Serie A
Gagliardini: “Rabiot, chiama la mamma!”
Non si placano le polemiche sul caso Rabiot-Gagliardini. Dopo l’attacco social del centrocampista francese arriva la replica del calciatore del Monza
Il successo della Juventus allo scadere con Gatti, dopo il momentaneo pareggio di Valentin Carboni, ha lasciato strascichi non solamente dal punto di vista sportivo.
Al termine della gara, il centrocampista della Juventus Adrien Rabiot ha attaccato Roberto Gagliardini, che a sua volta aveva esultato in faccia all’avversario dopo il momentaneo 1-1.
Qualche minuto fa é arrivata prontamente la replica del centrocampista (ex Inter) del Monza, che attraverso una story Instagram ha risposto per le rime all’avversario.
L’EPISODIO
In occasione del goal del momentaneo 1-1 del Monza, Gagliardini ha esultato in faccia a Rabiot mentre si dirigeva verso il resto della squadra.
Un gesto che non è passato inosservato al centrocampista francese, che dopo il goal del 2-1 di Gatti ha voluto prendersi la sua rivincita.
LA REAZIONE DI RABIOT
Al termine della sfida il francese, protagonista con un goal e un assist nel successo della Juventus, ha utilizzato i social per mandare un messaggio a Gagliardini.
Nelle stories del suo profilo Instagram, Rabiot ha scritto:
“Impara sempre a rimanere umile perché finché l’arbitro non ha fischiato la fine della partita tutto è ancora possibile. Ricordati questo”.
LA RISPOSTA DI GAGLIARDINI
Il giocatore del Monza è tornato a parlare attraverso i social e proprio come Rabiot, attraverso una story sul suo profilo Instagram, ha risposto:
“Le cose di campo rimangono in campo, non sui social. Chiama la mamma”.
Riferimento chiaro alla madre-agente del transalpino.
Serie A
Bologna-Venezia: i convocati di Italiano e Di Francesco
Bologna-Venezia è uno dei match in programma per la 14^giornata di Serie A. Qui di seguito le convocazioni di Italiano e Di Francesco.
Bologna–Venezia è una sfida tra due squadre in cerca di riscatto. I felsinei vogliono ritrovare continuità dopo le sconfitte contro Lazio in campionato e Lille in Champions League. I lagunari, invece, hanno assoluto bisogno di concretezza e punti per risalire la classifica e abbandonare l’ultima posizione in classifica.
Di seguito le convocazioni delle due squadre
Bologna-Venezia, i convocati di Italiano
Portieri: Bagnolini, Ravaglia, Skorupski.
Difensori: Beukema, Casale, Corazza, De Silvestri, Erlic, Holm, Lucumi, Lykogiannis, Miranda, Posch.
Centrocampisti: Fabbian, Ferguson, Freuler, Moro, Urbanski.
Attaccanti: Casto, Dallinga, Dominguez, Iling-Junior, Karlsson, Ndoye, Odgaard, Orsolini.
🔔 CONVOCATI 🔔
La lista dei rossoblù per la partita casalinga contro il Venezia ❤️💙#BolognaVenezia #WeAreOne pic.twitter.com/WMugDrjOf1
— Bologna FC 1909 (@Bolognafc1909) November 29, 2024
Bologna-Venezia, i convocati di Di Francesco
Portieri: Matteo Grandi, Bruno Bertinato, Filip Stankovic.
Difensori: Giorgio Altare, Antonio Candela, Franco Carboni, Ridgeciano Haps, Jay Idzes, Richie Sagrado, Joel Schingtienne, Marin Sverko, Michael Svoboda.
Centrocampisti: Gianluca Busio, Bjarki Bjarkason, Domen Crnigoj, Issa Doumbia, Alfred Duncan, Mikael Ellertsson, Hans Nicolussi Caviglia.
Attaccanti: Saad El Haddad, Christian Gytkjaer, Gaetano Oristanio, Joel Pohjanpalo, Antonio Raimondo, John Yeboah.
Serie A
Lega Serie A, Simonelli in pole come nuovo presidente
La Lega Serie A converge con la maggioranza dei club sul nome del commercialista Ezio Simonelli: defilate al momento le altre ipotesi.
La Lega Serie A converge sul nome di Ezio Simonelli come nome per il nuovo presidente. È quanto appreso da Calcio e Finanza dopo una riunione odierna della larga maggioranza dei club, a cui è seguita poi l’assemblea che ha portato alla decisione di anticipare la prima assemblea elettiva al prossimo 9 dicembre.
Di seguito i club favorevoli o contrari a Simonelli
Lega Serie A, i club favorevoli a Simonelli
Atalanta;
Bologna;
Cagliari;
Como;
Fiorentina;
Genoa;
Inter;
Juventus;
Milan;
Monza;
Parma;
Roma;
Torino;
Udinese;
Venezia.
I club non favorevoli a Simonelli
Empoli;
Lazio;
Lecce
Napoli;
Verona.
Serie A
Napoli, Conte studia la svolta tattica: nuovo ruolo per Raspadori
In un Napoli che fatica a segnare, la soluzione potrebbe essere Giacomo Raspadori. Conte sta lavorando a una svolta tattica per inserire il classe 2000.
Nonostante il primo posto in classifica, il Napoli ha mostrato difficoltà nell’andare a segno nelle ultime giornate.
La minore incisività offensiva può essere attribuita a diversi fattori, tra cui il baricentro più basso adottato dalla squadra di Antonio Conte rispetto agli anni precedenti e il cambio di modulo.
Nella prima fase della stagione, il 3-4-2-1 aveva permesso a Kvaratskhelia di giocare più vicino a Lukaku, limitando i suoi compiti difensivi e rendendolo più efficace sotto porta. Tuttavia, quella configurazione tattica rendeva il Napoli vulnerabile alle ripartenze avversarie.
Il passaggio al 4-3-3 (o meglio, a un 4-4-2 mascherato) è stato una scelta quasi obbligata con l’arrivo di McTominay, che ha portato maggiore equilibrio al centrocampo.
In questo sistema, però, Giacomo Raspadori ha faticato a trovare spazio, scivolando indietro nelle gerarchie, prima dietro all’attaccante belga e poi anche Simeone.
Conte, che non lo considera una prima punta classica, sta studiando una svolta tattica per permettere al talento italiano di esprimere al meglio il suo potenziale.
Napoli, Conte torna al 4-2-4 con Raspadori?
Dopo la vittoria contro la Roma, Conte ha confermato che sta lavorando su un ruolo alternativo per Raspadori, provandolo nella posizione attualmente occupata da McTominay, ma con un’impostazione completamente diversa.
L’idea sarebbe quella di riportare il Napoli al 4-2-4, un modulo che il tecnico salentino ha adottato con successo nei primi anni della sua carriera, sia al Bari che nei primi mesi alla Juventus.
In questa configurazione, Raspadori offrirebbe maggiore qualità negli ultimi metri, creando combinazioni con Lukaku, offrendo nuove soluzioni in area e portando via marcature grazie ai suoi movimenti.
Tuttavia, l’importanza di McTominay nell’attuale assetto rende difficile immaginare un immediato cambio di modulo.
La sperimentazione potrebbe essere graduale, ma l’idea di un Raspadori reinventato resta una carta importante nel mazzo di Conte.
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