversario. Non ci è riuscita forse perché ha patito troppo la veemente reazione milanista
. E, a livello tattico, l’Inter non è stata capace di trovare il modo di arginare Leao: si poteva pensare a un raddoppio di marcatura, a un centrocampista che aiutasse il settore arretrato. Ho visto una squadra troppo passiva”.
PER IL MILAN É LA SVOLTA
“Credo che questa vittoria, che probabilmente nessuno si aspettava, possa dare una grande spinta a tutto l’ambiente. Conceiçao è bravo e sa bene che il suo lavoro è soltanto all’inizio: la fase difensiva, tanto per fare un esempio, va assolutamente migliorata, perché il secondo gol dell’Inter non si può subire…
Però ora ci sono i presupposti per fare bene: in Italia l’obiettivo deve essere quello di entrare in zona Champions. Se il Milan è questo, ce la può fare. E se Leao continua a giocare a questi livelli, allora anche in Europa ci sarà da divertirsi”.
Serie A
Lecce, Corvino: “Per Banda i tempi di recupero sono lunghi”
In occasione della presentazione del nuovo acquisto Jesper Karlsson, ha parlato in conferenza stampa Pantaleo Corvino, responsabile dell’area tecnica del Lecce.
Oltre alla presentazione del giocatore da parte del responsabile tecnico del Lecce, Corvino ha risposto anche ad alcune domande dei giornalisti inerenti altri giocatori del club salentino.
Lecce, le domande a Pantaleo Corvino
C’è qualche acquisto imminente?
“Lavoreremo per due calciatori: due arriveranno e due andranno fuori lista. Usciranno dalla lista due esterni offensivi: Oudin e Sansone”.
Ramadani?
“Se c’è la concorrenza finché è sana va bene. La concorrenza per noi è sana. Gioca chi è più pronto. È giusto che per tre posti ci siano tanti giocatori maturi. Ramadani è un giocatore maturo, così come Coulibaly, Rafia, Pierret. Sono giocatori maturi che noi abbiamo difeso. Vedrete che il tempo ci darà ragione sia su Helgason sia su Marchwinski”.
I tempi di recupero di Banda e Gaspar?
“Per Banda i tempi sono lunghi. Gaspar questa mattina ha fatto una risonanza magnetica e non sembra così grave come si era immaginato l’infortunio. Però non siamo nella condizione di dire quando rientra. Oggi dovrebbe togliere le stampelle”.
Che difficoltà sta avendo Marchwinski?
“È stato sempre infortunato. Distorsione alla caviglia di lungo periodo. Dobbiamo solo saperlo aspettare. Noi facciamo investimenti sia per il presente sia per il futuro. 2 milioni e mezzo sono niente in Serie A, neanche noccioline”.
Hasa?
“Ho detto che c’è un interessamento di un club importante. Aspettiamo la chiusura del mercato e vediamo se vi ho detto una cosa sbagliata”.
Burnete?
“Il Lecce ha due attaccanti importanti. Il terzo non può essere importante quanto gli altri due, deve essere un giovane. Un calciatore non viene a Lecce per fare il terzo attaccante. Burnete ha avuto davanti Krstovic, Piccoli e Rebic. Se lo abbiamo tenuto è perchè ci crediamo”.
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